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l’INAIL e la scuola

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2010 Veneto (pagine 39-45)

Province Industria e

2.2 l’INAIL e la scuola

Progetto “Sicurezza in cattedra” – Sirvess (Sistema di Riferimento Regionale per la Sicurezza nelle Scuole)

Scolastico. Il programma prevede interventi formativi su docenti e studenti e si estende alla scuole di tutte le province del Veneto aderenti alla “rete”.

Concorso INAIL MIUR CIDA

Sempre più al passo con i tempi, i ragazzi delle Scuole Superiori del Veneto hanno sorpreso i membri della commissione giudicatrice che ha valutato i 32 lavori presentati quest'anno per il concorso INAIL MIUR CIDA: applicazioni per I-Phone, siti internet, presentazioni in power point, cortometraggi, banner pubblicitari, interviste sono le modalità espressive che hanno permesso ai loro autori di vincere le borse di studio messe a disposizione anche quest'anno dall'INAIL, dal Ministero dell'Università e della Ricerca e dalla Confederazione Italiana Dirigenti d'Azienda.

La cerimonia di consegna delle 16 borse di studio si è tenuta l'8 giugno 2011 presso l'Istituto Tecnico Industriale Marconi di Padova, da sempre attivo sulle tematiche della sicurezza e capofila del SIRVESS (Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole) di Padova. La preside, Maddalena Carraro, ha accolto i docenti e gli studenti delle scuole premiate complimentandosi per il lavoro svolto finora, ma auspicando un impegno sempre maggiore sui temi della sicurezza a scuola e sul lavoro.

I vincitori hanno presentato i loro lavori esponendo ai presenti le motivazioni e il percorso didattico seguito per la realizzazione degli elaborati.

Particolarmente apprezzati dalla giuria sono stati: l'applicazione per I-Phone che consiste in un gioco per valutare le situazioni di pericolo a scuola e a casa e un sito internet sul mobbing.

Agli studenti è stato consegnato un attestato di partecipazione al concorso e un poster con alcune immagini realizzate per le borse di studio dello scorso anno.

"A volume zero" alcol: progetto della Sede di Padova rivolto agli studenti delle scuole superiori

22 febbraio 2010. INAIL, SPISAL 16, Istituto Pietro d'Abano, polizia locale ed esperti del mondo imprenditoriale si impegnano per la prevenzione in materia di abuso di alcol

Negli ultimi anni si assiste ad un uso sempre maggiore di bevande alcoliche da parte dei giovani e una elevata percentuale dei problemi sanitari e sociali che li riguarda è riconducibile direttamente proprio all'abuso di tali bevande.

L'Istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri e della ristorazione (IPSSAR) Pietro d'Abano, in collaborazione con la Sede INAIL di Padova che finanzia il progetto e con lo SPISAL 16 di Padova, con il coinvolgimento della polizia locale e di esperti del mondo imprenditoriale, propone ai futuri operatori del settore un progetto per la diffusione dell'informazione sulle conseguenze dell'uso e abuso dell'alcol. Il progetto, denominato "A volume zero" si rivolge agli alunni/e delle cinque classi terze del corso di Sala Bar, Ricevimento e Cucina, cioè a quei giovani che, frequentando una scuola per addetti ai servizi di ristorazione, saranno i futuri somministratori in locali pubblici di bevande alcoliche e superalcoliche.

Il progetto si propone di:

- ridurre i consumi di bevande alcoliche nella popolazione scolastica;

- sensibilizzare gli alunni sulle problematiche alcol correlate, per migliorare la qualità della vita riducendo i comportamenti a rischio;

- ridurre, attraverso la limitazione dei consumi alcolici, i rischi di infortuni, incidenti stradali

- favorire la conoscenza e l'accesso degli alunni e futuri lavoratori del settore ristorativo e dei loro familiari ai servizi territoriali per la cura e la riabilitazione dai problemi alcol correlati;

- favorire la conoscenza e l'applicazione della specifica legislazione sulla somministrazione di alcol e superalcolici per il miglioramento del proprio stile di vita.

