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L’insegnamento delle lingue per le minoranze linguistiche

3. L’insegnamento delle lingue straniere e minoritarie nella scuola trentina di oggi

3.2 L’insegnamento delle lingue straniere oggi

3.2.5 L’insegnamento delle lingue per le minoranze linguistiche

Alla fine degli anni ’90 si è cominciato a sviluppare, a livello nazionale e provinciale, una maggiore consapevolezza nei confronti delle lingue minoritarie, della ricchezza culturale di cui sono portatrici e della necessità della loro salvaguardia e valorizzazione.

È del 1997 il Decreto legislativo n.321, che modifica ed integra le norme di attuazione per le popolazioni di lingua ladina, riconoscendo espressamente le minoranze ladina, mòchena e cimbra e stabilendo che “la regione, la provincia e gli enti locali tutelano e promuovono, nell’ambito delle proprie competenze, le caratteristiche etniche e culturali delle popolazioni ladine, mòchena e cimbra, residenti nel territorio della Provincia di Trento”.

La lingua Ladina e le altre lingue

Il ladino come insegnamento curricolare e come lingua veicolare è presente in tutti gli ordini di scuola con l’obiettivo di sviluppare le competenze linguistiche ricettive e produttive degli alunni nella lingua ladina.

Nella scuola dell’infanzia, l’accostamento precoce alla lingua straniera (il tedesco in que-sto caso), rappresenta per i bambini, già inseriti in una scuola bilingue, il primo passo verso una formazione plurilingue. Il progetto mira ad offrire ai bambini l’opportunità di entrare in contatto con più lingue, fin dalla scuola dell’infanzia.

Oltre al modello linguistico “Un tempo, una lingua” cioè 15 giorni svolti in lingua italiana e 15 in lingua ladina, da due anni è attivo il progetto “Italiano, ladino, tedesco: più lingue, più bel-lo!”. Nella scuola dell’infanzia di Canazei e di Pera la docente di tedesco della scuola primaria svolge delle attività in lingua tedesca durante il periodo estivo. Inoltre, sono stati inseriti suc-cessivamente progetti di continuità per lo studio della lingua tedesca. Ad esempio a Soraga i bambini della classe prima della scuola primaria, assieme ai bambini della scuola dell’infanzia, un pomeriggio in settimana svolgono attività espressive utilizzando la lingua tedesca.

Nei plessi di Pozza e Soraga di scuola primaria, ormai da cinque anni, e di Canazei, da tre, è attivo il progetto “Na comunanza che empèra – Una comunità che apprende”, proget-to pilota per una scuola plurilingue che vuole dare un riconoscimenproget-to vitale al ladino, come lingua madre e che vede un ampliamento dell’uso del ladino veicolare fino a circa un terzo del tempo scuola. Questo è stato possibile grazie al lavoro dell’OLFED (Ufficio Ladino di For-mazione e Ricerca Didattica), che in questi anni ha prodotto i materiali didattici.

Nelle classi prime e seconda i bambini studiano la lingua tedesca per due ore settimanali e iniziano lo studio della lingua inglese a partire dalla classe terza con un’ora settimanale che poi diventano due in quarta e quinta.

La Scuola Ladina di Fassa ha in essere, già dall’anno scolastico 2011/2012, delle spe-rimentazioni di insegnamento in modalità CLIL. La prima sperimentazione ha interessato le classi quinte nelle quali è stato introdotto l’insegnamento in lingua tedesca in una delle due ore settimanali di scienze. L’anno successivo è stato aggiunto l’inglese come lingua veico-lare nei laboratori facoltativi delle classi terze. Questa offerta si è ora arricchita garantendo una continuità agli alunni delle classi quarte, che hanno potuto proseguire con i laboratori facoltativi in lingua inglese. Attualmente, nella scuola primaria sono attivi dei percorsi CLIL in tedesco e in inglese e precisamente nelle terze e quarte il laboratorio in inglese e in quinta un’ora di scienze in tedesco.

Nella scuola secondaria di primo grado è prevista un’ora di ladino curricolare e l’uso vei-colare della lingua ladina. Come lingue straniere, gli alunni studiano la lingua tedesca per 4 ore in settimana e la lingua inglese per tre ore in settimana, per i tre anni di scuola secondaria di primo grado. Per quanto riguarda il CLIL, nella classe terza è prevista un’ora di geografia in lingua inglese.

