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Rapporto Annuale Regionale 2010 Veneto

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Academic year: 2022

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Rapporto Annuale Regionale 2010

Veneto

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Rapporto Regionale Veneto 2010

Direttore Regionale: Elda Ferrari

Redazione:

Marco Foscarini Cristiana De Martin Concetta Melchiorre

Hanno collaborato:

Francesco Boella Claudio Correzzola Graziella Fietta Davide Pasotti Elena Pisoni

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Rapporto regionale 2010

Indice

Presentazione del Direttore Regionale 5

Sezione 1 - Il contesto socio-economico e gli infortuni sul lavoro

1.1 Cenni sul contesto socio-economico generale 9

1.2 Andamento infortunistico 2008-2010 10

1.3 Gli infortuni nella industria manifatturiera 15

1.4 Gli infortuni nelle costruzioni 22

1.5 Gli infortuni nel commercio 24

1.6 Gli infortuni nei trasporti 26

1.7 Gli infortuni in agricoltura 27

1.8 Gli infortuni per modalità di evento 29

1.9 Gli infortuni e i lavoratori stranieri 30

1.10 Le malattie professionali nel 2010 32

Sezione 2 - L’INAIL sul territorio

2.1 Attività di prevenzione 39

2.2 L’INAIL e la scuola 39

2.3 L’INAIL per le aziende 46

2.4 L’INAIL per la riabilitazione e il reinserimento 51

2.5 L’INAIL e gli stranieri 53

2.6 Il contributo dell’INAIL del Veneto alla redazione di norme ISO CEN UNI 54

2.7 L’ISPESL 57

2.8 Alcuni dati significativi del 2010 58

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Presentazione del Direttore Regionale

Quest’anno la pubblicazione del Rapporto Regionale si inserisce nell’ambito di un generale processo di ridisegno del welfare che ha visto la nascita del polo Salute e Sicurezza, con l’incorporazione in INAIL di ISPESL e IPSEMA, dando, così, rinnovato slancio alle politiche di tutela globale ed integrata, dalla prevenzione alla ricerca.

La Direzione Regionale INAIL del Veneto ha attuato una strategia di dialogo e di collaborazione con il territorio ed ha orientato la sua azione al confronto con le parti sociali, alle collaborazioni dirette alla realizzazione di progetti di ampio respiro nel campo della promozione della sicurezza.

Esempio di queste collaborazioni sono le numerose attività avviate con il coinvolgimento di professionalità amministrative, mediche e tecnico professionali e con un impegno finanziario che, nell’arco dell’ultimo triennio, è stato di poco meno di 3 milioni di euro.

Rientrano tra queste iniziative gli accordi con Confindustria Veneto, con ACRIB, con CONFCOOPERATIVE, con i Comitati Paritetici dell’Artigianato, EBAV, con VENETO AGRICOLTURA e l’EBAT, con la CONFARTIGIANATO di Venezia, e molti altri ancora.

Credo che questo sia importante per capire come si possano sviluppare sinergie tra pubblico e privato, per creare alleanze per la sicurezza e la diffusione della cultura della prevenzione, con l’apporto professionale di tecnici ed esperti INAIL e del mondo del lavoro e delle istituzioni.

Tra le iniziative nazionali di sostegno messe in atto, e declinate a livello territoriale, desidero ricordare i finanziamenti a fondo perduto concessi alle imprese per sostenere progetti di formazione, di investimento mirati alla sostituzione di macchine obsolete, all’adozione di modelli organizzativi come i Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro o ispirati ai principi della Responsabilità Sociale. Si tratta di investimenti importanti, anche sul piano finanziario: a livello regionale, per l’anno 2010, sono stati stanziati 4milioni e 700mila euro.

E nella convinzione che, per radicare la cultura della prevenzione e sicurezza sia necessario intervenire nei luoghi dove si forma la cultura e, quindi, nelle scuole e nelle università, INAIL Veneto ha potenziato il tradizionale interesse attraverso varie iniziative di cui si parla diffusamente all’interno del rapporto regionale.

Voglio qui solo citare il master STEPS, per la formazione di tecnici della sicurezza, organizzato in collaborazione con l’Università Cà Foscari di Venezia e le numerosissime iniziative a favore degli studenti delle scuole superiori, realizzate nell’ambito del sistema SIRVESS che caratterizza la rete di sicurezza nelle scuole del Veneto. Anche per sottolineare l’importanza della formazione scolastica e della necessaria interazione tra scuola e mondo del lavoro e la nostra convinzione che la prevenzione, a tutti gli effetti, deve diventare materia di studio da inserire strutturalmente nei programmi scolastici.

Il nostro impegno è onorato dalla flessione significativa del fenomeno infortunistico in atto ormai da molti anni. Questa diminuzione è senz’altro influenzata dalla crisi, che ha fatto registrare un calo dell’occupazione e delle

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calo di 2.233 infortuni pari circa al 2,5% mentre gli infortuni mortali sono passati da 79 a 82, di cui 37 riconducibili al rischio “strada”.

La flessione è significativa perché segue ad un anno di eccezionale calo del fenomeno quale è stato il 2009 (circa il 10% in meno sul 2008 a livello nazionale ed in Veneto oltre il 14% in meno rispetto all’anno precedente).

Naturalmente non si può abbassare la guardia; al contrario, è necessario un maggiore impegno, come richiamato negli appelli alla coscienza di tutti da parte del Presidente della Repubblica.

Non si può, nel contempo, sottacere il fenomeno delle Malattie Professionali emergenti, in particolare osteo-articolari e muscolo-tendinee – 1.063 su 2.133 denunciate nell’Industria e Servizi e 112 su 153 complessive in Agricoltura – a fianco di quelle tradizionali come le ipoacusie e le malattie da asbesto.

Un pensiero, infine, deve essere rivolto a tutti coloro che hanno perso la vita o l’integrità a causa del lavoro, alle loro famiglie e ai giovani affinché prendano piena coscienza del valore della sicurezza come stile di vita e patrimonio delle future generazioni.