Tra gli obiettivi anche la costituzione di un gruppo di coordinamento "Alcol e salute" per la definizione della programmazione scolastica annuale in tema di prevenzione alcolica e lo sviluppo di una collaborazione operativa tra i Servizi Dipendenze Patologiche e i Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro.

Il progetto si sviluppa attraverso lezioni frontali in classe e lezioni pratiche di approfondimento in laboratorio e si conclude con la preparazione da parte dei ragazzi di un buffet "A volume zero" alcol . Segue un convegno per la presentazione dei risultati dell'indagine conoscitiva Alcol/Studenti, realizzata da INAIL e SPISAL, somministrata oltre che ad un campione di studenti dell'IPSSAR Pietro d'Abano anche agli studenti delle classi terze degli Istituti Marconi e Belzoni di Padova

"Vado a scuola in cantiere per imparare la sicurezza"

11 marzo 2010. INAIL, SPISAL 16, Istituto Belzoni, Centro Provinciale di Istruzione Professionale Edile, Associazioni di categoria imprenditoriali, Essetiesse S.r.l. insieme per un percorso formativo di alternanza scuola- lavoro che comprende la sicurezza sul lavoro.

L'Istituto tecnico per geometri Belzoni di Padova già da alcuni anni affianca il percorso scolastico tradizionale per le ultime due classi a stages estivi presso aziende e studi professionali, con lezioni tenute dai tecnici dello SPISAL su temi specifici relativi alla sicurezza negli ambienti di lavoro e in cantiere.

Nell'anno scolastico 2008 - 2009 è stata introdotta per la prima volta un'esperienza di alternanza scuola - lavoro presso una azienda esterna per una classe quarta e da qui, dalla valutazione positiva dell'esperienza fatta, è nata l'idea di sviluppare un progetto che, comprendendo la sicurezza tra le materie di apprendimento sul campo, potesse integrare e completare quanto già sperimentato, permettendo ai ragazzi di uscire dalla scuola per entrare direttamente nelle aziende e conoscere più da vicino i rischi e i possibili danni da lavoro.

Così nasce " Vado a scuola in cantiere per imparare la sicurezza", progetto biennale promosso dalla Sede INAIL di Padova e cofinanziato dall'INAIL, con la partecipazione delle Associazioni di categoria imprenditoriali, lo SPISAL 16, il Centro Provinciale di Istruzione Professionale Edile e l‘azienda ESSETIESSE S.r.l.

Il progetto prevede l'inserimento della sicurezza tra le materie di studio e l'affiancamento agli studenti, oltre al tutor aziendale, delle figure degli RSPP ed RLS per illustrare gli strumenti e le misure di sicurezza adottati dall'azienda; molte le ore di studio dedicate nel programma scolastico alla sicurezza e, tra i docenti, oltre allo SPISAL e professionisti esterni, per la specifica materia della sicurezza e prevenzione, è presente anche l'INAIL.

Obiettivo ambizioso è sviluppare nei giovani una cultura della sicurezza come ricerca di un diritto naturale dell'uomo al benessere fisico e psichico. Si ispira all'idea che la formazione scolastica costituisce momento fondamentale di acquisizione di coscienza per i giovani, se capace di offrire, attraverso il contatto diretto con il modo del lavoro e dell'impresa, elementi conoscitivi concreti sugli scenari di riferimento. Per gli Istituti tecnici, la conoscenza dei rischi e dei possibili danni da lavoro costituisce requisito imprescindibile,

realizzazione di prodotti multimediali (CD e DVD) e l'utilizzo della rete scolastica del SIRVESS (Sistema di riferimento veneto per la sicurezza nelle scuole) per la divulgazione delle buone prassi.

Non mancano, all'interno del percorso didattico, fasi di monitoraggio e verifica dell'efficacia degli interventi.

Progetto Luporosso

La Sede INAIL di Venezia nell'ambito delle attività del Piano Territoriale della Prevenzione 2010 è impegnata nella realizzazione di progetti per promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro. Il progetto Luporosso ha lo scopo di formare i bambini per prevenire gli infortuni in ambiente domestico (1.300 alunni partecipanti).

