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Il settore del microcredito in Europa ha incrementato notevolmente il numero dei prestiti concessi, passando da 84.523 nel 2009 a 204.080 nel 2011. Anche l’ammontare, di conseguenza, è cresciuto notevolmente da 828 milioni di euro nel 2009 a 1.047 milioni di euro nel 2011.

Prendendo in considerazione il numero dei microcrediti erogati (comprendenti sia quelli per lo sviluppo imprenditoriale, sia quelli di carattere sociale) risulta che nel 2011 Spagna, Francia, Polonia e Romania sono stati i Paesi maggiormente attivi in questo settore soprattutto grazie della quantità di istituzioni presenti in questi Stati.

Prendendo in considerazione l’ammontare complessivo dei prestiti erogati, invece, i tre paesi che hanno prestato la maggiore quantità di denaro sono Spagna, Germania e Francia, paesi che hanno in comune una vasta popolazione ed istituzioni micro finanziarie attive a livello nazionale.

Nonostante le organizzazioni di microfinanza operanti in Europa condividano l’obiettivo di intervenire in ambito sociale attraverso l’erogazione di risorse finanziarie a persone e piccole imprese (altrimenti escluse dal circuito bancario) e concepiscano il microcredito quale strumento per contrastare l’indigenza e l’esclusione finanziaria, attualmente, il quadro normativo relativo risulta alquanto frammentario e caratterizzato da significative differenze dovute ai diversi approcci legislativi adottati dai singoli Stati.

Alcuni Stati come Francia e Romania si sono dotati di una regolamentazione specifica. Ciò è avvenuto anche in Italia che, nel 2010, ha introdotto nel Testo Unico

95 Bancario un articolo che disciplina (seppur in modo insufficiente) le istituzioni micro finanziarie non bancarie.

In Germania, nonostante sia stata riconosciuta l’importanza della microfinanza quale proficuo strumento di crescita, non si è voluto sottrarre campo al monopolio delle banche, per cui è stato adottato un sistema basato sulla collaborazione tra le banche stesse e le organizzazioni di microcredito.

Anche in Spagna ancora non esiste una specifica legislazione dedicata a tale settore, tuttavia, alcune importanti organizzazioni come Fundaciòn Nantik Lum e Foro de

Microfinanzas insieme con altri enti di carattere sociale stanno lavorando ad una proposta

legislativa che disciplini l’attività delle MFIs.

L’esame delle iniziative legislative adottate nei vari Paesi europei ha portato alla luce rilevanti differenze tra l’approccio al microcredito adottato nei paesi dell’Europa Occidentale e quello, invece praticato nei Paesi dell’Europa Orientale.

E’ emerso, infatti, che in questi ultimi il mercato della microfinanza è maggiormente orientato al profitto e le istituzioni stesse tendono ad essere auto- sostenibili. Nell’Europa Occidentale, invece, l’inclusione sociale rimane l’obiettivo primario per le istituzioni microfinanziarie che solitamente non raggiungono l’autosufficienza economica e rimangono dipendenti da sussidi pubblici o donazioni private.

Mettendo a confronto i dati relativi alle due aree europee, risulta che gli Stati dell’Europa Occidentale tendenzialmente erogano un minore numero di crediti ma somme più cospicue rispetto a quelle dell’Europa Orientale, dove la media del valore dei microcrediti concessi250 è significativamente più bassa. Il numero totale dei prestiti erogati nell’Europa dell’Est ammonta a 37.395 per un valore totale di circa 187 milioni di euro e corrisponde al 31% del numero totale di crediti erogati in Europa e il 21% del volume totale.

E’ opportuno sottolineare che talvolta esiste una correlazione tra l’esistenza di normative dedicate al microcredito e obiettivi economici. Infatti, in alcuni paesi in cui esiste una legislazione specifica la creazione di MFIs spesso è disgiunta dal

250 Il mercato del microcredito nei paesi dell’Est Europa è caratterizzato da istituzioni più grandi e più

mature che erogano un maggior numero di crediti di importo più limitato rispetto a quelli erogati nei paesi dell’Europa Occidentale. In proposito il rivio è a BENDIG M, UNTERBERG M., SARPONG B., Overview

96 raggiungimento di traguardi sociali ma al contrario è prevalentemente orientata al profitto economico251.