Il Direttore Regionale

Elda Ferrari

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Sezione 1

Il contesto socio-economico e gli infortuni sul lavoro

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1.1 Cenni sul contesto socio-economico generale

Secondo l’Unioncamere “L’Economia del Veneto nel 2010 e previsioni 2011”, il 2010 è stato per la nostra regione un anno di “transizione positiva”, dopo la pesante contrazione del PIL nel 2009 (-5,9%); infatti il PIL nel 2010 è cresciuto dell’1,6% (+1,3% a livello nazionale).

Nel 2010 le esportazioni hanno raggiunto i 45,6 miliardi di euro, oltre il 16% in più rispetto al 2009 e le importazioni sono aumentate del 24% .

Le imprese venete hanno mostrato una buona tendenza all’internazionalizzazione con tasso di apertura del mercato e di propensione all’export decisamente superiori a quelli del 2009 e a quelli nazionali, confermando un sistema produttivo dinamico sui mercati esteri.

Per quanto attiene ai principali gruppi merceologici, si sono rilevati incrementi tendenziali generalizzati. La metallurgia è stato il comparto nel quale le esportazioni hanno avuto la performance migliore, crescendo del +40,8% e raggiungendo un valore di quasi 2,4 miliardi di euro. Buona anche la ripresa dei mezzi di trasporto e componentistica e di altri importanti comparti per il tessuto produttivo regionale: occhialeria, concia e lavorazione pelli, gioielli. Il settore dei macchinari industriali, al primo posto tra le esportazioni, ha venduto merci per oltre 8,6 miliardi di euro.

Nel 2010 l’avanzo commerciale del Veneto è risultato pari a 7,7 miliardi di euro, valore leggermente inferiore a quello del 2009, a seguito di una dinamica delle importazioni più marcata rispetto a quella delle esportazioni.

L’intensità della ripresa non è stata tuttavia sufficiente a sostenere un recupero significativo della struttura produttiva e della domanda di lavoro. Nel 2010 il numero delle imprese attive è rimasto pressoché invariato rispetto al 2009 ed è il settore manifatturiero a registrare una delle flessioni più marcate (-1,5%), insieme al settore agricolo (-2,8%) e alle costruzioni (-0,9%) sulle quali hanno pesato la crisi finanziaria e la stretta creditizia. Al contrario i componenti del terziario hanno mantenuto un trend positivo, fatta eccezione per il settore dei trasporti e magazzinaggio.

L’occupazione dipendente, invece, ha registrato un saldo negativo per quasi 15 mila unità, segnando un’ulteriore caduta, anche se nettamente inferiore, rispetto al 2009 (-46 mila).

La flessione dei posti di lavoro è stata ancora frenata dal largo impiego della CIG in tutte le sue forme (nel 2010 le ore autorizzate complessive hanno raggiunto quasi 125 milioni).

Il ritorno alla crescita, dopo due anni sfavorevoli, è stato determinato principalmente dall’industria in senso stretto, che ha registrato un incremento del 3,9%; anche i servizi e l’agricoltura hanno invertito la tendenza negativa, pur se in modo meno marcato. Le costruzioni hanno invece registrato una contrazione del valore aggiunto (-0,9%) che si è aggiunta alla flessione dell’8,7% del 2009.

Secondo le elaborazioni di Veneto Lavoro su dati Silv nel 2010, quanto al mercato del lavoro in Veneto, il bilancio occupazionale negativo è ascrivibile alla dinamica delle cessazioni che sono cresciute, se pur lievemente, da 634 a quasi 640 mila unità (+1%) e dal marcato aumento delle assunzioni, che sono passate da 588 a 625 mila unità (+6%), senza tuttavia riuscire a rendere positivo il saldo. L’incremento delle assunzioni ha riguardato principalmente il settore manifatturiero (+20%). Con riferimento alle tipologie contrattuali, è diminuita la domanda dei contratti a tempo indeterminato (-5,2%) per i quali il saldo è rimasto negativo (-12,4 mila unità) mentre è aumentata la richiesta di contratti a tempo determinato (+3,6%) che hanno segnato un bilancio positivo (+4,7 mila unità). La

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Complessivamente, secondo i dati ISTAT, il tasso di occupazione ha segnato nel 2010 un valore del 64,5%, in calo di un solo punto percentuale rispetto al 2009. Il tasso di disoccupazione ha evidenziato invece una dinamica crescente passando da 4,8 a 5,8%, mentre il tasso di attività si è attestato a 68,4%.

Sotto il profilo settoriale la contrazione occupazionale ha interessato il comparto dell’industria in senso stretto (-8,6%). In crescita invece l’occupazione nel settore dell’agricoltura (+8,1%), delle costruzioni (+7,4%), dei servizi (+3,7%) e del commercio (+2,2%).

Nel 2010 in Veneto con 2.112.000 occupati sono stati denunciati 87.189 infortuni.

VENETO 2010

Popolazione – Occupati – Infortuni

MASCHI FEMMINE TOTALE

POPOLAZIONE * 2.394.000 49,1% 2.483.000 50,9% 4.877.000 OCCUPATI * 1.255.000 59,4% 856.000 40,6% 2.112.000 INFORTUNI 63.215 72,5% 23.974 27,5% 87.189

(*) Fonte: ISTAT - nuova rilevazione Forze di lavoro.

1.2 Andamento infortunistico 2008-2010

Nel triennio 2008-2010, a livello regionale, gli infortuni totali sono diminuiti del 16%.

Nel 2010, rispetto al 2009, nell’industria e servizi si registra una variazione in diminuzione di circa il 2,4%, in agricoltura del 6,3%; pressoché invariati gli infortuni occorsi ai dipendenti dello Stato.

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TOTALE INFORTUNI

AGRICOLTURA

INDUSTRIA

DIPENDENTI

CONTO STATO TOTALE

Var % su anno

prec.

E SERVIZI

MASCHI

2008 4.195 73.246 802 78.243 -

2009 4.089 60.232 782 65.103 -16,8

2010 3.800 58.670 745 63.215 -2,9

FEMMINE

2008 757 23.411 1.763 25.931 -

2009 716 21.864 1.759 24.339 -6,1

2010 682 21.494 1.798 23.974 -1,5

MASCHI E FEMMINE

2008 4.952 96.657 2.565 104.174 -

2009 4.785 82.096 2.541 89.422 -14,1

2010 4.482 80.164 2.543 87.189 -2,5

Dall’analisi del settore industria e servizi (circa il 92% del totale) è emerso che in Veneto, nel triennio 2008-2010, si registra un calo degli infortuni denunciati del 17% e anche dei casi mortali (25 casi in meno).