L'iniziativa è destinata agli alunni della scuola primaria che frequentano la I^ e la II^

classe. Il progetto, attraverso una serie di incontri realizzati presso gli Istituti di istruzione primaria presenti nel territorio di Mestre, intende illustrare i pericoli presenti in ambiente domestico: dall'elettricità agli incendi, dalle cadute, all'ingestione di sostanze pericolose.

Gli animatori, che provengono dagli enti promotori del progetto, durante la lezione daranno particolare importanza ai simboli di pericolosità delle sostanze di più comune utilizzo in casa. Alla fine di ogni lezione un volontario di protezione civile, travestito da Luporosso, compare in aula a sorpresa e insieme al gruppo interpreta delle scenette in cui commette una serie di errori che i bambini devono correggere sulla base di quanto appreso.

Nell'occasione si consegna ai bambini del materiale didattico ed un "regalino" per far ricordare loro, quotidianamente, i consigli di Luporosso.

Le lezioni utilizzano una presentazione multimediale, ricca di immagini e animazioni, incentrata sulle disavventure di Luporosso (personaggio di una nota collana divulgativa per i bambini) che, a causa della sua disattenzione e non consapevolezza dei rischi, si mette continuamente nei guai. Con un linguaggio semplice e amichevole si cerca di catturare l'attenzione dei bambini per far recepire concetti spesso difficili da far comprendere anche agli adulti: la prevenzione, la consapevolezza del rischio, l'autoprotezione.

L'iniziativa è nata dall'idea di una maestra della scuola Baseggio, da una mamma volontaria di protezione civile che ha acquistato un libricino di Luporosso e da una collega INAIL anch'essa volontaria di protezione civile. Nel corso degli anni il progetto, che ha avuto un grosso successo, è stato ampliato fino ad arrivare ad essere condiviso ed integrato con INAIL - ANMIL - SISCUVE (Rete della sicurezza delle Scuole di Venezia).

Mario Gomboli, "papà" di Luporosso, ha autorizzato l'INAIL di Venezia Terraferma ad utilizzare le immagini da lui realizzate per le attività dell'anno scolastico 2010/2011.

Il progetto si articola in 58 edizioni con conclusione ad aprile 2011.

Sicuropoli

La 2^ edizione di "Sicuropoli", il percorso - gioco sulla sicurezza, rivolto agli alunni delle scuole elementari, realizzato da INAIL in collaborazione con Muba, il Museo dei Bambini di Milano, si è tenuta, anche quest’anno, presso la Sede INAIL di Treviso,.

Il percorso riproduce situazioni di rischio che spesso si incontrano nella vita di tutti i giorni a casa e per strada: il phon posato sul bordo della vasca da bagno, l'operaio che lavora in cantiere senza casco di protezione.... Il gioco è concepito come uno strumento di apprendimento in cui i bambini vengono invitati a trovare soluzioni per mettere in sicurezza

L'iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di collaborazione tra le istituzioni che partecipano al Tavolo Provinciale della Sicurezza di Treviso e vede per questa manifestazione il ruolo attivo di INAIL, Provincia di Treviso e Ufficio scolastico provinciale.

Oltre 2.500 gli alunni partecipanti all'iniziativa e 127 le classi interessate appartenenti sia alla provincia di Treviso che a province limitrofe.

L’edizione 2010 , oltre ad eguagliare il successo della precedente, ha presentato un valore aggiunto: la creazione di un modello formativo volto alla prevenzione e alla sicurezza, elaborato dagli insegnanti con l’assistenza della’ Rete per la sicurezza delle scuole’ e destinato a diventare una costante nei programmi della scuola elementare anche per gli anni successivi.

Concorso "Il tuo colore per la sicurezza"

Anche per il 2010 la Sede di Venezia ha scelto la pittura come forma di espressione artistica per parlare di sicurezza sul lavoro.

