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CAPITOLO V – UNIVERSIADE NAPOLI

5.4. Il durante e post-evento

5.4.3. Problematiche dell’evento

L’evento ha apportato sicuramente numerosi benefici alla città, basti pensare al settore alberghiero, alla visibilità del territorio come meta turistica e alla riqualificazione delle infrastrutture sportive e non. Tuttavia, bisogna segnalare anche diverse problematiche che sono sorte durante lo svolgimento dell’evento.

La prima di queste è legata alla gestione dei rifiuti poiché, in alcune aree della città, per ragioni di tempistica, non è stato possibile rimuovere i cumuli di rifiuti presenti e per poter porvi rimedio sono stati installati su di essi teloni che potessero coprirli e mascherarli.

Altra problematica è legata al tema della viabilità poiché, durante l’evento, il traffico sul territorio napoletano è aumentato, intasando la città. Questo problema è sorto, principalmente, a causa dell’assenza di alternative per la viabilità, di un cattivo piano di mobilità, ma anche a causa di una scarsa informazione.

I problemi di viabilità hanno avuto ripercussioni anche sull’ambito economico e ambientale, poiché i dispositivi antitraffico posti appositamente per l’Universiade hanno tagliato fuori dalle traiettorie cittadine numerosi negozi, colpendo drasticamente la loro economia. Inoltre, concentrando il traffico unicamente su tali traiettorie, alcune aree della città, come quella della Riviera di Chiaia, hanno dovuto fare i conti con un accumulo di inquinamento.

A tale riguardo, un fatto che ha destato particolare scalpore, facendo comprendere la gravità della situazione, è stato l’episodio verificatosi tra piazza de Martiri e piazza Amedeo il 28 giugno, quindi già giorni prima dell’inizio effettivo dell’evento. Tra le due aree, infatti, il traffico era così intenso che numerosi passeggeri, a causa anche delle elevate temperature climatiche e delle difficili condizioni in cui si trovavano nelle loro vetture, hanno deciso di abbandonarle nel bel mezzo della strada e continuare il tratto a piedi.

Altra pesante critica è stata riversata sul piano per i trasporti pubblici; infatti, nonostante i potenziamenti delle linee urbane ed extra-urbane realizzati attraverso il suddetto piano, numerose sono state le lamentele fatte dai turisti stranieri. Questi hanno mostrato

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malcontento soprattutto a causa della scomodità del viaggio, delle soppressioni dei treni della Linea 2 e della mancanza di aria condizionata sui vagoni della metropolitana. Sfortunatamente l’evento ha avuto ripercussioni anche sul tasso di criminalità della città poiché, durante lo svolgimento della manifestazione, non sono mancati furti e scippi. Il primo di questi è avvenuto proprio poco dopo la cerimonia di apertura quando un malvivente, con l’intenzione di derubare lo smartphone in possesso da un atleta del Congo, lo ha strattonato facendolo cadere a terra e ferendolo. Ancora, un nuotatore della delegazione italiana, dopo solo tre ore di permanenza in città, è stato derubato di stereo e navigatore presenti all’interno della sua automobile.

Un’altra problematica dell’evento è legata alla sua promozione; la campagna di marketing, infatti, non ha avuto sufficiente penetrazione, dato che la maggioranza dei cittadini campani non era a conoscenza dell’evento, dei luoghi e date di svolgimento. Questo è stato principalmente causato da un ritardo nel rilascio delle informazioni; infatti, nei giorni che hanno preceduto le competizioni, era possibile accedere alle informazioni inerenti le singole discipline unicamente attraverso gli Handbook in formato pdf e non sul sito ufficiale di Napoli 2019.

Anche la copertura mediatica non è stata sufficientemente adeguata; infatti, nonostante la presenza di centoventotto paesi, numerosi ospiti di fama internazionale e le ingenti risorse impiegate da parte dello Stato Italiano e della Regione Campania, l’evento è stato poco considerato dai mass media.

Per quanto riguarda la stampa nazionale, fatta eccezione per il periodico “Il Mattino” che ha seguito attentamente l’Universiade Napoli 2019, non è stato dato assolutamente alcun risalto alla manifestazione, nonostante avesse le potenzialità per apparire nelle prime pagine dei periodici. Per fare alcuni esempi, la “Gazzetta dello Sport” ha dedicato un unico riferimento in prima pagina all’evento per poi prediligere nei giorni successivi tematiche differenti come il calciomercato; poi, dal 4 al 15 luglio, periodo nevralgico per la manifestazione, il giornale ha completamente eliminato qualsiasi riferimento ad essa. Il “Corriere dello Sport” ha dedicato in prima pagina un minuscolo spazio che riportava poche informazioni inerenti l’evento. Il periodico “Tuttosport” ha dedicato in prima pagina un unico intervento all’inizio dell’evento rimandato, poi, a pagina ventotto. “La Repubblica”, fino al 7 luglio, ha completamente ignorato l’evento; l’8 luglio fu, invece,

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riportato in prima pagina, in basso a destra, un piccolo titolo che rimandava a pagina trentacinque, ma successivamente l’evento è stato nuovamente dimenticato dal giornale. Altre testate, invece, come “Il Fatto Quotidiano”, il “Corriere della Sera”, “Il Giornale” e “La Stampa”, hanno completamente dimenticato l’Universiade non riportando alcun intervento inerente ad essa.

Allo stesso modo anche la rete nazionale Rai, nonostante avesse a disposizione tre reti generali, di cui ben due dedicate allo sport, ha dato pochissimo risalto alla manifestazione, registrando unicamente sessanta ore di copertura in dodici giorni e trasmettendo principalmente su Rai 2 e Rai Sport. Indimenticabile secondo la critica è stata, poi, la mancata diretta della cerimonia di chiusura.

Per poter comprendere la gravità della situazione, basti pensare all’Universiade invernale Trentino 2013 che, sebbene avesse la metà dei partecipanti, sette discipline sportive in meno e conseguentemente un 50% di partecipanti in meno, ricevette una copertura mediatica di settanta ore.

Molto probabilmente, la poca copertura mediatica è stata dovuta alla concomitanza con altri eventi, come i Mondiali di nuoto di Gwangju o il meeting di Lignano Sabbiadoro. Tuttavia, per coloro che avessero il desiderio di prendere visione dell’evento, la FISU TV, a seguito di una registrazione gratuita sulla propria piattaforma, permetteva di visionare le differenti gare così come la cerimonia di chiusura live o on demand.