• Non ci sono risultati.

L‘Istituto di Genere di Vilnius (Lituania)

5. La pratica politica della Lobby Europea delle Donne

5.5 L‘Istituto di Genere di Vilnius (Lituania)

L‘Istituto Europeo per l‘Uguaglianza di Genere, creato con il Draft Regulation del Marzo 2005, ha trovato piena realizzazione con il Regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006 (Gazzetta ufficiale L 403 del 30.12.2006).

Come già indicato, esso avrà il compito di aiutare le istituzioni europee e gli Stati Membri a promuovere l'uguaglianza tra uomini e donne in tutte le politiche comunitarie e nelle relative politiche nazionali e a lottare contro la discriminazione fondata sul sesso.

Gli obiettivi principali dell‘Istituto si possono così riassumere:

- la promozione e il rafforzamento dell'uguaglianza fra donne e uomini;

- l'integrazione delle questioni di uguaglianza fra donne e uomini in tutte le

politiche comunitarie e nelle relative politiche nazionali;

- la lotta contro la discriminazione fondata sul sesso; - la sensibilizzazione dei cittadini europei.

In quest‘ottica è compito fondamentale dell‘Istituto fornire assistenza tecnica alle istituzioni comunitarie e alle autorità degli Stati membri.

150

La principale attività per il raggiungimento degli obiettivi è la raccolta, analisi e

diffusione delle informazioni relative all'uguaglianza tra uomini e donne a livello

comunitario. L‘Istituto elaborerà metodi volti ad aumentare l'obiettività, la comparabilità e l'affidabilità dei dati a livello europeo ed elaborerà strumenti metodologici destinati ad integrare meglio la parità fra uomini e donne in tutte le politiche comunitarie.

―La raccolta e l'analisi delle informazioni dovranno estendersi alle organizzazioni internazionali e ai paesi terzi al fine di consentire una comprensione globale delle questioni di uguaglianza tra uomini e donne che si pongono al di fuori dell'UE, nonché di sostenere l'impegno della Comunità a favore dell'integrazione dell'uguaglianza di genere nelle politiche delle relazioni esterne e della cooperazione allo sviluppo‖283.

Importante è anche la fase della promozione del dialogo a livello europeo, con l‘organizzazione di attività volte a promuovere gli scambi di esperienze e lo sviluppo del dialogo a livello europeo: le istituzioni della Comunità e degli Stati membri, le parti sociali, le organizzazioni non governative, i centri di ricerca, ecc.

L‘Istituto collaborerà anche all'organizzazione di conferenze, campagne e riunioni a livello europeo al fine di sensibilizzare i cittadini dell'Unione europea alla parità tra gli uomini e le donne. Ciascun evento dà luogo a conclusioni che vengono presentate alla Commissione.

Infine, un centro di documentazione e un sito Internet metteranno a disposizione

materiale divulgativo sul tema dell'uguaglianza tra uomini e donne, e opereranno per

la diffusione di informazioni destinate a evidenziare ruoli non stereotipati di donne e uomini in tutti i settori della società.

Ai fini della trasparenza, l'Istituto pubblicherà una relazione annuale sulle proprie attività ed eseguirà le proprie attività nel quadro delle competenze comunitarie e in conformità delle priorità dell'Unione in materia di uguaglianza fra uomini e donne.

283http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/equality_between_ men_and_women/c10938_it.htm

151

―L'Istituto sarà organizzato in modo tale da condurre le proprie attività in maniera autonoma nei confronti delle autorità nazionali, della società civile e delle istituzioni comunitarie, garantendo in tal modo la trasparenza della sua azione‖284.

Avendo personalità giuridica l'Istituto è composto da un consiglio di amministrazione, un direttore e del suo personale, nonché di un forum consultivo. La sede dell'Istituto è Vilnius (Lituania).

Alle attività dell'Istituto possono partecipare i paesi che hanno concluso accordi a norma dei quali hanno adottato e applicano la normativa comunitaria in materia di uguaglianza tra uomini e donne.

L'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere ha iniziato la propria attività il 19 gennaio 2008 e la prima valutazione esterna dei risultati ottenuti è prevista per il 18 gennaio del 2010.

5.5.1 La struttura

Il Consiglio d'amministrazione è composto da 18 rappresentanti designati dal Consiglio, sulla base di una proposta di ciascuno Stato membro interessato e da un membro rappresentante della Commissione, nominato da quest'ultima. La durata del mandato è di 3 anni. Il Consiglio d'amministrazione eleggerà il suo presidente e vice- presidente per la stessa durata.

La Commissione e il Consiglio dovranno far sì che l'equilibrio fra uomini e donne sia mantenuto in seno al consiglio d'amministrazione.

A capo dell'Istituto il consiglio di amministrazione nomina il direttore, su proposta della Commissione, per una durata di cinque anni; il mandato si può rinnovare una sola volta ed al/alla Direttore/rice spetta la responsabilità di organizzare il funzionamento interno dell'Istituto di cui é il rappresentante legale.

Infine, l'Istituto è dotato di un forum consultivo di persone competenti in materia di uguaglianza di genere, designate da ciascun Stato membro. Due membri in rappresentanza di altre organizzazione specializzate sono designati dal Parlamento europeo e tre membri sono designati dalla Commissione in rappresentanza delle parti interessate a livello europeo. Il compito del forum è di agevolare la cooperazione e lo

284http://europa.eu/legislation_summaries/employment_and_social_policy/equality_between_ men_and_women/c10938_it.htm

152

scambio di informazioni tra l'Istituto e le istituzioni e gli enti competenti nei diversi Stati Membri.

Il 29 e 30 settembre 2009 si è tenuta a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, l‘audizione per la designazione delle esperte per il Forum dell'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere. Il FEMM – Committee on Women‘s Rights and Gender Equality, ha invitato a candidarsi, come rappresentante per l‘Italia, la Prof.sa Ginevra Conti Odorisio.

Le altre candidate erano: Liz Kelly (Inghilterra), Nicoleta Bitu (Romania), Lissy Groener (Germania), Miren Arantza Madariaga Aborasturi (Spagna), Willem Ruygrok (Olanda).

La giornata si è sviluppata in una breve presentazione di ognuna e in una successiva discussione su domande che venivano poste dalla commissione; in una seconda parte della giornata, e nella mattina del 30, sono state affrontate interrogazioni su temi quali: le misure EU per supportare l‘eguaglianza di genere nel conciliare i diritti e gli obblighi professionali con i diritti e gli obblighi familiari, le ripercussioni della crisi finanziaria sull‘eguaglianza di genere, l‘eliminazione della violenza contro le donne. Al termine dei lavori sono state designate come esperte: Liz Kelly e Willem Ruygrok; come alternate: Lissy Groener e Miren Arantza Madariaga Aborasturi. Per quanto riguarda il finanziamento, le entrate dell'Istituto comprendono:

 una sovvenzione della Comunità;

 i pagamenti effettuati come remunerazione dei servizi resi;

 qualsiasi contributo finanziario delle organizzazioni o dei paesi terzi;  qualsiasi contributo volontario degli Stati membri.

Le spese ammesse sono: la retribuzione del personale, le spese amministrative e d'infrastruttura, e le spese di funzionamento.

Il budget dell‘Istituto per il periodo 2007 – 2013 è di 52.5 milioni di €.

Documenti correlati