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Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2008 - 2010 e denunciati all' INAIL

per provincia e anno evento (maschi e femmine) Province Industria e Servizi di cui mortali

2008 2009 2010 2008 2009 2010

BELLUNO 3.768 3.114 3.042 3 4 5 PADOVA 16.908 14.606 14.070 21 20 14

ROVIGO 3.333 3.037 2.923 4 4 3 TREVISO 17.993 15.141 14.916 20 6 16 VENEZIA 16.116 13.818 13.035 19 12 14 VERONA 19.455 16.933 16.272 17 16 11 VICENZA 19.084 15.447 15.906 14 8 10

Veneto 96.657 82.096 80.164 98 70 73 ITALIA 790.279 705.241 692.795 979 907 822

Così suddivisi tra maschi e femmine:

Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2008 - 2010 e denunciati all' INAIL

per provincia e anno evento (maschi)

Province Industria e Servizi di cui mortali 2008 2009 2010 2008 2009 2010

Belluno 2.650 2.157 2.027 3 4 4

Padova 12.614 10.477 10.140 19 19 13

Rovigo 2.438 2.167 2.070 3 4 2

Treviso 13.896 11.363 11.158 20 6 15

Venezia 11.988 9.894 9.254 18 12 13

Verona 14.742 12.382 11.874 17 15 9

Vicenza 14.918 11.792 12.147 13 8 10

Veneto 73.246 60.232 58.670 93 68 66 ITALIA 573.611 495.011 481.418 906 846 754

573 611 495 011 481 418 906 846 754

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Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 2008 - 2010 e denunciati all' INAIL

per provincia e anno evento (femmine)

Province Industria e Servizi di cui mortali 2008 2009 2010 2008 2009 2010

Belluno 1.118 957 1.015 - - 1

Padova 4.294 4.129 3.930 2 1 1

Rovigo 895 870 853 1 - 1

Treviso 4.097 3.778 3.758 - - 1

Venezia 4.128 3.924 3.781 1 - 1

Verona 4.713 4.551 4.398 - 1 2

Vicenza 4.166 3.655 3.759 1 - -

Veneto 23.411 21.864 21.494 5 2 7 ITALIA 66.453 65.031 65.634 73 61 68

Come risulta dalla tavola che segue, a livello regionale nel 2010, rispetto al 2009, gli infortuni in industria e servizi sono diminuiti del 3,7%. Il totale industrie manifatturiere è diminuito del 3,5% (749 casi), le costruzioni del 10,5% (932 casi), il totale commercio del 3,9% (292 casi).

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Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009 e 2010 e denunciati all'INAIL

per settore di attività economica Settore di

attività economica 2009 2010 Variazione

assoluta Variazione

%

A Agrindustria 439 363 -76 -17,3

B Pesca in acque interne 81 79 -2 -2,5

C Estrazione di minerali 97 90 -7 -7,2

DA Ind. Alimentare 1.944 1.815 -129 -6,6

DB Ind. Tessile 881 784 -97 -11,0

DC Ind. Conciaria 684 718 34 5,0

DD Ind. del legno 1.053 1.035 -18 -1,7

DE Ind. della carta 898 892 -6 -0,7

DF Ind. del petrolio 18 23 5 27,8

DG Ind. Chimica 460 485 25 5,43

DH Ind. della gomma 1.075 1.057 -18 -1,7

DI Ind. della trasformazione 1.398 1.246 -152 -10,9

DJ Ind. dei metalli 5.910 5.624 -286 -4,9

DK Ind. Meccanica 3.304 3.258 -46 -1,4

DL Ind. Elettrica 1.298 1.378 80 6,2

DM Ind. dei mezzi di trasporto 745 692 -53 -7,1

DN Altre industrie 1.956 1.868 -88 -4,5

D Totale Ind. manifatturiere 21.624 20.875 -749 -3,5

E Elettricità, gas, acqua 196 229 33 16,8

F Costruzioni 8.862 7.930 -932 -10,5

G50 Commercio e riparazione auto 1.401 1.372 -29 -2,1

G51 Commercio all'ingrosso 2.335 2.290 -45 -1,9

G52 Commercio al dettaglio 3.670 3.452 -218 -5,9

G Totale commercio 7.406 7.114 -292 -3,9

H Alberghi e ristorazione 3.294 3.103 -191 -5,8

I Trasporti 5.524 5.317 -207 -3,75

J Intermediazione finanziaria 721 735 14 1,9

K Attività immobiliari 4.670 4.547 -123 -2,6

L Pubblica Amministrazione 2.248 2.254 6 0,3

M Istruzione 619 742 123 19,9

N Sanità 2.541 2.634 93 3,7

O Servizi pubblici 2.327 2.239 -88 -3,8

P Personale domestico 397 519 122 30,7

Totale Industria e Servizi 61.046 58.770 -2.276 -3,7

X Non determinato 21.050 21.394 344 1,6

In complesso 82.096 80.164 -1.932 -2,3

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1.3 Gli infortuni nell’industria manifatturiera

Nel 2010 il settore manifatturiero è stato caratterizzato da una flessione produttiva dell’1,5%. La totalità dei settori ha registrato contrazioni più o meno marcate, fatta eccezione per l’industria dei mezzi di trasporto, della gomma-plastica e della riparazione, manutenzione e installazione di macchine. Le maggiori perdite hanno riguardato l’industria del legno-arredo, dei prodotti in metallo e del sistema moda.

Gli infortuni del totale delle industrie manifatturiere nel 2010 sono diminuiti del 3,46%

(749 casi) rispetto al 2009 (-4,59 a livello nazionale); il maggior numero si registra a Vicenza e Treviso.

Nel 2010 si sono verificati 18 infortuni mortali; particolarmente colpite le province di Treviso (8) e Vicenza (4).