Questa edizione ha riscontrato notevole consenso e le adesioni si sono incrementate rispetto all'anno precedente tanto che sono state ben 90 le opere esposte nei locali dell'ex chiesa di Santa Maria delle Grazie a Mestre.

E' stato realizzato un catalogo che contiene per ciascuna opera esposta l'immagine, la descrizione, il messaggio sulla sicurezza e una breve biografia dell'artista.

Il primo premio è stato assegnato alla giovane Giorgia Carraro per un lavoro dal titolo

"Bandiera ai caduti", un monumento ai morti sul lavoro realizzato su una tela di cotone

"armata", incollata su rete metallica modellata come una bandiera bianca tesa, mossa dal vento. Sulla superficie si intravvedono titoli di giornale riguardanti incidenti sul lavoro; nel centro un guanto da lavoro che impugna una rosa rossa.

Il secondo premio è stato vinto dall'artista Luciano Grapeggia con l'opera "Sfruttamento minorile" che rappresenta un piccolo ed angusto ambiente di lavoro illuminato da una flebile luce e un bambino seduto ad un tavolo, stanco dopo molte ore di lavoro che si è addormentato con la testa appoggiata sopra delle palline da baseball, da lui cucite con le sue piccole mani.

Il terzo premio è stato aggiudicato all'artista Maurizio Paccagnella con l'opera "Non erano bei tempi", un acrilico su tela realizzato da un illustratore iperrealista che ritrae uno scorcio di un muro scrostato con una vecchia scatola di cablaggio e dei fili elettrici scoperti a testimonianza della precarietà e dei rischi collegati al lavoro di non molti anni fa.

Anche quest'anno gli artisti, professionisti e non, si sono messi in gioco e hanno collaborato su questo tema di importanza sociale e attraverso le loro opere si è svolta un'importante azione di sensibilizzazione per i numerosi visitatori della mostra.

"Un dono per un dono" conclude "Il tuo colore per la Sicurezza"

15 febbraio 2010. Al concorso di pittura organizzato dalla sede di Venezia Terraferma si associa una nuova iniziativa a favore della popolazione di Haiti

A distanza di poco più di un mese dalla premiazione della precedente edizione del Concorso “Il tuo colore per la sicurezza”, 16 tra gli artisti non vincitori hanno deciso di aderire all'iniziativa "Un dono per un dono", ideata da Patrizia Lastrucci, della Sede di Venezia Terraferma, offrendo le loro opere ad associazioni pubbliche o private in cambio di un contributo all'Associazione ONLUS Medici senza frontiere, attiva ad Haiti, per dare

Progetto "Salute & sicurezza" rivolto agli Istituti Tecnici della provincia

Sono iniziati a Treviso gli incontri di presentazione del progetto Salute & Sicurezza che coinvolge 11 Istituti scolastici per un totale di circa 350 studenti dell'ultimo triennio, in un percorso triennale 2010/13.

Il progetto, cofinanziato da INAIL e Unindustria, si propone di contribuire alla promozione della salute e della sicurezza attraverso attività che indirizzino gli studenti all'assunzione di comportamenti positivi nelle scelte di vita e di lavoro.

Il percorso è molto strutturato e prevede interventi didattici proposti dagli stessi docenti, moduli trasversali gestiti o coordinati da SPP, contatti con persone, luoghi e documenti significativi. Comprende anche attività di laboratorio, compiti di realtà e attività creativa su committenza del SPP e visite guidate.

Al termine del progetto gli studenti potranno ottenere competenze immediatamente riconoscibili e spendibili nel mercato del lavoro e certificate.

La Rete di scuole per la sicurezza si fa carico del coordinamento del Progetto negli istituti che lo adottano e garantisce l'indispensabile collegamento con i soggetti esterni al mondo della Scuola coinvolti nella sua realizzazione, afferenti sia al Sistema pubblico di Prevenzione sia alle aziende, per tramite di Unindustria Treviso.

Progetto “Educazione alla Sicurezza”

A Rovigo si è svolta l’iniziativa rivolta a 780 alunni di scuola elementare dell’Istituto Comprensivo di Occhiobello in tema di prevenzione ed educazione costante alla sicurezza.