In tutte le classi della scuola secondaria di secondo grado è prevista un’ora di ladino curricolare e alcune attività in ladino veicolare. Le lingue straniere studiate sono:

% al liceo artistico tre ore di tedesco in prima e seconda e tre ore di inglese per tutti i cinque anni;

% al liceo scientifico tre ore di tedesco in prima e seconda e tre ore di inglese per tutti i cinque anni;

% al liceo ladino delle lingue quattro ore di tedesco, quattro ore di inglese per tutti i cin-que anni e tre ore di spagnolo o russo dalla prima alla quarta che diventano poi cincin-que ore alla settimana in quinta.

Anche nel secondo ciclo sono state attivate esperienze CLIL e in particolare:

% nella classe V del Liceo artistico, un laboratorio artistico in inglese;

% a partire dalla classe terza del Liceo scientifico, l’insegnamento della storia in inglese;

% a partire dalla classe prima del Liceo ladino delle lingue, l’insegnamento della storia in inglese e nelle classi quarta e quinta educazione fisica in tedesco.

Il Cimbro

Il territorio degli Altipiani cimbri è connotato da caratteristiche ambientali, socio-econo-miche e culturali fortemente omogenee. La presenza della minoranza linguistica cimbra, ancora molto viva a Luserna, più sfumata, ma non completamente scomparsa a Lavarone e a Folgaria, costituisce un altro fondamentale elemento di coesione. L’Istituto comprensivo di

Folgaria, Lavarone e Luserna è formato attualmente da due plessi di scuola primaria e due di scuola secondaria di primo grado situati nei comuni di Folgaria e di Lavarone.

La realtà di Luserna è caratterizzata da una situazione di bilinguismo, in cui però, solo pochi bambini parlano la lingua cimbra, mentre quasi tutti la comprendono. Si tratta in ogni modo di una realtà germanofona, la cui parlata si fa risalire al tedesco in uso intorno al 1200 nell’area bavarese. Una lingua molto antica, dunque, che si è evoluta subendo forti condizio-namenti sia da parte della lingua italiana che di quella tedesca, ma che ha saputo mantenere integra la sua natura di lingua germanica.

Di qui, la volontà di far nascere un progetto che rispondesse all’obiettivo di mantenere e rafforzare l’identità culturale e linguistica. Tale progetto di valorizzazione della cultura cimbra si è evoluto negli anni ed è stato largamente supportato e voluto dalla comunità locale, che è profondamente consapevole della diversità come fattore di ricchezza e si impegna da sem-pre a mantenere vive le proprie radici, tra cui la lingua. A seguito si ripercorrono alcune tappe essenziali dell’evoluzione di tale progetto.

Dalla fine degli anni ’90, la scuola primaria di Luserna ha avviato, per i propri alunni, un progetto di immersione linguistica con un insegnante di madrelingua tedesca, per circa 16 ore settimanali a fronte di 22 ore effettuate in lingua italiana, in un rapporto quasi paritetico fra le due lingue, con l’uso veicolare del tedesco (in quanto matrice linguistica del cimbro) in matematica, scienze, nelle educazioni e nell’area antropologica; a queste si affiancavano, naturalmente, le ore di lingua tedesca.

Dall’anno scolastico 2006-2007, i bambini di Luserna frequentano la scuola di Lavarone (il numero degli alunni notevolmente diminuito non consente più a Luserna un adeguato ambiente di apprendimento) questo ha reso necessaria la ridefinizione dell’intero progetto educativo, con un ampliamento dello stesso anche alla scuola di Lavarone e l’assunzione di alcune modifiche in base alle nuove disposizioni legislative, in particolare la L.P. 7/8/2006 n.5. Alla scuola secondaria di primo grado di Lavarone, la continuità del progetto è garantita da moduli di insegnamento veicolare in tedesco nelle diverse classi, prevalentemente in di-scipline come la storia, la geografia, le scienze. Contemporaneamente, si rafforza il Progetto cimbro con l’obiettivo della tutela e valorizzazione della minoranza in tutte le sue componenti (ambiente, usi e costumi, lingua, tradizioni) interpretate in chiave storica.