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all' INAIL per provincia, regione e anno

Totale Industrie Manifatturiere

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 865 811 - -54 -6,24

Padova 3.829 3.860 3 31 0,81

Rovigo 764 738 1 -26 -3,40

Treviso 4.778 4.549 8 -229 -4,79

Venezia 2.585 2.332 - -253 -9,79

Verona 3.999 3.714 2 -285 -7,13

Vicenza 4.804 4.871 4 67 1,39

Veneto 21.624 20.875 18 -749 -3,46

ITALIA 149.415 142.554 160 -6.861 -4,59

Nel settore dell’industria metallurgica nel 2010 gli infortuni denunciati in Veneto sono diminuiti del 4,83%, (-3,58% a livello nazionale).

I casi mortali nel 2010 sono stati 6, di cui 3 a Padova.

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Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all' INAIL per provincia, regione e anno

Industria – produzione e fabbricazione dei prodotti in metallo

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 126 122 - -4 -3,17

Padova 1.049 1.056 1 7 0,67

Rovigo 261 227 - -34 -13,03

Treviso 1.119 1.115 3 -4 -0,36

Venezia 765 638 - -127 -16,60

Verona 1.081 990 1 -91 -8,42

Vicenza 1.509 1.476 1 -33 -2,19

Veneto 5.910 5.624 6 -286 -4,83

ITALIA 38.240 36.868 43 -1.372 -3,58

Nel settore molto composito della lavorazione dei minerali non metalliferi (vetro artistico, ceramica, materiali refrattari e per l’edilizia) gli infortuni denunciati in Veneto nel 2010 sono diminuiti del 10,87% (-5,94% a livello nazionale).

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all' INAIL per provincia, regione e anno

Industria della trasformazione dei minerali non metalliferi

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 49 40 - -9 -18,37

Padova 225 209 - -16 -7,11

Rovigo 53 57 - 4 7,55

Treviso 294 249 1 -45 -15,31

Venezia 156 149 - -7 -4,49

Verona 396 350 - -46 -11,62

Vicenza 225 192 1 -33 -14,67

Veneto 1.398 1.246 2 -152 -10,87

ITALIA 10.189 9.584 14 -605 -5,94

Nell’industria chimica gli infortuni denunciati nel Veneto sono diminuiti del 5,43%, (-1,17% a livello nazionale); si è registrato un caso mortale a Vicenza.

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Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all' INAIL per provincia, regione e anno

Industria della fabbricazione dei prodotti chimici

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 47 29 - -18 -38,30

Padova 90 90 - 0 0,00

Rovigo 18 26 - 8 44,44

Treviso 42 42 - 0 0,00

Venezia 60 66 - 6 10,00

Verona 76 78 - 2 2,63

Vicenza 127 154 1 27 21,26

Veneto 460 485 1 25 5,43

ITALIA 4.530 4.583 6 53 1,17

Nel comparto metalmeccanico gli infortuni denunciati nel 2010 sono diminuiti rispetto al 2009 dell’ 1,39% (-3,25% a livello nazionale). Le province di Vicenza (797 casi) e Padova (745) hanno registrato il numero più alto di eventi.

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all' INAIL per provincia, regione e anno

Industria della fabbricazione di apparecchi meccanici

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 214 195 - -19 -8,88

Padova 752 745 - -7 -0,93

Rovigo 76 69 1 -7 -9,21

Treviso 688 675 - -13 -1,89

Venezia 232 233 - 1 0,43

Verona 585 544 - -41 -7,01

Vicenza 757 797 - 40 5,28

Veneto 3.304 3.258 1 -46 -1,39

ITALIA 20.612 19.942 16 -670 -3,25

Nel 2010 nel settore della costruzione mezzi di trasporto, gli infortuni sono diminuiti del 7,11%, in linea con il dato nazionale.

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Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all' INAIL per provincia, regione e anno

Industria della fabbricazione di mezzi di trasporto

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 2 0 - -2 100,00

Padova 72 79 1 7 9,72

Rovigo 74 69 - -5 -6,76

Treviso 104 84 - -20 -19,23

Venezia 338 301 - -37 -10,95

Verona 107 108 - 1 0,93

Vicenza 48 51 - 3 6,25

Veneto 745 692 1 -53 -7,11

ITALIA 10.568 9.724 9 -844 -7,99

Nel settore dell’industria alimentare gli infortuni denunciati nel 2010 a livello regionale sono diminuiti del 6,64% (-5,43% a livello nazionale).

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all' INAIL per provincia, regione e anno

Industria alimentare e del tabacco

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 28 23 - -5 -17,86

Padova 285 266 - -19 -6,67

Rovigo 74 76 - 2 2,70

Treviso 328 329 1 1 0,30

Venezia 297 221 - -76 -25,59

Verona 710 658 1 -52 -7,32

Vicenza 222 242 - 20 9,01

Veneto 1.944 1.815 2 -129 -6,64

ITALIA 17.011 16.088 24 -923 -5,43

L’industria tessile registra nel 2010 una diminuzione del fenomeno infortunistico dell’

11,01%, a fronte di -8,17% a livello nazionale. A Vicenza si sono verificati 243 casi su un totale Veneto pari a 784. Nessun caso mortale denunciato.

(19)

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Industria tessile

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 6 9 - 3 50,00

Padova 210 193 - -17 -8,10

Rovigo 36 27 - -9 -25,00

Treviso 206 166 - -40 -19,42

Venezia 74 67 - -7 -9,46

Verona 105 79 - -26 -24,76

Vicenza 244 243 - -1 -0,41

Veneto 881 784 0 -97 -11,01

ITALIA 6.354 5.835 2 -519 -8,17

Nell’industria conciaria gli infortuni denunciati sono aumentati a livello regionale del 4,97% (-1,99% a livello nazionale); il fenomeno ha interessato soprattutto Vicenza con 380 casi pari al 53% del totale Veneto.