Ciò è quanto accade in Romania ove, dopo l’approvazione della legge sul microcredito, la creazione di MFIs è stata esclusivamente orientata a scopi commerciali ed in Ungheria in cui tutte le istituzioni di microfinanza sono profit-oriented.

In molti paesi europei, inoltre, il raggiungimento di alti standards di efficienza in questo campo è ostacolato dall’impossibilità di accedere a banche dati in grado di misurare la rischiosità dei crediti. E’ questo il caso della Spagna, paese in cui, fino a qualche anno fa le istituzioni non bancarie che praticavano microcrediti non potevano accedere alle informazioni in possesso del Central de Información de Riesgos252 (cioè il

National Risks Information Center) della Banca di Spagna253.

Alle istituzioni micro finanziarie di dimensioni ridotte, invece, non resta che attivare collaborazioni con le banche al fine di entrare in possesso delle informazioni utili per lo svolgimento della loro attività.

Un altro fattore che costituisce un limite all’attività delle MFIs europee è costituito dai tetti massimi dei tassi d’interesse imposti dai Governi di alcuni Stati.254 In alcuni paesi, infatti, le legislazioni che regolano i tassi d’interesse hanno avuto un’influenza negativa sulla capacità delle MFIs sia di autofinanziarsi, sia di offrire prodotti non finanziari quali, ad esempio, servizi di supporto per l’avvio di attività imprenditoriali.

251 “Firstly, the existence of specific microfinance legislation in Eastern Europe contrasted to Western

European countries determined the microfinance market continues to trend towards more commercially oriented and financially sustainable MFIs in Eastern Europe, while in Western Europe social inclusion remains the primary goal of microfinance institutions which receive public financial support to develop their activities”, così EUROPEAN MICROFINANCE NETWORK, A Collection of Case Studies on the Legal and Regulatory Framework for Microfinance Provision, Legal And Regulatory Working Group

electronic bulletin 12, 2012, 2.

252 La Central de Información de Riesgos raccoglie le informazioni e la storia finanziaria di persone fisiche

giuridiche al fine di facilitare la valutazione del rischio collegato all’emissione del credito. La richiesta di informazioni può provenire da qualsiasi persona fisica o giuridica seguendo una procedura stabilita. www.bde.es

253 Un altro esempio è costituito delle MFIs romene. Queste, dopo esser state registrate in un elenco

speciale tenuto dalla Banca Nazionale della Romania, possono accedere ai dati custoditi dall’Agenzia di Credito riguardanti i propri clienti, così da valutarne il livello di affidabilità. Sul punto si veda EUROPEAN MICROFINANCE NETWORK, A Collection of Case Studies on the Legal and Regulatory Framework for

Microfinance Provision, op. cit, 2.

254 E’ importante ricordare che legislazioni che vietano tassi d’interesse superiori ad un massimo stabilito

sono presenti in molti paesi tra i quali l’Italia, l’Austria, la Danimarca, la Germania, la Polonia, il Portogallo, la Spagna e la Svezia. Per un approfondimento sul tema si consulti ROSENBERG R., GAUL S., FORD W., TOMILOVA O., Microcredit interest rates and their determinants 2004-2011, in riv. Access to finance forum, n. 7, giugno 2013.

97 Alla luce delle vistose differenze legislative e non, rilevate tra i vari paesi europei, si rende urgente un adeguamento normativo che favorisca lo sviluppo e la diffusione del microcredito così da rispondere alle esigenze di liquidità, stimolare la creazione di posti di lavoro e ridurre il tasso di povertà in Europa255.

Le operazioni di microcredito necessitano di essere inserite in un quadro giuridico e di sostegno più ampio in modo da favorire il coordinamento tra il sistema finanziario, quello occupazionale e di protezione sociale, che risultano tra loro interconnessi256.

Infatti, difficilmente semplici provvedimenti di alcuni Stati membri potranno, da soli, essere idonei ad aumentare sufficientemente l’offerta di microcredito in assenza di interventi specifici di ampio respiro da parte di autorità nazionali e comunitarie257.

1.2 I Providers di microcredito: istituzioni bancarie, istituzioni non bancarie e