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Lʼuomo maltrattante esiste un recupero? Silvia Corvetto

Lʼuomo maltrattante... esiste un recupero?

Silvia Corvetto

La violenza maschile contro le donne è un fenomeno mondiale e rappresenta un problema serio e diffuso. Spesso rappresenta una manifestazione del rapporto di potere tra uomini e donne, storicamente ineguali che comporta un’ineguale realizzazione dei diritti, forme di discriminazione e ostacoli significativi nel conseguimento della parità di genere.

Le Associazioni che rappresento si pongono in linea con le attuali disposizioni europee e internazionali per lo sviluppo d’interventi che operano con uomini perpetratori di violenza domestica.

Attraverso la promozione d’interventi rivolti alla coppia per promuovere il cambiamento sociale a garanzia di sicurezza delle vittime dirette e indirette del fenomeno.

La violenza di genere mette in luce la dimensione sessuata del fenomeno: richiama la diseguaglianza storica tra uomini e donne e le prevaricazioni che, in ragione di una presunta superiorità, gli uni esercitano e continuano a esercitare sulle altre. Esse derivano dagli stereotipi del maschile e del femminile.

Il rifiuto di una “natura” del maschile e di una “natura” del femminile è un concetto da noi condiviso così come l’impegno a scardinare, attraverso percorsi di sensibilizzazione, i modelli normativi che vogliono imporre un’idea di genere oggettiva e stereotipata. Sia il maschile sia il femminile esprime una pluralita non riconducibile a una comune essenza.

La nostra Associazione è consapevole che esiste una genealogia del maschile, come principio ordinatore pre- varicatorio e violento, alla quale, dalla posizione di uomini, è necessario guardare con lucidità e giusta distanza per emanciparsene senza deresponsabilizzarsi.

Per ottenere tali obiettivi riteniamo sia fondamentale lavorare in stretta sinergia con la rete territoriale per un approccio integrato e complementare alla violenza.

La violenza è parte di un’efficace strategia per creare e mantenere potere e controllo. Il maltrattamento è parte di un continuum della violenza di genere che include il sessismo, le molestie sessuali, la violenza sessuale, la pornografia e lo stalking.

La collettività deve essere sensibilizzata sui costi in termini emozionali, sociali ed economici che questo fe- nomeno comporta ogni anno.

Il lavoro svolto in sinergia tra le Associazioni APIC e C.H.I.A.R.A. è costituito da: – Interventi sulla coppia laddove possibile

– Percorsi terapeutici individuali e/o di gruppo dell’uomo maltrattante attraverso interventi differenziali e multidisci- plinari attraverso l’analisi di fattori quali: fattori socio-culturali; fattori relazionali; fattori individuali (cognitivi, emotivi e comportamentali)

– Formazione degli operatori: formazione continua specifica sulla violenza di genere, domestica e assistita; super- visione di gruppo. Integrazione con aspetti medico-legali; psicologici; legislativi.

– Tutela della donna vittima di maltrattamento e/o violenza – tutela dei minori vittima di violenza assistita

– Percorsi di formazione all’affettività rivolti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado sui temi della ses- sualità, parità di genere a prevenzione della violenza nelle relazioni d’intimità, bullismo, omofobia, transfobia, lesbofobia quali forme di violenza di genere che derivano dagli stereotipi del maschile e del femminile. La nostra Associazione APIC Associazione di Psicologia Integrata e Complementare in collaborazione con C.H.I.A.R.A. Onlus – Centro Antiviolenza sviluppa rapporti di collaborazione con le Istituzioni e il sistema giuridico a livello locale e territoriale.

Riteniamo importante essere attivamente coinvolti nei progetti di cambiamento sociale rispetto alla violenza

Nel paese degli orchi: dal dis-amore agli uomini maltrattanti

Roberta Manfredini

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Il Protocollo di lavoro del POLO Antiviolenza© è un metodo di lavoro che accoglie donne e uomini vittime e autori di violenza, attraverso diverse attività terapeutiche e di valutazione a livello individuale, fa- miliare e di coppia. Nello specifico, è stato ideato un metodo di lavoro dettagliato nel caso in cui si pre- sentino richieste spontanee o invii coatti da parte dell’Amministrazione giudiziaria per uomini violenti.

I percorsi psicoterapici per uomini violenti si attivano nel momento in cui la persona si accorge di non riuscire a gestire la propria aggressività, cercando quindi di porre rimedio alle proprie condotte. In questo senso è importante interrompere il ciclo della violenza che spesso coinvolge oltre al coniuge anche i figli, nella trasmissione di un comportamento disfunzionale tra generazioni.

Il percorso coinvolge uno staff di professionisti con diverse competenze e si articola anche in una in- dagine personologica accurata (se necessario) e in una accoglienza psicoterapica, dalla richiesta di cura alla costruzione di un programma psicoterapeutico e riabilitativo completo.

Se l’uomo diviene autore di reato accertato, a seguito delle sue condotte lesive, può essere accolto co- attamente inviato dal Tribunale. In questi casi specifici la Valutazione Personologica dell’individuo è obbligatoria per avere accesso al servizio psicoterapico.

Premettendo che non si può aiutare chi non vuole essere aiutato, il primo step di lavoro con i rei prevede un lavoro preliminare sulla motivazione al cambiamento e la possibilità di supportarli al fine di ma- turare una richiesta autentica di aiuto.

Accanto alla psicoterapia classica di formazione Sistemico Relazionale, vengono anche utilizzate tecniche di elaborazione traumatica quali: EMDR e PSICOTERAPIA SENSO-MOTORIA (ove necessarie per tutti i casi trattati), seguendo le indicazioni cliniche e trattamentali accreditate dalla comunità scientifica.

Grazie a tale modus operandi, il POLO Antiviolenza© ha ricevuto un riconoscimento dall’Associazione Emdr, Poster pubblicato al congresso nazionale del novembre del 2013.

Il POLO Antiviolenza© inoltre, insieme a # MAI + VIOLENTO di Bergamo, partecipa a una ricerca patrocinata dall’Associazione EMDR ITALIA sul trattamento di uomini violenti

Affliazione

LUCIA CHIARIONI, Psicoterapeuta, Psicotraumatologa

MARTA VILLA, STEFANIA MANZONI, ROSANNA BALOCCO, Psicoterapeute EMDR BARBARA PAGLIARI, Psicologa, Criminologa

C.P.P.A Centro di Psicoterapia e Psicotraumatologia Avanzate della Dott.ssa Lucia Chiarioni Milano e Vedano al Lambro (MB)

Dalla presa in carico alla cura del soggetto maltrattante con terapia integrata Emdr