Si tratta di un percorso comprendente anche l’educazione ambientale, alimentare, stradale, la legalità, con visite a fattorie didattiche, a caserme della Questura, della Guardia di Finanza e prove di evacuazione. Tutte le attività sono state pubblicizzate in una Mostra tenutasi il 24.04.2010 presso il Centro Commerciale COOP di S. Maria Maddalena..

Progetto “L’aria che tira”

La Sede INAIL di Vicenza ha partecipato attivamente al progetto ideato e realizzato con il Co.Co.Pro Provinciale e le OOSS - CGIL – CISL – UIL – regionali, che hanno partecipato anche al finanziamento.

Il Progetto ha impegnato anche i ricercatori del Dipartimento di Filosofia, Pedagogia e Psicologia dell’Università di Verona.

L’attività si è sostanziata in accurate analisi del clima di sicurezza nelle aziende del settore metalmeccanico (settore di notevole importanza nel territorio vicentino) e ha previsto l’elaborazione di strumenti valutativi e migliorativi della percezione del rischio e della cultura di sicurezza dei lavoratori al’interno degli ambienti aziendali, con l’individuazione delle “buone prassi e comportamenti” da adottare al fine di ridurre i rischi di infortunio o malattie professionali.

Il progetto è iniziato con la rilevazione dei rischi ambientali da parte dell’équipe universitaria di ricerca; successivamente i ricercatori hanno posto in essere una analisi del clima di sicurezza vissuto dai lavoratori nelle aziende metalmeccaniche aderenti ed hanno poi fornito i risultati, acquisiti mediante gli strumenti di rilevazione, alle singole aziende, curando particolarmente la verifica delle proprietà psicometriche delle scale di valori

La rilevazione e somministrazione degli strumenti valutativi ha interessato 15 aziende e nelle stesse sono poi state avviate, a cura dei ricercatori, le attività di monitoraggio e verifica dei dati ed indicazioni acquisite.

In occasione della presentazione dei risultati alle aziende è stata anche avviata un’attività di formazione ed individuazione delle strategie di miglioramento del clima di sicurezza aziendale con la creazione di gruppi di lavoro dedicati a tale scopo.

Molte delle aziende interessate dal progetto hanno chiesto di continuare la rilevazione ed i monitoraggi anche nell’anno 2011 sia per meglio valutare gli effetti delle strategie adottate e degli interventi predisposti per il miglioramento del clima di sicurezza e la cultura della prevenzione aziendali.

Il progetto in questione sta continuando anche nel corrente anno e si concluderà al 31 dicembre 2011.

L’INAIL e L’UNIVERSITA’

Progetto STEPS - Master universitario di I livello in collaborazione con l’università Ca’

Foscari di Venezia e la Regione Veneto giunto alla sua seconda edizione.

Frutto di un protocollo d’intesa tra l’INAIL e l’Università, finalizzato alla messa a punto di iniziative in tema di sicurezza lavorativa. Lo scopo è quello di formare RSPP interdisciplinari che possano esercitare presso aziende di tutti i settori ATECO. Grazie all’autorizzazione della Regione Veneto, che considera il master progetto sperimentale e ha approvato il programma di studio ritenendolo completo ed esaustivo, sono stati formati 30 “professionisti della sicurezza”.

Il Master si caratterizza per la sua originalità ed è unico nel suo genere nella Regione Veneto ed anche a livello nazionale. Ciò che lo connota è la specificità delle materie trattate, le modalità di intervento, la metodologia didattica, il percorso di integrazione fra discipline tecnico-scientifiche ed applicazione nei settori della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro. I contenuti, le modalità di accertamento della preparazione degli studenti ed i titoli accademici e professionali rilasciati (abilitazione per svolgere le funzioni di RSPP in tutti i luoghi di lavoro), rappresentano inoltre un'effettiva novità in questo particolare settore, accentuando sempre più il ruolo della formazione nello sviluppo delle professionalità legate alla prevenzione.

Nel documento Rapporto Annuale Regionale 2010 Veneto (pagine 39-45)

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