La Fondazione europea della gioventù – European Youth Foundation

La Fondazione europea della gioventù fu stabilito nel 1972 dal Consiglio d'Europa per offrire un supporto finanziario alle attività organizzate da giovani in Europa. Il suo scopo è quello di incoraggiare la cooperazione fra giovani in Europa finanziando quei soggetti che si adoperano per la promozione della pace, della comprensione, della cooperazione e della cittadinanza attiva all'interno di uno spirito di rispetto per i valori fondamentali del Consiglio d'Europa quali, per citarne solo alcuni a titolo esplicativo, i diritti umani, la democrazia, la tolleranza e la solidarietà.

Il suo ruolo principale è quindi quello di finanziare attività giovanili e sostenere le organizzazioni che le realizzano. Per potersi registrare presso la Fondazione europea della gioventù e presentare quindi le domande per ottenere un sostegno finanziario, le organizzazioni devono innanzitutto rispettare sei criteri minimi:

 essere un'organizzazione senza scopo di lucro e non governativa;  disporre di uno statuto;

 organizzare attività per i giovani, cioè per soggetti con un'età compresa tra 15 e i 30 anni;

 il programma delle attività condotte dall'organizzazione è deciso da giovani;  i membri dell'organizzazione hanno tra i 15 e i 30 anni;

 le attività organizzate rispecchiano i valori e le priorità del Consiglio d'Europa. Le ONG giovanili possono essere internazionali, nazionali o locali, oppure essere riunite in reti internazionali o regionali92. Come mostrato dalla tabella seguente, per poter essere ritenuti una rete o organizzazione internazionale è necessario che i membri (persone o organizzazioni) provengano da almeno sette diverse nazioni appartenenti al Consiglio d'Europa; le reti regionali devono invece essere presenti in un numero di nazioni compreso tra quattro e sei.

A seconda della tipologia a cui appartiene l'organizzazione, questa potrà ottenere differenti sovvenzioni: chi presenta una struttura internazionale può accedere anche a un finanziamento per piani d'azione pluriennali e per spese di gestione generali oltre che per l'organizzazione dei singoli eventi internazionali. Le ONG locali possono invece accedere esclusivamente a finanziamenti per la realizzazione di “attività pilota”, queste devono rispondere a una sfida sociale riscontrabile nel contesto locale sul quale devono avere un impatto evidente e delle ricadute, ma allo stesso tempo devono anche riferirsi a una dimensione europea e utilizzare metodologie innovative.

A seconda della tipologia a cui appartiene l'organizzazione, questa potrà ottenere differenti sovvenzioni: chi presenta una struttura internazionale può accedere anche a un finanziamento per piani d'azione pluriennali e per spese di gestione generali oltre che per l'organizzazione dei singoli eventi internazionali. Le ONG locali possono invece accedere esclusivamente a finanziamenti per la realizzazione di “attività pilota”, queste devono rispondere a una sfida sociale riscontrabile nel contesto locale sul quale devono avere un impatto evidente e delle ricadute, ma allo stesso tempo devono anche riferirsi a una dimensione europea e utilizzare metodologie innovative.

La seguente tabella riassume i criteri che le organizzazioni devono rispettare per ottenere i finanziamenti per ognuna delle tipologie di attività eleggibili e il massimale offerto dalla Fondazione.

Tabella 1: Tipologie di organizzazioni e sovvenzioni del Consiglio d'Europa a cui possono accedere.

La Direzione Generale della democrazia (DG II) lavora attraverso tre settori di programma: Partecipazione, Innovazione e Diversità. Nel momento della domanda di finanziamento, i progetti presentati dalle organizzazioni dovrebbero cercare di rispondere alle priorità evidenziate dai singoli programmi stabiliti per l'anno in corso portando al raggiungimento di almeno uno dei risultati attesi.

