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2. IMPATTI ED EFFETTI DELL’ALTA VELOCITÀ IN GENERALE

2.1 E FFETTI SULLA MOBILITÀ

2.1.2 La concorrenza con altri mezzi di trasporto

La connessione a un network ad Alta Velocità implica una riduzione dei GTC, dato che porta a una riduzione del tempo impiegato e dei costi diretti di trasporto: l’AV, infatti, entrando in competizione con altri mezzi di trasporto (auto, aereo, treno convenzionale), porta a una riduzione generale dei prezzi per i servizi di spostamento. Gli individui, dunque, ottengono da un lato la possibilità di raggiungere località più lontane mantenendo invariati i GTC, dall’altro si ritrovano con una maggiore scelta e flessibilità nel mezzo di trasporto da usare.14

Di solito, i costi per la costruzione di una linea ad Alta Velocità sono molti elevati per via dell’esproprio di terreni (che sono molto costosi nelle aree urbane densamente abitate in cui la linea solitamente transita per arrivare nei centri città) e della realizzazione di ponti e gallerie15, e quindi, per compensare tale spesa e non gravare eccessivamente sulla collettività, è bene che la linea sia attrattiva di un buon numero di utenti16: è anche per questo motivo che le linee ad AV si trovano principalmente in corridoi molto trafficati, in particolare quelli che collegano i centri urbani più importanti e densamente popolati.1718 Per attrarre un buon numero di passeggeri, l’AV deve essere in grado di competere con gli altri mezzi di trasporto e in effetti essa presenta alcuni vantaggi innegabili rispetto ai concorrenti: elevate velocità, quindi risparmio in termini di tempo per i viaggi via terra; accesso diretto al centro città; maggior libertà a bordo (sui treni ci si può muovere senza problemi durante il viaggio); maggior comfort.19 Grazie a questi fattori, si è osservato che l’inaugurazione di linee AV ha indotto un

13 POL, “The Economic Impact of the High-Speed Train…”, cit., pp. 7, 11 14 POL, “The Economic Impact of the High-Speed Train…”, cit., pp. 11-12 15 GIVONI, “Development and Impact…”, cit., p. 607

16 LEBOEUF, Micheal, High Speed Rail: fast track to sustainable mobility, UIC Passenger Department, 2018, p. 16 17 GIVONI, “Development and Impact…”, cit., p. 601

18 Le grandi città che però presentano una densità minore, perché magari si estendono su una vasta area, risultano essere più dispersive e quindi poco attrattive per i servizi dell’AV, il cui vantaggio principale è quello di dare diretto accesso al centro città, accorciando i tempi di eventuali trasferimenti. Infatti, i vantaggi derivati dal risparmio di tempo per accedere a determinate zone hanno portato alla costruzione di più di una stazione dedicata dall’AV in quelle aree metropolitane molto vaste e densamente abitate, ad esempio nell’area urbana di Tōkyō. (GIVONI, “Development and Impact…”, cit., p. 601)

26 cambiamento nella ripartizione modale dei

mezzi di trasporto, dirottando parte dei passeggeri di aerei, auto/bus e treni convenzionali verso i propri servizi.20

In generale, oltre al prezzo, il discriminante principale per la scelta d’impiego tra aereo e treno veloce è il tempo: sulle tratte raggiungibili in meno di 2 ore con la ferrovia veloce (circa 300 km di distanza), infatti, le compagnie aeree hanno praticamente rinunciato a concorrere con la strada ferrata (come ad esempio sulle tratte Tōkyō-Nagoya e Parigi-Bruxelles), mentre quando il treno ci impiega più di 5 ore (quindi per le tratte che coprono più di 1000 km di distanza), l’aereo mantiene il suo monopolio. All’interno di questo range, i due mezzi si trovano in più o meno diretta competizione.21

La concorrenza con il trasporto su gomma è più complessa, in quanto dobbiamo distinguere tra le auto private e i mezzi pubblici

come bus e pullman. Per quanto riguarda questi ultimi, nel momento in cui comincia a essere operativa l’AV, essi tendono a specializzarsi con offerte low-cost estremamente competitive, cercando di fornire un servizio a bordo migliore, ad esempio introducendo l’uso del wi-fi gratuito.22 Vista l’aggressività delle offerte, in certi casi la concorrenza tra bus e treni AV ha portato allo sviluppo di pacchetti low-cost e biglietti speciali da parte delle ferrovie.23