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Industria conciaria

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 10 12 - 2 20,00

Padova 59 53 - -6 -10,17

Rovigo 5 16 - 11 220,00

Treviso 85 107 - 22 25,88

Venezia 85 86 - 1 1,18

Verona 72 64 - -8 -11,11

Vicenza 368 380 - 12 3,26

Veneto 684 718 0 34 4,97

ITALIA 2.609 2.557 1 -52 -1,99

Nel settore dell’industria del legno, prodotti in legno e mobilio gli infortuni denunciati nel Veneto nel 2010 sono diminuiti dell’1,71% (-7,06% a livello nazionale). Il fenomeno ha interessato soprattutto Treviso (366 casi su 1.035 del Veneto).

(20)

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Industria del legno

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 53 51 - -2 -3,77

Padova 154 165 - 11 7,14

Rovigo 25 33 - 8 32,00

Treviso 414 366 1 -48 -11,59

Venezia 118 129 - 11 9,32

Verona 119 113 - -6 -5,04

Vicenza 170 178 1 8 4,71

Veneto 1.053 1.035 2 -18 -1,71

ITALIA 7.156 6.651 11 -505 -7,06

Nel 2010 nel settore della carta, stampa ed editoria gli infortuni restano pressoché

invariati (-0,67%) in Veneto, mentre registrano un rilevante calo a livello nazionale (-6,96%).

Il maggior numero di infortuni si è verificato a Verona (219 su un totale Veneto di 892) pur con una riduzione superiore al 15% rispetto al 2009.

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Industria della fabbricazione della carta

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 24 31 - 7 29,17

Padova 187 186 1 -1 -0,53

Rovigo 27 25 - -2 -7,41

Treviso 159 144 1 -15 -9,43

Venezia 58 70 - 12 20,69

Verona 259 219 - -40 -15,44

Vicenza 184 217 - 33 17,93

Veneto 898 892 2 -6 -0,67

ITALIA 6.938 6.455 10 -483 -6,96

Nel settore gomma e materia plastica, a livello regionale, gli infortuni sono diminuiti dell’

1,67% a fronte di -4,15% a livello nazionale.

(21)

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Industria fabbricazione delle materie plastiche e gomma

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali Assoluta %

Belluno 28 19 - -9 -32,14

Padova 252 264 - 12 4,76

Rovigo 33 37 - 4 12,12

Treviso 245 236 - -9 -3,67

Venezia 138 103 - -35 -25,36

Verona 86 94 - 8 9,30

Vicenza 293 304 - 11 3,75

Veneto 1.075 1.057 0 -18 -1,67

ITALIA 7.447 7.138 4 -309 -4,15

Nel settore delle industrie delle macchine elettriche ed elettroniche nel 2010 si è verificata, rispetto al 2009, aumento degli infortuni denunciati del 6,16%, a fronte di un dato nazionale invariato. Vicenza (363 casi su 1.378) registra un + 9,67% e Padova ( 248 casi) un + 21% . Si è verificato un infortunio mortale a Treviso.

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Industria fabbricazione di macchine elettriche e apparecchi meccanici

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 243 246 - 3 1,23

Padova 205 248 - 43 20,98

Rovigo 40 43 - 3 7,50

Treviso 194 193 1 -1 -0,52

Venezia 124 114 - -10 -8,06

Verona 161 171 - 10 6,21

Vicenza 331 363 - 32 9,67

Veneto 1.298 1.378 1 80 6,16

ITALIA 8.166 8.143 11 -23 -0,28

Nel settore “altre industrie manifatturiere”gli infortuni denunciati nel 2010 sono diminuiti del 4,5% (-6,09% a livello nazionale). Il fenomeno infortunistico interessa soprattutto Treviso (843 casi su 1.868) pur registrando una diminuzione in linea con il dato nazionale.

(22)

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Altre Industrie manifatturiere

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 35 34 - -1 -2,86

Padova 288 301 - 13 4,51

Rovigo 42 32 - -10 -23,81

Treviso 897 843 - -54 -6,02

Venezia 134 152 - 18 13,43

Verona 236 237 - 1 0,42

Vicenza 324 269 - -55 -16,98

Veneto 1.956 1.868 0 -88 -4,50

ITALIA 9.252 8.689 8 -563 -6,09

1.4 Gli infortuni nelle costruzioni

Secondo la “Relazione sulla situazione economica del Veneto del 2010 di Unioncamere, il mercato delle costruzioni nel 2010 ha registrato un ulteriore rallentamento dopo la grave crisi del triennio precedente. La crisi ha evidenziato come quello delle costruzioni sia un mercato a diverse velocità e con diversi segmenti, differenziati a livello tipologico e territoriale e come per superare la crisi sia necessaria una politica di settore in grado di promuovere efficienza delle imprese, efficacia delle reti di collaborazione e qualità dei prodotti. Il mercato delle costruzioni nel Veneto ha anticipato e ampliato i trend nazionali:

secondo le stime elaborate da Cresme per l’Osservatorio CEAV- Unioncamere sul mercato edilizio, nel 2010 gli investimenti hanno registrato un ulteriore decremento del -8,5% in termini reali e del -10% in valori costanti (al netto dell’inflazione); la dinamica è comunque in rallentamento. Nel 2010 il settore ha attivato investimenti per 12,6 miliardi di euro e circa 3 miliardi di manutenzioni ordinarie.

Va rilevato che la crisi dell’edilizia in Veneto tra il 2008 e il 2010 ha ridotto di un terzo il mercato della nuova costruzione, residenziale e non residenziale, da sempre mercati di riferimento per le imprese di costruzioni. La crisi ha dunque mutato la struttura stessa del mercato edilizio. Le variazioni occupazionali registrate nel settore evidenziano che sono in atto alcuni cambiamenti strutturali: una nuova e progressiva atomizzazione d’impresa alla quale si è associata una crescita dell’occupazione indipendente che ha mostrato forse un diretto collegamento con la crescita della domanda di ristrutturazione e di interventi legati al cosiddetto “piano casa”. In particolare, nel 2010 gli occupati totali nel settore sono 174.537 di cui 72.654 indipendenti e 101.883 dipendenti. L’incremento totale, rispetto al 2009, è stato dell’1,4%, i dipendenti sono diminuiti del 2,8% e gli indipendenti sono invece aumentati del 7,9%.

