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3 PARTE : OPINIONI PERSONAL

6.5 L'ANALISI DEI DAT

Pur sapendo che un'indagine di tal genere è limitata e condo=a con metodi non perfe=amente aderen? ai criteri de=a? dalla sta?s?ca, essa ha potuto fornire un quadro (si spera) organico delle opinioni espresse da una fe=a omogenea della popolazione di un territorio specifico, le Scuole dell'Infanzia del Comune di Chioggia, cos?tuendo così un tenta?vo di operare un esperimento che possa concordare con i risulta? emersi da altri studi, molto più precisi, faL sul medesimo argomento, di cui si è parlato nei capitoli preceden?.

Come è possibile osservare dai da? raccol?, tu>e le Scuole dell'Infanzia contano, seppur minima, una percentuale di bambini stranieri, alcuni dei quali

provengono da famiglie i cui genitori sono “coppie miste”, un genitore italiano ed un genitore straniero, altri, invece, provengono da famiglie i cui genitori sono entrambi stranieri.

Per quanto riguarda le aLvità di insegnamento di lingue straniere, tu=e le Scuole dell'Infanzia presentano realtà diverse.

La Scuola dell'Infanzia 1 e la Scuola dell'Infanzia 3 sono le uniche scuole a

presentare insegnamen? di lingua straniera proge=uali e con?nua?vi per l'intera durata dell'anno scolas?co, avvalendosi di un docente esterno ad hoc per tale aLvità; la Scuola dell'Infanzia 1 prevede un insegnamento di lingua inglese a par?re dai tre anni, con appuntamen? seLmanali di 40 minu? ciascuno,

condoL da un insegnante madrelingua esterno, che parla quasi sempre in lingua straniera e u?lizza materiali didaLci mul@mediali (cartelloni, giochi,

traves?men?, ecc); la Scuola dell'Infanzia 3 prevede un insegnamento di lingua inglese a par?re dai tre anni, con due appuntamen? seLmanali della durata di 45 minu? ciascuno, condoL da un insegnante con Laurea in Lingue e Le=erature Straniere della Scuola Primaria dello stesso Is?tuto Comprensivo, il quale parla

audiovisivi e cartacei.

La Scuola dell'Infanzia 5 prevede aLvità di insegnamento di lingua inglese in maniera proge=uale, nella seconda metà dell'anno scolas?co, a par?re dal mese di gennaio, coinvolgendo i bambini sin dai tre anni di età; l'insegnante che

conduce tale aLvità è il medesimo della sezione, diplomato presso l'Is?tuto Magistrale: l'aLvità si sviluppa seLmanalmente, con un singolo incontro della durata di 20 minu?, in cui vengono u?lizza? materiali didaLci cartacei,

audiovisivi e mul@mediali e la lingua inglese viene parlata al 50%.

Due eccezioni sono la Scuola dell'Infanzia 2 e la Scuola dell'Infanzia 4. I ques?onari o=enu? dalla Scuola dell'Infanzia 2 presentano una situazione ambigua, poiché all'interno della seconda sezione risultano essere compila? sia nella prima parte (Se la Scuola offre un insegnamento di lingue straniere) sia nella seconda parte (Se la Scuola non offre un insegnamento di lingue straniere): questo può essere accaduto a causa di una mancata comprensione delle

domande del ques?onario da parte del corpo docente, oppure poiché

quest'ul?mo non percepisce l'aLvità di insegnamento svolta all'interno della scuola come tale.

La Scuola dell'Infanzia 2 prevede delle aLvità di insegnamento di lingua

straniera curricolari, che coinvolgono l'intero anno scolas?co; tale aLvità viene svolta con i bambini di tre anni, di qua=ro anni e di cinque anni, con

appuntamen? seLmanali della durata di 20 minu?, di 40 minu? o di 45 minu? condoL dall'insegnante della sezione, che parla quasi mai o, in cer? casi, mai la lingua inglese e che u?lizza materiali didaLci cartacei, audiovisivi e

mul@mediali.

L'immagine percepita dai risulta? o=enu? dalla Scuola dell'Infanzia 2 è quella di un insegnamento di lingua straniera non omogeneo, come nel caso della Scuola dell'Infanzia 1, della Scuola dell'Infanzia 3 e della Scuola dell'Infanzia 5, ma piu=osto differenziato a seconda delle sezioni: la scelta dell'aLvità didaLca è esclusiva dell'insegnante di sezione, che ne stabilisce le modalità di

insegnamento e le tempis?che.

compilazione della seconda parte rela?va all'insegnamento delle lingue

straniere (Se la Scuola non offre un insegnamento di lingue straniere) da parte di alcuni insegnan?: 9 ques?onari (degli 11 riporta?) son sta? compila? anche in questa sezione e, secondo ques?, la Scuola dell'Infanzia 2 non offre un

insegnamento di lingua straniera a causa della mancanza di personale, della

bassa qualificazione del corpo docente e dei cos@ che potrebbe comportare.

La Scuola dell'Infanzia 4, infine, non offre alcun ?po di insegnamento di lingua straniera; il corpo docente ha, quindi, compilato solamente la seconda parte della sezione rela?va all'insegnamento delle lingue straniere (Se la Scuola non offre un insegnamento di lingue straniere), indicandone come causa primaria la

mancanza di personale e l'assenza di preceden? proposte di aLvità in lingua

straniera; nonostante ciò, tuL gli insegnan? si trovano d'accordo nell'affermare che farebbe loro piacere dare la possibilità ai propri alunni di partecipare ad aLvità di lingua straniera, poiché “l'apprendimento (a tale età) è più rapido, precoce e facilitato”.

Rispe=o alla terza parte del ques?onario, la sezione rela?va alle opinioni personali in merito a ques?oni neutre, è possibile affermare che l'intero campione d'indagine si è trovato quasi interamente d'accordo.

Gli insegnan? ritengono u?le l'insegnamento di una lingua straniera a par?re dalla Scuola dell'infanzia poiché “la lingua inglese è il futuro”, “(la fascia dai tre ai sei anni) è l'età migliore per poter apprendere”, “maggiore plas?cità cerebrale (per poter apprendere)”, e ancora perché è importante “abituare i bambini ad una realtà mul?etnica futura”, “poiché, in questo modo, si perme=e anche la s?molazione anche nella propria lingua madre”.

Il corpo docente, inoltre, si è rivelato essere interessato, quasi interamente, ad eventuali corsi di formazione in merito a ques?oni lega? al Bilinguismo e Plurilinguismo, Metodologia didaLca con alunni di madrelingua non italiana e Problemi di comunicazione con le famiglie di alunni stranieri: questo forte

interesse è stato mo?vato da differen? cause, quali “per sapersi comportare con i bambini e le famiglie”, “per sen?rsi più vicino ai bambini e ai loro bisogni,

manifesta? e non (manifesta?)”, “per avere strumen? e conoscenze per svolgere percorsi educa?vi per i bambini”, “perché (il mul?culturalismo) è una realtà ormai sempre più frequente”. In merito a tale ques?one, tuL gli insegnan? della Scuola dell'Infanzia 1 si sono rivela? non essere interessa?, senza, però,

7. PROPOSTA PROGETTUALE DI UN'ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE DELLE