Capitolo 5. Un'”isola dell'accessibilità” attorno ai Musei Civici per una
5.1 L'accessibilità dei Musei Civici di Venezia
Per una città apprezzata e visitata come Venezia l'accessibilità a 360° è un presupposto fondamentale perché più persone possibili possano accedere e partecipare agli eventi e alle numerose proposte culturali. Nel caso delle città d'arte, l'accessibilità dei luoghi deputati alla cultura è il fattore chiave da garantire, ma come si è già detto perché l'esperienza di visita sia completa anche tutto ciò che li circonda deve essere accessibile: gli edifici culturali del territorio (chiese, musei, monumenti, gallerie d'arte, teatri, biblioteche, giardini, parchi), gli esercizi commerciali, le strutture ricettive e ristorative, la rete dei trasporti, le infrastrutture, le iniziative ricreative e per il tempo libero, i servizi pubblici.
Venezia vanta uno dei patrimoni storico-artistici più straordinari del mondo: passeggiando tra sue le calli si trova ad ogni angolo una chiesa, un monumento storico, una targa che indica l'antica abitazione di un personaggio del passato, una statua, un museo, un palazzo storico; le case, i ponti, i nomi delle calli e dei campi trasudano storia e sapere: il fascino di Venezia consiste proprio nel suo essere un “museo a cielo aperto”, un luogo incantato in cui il tempo sembra essersi fermato, che conserva ancora molte tracce del proprio passato. In una città con tali caratteristiche le istituzioni museali giocano un ruolo particolarmente rilevante nel custodire quelle tracce e nel consentirne la visione a quanti la visitano. A Venezia si conta un numero considerevole di musei, statali, civici e privati, di arte antica, moderna e contemporanea; tra i più famosi ricordiamo la Peggy Guggenheim Collection, Palazzo Ducale, il Museo Correr, Palazzo Grassi e Punta della Dogana, la Fondazione Bevilacqua la Masa, la Fondazione Querini Stampalia, le Gallerie dell'Accademia, Cà Pesaro, la Fondazione Vedova, il Museo Archeologico Nazionale, la Biblioteca Nazionale Marciana.
importanti d'Europa, il secondo in Italia per affluenza di visitatori: i dati raccolti nel 2011 parlano di due milioni e 150.000 visitatori, il 18% in più rispetto al 2010, dato importante se consideriamo la crisi che ha colpito l'economia mondiale186. Il sistema dei Musei Civici di Venezia è costituito da undici sedi per un totale di 40.000 metri quadri, ciascuna delle quali ospita collezioni di enorme valore artistico e culturale, che ripercorrono dieci secoli di arte e storia attraverso più di 200.000 opere d’arte e due milioni di reperti naturalistici, oltre a cinque biblioteche specialistiche fornite di 200.000 volumi.187 I musei sono gestiti dalla Fondazione Musei Civici, istituita nel 2008 per la gestione e la valorizzazione di questo immenso patrimonio culturale ed artistico. Si tratta di una fondazione di partecipazione con un unico socio fondatore, il Comune di Venezia, che favorisce l’aggregazione di altri soci -pubblici e privati- perché contribuiscano economicamente alle sue attività, ed è totalmente autonoma, sia dal punto di vista amministrativo che gestionale; tale forma giuridica consente una maggiore capacità operativa, facilita il reperimento delle risorse e la programmazione delle attività e dà al sistema un assetto efficiente e razionale. Dal punto di vista organizzativo si tratta di un modello tipicamente aziendale, con un’area “servizi centrali” ed una dedicata alle attività museali. Gli organi principali sono il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, il Direttore, il Comitato Scientifico, il Comitato di Direzione ed il Collegio Revisori dei Conti. Oltre ai normali compiti istituzionali, che consistono nella conservazione, nello studio e nella valorizzazione delle opere, il sistema museale gestisce anche una serie di servizi aggiuntivi: ricerca, formazione, specializzazione, tutela, divulgazione, didattica e comunicazione188. Le sedi che fanno parte della Fondazione Musei Civici sono tra le più visitate della città: Palazzo Ducale, il Museo Correr, la Torre dell'Orologio, Cà Rezzonico, Cà Pesaro, la Casa di Carlo Goldoni, il Museo di Storia Naturale, il Museo del Vetro, il Museo del Merletto, Palazzo Mocenigo e Palazzo Fortuny.