Il quarto trimestre 2010, sempre secondo Unioncamere, conferma il rallentamento della crisi nel settore delle costruzioni. Pur restando negativo, il fatturato (-2,8%) registra un miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2009 (-6,7%) e al primo trimestre 2010

(23)

La situazione è diversa nelle varie provincie: forte calo per Padova (-4,6%) e Rovigo (-5,2%), a seguire Venezia -3,3%, Verona e Treviso -2,4%, sostanziale stabilità per Vicenza (-0,5%), mentre Belluno registra un +0,4%. In flessione anche gli ordini (-2,3%), ma per un valore pari alla metà del primo trimestre 2010 (-4,7%).

Secondo ANCE la crisi ha letteralmente travolto il settore delle costruzioni in Veneto, mettendo in discussione un intero sistema produttivo: nel triennio tra il 2008 e il 2010 si stima una riduzione del 30 per cento degli investimenti in nuove abitazioni. Se i posti di lavoro cancellati nella filiera sono già quasi 50mila, le compravendite sono crollate invece di oltre un terzo, ai livelli dei primi anni novanta. Prima cioè del boom della piccola impresa e del massiccio arrivo di lavoratori stranieri. Il risultato è che molti cantieri sono stati congelati o non sono mai stati aperti. Ed anche le opere pubbliche hanno segnato il passo:

nel solo 2009 il numero degli appalti è stato infatti quasi dimezzato. Il sostegno dei comuni e delle amministrazioni locali, costrette dai vincoli del patto di stabilità, è venuto a mancare proprio nel momento in cui le aziende ne avrebbero avuto maggiore necessità. La riduzione degli investimenti in opere pubbliche è un processo in atto da tempo: nel 2010 gli investimenti sono stati inferiori di quasi un quarto rispetto a sei anni fa. Le imprese del comparto, che in Veneto occupano quasi un lavoratore su dieci e rappresentano l'11 per cento del pil regionale, annaspano perciò ancora nel buio.

Il settore, uno dei più rischiosi, con indice di frequenza, a livello nazionale, pari a 42,09 infortuni indennizzati per 1.000 addetti, in Veneto presenta un indice di frequenza totale del 49,50, ma con un valore inferiore rispetto al dato nazionale, sia per la definizione con postumi permanenti, sia per i casi mortali.

Frequenza infortunistica nelle costruzioni

(casi indennizzati x 1.000 addetti INAIL - dati elaborati) Media triennale 2006-2008

Province Temporanea Permanente Morte TOTALE Belluno 49,73 4,66 0,05 54,44

Padova 41,73 3,93 0,08 45,75

Rovigo 33,21 2,44 0,12 35,77

Treviso 46,33 4,31 0,20 50,84

Venezia 44,40 3,47 0,18 48,05

Verona 49,82 4,17 0,10 54,10

Vicenza 46,99 4,70 0,21 51,90

Veneto 45,32 4,03 0,15 49,50

ITALIA 37,46 4,45 0,18 42,09

B ll

Nel 2010, come risulta dalla tavola sottostante, gli infortuni denunciati nel Veneto sono diminuiti del 10,52% (-12,35% a livello nazionale). In controtendenza gli infortuni mortali che in regione sono stati 20 a fronte dei 15 del 2009.

(24)

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Costruzioni

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 418 374 3 -44 -10,53

Padova 1.495 1.398 5 -97 -6,49

Rovigo 329 328 - -1 -0,30

Treviso 1.543 1.413 4 -130 -8,43

Venezia 1.643 1.404 2 -239 -14,55

Verona 1.876 1.664 5 -212 -11,30

Vicenza 1.558 1.349 1 -209 -13,41

Veneto 8.862 7.930 20 -932 -10,52

ITALIA 81.487 71.421 201 -10.066 -12,35

1.5 Gli infortuni nel commercio

Il 2010 è stato un anno di ripresa per gli esercizi commerciali del Veneto. Secondo i dati di Veneto Congiuntura il volume d’affari del Commercio al dettaglio in Veneto è cresciuto dell’1,2%. Si registrano segnali di ripresa anche in relazione alla dinamica degli ordinativi, pressoché stabile l’occupazione.

Secondo la “Relazione sulla situazione economica del Veneto nel 2010” la base imprenditoriale regionale del commercio al dettaglio nel 2010 ha mostrato una lieve crescita (+0,5%). Al 31 dicembre 2010 in Veneto sono risultati attivi 71.493 esercizi commerciali, 375 unità in più rispetto al 2009, in aumento anche la superficie di vendita (+2,6%). In merito alla consistenza degli esercizi commerciali per specializzazione il primo settore è quello dell’abbigliamento, seguito da esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande. La grande distribuzione organizzata ha rappresentato una componente importante del commercio regionale, in particolare i supermercati (1.144 unità) con una superficie di 1.082.656 mq.

Nel settore commercio complessivo gli infortuni denunciati nel 2010, rispetto al 2009, sono diminuiti del 3,94% (pari a 292 casi); la riduzione maggiore riguarda il commercio al dettaglio, seguono commercio e riparazione auto e commercio all’ingrosso.

(25)

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Totale Commercio

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 213 245 - 32 15,02

Padova 1.486 1.422 2 -64 -4,31

Rovigo 268 235 1 -33 -12,31

Treviso 1.226 1.221 - -5 -0,41

Venezia 1.441 1.291 3 -150 -10,41

Verona 1.618 1.429 - -189 -11,68

Vicenza 1.154 1.271 1 117 10,14

Veneto 7.406 7.114 7 -292 -3,94

ITALIA 71.358 68.306 70 -3.052 -4,28

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Commercio all’ingrosso e intermediazione

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 69 78 - 9 13,04

Padova 459 472 - 13 2,83

Rovigo 82 65 - -17 -20,73

Treviso 398 418 - 20 5,03

Venezia 338 307 1 -31 -9,17

Verona 604 505 - -99 -16,39

Vicenza 385 445 - 60 15,58

Veneto 2.335 2.290 1 -45 -1,93

ITALIA 19.161 18.475 23 -686 -3,58

(26)

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Commercio al dettaglio

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 114 121 - 7 6,14

Padova 740 682 1 -58 -7,84

Rovigo 136 131 - -5 -3,68

Treviso 568 554 - -14 -2,46

Venezia 927 808 - -119 -12,84

Verona 659 588 - -71 -10,77

Vicenza 526 568 - 42 7,98

Veneto 3.670 3.452 1 -218 -5,94

ITALIA 38.755 37.487 21 -1.268 -3,27

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Commercio e riparazione di auto e moto