Tabella 2: Tipi di finanziamento e criteri che devono rispettare le organizzazioni per accedervi

A titolo esemplificativo riporto le priorità della programmazione 2014-2015:

Settore Programma Risultati attesi

INNOVAZIONE Buona

Governance

Gli Stati membri hanno elaborato e applicato politiche giovanili basate sulle norme del Consiglio d'Europa per sostenere l'accesso dei giovani ai loro diritti.

Promuovere competenze democratiche

Le ONG giovanili hanno aumentato le loro competenze rispetto all'educazione dei diritti umani e alla cittadinanza democratica per agire da moltiplicatori negli Stati membri.

DIVERSITA' Costruire capacità per

dialogare

Le ONG giovanili sono preparate meglio per contribuire alla costruzione della pace, alla trasformazione dei conflitti e al dialogo interculturale con le regioni confinanti.

Gli Stati membri e i partner non governativi si sono impegnati attivamente nella campagna giovanile «No hate speech movement» (Lotta all'odio e all'intolleranza sul web).

PARTECIPAZIONE Aumentare la partecipazione

Sviluppare politiche e pratiche per un'educazione di qualità a ogni livello, sia in quadri formali che non formali.

I Rom, gli immigrati e altri gruppi vulnerabili sono responsabilizzati e la loro partecipazione è rinforzata attraverso l'educazione e il lavoro con i giovani.

Rinforzare la coesione sociale

L’educazione e la formazione hanno contribuito all'autonomia dei giovani e a una migliore transizione dall'educazione al mondo lavorativo e al mercato del lavoro.

L’accesso dei giovani ai diritti sociali è migliorato elaborando delle risposte politiche all'esclusione sociale, alla discriminazione e alla xenofobia, in particolare nei quartieri svantaggiati e verso i gruppi vulnerabili.

In ogni caso lo scopo principale delle attività proposte deve ricadere in una delle seguenti categorie:

 Sensibilizzazione, in questo caso, prendendo parte all'attività i partecipanti sono resi più sensibili e acquistano maggiore consapevolezza rispetto a una certa problematica o situazione.

 Sviluppo di competenze, attraverso la partecipazione all'attività si sviluppano abilità e competenze.

 Collaborazione, le competenze e conoscenze dei partecipanti sono utilizzate per creare o sviluppare un prodotto, ad esempio una campagna, linee guida, raccomandazioni, ...

Per presentare una domanda di finanziamento esistono due finestre annuali, la prima con scadenza 1° aprile per le attività che si prevede di realizzare tra il 1° gennaio e il 30 giugno dell'anno seguente; la seconda 1° ottobre per le attività che saranno realizzate tra il 1° aprile e il 31 dicembre. In questa seconda data è anche possibile presentare le domande per i finanziamenti alle attività gestionali. Per le attività pilota non esistono invece delle scadenze predeterminate, ma è possibile presentare la domanda in qualsiasi momento dell'anno, purché ciò avvenga almeno tre mesi prima dell'avvio del progetto.

La Fondazione europea della gioventù esegue una prima valutazione dei progetti tenendo in considerazione il loro contenuto e la qualità, oltre che la loro aderenza ai criteri e alle priorità stabiliti; è però il Comitato di Programmazione per la gioventù, a partire dalle raccomandazioni redatte dalla Fondazione, a decidere quali progetti approvare e la quota di finanziamento offerta. A questo punto l'80% del finanziamento è stanziato all'incirca dieci settimane prima dell'inizio del progetto e il restante 20% verrà corrisposto in seguito alla sottomissione del rapporto finale delle attività e di quello finanziario, i quali devono in ogni caso essere consegnati entro due mesi dalla fine del progetto. Essi hanno la funzione di giustificare le spese effettuate e mostrare che il denaro investito dalla Fondazione è stato utilizzato seguendo le linee del progetto presentato.

Nel 2013 la Fondazione ha finanziato 192 progetti e 20 attività pilota, che si traducono in un beneficio diretto per 370000 giovani che hanno preso parte alle attività e nello stanziamento di circa 3 milioni di euro a sostegno di progetti creati da giovani per i giovani93.