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RI KŌRAN, L’IMMAGINE DELLE COLONIE

IL CINEMA GIAPPONESE CONQUISTA L’ASIA

RI KŌRAN, L’IMMAGINE DELLE COLONIE

L’attrice Li Xianglan (conosciuta anche con il nome giapponese Ri Kōran) fu essenziale nel successo di molti di questi film. Nata nel 1920 da genitori giapponesi residenti in Manciuria, Ri Kōran, il cui vero nome era Yamaguchi Yoshiko. Il nome d’arte Ri Kōran le venne dato mentre lavorava presso la Compagnia Emittente Mudken che era alla ricerca di cantanti cinesi e lo mantenne anche quando entrò a far parte della Man’ei nel 1938. Inizialmente chiamata per doppiare le canzoni dei film, quasi da subito le venne proposto di comparire sullo schermo. L’attrice prese parte a ben diciannove film collocati tra il 1938 e 1945.

Con le sue recitazioni Ri Kōran diede corpo all’immagine che i giapponesi del periodo avevano delle colonie e “through her attractive Chinese style, her captivating singing voice and her fluency in Japanese, embodied an idealized image of China that appealed to Japanese people.”43 La fluidità nel parlare correttamente cinese in diversi dialetti, giapponese e francese fece di Ri Kōran l’attrice perfetta per interpretare personaggi provenienti dalle colonie di tutto l’Impero, dando corpo all’immagine idealizzata che si era andata a creare in Giappone delle popolazioni colonizzate. Per

41 UENO Toshiya in Nornes e Fukushima (a cura di), The Japan/America Film Wars, p. 85. 42 NOVIELLI, Storia del cinema giapponese, op. cit. p.110.

43 SHIMIZU Akira, Sensö to eiga: Senjichu to senkyōka no Nihon eigashi, Tōkyō, Shakai Shisōsha, 1994, cit. in Standish,

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questo motivo le sue interpretazioni si rivelarono ottime per espandere l’idea del Giappone come guida dell’Asia sia in patria che nei territori dell’Impero.

La controparte maschile, spesso interpretata dagli attori Hasegawa Kazuo o Sano Shūji, rappresentava l’effetto positivo che la colonizzazione giapponese portava sul territorio attraverso la modernizzazione. I personaggi principali erano spesso un forte personaggio maschile giapponese e un’energetica donna cinese che si innamoravano nonostante le differenze culturali e politiche.

Il suo arrivo in Giappone non fu dei migliori in quanto venne a contatto con i pregiudizi e l’odio dei giapponesi verso i cinesi. Un ufficiale dell’ufficio immmigrazione di Shimonoseki le chiese se non si vergognasse ad andare in giro vestita come “a thrid-class people like the Chinks” e, in seguito ad una sua esibizione canora sul palcoscenico dello Shimonoseki, riferì: “there was a roar of applause and someone shouted, ‘You’re Japanese was great!’ This really depressed me. Here was a Japanese audience reveling in a sense of superiority when they heard a ‘Chinese’ trying to speak their language and sing their songs.”44

Il suo primo film fu Mitsugetsu kaisha (蜜月快車, Il treno della luna di miele) del 1938 di Ueno Shinji. Il film è un remake di una pellicola della Nikkatsu e l’intera vicenda era ambientata in un treno. Ri Kōran qui interpreta il ruolo della moglie di un giovane cinese. Tra gli altri film ritroviamo Shina

no yoru (支那の夜, Notti cinesi, 1940), di Fushimizu Shū, e il già citato Nessa no chikai, sempre di Watanabe Kunio. Tra le sue apparizioni abbiamo anche Byakuran no uta (白蘭の歌, La canzone dell’orchidea bianca, 1939) di Watanabe Kunio, dove interpretava una cantante mancese che si innamora di un impiegato giapponese della Mantetsu, interpretato da Hasegawa Kazuo, in una dimostrazione della vicinanza tra i due popoli. Dopo un’iniziale separazione tra i due, dovuta anche all’affiliazione del fratello della protagonista con la guerriglia cinese, la ragazza passa a combattere dalla parte dei giapponesi coronando così l’amore con l’ingegnere giapponese.

