CAPITOLO II – IL TURISMO SPORTIVO
2.3. La domanda turistico-sportiva
Il turista sportivo può essere motivato a realizzare turismo sportivo per diverse ragioni: per prendere parte ad una competizione, per assistere ad uno spettacolo sportivo o per realizzare attività sportive ricreative. Questo porta all’identificazione di alcune tipologie principali di turista sportivo catalogate come segue:
Attivo-amatoriale: coloro che praticano sport a livello amatoriale che viaggiano per partecipare a gare, tornei ecc.;
Attivo-professionista: coloro che praticano sport a livello professionale che si spostano per partecipare a gare, tornei ecc.;
Passivo-amatoriale: coloro che si spostano per assistere come spettatore ad un evento sportivo di livello amatoriale;
Passivo-professionista: coloro che si spostano per prendere parte a convegni o conferenze incentrate sullo sport (ad esempio, i dirigenti delle Federazioni Sportive Nazionali).
Di seguito viene riportata un’illustrazione del posizionamento delle differenti tipologie di turista sportivo (Figura 3)39:
39 Fonte: CIAMPICACIGLI R., MARESCA S. (2004), Due metalinguaggi si intrecciano: sport e turismo, SYMPHONYA Emerging Issues in Management, n. 2, p. 91.
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Figura 3 – Posizionamento turisti sportivi
Queste figure fondamentali del turista sportivo sono state, inoltre, analizzate attraverso due tipi di modelli: il modello restrittivo e il modello ampio.
Secondo il modello restrittivo, Derry e al.40 identificano il turista sportivo come colui che partecipa attivamente o passivamente ad eventi sportivi competitivi. Questi autori sono dell’idea che un turista che realizza attività sportiva ricreativa non può essere considerato tale poiché potrebbe rientrate tanto nella tipologia di turista balneare quanto in quello culturale. Quindi, in base a questo modello, può essere considerato turista sportivo unicamente colui che viaggia per praticare un’attività sportiva competitiva o per partecipare attivamente ad un evento sportivo. I tratti principali che connotano un turista sportivo secondo questo modello sono:
La pratica di un’attività sportiva competitiva;
La motivazione che deve riguardare la partecipazione intenzionale ad un evento come giocatore o come assistente ufficiale;
La realizzazione di un viaggio al di fuori del luogo abituale di residenza.
40 DERRY M., JAGO L., FREDLINE L. (2004), Sport tourism or event tourism: are they one and the same,
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Altri autori come Gammon e Robinson41, Neirotti42o Kurtzman e Zauhar43, al contrario, hanno una visione molto più estesa del turista sportivo e, pertanto, fanno riferimento al modello ampio. Secondo questo modello, viene identificato come turista sportivo colui che svolge attività sportive al di fuori del luogo abituale di residenza non soltanto per competere, ma anche per motivi ricreativi. I tratti principali che connotano un turista sportivo secondo questo modello sono:
Spostamento in un luogo differente da quello abituale di residenza o di lavoro;
La finalità principale del viaggio è quella ricreativa relazionata con l’ozio e, al tempo stesso, con qualche tipologia di sport realizzata all’aria aperta o all’interno di installazioni chiuse;
Possono essere realizzate attività sportive o si può assistere a spettacoli sportivi;
I fini possono o non possono essere competitivi.
Il turista sportivo, secondo il modello ampio, può prendere parte a differenti tipologie di attività. Kurtzman e Zauhar identificano le seguenti:
Eventi sportivi: questi sono veri e proprio spettacoli con tematica sportiva in grado di attrare non solo un elevato numero di spettatori, ma anche media, personale tecnico, atleti, allenatori e associazioni sportive. Essi possono essere classificati in due grandi gruppi: i grandi eventi sportivi come i Giochi Olimpici, i Campionati del Mondo, la Formula 1 e i piccoli eventi sportivi nei quali possono essere inclusi campionati nazionali, regionali o locali. Le competizioni sportive sono un importante strumento di comunicazione e di promozione della destinazione ospitante e, difatti, sono in grado di generare grossi flussi turistici e alti introiti. È proprio per questo che, negli ultimi anni, si sta sviluppando un forte marketing degli eventi. Inoltre, gli eventi sportivi sono uno strumento utile per lanciare nel mercato una nuova località turistica o rinnovarne una già matura;
Tour turistici-sportivi: consistono in tour guidati o organizzati dove lo sport è il tema principale. Tra questi è possibile elencare:
41 GAMMON S., ROBINSON T. (1997), Sport and tourism: a conceptual framework, Journal of Sport
Tourism, vol. 4, n. 3.
42 NEIROTTI D. L. (2003), An Introduction to Sport and Adventure Tourism, in Hudson S. (Ed), Sport and
Adventure Tourism, The Haworth Hospitality Press, Binghamton.
