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L’Istituto Yunus Emre

Nel documento L'Influenza della Turchia nei Balcani (pagine 105-107)

IV. UNA NUOVA ERA NELLA POLITICA ESTERA TURCA

4.4 Strumenti di Soft Power culturale

4.4.3 L’Istituto Yunus Emre

Come altri paesi sviluppati hanno creato le loro istituzioni per la promozione della loro cultura, ad esempio l’Istituto Goethe della Germania piuttosto che l’Istituto Cervantes della Spagna, anche la Turchia in possesso di sufficiente potenziale economico e politico sta dimostrando un sorprendente dinamismo anche nel campo culturale, prefiggendosi obiettivi e strategie sempre più promettenti. L’istituto Yunus Emre (in turco Yunus Emre Enstitüsü) è un centro culturale creato dal Governo turco nel 2009 la cui missione è quella di promuovere la cultura turca nel mondo.

Il centro, non a caso, prende il nome dal famoso poeta turco vissuto nel XIV secolo Sufi Yunus Emre, le cui poesie hanno contribuito al progresso della lingua turca e attraverso le quali l’autore ha saputo trasmettere messaggi di pace e di valori umani comuni universali senza discriminazione di razza, religione o lingua. Ed è questa filosofia che rispecchia anche la visione dell’istituto orientato all’umanismo, alla pace sociale e allo scambio interculturale. Il centro conduce attività didattiche, formative e di ricerca scientifica ai fini della divulgazione e all’insegnamento della lingua, della cultura, della letteratura, dell’arte e della storia turca.214

L’Istituto Yunus Emre ha preso in sopravvento il progetto ‘Turcologia’ dell’agenzia TIKA facendone una branca distinta e specializzata e che continua ad evolvere anno dopo anno. Esso è considerato come un potente strumento di soft power turco in quanto è stato creato mediante decreto dallo stesso Recep Tayyip Erdoğan.215 Questi centri svolgono una funzione di ambasciate culturali nel divulgare l’immagine della Turchia. Infatti considerando il periodo relativamente breve della sua

213 Rodolfo TOE, Gulen Schools Fight Provokes New Tensions in Bosnia, Balkan Insight, 26 luglio 2016, URL:

http://www.balkaninsight.com/en/article/gulen-schools-fight-provokes-new-tensions-in-bosnia-07-26-2016 (consultato il 17 gennaio 2017)

214 Yunus Emre Institute, URL: http://www.yee.org.tr (consultato il 18 gennaio 2017) 215 We teach Turkish to the world, says Hayati Develi, Daily Sabah, 19 maggio 2014, URL:

https://www.dailysabah.com/politics/2014/05/19/we-teach-turkish-to-the-world-says-hayati-develi (consultato il 18 gennaio 2017)

103 fondazione, l’istituto ha aperto 45 centri culturali presenti in 37 paesi in tutto il mondo e insegnato il turco a più di 45.000 studenti, e secondo il direttore dell’Istituto si progetta di arrivare a 60 centri nel 2016, secondo quanto asserito dal sito ufficiale. Per quanto riguarda la distribuzione delle sedi dell’Istituto Yunus Emre nei paesi dei Balcani Occidentali, troviamo che la Bosnia ed Erzegovina ne ospita 3, il Kosovo 3, l’Albania 2, la Macedonia 1, La Serbia 1.

La concentrazione di queste filiali nella regione balcanica dimostra un’ulteriore uso effettivo della diplomazia culturale turca mirato a cementare la presenza turca. Se da un lato questa propaggine nei Balcani occidentali è motivata dai legami storico-culturali esistenti, dall’altro essa si presenta come un ennesimo investimento culturale che possiede il potenziale di esercitare un’influenza permanente nella regione in quanto mirato al rafforzamento dell’immagine e dell’impressione della Turchia sui popoli balcanici. In Bosnia ed Erzegovina il numero degli studenti interessati allo studio della lingua turca aumentano giorno per giorno, e per questo, si pensa di aumentare il numero delle sedi presenti che oggi sono Sarajevo, Mostar e Fojnica (Federazione di Bosnia ed Erzegovina), soprattutto laddove vi è una concentrazione della popolazione musulmana. Allo stesso modo si pianifica di aprire una branca nella città serba di Novi Pazar, di maggioranza musulmana, dove vi è una grande richiesta di studiare la lingua turca e che per questo motivo costituisce un focus importante nel programma dell’Istituto. L’interesse nella lingua turca si è dimostrato anche da parte dei cittadini serbi, da quando è stata aperta la branca nella capitale serba, Belgrado.216

Come ha notato Kaya, questi centri culturali hanno anche la funzione di riflettere una certa influenza nelle culture delle regioni in cui si diramano. Kaya riporta il discorso di apertura a Skopje, in Macedonia, in cui Davutoğlu esprimeva l’intenzione della Turchia nel voler dare un contributo allo scambio culturale nei Balcani, una regione importante per la rinascita delle relazioni e i legami culturali.217

Secondo la visione dell’Istituto, attraverso la lingua e la cultura si creano le basi per una stabile e duratura interazione interculturale e laddove vi è dialogo culturale vi anche spazio per il dialogo politico, economico e quant’altro. In questo modo avvicinando i popoli balcanici alla cultura e alla lingua turca, aiuterà a creare un contesto di maggiore armonia e cordialità. L’Istituto, in concomitanza con dinamicità della Turchia in altri ambiti della diplomazia pubblica, continua a progredire anno dopo anno e punta di arrivare a 100 centri culturali per l’anno 2023, in occasione del 100° anniversario

216 Common history and culture: More Serbians learn Turkish with Yunus Emre Institute in Belgrade, Daily Sabah, 8

giugno 2016, URL: https://www.dailysabah.com/balkans/2016/06/08/common-history-and-culture-more-serbians-learn- turkish-with-yunus-emre-institute-in-belgrade (consultato il 18 gennaio 2017)

217 Kaya, AYNAN, “Yunus Emre Cultural Centers: The AKP’s Neo-Ottomanism and Islamism”, Perspectives. 2013, URL:

104 della fondazione della Repubblica Turca, con l’obiettivo di promuovere la Turchia in ogni angolo del mondo.218

Oltre ad avere come vantaggio prioritario quello di beneficiare all’immagine e alla reputazione del paese nel lungo termine e di permettere di migliorare le amicizie tra la Turchia ed altri paesi, queste attività culturali contribuiscono al patrimonio culturale mondiale in quanto promuovono l’interazione e la comunicazione interculturale costruendo ponti culturali tra le diverse culture del mondo. Inoltre la sua proliferazione nelle varie città europee, balcaniche e del Medio Oriente dimostra come i vari aspetti della cultura moderna turca siano ben implicate nella diplomazia culturale turca. Infatti l’istituto Yunus Emre è stato considerato un ‘pilastro civile della politica estera’219 dal Ministro della Cultura e del Turismo turco, la cui missione è direttamente correlata alla dimensione strategica della politica estera turca riguardo alla popolarizzazione della lingua turca, alla protezione del patrimonio culturale turco e alla disseminazione della cultura turca nel mondo.

Nel documento L'Influenza della Turchia nei Balcani (pagine 105-107)