Il successo di Shina no yoru fu incredibile come riporta l’edizione di agosto di Nihon Eiga: “All the first-run movie theaters showing the picture are thronged, and you almost invariabily hear renditions of that sentimental theme song from the mouth of apprentice boys riding their bicycles through the streets or blaring from record players at cafes. It’s as if the entire city were drunk on

China Nights.”45 Il successo dell’attrice è esemplificato anche dall’evento tenutosi nel febbraio 1941 nel Tōkyō in un evento chiamato “Kōran canta”. Lo stadio, cosniderato il più grande dell’Asia, venne circondato da una fila che lo percorreva per sette volte e mezza mettendo in allarme anche la polizia.

44 YAMAGUCHI Toshiko, Ri Kōran. Watashi no Hansei, Tōkyō, Shinchosha, 1987, pp.117-119, cit. in High, 2003, p.

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Fig. 14) Ri Kōran e Kazuo Hasegawa che interpretano la coppia ragazza cinese e uomo giapponese in Shina no yoru.

L’evento fu di una portata talmente grande che passerà alla storia con il nome “Nichigeki Seven and a Half Times Encirclement Incident.”46

Nel film del 1942 Soshū no yoru (蘇州の夜, La notte di Suzhou) di Nomura Hiromasa, Ri Kōran interpreta una donna cinese che lavora in un orfanotrofio. Inizialmente si rivela ostile nei confronti del dottore giapponese, interpretato da Sano Shūji, che veniva a curare i bambini. Attitudine destinata a cambiare quando il dottore si getta in un fiume per salvare la vita di un bambino che stava affogando. In seguito spiegherà perché odiasse tanto i giapponesi: la guerra portò scompiglio nella sua tranquilla vita familiare. Il dottore la interrompe e spiega che i giapponesi sono venuti per aiutare la Cina e i cinesi in quanto è responsabilità degli asiatici aiutarsi tra di loro. Questo, come continuerà a dire il dottore, non è limitato ai soli interventi medici, ma vale anche per i soldati e i tecnici giapponesi che fanno la loro parte nel costruire un’Asia migliore.

I cinesi erano in genere separati in due categorie: quelli che avevano capito i benefici della collaborazione con i giapponesi (identificati dai personaggi di Ri Kōran) e i ribelli, che ostacolano le relazioni amichevoli tra i due popoli. Altra caratteristica dei film con Ri Kōran è l’assenza di personaggi maschili cinesi che siano ritratti come attraenti o eroici, caratteristiche esclusive dei

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personaggi giapponesi. I personaggi di Ri Kōran risultano essere associati ad un’idealizzazione del corpo/femminilità legata alla fertilità e alla natura (in riferimento anche alle materie prime presenti nelle colonie) in relazione alla mascolinità giapponese, associato con la modernità e le scienze47 (come per il dottore in Soshū no yoru).

La rappresentazione della popolazione cinese in questi film non era però ben accolta dai locali:

Hazumi: Have you heard any good things from Chinese about China Nights or Moon Over Shanghai? Ri: The Chinese see it very much the same as we do—it’s not very pleasant.

Hazumi: Not a very good feeling?

Ri: Of course not. I went with a Manchurian actress who became very upset. She said Japan only made themselves look good and showed absolutely no understanding of the good side of China and its people.48

Il successo di Ri Kōran si afflievolì in unione al sempre minor interesse del pubblico verso i film continentali. Escludendo dei ruoli minori nei film Chikai no gasshō (誓いの合唱, Il coro del giuramento, 1943) di Shimazu Yasujirō e Yasengun gakutai (野戦軍楽隊, La banda al fronte, 1944) di Makino Masahiro, non apparì più in alcun film giapponese. Sul suolo cinese la sua popolarità non calò, ma anzi andò a rafforzarsi in un supporto che continuò anche nel dopoguerra.

47STANDISH, A New History of Japanese Cinema, op. cit. p. 125.

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