43 KURTZMAN J., ZAUHAR J. (1997), A wave in time, the sport tourism phenomena, Journal of Sport
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Visite a una o più installazioni sportive (musei sportivi, halls of fame, stadi o parchi tematici);
Combinazione di visite di attrazioni e siti storici sportivi;
Partecipazione ad un certo numero di eventi di larga scala localizzati anche in più luoghi;
Partecipazione a conferenze, workshop, forum con tematica sportiva;
Escursioni legate alle caratteristiche naturali di una regione perseguite per motivi estetici e/o fisici (trekking, ciclismo o canoa).
Resort: si tratta di complessi turistici la cui attrazione principale è proprio l’attività sportiva, anche se vengono offerte anche altre tipologie di servizi. In questi luoghi è possibile prendere lezioni da allenatori esperti per realizzate le attività sportive proposte.
Crociere turistico-sportive: si tratta di crociere destinate a viaggi che hanno come principale obiettivo la pratica di attività sportive. Alcune di queste possono avere delle installazioni sportive uniche altre, invece, possono includere a bordo personaggi sportivi famosi;
Attrazioni: riguarda quelle attrazioni che sono in grado di aumentare il potere delle attività sportive. Esse possono essere tanto naturali, come nel caso di parchi o montagne, quanto antropiche, come nel caso di musei ed edifici. Tra queste è possibile elencare:
Impianti sportivi all’avanguardia o installazioni sportive uniche come stadi o arene;
Musei dedicati al patrimonio sportivo come il Museo archeologico di Olimpia; Siti storici sportivi dedicati a fondatori, sviluppatori o eventi speciali come il
luogo di nascita dell’inventore del basketball;
Halls o Walls of Fame dedicati a particolari personaggi sportivi, leader o organizzatori;
Uniche installazioni sportive come scivoli d’acqua o stazioni di bungee jumping; Parchi sportivi come il Disney World of Sports;
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Tra il modello restrittivo e quello ampio appena citati si situa un modello intermedio. Quest’ultimo si basa sulla definizione di turista sportivo presentata da Gammon e Robinson:
«quell’individuo o gruppo di individui che si sposta in un luogo differente da quello della sua residenza abituale per partecipare (attivamente o passivamente) ad un sport competitivo o ricreativo. Lo sport è la principale motivazione del viaggio».44
Secondo quanto citato, un individuo può essere considerato turista sportivo tanto se partecipa ad una tipologia di sport competitivo quanto se vi partecipa in maniera ricreativa. La condizione necessaria è che la finalità principale del viaggio sia quella di realizzare una o più pratiche sportive.
I tratti principali che connotano un turista sportivo secondo questo modello sono:
L’intensità motivazione dello sport nella scelta della destinazione: questa è essenziale perché fa riferimento alla relazione che ogni persona ha con la pratica sportiva. Essa può essere molto forte o estremamente debole. Per poter comprendere meglio questo concetto basta pensare alle differenti tipologie di individui: un soggetto che realizza quotidianamente attività sportiva in maniera professionale o amatoriale avrà un’intensità motivazionale alta; al contrario, un soggetto che non pratica quotidianamente attività sportiva o non ha un interesse particolare ad assistere ad un evento sportivo avrà un’intensità motivazionale debole. La conseguenza è che alcune destinazioni possono essere attrattive per alcune tipologie di soggetti e non altrettanto per altri. Dal punto di vista dell’intensità, le attività turistico-sportive possono essere classificate in due tipologie:
Tranquille/moderate: queste identificano le attività turistico-sportive meno attive il cui sviluppo richiede meccanismi che facilitino lo spostamento dei soggetti e la presenza di installazioni ricettive confortevoli (ad esempio, attività che mirano all’avvistamento di uccelli o specie esotiche);
Dure/intense: al pari delle attività turistico-sportive tranquille/moderate, esse possono offrire certe comodità al turista ma, al contrario delle altre, a volte
44 GAMMON S., ROBINSON T. (1997), Sport and tourism: a conceptual framework, Journal of Sport Tourism, vol. 4, nº 3.
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includono un certo livello di pericolo e richiedono particolari abilità dei partecipanti (ad esempio, escursioni che includono scalate o discese di canyon).
Il posizionamento della destinazione a livello nazionale e internazionale: alcune destinazioni rappresentano delle vere e proprie mete consolidate in tutto il mondo per la pratica di alcune tipologie di sport.
Una destinazione posizionata correttamente rispetto a qualsiasi sport, unita ad un’alta intensità emozionale verso una certa tipologia di sport, fa sì che il turismo sportivo aumenti. Al contrario, invece, un posizionamento poco corretto della destinazione turistica, unito ad una ridotta intensità emozionale verso la pratica sportiva, comporterà lo sviluppo di un tipo di turismo che non sarà relazionato con lo sport.