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 30 46 - 16 53,33

Padova 287 268 1 -19 -6,62

Rovigo 50 39 1 -11 -22,00

Treviso 260 249 - -11 -4,23

Venezia 176 176 2 0 0,00

Verona 355 336 - -19 -5,35

Vicenza 243 258 1 15 6,17

Veneto 1.401 1.372 5 -29 -2,07

ITALIA 13.442 12.344 26 -1.098 -8,17

1.6 Gli infortuni nei trasporti

Nel 2010 il settore ha evidenziato lievi segnali di ripresa. Secondo l’indagine di Veneto Congiuntura il comparto ha registrato una performance migliore del 2009 con un aumento del fatturato (+2,4%) e una leggera diminuzione dell’occupazione (-0,7%). Sono aumentate le percorrenze nella rete autostradale che interessa il territorio regionale (+1,7% i veicoli/Km rispetto al 2009, soprattutto i veicoli pesanti). Ha ripreso a crescere anche il trasporto aereo, intermodale e marittimo.

(27)

Nel 2010, rispetto al 2009, gli infortuni denunciati nel Veneto sono diminuiti del 3,75%

(-4,6% a livello nazionale). I casi mortali sono stati 8 (4 a Venezia).

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 130 149 - 19 14,62

Padova 1.143 1.005 - -138 -12,07

Rovigo 214 185 - -29 -13,55

Treviso 722 679 2 -43 -5,96

Venezia 1.303 1.218 4 -85 -6,52

Verona 1.367 1.334 1 -33 -2,41

Vicenza 645 747 1 102 15,81

Veneto 5.524 5.317 8 -207 -3,75

ITALIA 61.634 58.797 125 -2.837 -4,60

1.7 Gli infortuni in agricoltura

La “Relazione sulla situazione economica del Veneto nel 2010” dell’Unioncamere precisa che, dopo i risultati negativi del 2009, il 2010 è stato caratterizzato da una significativa ripresa del valore della produzione, circa 4,8 miliardi di euro (+7%). A tale recupero hanno contribuito in particolare le coltivazioni erbacee e, in misura minore, le coltivazioni legnose;

stabile il comparto zootecnico. La ripresa dell’agroalimentare è dovuta ad un aumento delle quotazioni di molti prodotti agricoli che nel 2009 aveva registrato un forte calo dei prezzi. In aumento gli occupati in agricoltura e le esportazioni di prodotti agroalimentari, in calo invece il numero delle imprese del settore agricolo, poco più di 76.000 unità, in particolare le ditte individuali (-3,6%) che rappresentano la tipologia più numerosa. I dati Istat sull’occupazione indicano un incremento del 13%.

Nell’ultimo triennio gli infortuni nel settore agricolo a livello sia nazionale che regionale sono in continua diminuzione (4.952 nel 2008, 4.482 nel 2010)

(28)

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2008-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Agricoltura Province Infortuni

2008 2009 2010

Belluno 170 149 134

Padova 713 693 673

Rovigo 322 311 314

Treviso 988 967 859

Venezia 428 436 415

Verona 1.540 1.505 1.372

Vicenza 791 724 715

Veneto 4.952 4.785 4.482

ITALIA 53.354 52.665 50.121 190 183 170

Verona è la provincia con il maggior numero di infortuni (1.372 sul totale Veneto di 4.482) e quella in cui si sono verificati anche 4 infortuni mortali.

Infortuni sul lavoro avvenuti negli anni 2009-2010 e denunciati all'INAIL per provincia, regione e anno

Agricoltura

Province 2009 2010 Variazione

Numero di cui mortali assoluta %

Belluno 149 134 - -15 -10,07

Padova 693 673 - -20 -2,89

Rovigo 311 314 1 3 0,96

Treviso 967 859 2 -108 -11,17

Venezia 436 415 - -21 -4,82

Verona 1.505 1.372 4 -133 -8,84

Vicenza 724 715 1 -9 -1,24

Veneto 4.785 4.482 8 -303 -6,33

ITALIA 52.665 50.121 111 -2.544 -4,83

(29)

1.8 Gli infortuni per modalità di evento (occasione di lavoro, circolazione stradale e itinere)

In Veneto nel 2010 sono stati denunciati all’INAIL 87.189 infortuni dei quali 77.010 in occasione di lavoro – 70.828 in ambiente di lavoro ordinario (fabbrica, cantiere, terreno agricolo….) e 6.182 da circolazione stradale - e 10.179 in itinere (percorso casa-lavoro- casa).

GLI INFORTUNI IN VENETO NEL 2010

di cui Mortali

2009 2010 VAR.

% 2009 2010

IN OCCASIONE DI LAVORO 78.626 77.010 -2,1 52 64

di cui:

-Ambiente di lavoro ordinario

(fabbrica, cantiere terreno agricolo…)

72.845 70.828 -2,7 30 45

- Circolazione stradale

(autotrasportatori merci/persone, commessi viaggiatori, addetti alla manutenzione

stradale…) 5.781 6.182 6,9 22 19

IN ITINERE

10.796 10.179 -5,7 27 18 (percorso casa-lavoro-casa)

TOTALE 89.422 87.189 -2,5 79 82

INFORTUNI IN ITINERE avvenuti nel periodo 2009 – 2010 e denunciati all'INAIL per provincia e anno

COMPLESSO GESTIONI

Province Totale infortuni Mortali

2009 2010 2009 2010

Belluno 254 278 - -

Padova 2.545 2.312 10 3

Rovigo 291 280 - 1

Treviso 1.955 1.787 3 5

Venezia 1.853 1.750 6 4

Verona 2.182 2.041 4 4

Vicenza 1.716 1.731 4 1

Veneto

(30)

1.9 Gli infortuni e i lavoratori stranieri

Sulla base delle elaborazioni effettuate dall’Osservatorio Regionale Immigrazione in

“Immigrazione straniera in Veneto - Rapporto 2011” il tasso medio annuo di variazione degli ultimi due decenni è risultato pari a 13,9% e il valore maggiore è quello del Veneto, a pari merito con le Marche (16,7%). Secondo i dati provvisori Istat al 31 dicembre 2010 gli stranieri residenti in Italia erano circa 4 milioni e mezzo, di cui oltre mezzo milione nel Veneto. La composizione per genere evidenzia una lenta e continua femminilizzazione della popolazione straniera, anche se con forti disomogeneità, ad esempio tra i senegalesi la quota maschile è ancora al 74%. Per quanto riguarda l’incidenza degli stranieri sulla popolazione regionale complessiva il Veneto è al quarto posto (10,2%), al primo l’Emilia Romagna (11,4%).

