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2. LE ISTITUZIONI CHE SI OCCUPANO DI GIOVANI IN EUROPA

2.2. L'Unione europea

2.2.1. I Programmi della Commissione europea

2.2.1.2. Il Programma “Gioventù” (2000-2006)

La nuova programmazione prende avvio sulla scorta delle nuove linee politiche europee che attribuiscono alla formazione permanente un ruolo fondamentale nella vita di ogni cittadino, ma anche sugli studi e analisi che porteranno alla redazione del Libro Bianco e del Quadro di cooperazione europea in materia di gioventù149, la cui importanza è stata evidenziata in precedenza. Al suo interno sono riunite le azioni relative l'educazione non formale dei precedenti Programmi Gioventù per l'Europa e Servizio volontario europeo. È stata erogata una dotazione finanziaria di 615 milioni di euro150. Il programma, oltre agli Stati membri dell'Unione151, è aperto ai paesi candidati all'entrata nell'Unione (Bulgaria, Romania e Turchia), ai membri dell'Associazione europea di libero scambio (Islanda, Norvegia e Liechtenstein) e ai paesi associati dell'Europa centrale e orientale (PECO). Si stima che, nel periodo di validità del programma Gioventù, abbiano preso parte a scambi internazionali circa 466 000 giovani152.

Gli obiettivi sono in linea con la programmazione precedente e mirano a offrire ai giovani l'opportunità di acquisire conoscenze, abilità e attitudini, in un'unica parola competenze, che possano avere un peso nel loro sviluppo futuro sia come persone e cittadini sia a livello

149 Valutazione intermedia del programma Gioventù 2000-2006 (per il periodo 2000-2003), COM(2004) 158, p. 6-7.

150 Il budget iniziale di 520 milioni di euro è stato aumentato nel 2004 in seguito all'ingresso nell'Unione di dieci nuovi Stati (vedi nota 59).

151 15 stati fino al 2004, anno in cui è avvenuta l'adesione di dieci nuovi Stati: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria.

152 Valutazione finale del programma d'azione comunitaria “Gioventù” (2000-2006) e del programma d'azione comunitaria per la promozione degli organismi attivi a livello europeo nel settore della gioventù (2004-2006), COM(2008) 398.

professionale. È sempre centrale il messaggio europeista lanciato chiedendo ai giovani stessi di essere i costruttori di un'Europa unita nonostante la diversità culturale grazie alla presenza di solidi valori comuni quali il rispetto dei diritti umani, la difesa della democrazia e la lotta al razzismo e alla xenofobia. Unione che si esprime anche attraverso la solidarietà e il desiderio di avere un ruolo attivo e partecipe nella società.

Per raggiungere tali obiettivi sono previste cinque categorie di azioni:  Azione 1 Gioventù per l'Europa

 Azione 2 Servizio volontario europeo  Azione 3 Iniziative in favore dei giovani  Azione 4 Azioni congiunte

 Azione 5 Misure d'accompagnamento

L'Azione 3 è indirizzata esclusivamente a progetti che hanno una dimensione locale, mentre l'Azione 1 è quella sulla quale è utile concentrarsi ai fini della ricerca. Questa è suddivisa in:

Scambi intercomunitari di giovani e Scambi di giovani con paesi terzi.

Gli scambi sono dedicati a “gruppi di giovani aventi in linea di massima tra i 15 e i 25 anni e che risiedono legalmente in uno Stato membro”. I limiti di età non sono ferrei, ma, alla presenza di determinate circostanze, possono essere “ lievemente adattati”. Le attività devono avere una durata minima di una settimana e si fondano su “partenariati transnazionali tra gruppi di giovani”153

con lo scopo da una parte di permettere loro di scoprire diverse realtà culturali e sociali e dall'altro di avere un ruolo attivo e propositivo all'interno della propria società e a livello europeo. Sono maggiormente favorite attività multilaterali e si prediligono progetti proposti da associazioni che sono alla loro prima esperienza in simili progetti. Le condizioni di accesso inerenti la seconda tipologia di attività ricalcano quelle della prima, l'unica differenza risiede nella possibilità di partecipazione anche per coloro che risiedono nel paese terzo coinvolto. È apertamente dichiarato il valore attribuito agli scambi giovanili in quanto si riconosce che “contribuiscono alla fiducia reciproca, al rafforzamento della democrazia, alla tolleranza, alla volontà di cooperazione e alla solidarietà tra i giovani e (...) rivestono pertanto importanza fondamentale per la coesione e l'ulteriore sviluppo dell'Unione”154

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153 Decisione 1031/2000/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 aprile 2000, che istituisce il programma d'azione comunitaria “Gioventù”, in Gazzetta Ufficiale L 117 del 18 maggio 2000.

L'azione 5 è anch'essa suddivisa in ulteriori sottopunti:

5.1 Formazione e cooperazione degli attori della politica della gioventù 5.2 Informazione per i giovani e studi sulla gioventù

5.3 Informazione e visibilità 5.4 Misure di sostegno

Il primo è di nostro interesse in quanto offre sostegno a tutte quelle attività che permettono l'attuazione di scambi fra operatori giovanili. Questi possono essere organizzati sia a scopo formativo, per migliorare le loro competenze nel lavoro con i giovani e in particolar modo nell'organizzazione di attività internazionali, sia per la messa in rete di esperienze e informazioni che possano giovare alle politiche giovanili in generale.

La valutazione del programma condotta a livello europeo e quelle nazionali155 si esprimono positivamente rispetto al raggiungimento degli obiettivi prefissati. In particolar modo si rileva un forte impatto a livello personale con un miglioramento delle capacità comunicative e delle attitudini sociali dei partecipanti. Un grande merito è attribuito all'apprendimento non formale il quale riesce ad avere delle implicazioni più profonde sulla vita dei giovani contribuendo allo sviluppo delle competenze di base dei giovani e non solo all'incremento delle loro conoscenze. Il 90% dei soggetti intervistati ha dichiarato di esser diventato più tollerante in seguito alla partecipazione al programma confermando l'impatto che esso ha sullo sviluppo del dialogo interculturale e di sentimenti di solidarietà. È avvalorata anche la crescita del senso di appartenenza all'Unione europea e l'aumento dell'attiva partecipazione sia a livello locale che in contesti internazionali. Infine il 62% degli intervistati ha dichiarato che la partecipazione al programma ha avuto un'influenza anche a livello professionale. Purtroppo tali risultati sono ottenuti accorpando le valutazioni sia di Gioventù per l'Europa sia del Servizio volontario europeo, perciò è difficile stabilire quanto i dati ottenuti siano influenzati dalle risposte e dai risultati prodotti dai partecipanti a uno o all'altro programma. Uno degli obiettivi chiave del programma su cui invece è necessario concentrare maggiori sforzi è il coinvolgimento di giovani con minori opportunità, difatti solo il 21% dei partecipanti agli scambi può essere ricondotta a gruppi sociali svantaggiati. Visto l'alto valore a livello di crescita personale riconosciuto alle esperienze di mobilità, coinvolgere coloro che non possono accedere ad altre attività internazionali diventa ancora più importante perché può trasformarsi nella loro prima esperienza all'estero e di contatto con altre realtà socio-culturali.

155 Valutazione finale del programma d'azione comunitaria “Gioventù” (2000-2006) e del programma d'azione comunitaria per la promozione degli organismi attivi a livello europeo nel settore della gioventù (2004-2006), COM(2008) 398.