I vantaggi dell’auto privata, invece, restano difficili da scalfire: fattori come la privacy, la flessibilità di orario e di tragitto, così come la facilità di trasporto dei bagagli e l’assenza di problemi legati a biglietti e prenotazioni, tendono a perdere terreno solamente di fronte alle

20 GIVONI, “Development and Impact…”, cit., pp. 601-602

21 GIVONI, “Development and Impact…”, cit., p. 602; LEBOEUF, High Speed Rail…, cit., p. 17 22 LEBOEUF, High Speed Rail…, cit., p. 18

23 Ad esempio, in Francia è stato introdotto uno speciale servizio ad Alta Velocità low-cost denominato “Ouigo”, con offerte che prevedono pacchetti per famiglie e biglietti a 5 € per bambini. (LEBOEUF, High Speed Rail…, cit., p. 18)

Figura 4 – Criteri generali per la selezione di un mezzo. Fonte: LEBOEUF, Micheal, High Speed Rail: fast track to

sustainable mobility, UIC Passenger Department, 2018, p.

27 lunghe distanze, dove il treno ad Alta Velocità risulta essere più efficiente. Sulle brevi percorrenze, infatti, i gestori ferroviari possono spuntarla solo offrendo particolari servizi on- demand o con abbonamenti convenienti che comprendano un certo numero di viaggi, ma la quota di utilizzo dell’auto tende a restare alta.24

Infine, per quanto sembri che la concorrenza interna tra servizi ad Alta Velocità possa portare a dei buoni risultati in termini di aumento dei passeggeri e abbassamento dei prezzi del biglietto25, la competizione con la ferrovia tradizionale non fa bene a quest’ultima, in quanto gli utenti tendono a spostarsi in massa verso i servizi più veloci (per esempio, in Giappone, con l’introduzione della linea Sanyō Shinkansen, ben il 55% di coloro che usavano il treno tradizionale ha preferito passare a utilizzare la linea più veloce).26

La competizione tra AV e gli altri mezzi di trasporto oltre a dirottare una certa percentuale di passeggeri verso la prima, comporta anche un generale aumento della percentuale di persone in movimento. Alcune indagini, infatti, hanno osservato come il tempo risparmiato dagli spostamenti a velocità più elevate, nella maggior parte dei casi venga sfruttato per viaggiare di più. Di fatto il traffico delle linee ad Alta Velocità si compone di tre elementi principali: passeggeri che arrivano dal trasporto su gomma, quelli che arrivano dall’aereo e il “traffico indotto”, ossia tutte quelle persone che avrebbero viaggiato poco o niente se non fosse stata introdotta l’AV.27

24 LEBOEUF, High Speed Rail…, cit., p. 19 25 LEBOEUF, High Speed Rail…, cit., p. 21

26 GIVONI, “Development and Impact…”, cit., p. 601 27 LEBOEUF, High Speed Rail…, cit., p. 28

Figura 5 – Il volume del traffico generato dall’AV dipende dall’entità di tempo risparmiato.

Fonte: LEBOEUF, Micheal, High Speed Rail: fast track to sustainable mobility, UIC Passenger Department,

28 Tutto questo è dovuto all’aumento delle possibilità di mobilità che l’AV induce: le persone vedono più vantaggioso spostarsi lungo il corridoio in cui opera l’AV perché essa dà loro diverse opportunità, come ad esempio: avere accesso a una più vasta area per la ricerca del lavoro; raggiungere più frequentemente zona turistiche o naturali; frequentare più spesso parenti e amici.28 Lo stesso vale per le aziende, che grazie all’AV ora possono decidere di localizzare le proprie attività in quei punti del corridoio che ritengono più vantaggiosi, ottenendo allo stesso tempo un bacino allargato dove ricercare manodopera; anche regioni e città possono trarne vantaggio, registrando un aumento dell’afflusso turistico e degli investimenti.29 In pratica, come vedremo meglio in 2.2, esiste una relazione tra la velocità dei mezzi di trasporto e lo sviluppo socioeconomico di un territorio.30