Nell’anno scolastico 2007-2008 l’Amministrazione comunale di Luserna richiede di ar-ricchire l’offerta didattica con l’introduzione di un’ora per classe di lingua e cultura cim-bra, a cui fa seguito la presenza di un esperto nominato dall’Istituto Cimbro che interviene per 20 ore annue in ognuna delle 5 classi della Scuola Primaria e svolge attività di cultu-ra locale strettamente collegate alle discipline umanistiche, antropologiche e scientifiche.

Con l’introduzione dei nuovi Piani di Studio Provinciali e di Istituto del 2012, si crea una cornice istituzionale definitiva per tali attività, togliendole dalla discrezionalità dei singoli, rendendole stabili e attribuendo loro una dignità e uno spessore tali da garantire il rag-giungimento delle competenze previste. Viene così realizzato il Curricolo di storia e cultura degli altipiani con riferimenti alla lingua cimbra e veicolare di lingua tedesca. Si tratta di un modello di curricolo verticale in cui sono selezionate, per ciascun biennio, alcune propo-ste didattiche caratterizzate da uno stretto rapporto con le risorse territoriali. Gli obiettivi principali di questo lavoro sono, sia la raccolta e la sistematizzazione delle attività già

pre-senti nella pratica consolidata dei plessi dell’Istituto, dando particolare rilievo a quelle che valorizzano la cultura e la lingua cimbra, sia la loro presentazione con un format comune che garantisca ai docenti omogeneità di impostazione ed un’azione educativa qualificata e stabile, tenendo conto anche del notevole turn over che si riscontra, soprattutto alla scuola secondaria. Con questo curricolo non si è voluto aggiungere contenuti a quanto già si fa nelle varie discipline, ma utilizzare le specificità della realtà locale per raggiungere le competenze richieste. La scuola si configura, quindi, come un laboratorio aperto che dilata i suoi confini spazio-temporali, rafforzando l’identità e il senso di appartenenza degli alunni dell’Istituto.

Dall’anno scolastico 2012-2013 è incardinata nell’organico dell’Istituto una docente inca-ricata in modo specifico dell’insegnamento della lingua e cultura cimbra.

La lingua Mòchena

Nel maggio del 1998, il Collegio dei Docenti della Direzione Didattica di Pergine 1 appro-vava un progetto di sperimentazione per l’introduzione del tedesco veicolare nella scuola primaria di Fierozzo con il duplice obiettivo di potenziare le abilità linguistiche dei bambini e di costruire una consapevolezza positiva della propria identità culturale.

Tale sperimentazione è proseguita sulla base della collaborazione tra le insegnanti coin-volte nel progetto, l’Università di Trento e Iprase, nell’ambito dell’Istituto Comprensivo Pergi-ne 1, che raggruppa cinque scuole primarie e una scuola secondaria di primo grado per un totale di 950 alunni. Essa ha dato esiti molto soddisfacenti e attualmente i bambini studiano anche un’ora di lingua e cultura mòchena alla settimana.

L’impegno attuale dell’Istituto è quello di proporre una serie di iniziative e di progettualità che hanno come focus principale l’acquisizione della lingua mòchena e la conoscenza e la valorizzazione di alcuni aspetti della cultura di minoranza mòchena, coinvolgendo tutte le componenti interessate (in primis l’Istituto Culturale di riferimento).

Le azioni messe in campo fanno riferimento alla volontà di proseguire nella costruzione del curricolo di Lingua e Cultura Mòchena per il Polo Scolastico Mòcheno di Fierozzo, al fine di realizzare il dettato normativo che prescrive l’insegnamento della lingua e della cultura di minoranza nel territorio di riferimento e di conseguire, al termine del primo ciclo dell’Istruzio-ne, il livello di competenza A2, nonché di poter disporre di strumenti didattici di apprendi-mento linguistico e di costruzione storico-identitaria.

A ciò si aggiunge l’attivazione di corsi di lingua mòchena strutturati su tre livelli (Base, Intermedio, Avanzato) e destinati agli adulti.