186 Il Sole 24 ore, Fondazione Musei Civici di Venezia. I numeri, 12 Dicembre 2011. Disponibile all'indirizzo http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/20111212/fondazionemuseicivicivenezia114437.shtmluuid=AaqX3X TE (Consultato il 28/05/2012).
187 Fondazione Musei Civici Venezia, in www.visitmuve.it (Consultato il 28/05/2012). 188 Ibidem.
I musei si trovano in diverse parti di Venezia e delle isole circostanti, e si concentrano in particolare nei sestieri di San Marco e Santa Croce; facendo riferimento in parte alle aree individuate negli Itinerari Senza Barriere del Comune, possiamo raggruppare le sedi per zona189:
1) Palazzo Ducale, Museo Correr e Torre dell'Orologio: Area Marciana; 2) Palazzo Fortuny: Area S. Angelo;190
3) Museo del Vetro: Isola di Murano; 4) Museo del Merletto: Isola di Burano; 5) Cà Rezzonico: Area Santa Margherita;
6) Palazzo Mocenigo, Cà Pesaro e Museo di Storia Naturale: Area Santa Croce; 7) Casa Goldoni: Area Frari.
Il sistema dei Musei Civici è dunque un unico grande organismo di controllo che deve gestire e coordinare le attività e le problematiche di più musei con caratteristiche differenti tra loro e visitatissimi da persone provenienti da tutto il mondo, ciascuna con necessità ed esigenze diverse. Se si guarda ai dati sui visitatori raccolti per l'anno 2011, le persone disabili che hanno visitato almeno uno dei musei della Fondazione sono state 5.422, cioè lo 0,2% dei visitatori totali. Questo dato rileva in realtà solo una piccolissima percentuale del target di visitatori con esigenze speciali, perché non prende in considerazione né i disabili residenti (che entrando con un “biglietto residenti” si confondono con il resto degli utenti e non possono essere rilevati con precisione191), né tutte le altre persone che fanno parte della fascia di visitatori con esigenze speciali, come le donne in gravidanza, i bambini piccoli, le persone con disturbi sensoriali, gli stranieri, le persone con problemi di mobilità temporanea e gli anziani. Per un museo è un obbligo, oltre che un dovere morale, prendere tutti gli accorgimenti necessari per rendere accessibili le proprie collezioni
189 Palazzo Fortuny, Palazzo Mocenigo, Cà Pesaro e il Museo di Storia Naturale non fanno parte di nessun Itinerario senza Barriere.
190 Gli Itinerari Senza Barriere includono Palazzo Fortuny nell'itinerario “S.Stefano” in quanto il ponte dei Frati che collega Sant'Angelo a Santo Stefano è dotato di servoscala, ma dal momento che attualmente i servoscala non sono in funzione lo considereremo parte dell'area di Campo S. Angelo.
anche a questa grande fascia di visitatori.
Dovendo far fronte sia alle barriere presenti nei propri musei che a quelle che caratterizzano il singolare tessuto urbano, rispettando allo stesso tempo le istanze di conservazione del patrimonio storico-artistico, la Fondazione Musei Civici è un valido esempio di quanto è stato detto finora a proposito dell'accessibilità a 360° di un territorio e del suo patrimonio culturale: analizzarne l'operato consente di verificare come l'attore forse più determinante di Venezia dal punto di vista turistico e culturale abbia cercato di affrontare e stia tuttora affrontando i problemi di accessibilità e fruibilità delle proprie sedi e del territorio di cui sono parte integrante. Per questo motivo, si è deciso di prendere in analisi il caso dei Musei Civici testando il livello di accessibilità dei musei e del contesto che le circonda.