Le massime concentrazioni si hanno nelle aree urbane e pedemontane della fascia centrale della regione. Sulla base dei dati provvisori 2010 anche la provincia di Treviso, oltre a quella di Verona, dovrebbe aver superato le 100.000 unità e ci si avvicina anche Vicenza.

In merito alla composizione della popolazione immigrata è in crescita la quota degli immigrati europei. Nel triennio 2007-2009 gli stranieri residenti in Veneto sono aumentati di 130.000 unità, il 40% di tale incremento è da attribuirsi ai Paesi neocomunitari. Tra i primi 10 Paesi di origine degli immigrati, dal 2008 figura un solo Paese africano (Marocco) e tre Paesi asiatici (Cina, Bangladesh, India).

Le tabelle seguenti evidenziano una suddivisione, a livello provinciale e per Paese di nascita, degli infortuni avvenuti nel 2010 e denunciati all’INAIL. Va evidenziata la prevalenza, in Veneto, così come in Italia, soprattutto di lavoratori nati in Romania (3.296), Marocco (2.654) e Albania (1.472).

(31)

STRANIERI - Infortuni sul lavoro avvenuti nel 2009 e denunciati all’INAIL per Paese di nascita e territorio – Complesso gestioni

Paese di nascita Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Veneto Italia

ROMANIA 58 846 71 559 405 874 483 3.296 18.887 MAROCCO 61 492 126 531 192 755 497 2.654 16.004 ALBANIA 61 238 50 401 228 245 249 1.472 12.286 TUNISIA 5 54 13 53 38 114 83 360 4.233 SVIZZERA 76 58 3 209 73 61 111 591 3.806 GERMANIA 30 29 5 57 29 51 41 242 3.554 EX-

JUGOSLAVIA 29 61 10 208 93 133 381 915 3.128 INDIA 5 50 4 76 23 136 170 464 2.903 PERU' 8 15 2 16 10 39 21 111 2.881 SENEGAL 1 53 1 114 44 71 137 421 2.875 MOLDAVIA 21 255 18 87 182 176 124 863 2.841 ECUADOR 4 13 2 23 5 8 12 67 2.391 EGITTO 5 9 1 6 27 18 9 75 2.303 MACEDONIA 31 52 3 161 66 34 72 419 2.280 POLONIA 12 17 10 46 37 49 28 199 2.243 BANGLADESH 1 64 - 100 222 22 251 660 2.112 UCRAINA 24 33 5 47 67 32 34 242 2.098 PAKISTAN - 20 2 8 6 32 58 126 2.068 FRANCIA 12 23 2 57 25 33 47 199 1.982 BRASILE 30 27 3 104 36 186 49 435 1.644 ARGENTINA 8 28 3 67 23 34 54 217 1.594 SRI LANKA 2 22 1 20 20 243 21 329 1.412 GHANA 2 27 1 79 5 118 139 371 1.407 FILIPPINE - 21 1 10 21 8 23 84 1.292 NIGERIA 2 72 12 51 34 118 41 330 1.240 BOSNIA -

ERZEGOVINA 10 57 8 109 30 33 125 372 1.026 CINA 10 26 13 100 36 26 21 232 986 ALGERIA - 13 1 37 14 29 46 140 863 BELGIO 6 13 3 21 21 15 31 110 825 BULGARIA 4 7 2 11 10 16 6 56 819 COSTA

D'AVORIO 1 13 - 35 11 30 40 130 788 COLOMBIA 10 12 1 35 18 34 11 121 732 VENEZUELA 1 6 2 10 11 16 19 65 730 REPUBBLICA

DOMINICANA 6 11 - 33 9 29 24 112 701 GRAN

BRETAGNA 2 7 2 6 10 5 6 38 611 CROAZIA 24 24 2 62 18 17 34 181 610 Altri Paesi 54 245 29 381 244 326 502 1.781 11.980 TOTALE 616 3.013 412 3.930 2.343 4.166 4.000 18.480 51.517

(32)

STRANIERI - Infortuni mortali sul lavoro avvenuti nel 2010 e denunciati all’INAIL per Paese di nascita e territorio – INDUSTRIA SERVIZI E AGRICOLTURA

Paese di

nascita Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Veneto Italia ROMANIA - 1 - 1 - 2 - 4 30 ALBANIA - - - - - 1 - 1 25 MAROCCO - - - - - - 12 ALTRI PAESI - 1 1 1 1 3 1 8 71

TOTALE - 2 1 2 1 6 1 13 138

1.10 Le malattie professionali nel 2010

MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi negli anni 2009-2010 e denunciate all'INAIL per tipo di malattia

INDUSTRIA E SERVIZI

Malattie Professionali VENETO ITALIA

2009 2010 2009 2010

In complesso 2.007 2.133 30.457 35.548 principalmente:

Malattie osteo-articolari e

muscolo-tendinee 942 1.063 15.461 20.593

di cui - Tendiniti 336 403 5.365 7.222

- Affezioni dei dischi

intervertebrali 351 376 5.301 7.063

- altre 255 284 4.795 6.308

Ipoacusia da rumore 445 514 5.277 5.678

Malattie da Asbesto (neoplasie, asbestosi,

placche pleuriche) 225 210 2.140 2.302

Malattie respiratorie (non da

asbesto) 59 62 1.660 1.651

Tumori (non da asbesto) 39 54 1.162 1.219

Malattie cutanee 58 69 701 659

Disturbi psichici da stress

lavoro correlato 22 28 389 371

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