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La legge bancaria iraniana contro l’usura

III.2 L’ Iran

III.2.1 La legge bancaria iraniana contro l’usura

La Usury-free banking law169 prevede diverse modalità, peculiari del sistema bancario iraniano, attraverso cui le banche possono operare nelle loro tipiche funzioni di raccolta e di impiego del risparmio. Dal lato della raccolta, la legge non prevede alcun sistema fisso di remunerazione e contempla due tipi di depositi:

1) Gharz al-hassan, depositi di conto corrente e depositi di risparmio. Queste forme

di deposito sono del tutto simili a quelle convenzionali, tranne per il fatto che non è ammesso nessun tipo di remunerazione. Tuttavia, la banca, al fine di attrarre fondi, può decidere di offrire incentivi sotto diverse forme; come per esempio rendere i depositanti esenti dal pagamento di commissioni;

2) I depositi di investimento. Questi tipi di deposito si suddividono tra depositi di investimenti vincolati generici e depositi di investimento vincolati per progetti specifici. I depositi di investimento possono essere a breve o lungo termine: il termine massimo per i primi è di tre mesi, mentre per i secondi di cinque anni. I depositanti di questi conti non sono compensati sulla base di un tasso di interesse predeterminato, ma pagati attraverso una quota di profitti della banca. La banca non può garantire in anticipo nessun tipo di rendimento fisso o tasso di rendimento. In pratica la banca paga, su base trimestrale, un profitto provvisorio ai depositanti alla condizione di aggiustamenti finali al termine dell’anno finanziario170. Inoltre, l’art. 20 della legge dà alla Banca Centrale il potere di fissare percentuali massime e minime dei profitti da distribuire tra i depositanti e il potere di chiarire quali sono i tipi di deposito di investimento in cui la banca può avere una partnership. I depositi di investimento vincolato per un progetto specifico sono utilizzati dalle banche iraniane che godono di procura, e si basano sul contratto wakàla171, sulla base del quale la banca è autorizzata ad addebitare al cliente il pagamento di una commissione per la sua intermediazione tra il risparmiatore e l’investitore, mentre il restante utile viene ripartito tra tutti i

169 Per il testo completo della Usury-free banking law cfr. http://www.cbi.ir/page/2235.aspx (Accesso del 17/07/2014).

170 M. Hassani, “Islamic banking and monetary policy: experience of Iran (1982-2006”), in International

Review of Business Research Papers, Volume 6, Numero 4, settmebre 2010, p. 443.

http://www.bizresearchpapers.com/34.%20Hassani-FINAL.pdf (Accesso del 17/07/2014)

171 Il contratto wakàla è un contratto di agenzia in base al quale un soggetto wakìl agisce per conto (e/o nel nome) di un altro soggetto a fronte del pagamento di una commissione.

depositanti172. Questa pratica è in contrasto con la prassi di molte banche islamiche non iraniane che mobilitano risorse finanziarie sulla base del contratto di mudàraba.

Dal lato degli impieghi, la Usury-free banking law prevede diverse modalità con cui si possono fornire fondi: mudaràbah, musharàka, investimenti diretti, salaf (acquisti con consegna differita), ijarah (leasing), vendita con pagamento rateale, quard-al hassan,

musaqat, muzara’ah. Di seguito ne elenchiamo solo alcune:

1) Mudàraba. In questo caso la banca fornisce capitale ad un soggetto per la

realizzazione di un progetto in cambio di una quota predeterminata di profitti. Il tasso di profitto non è conosciuto, tuttavia, la Banca Centrale ha il potere di stabilire un minimo tasso di profitto atteso. In caso di perdite di captale, queste sono sopportate interamente dal creditore. I finanziamenti sulla base di

mudàraba sono utilizzati principalmente per attività commerciali a breve

termine;

2) Mushàraka. In questo caso ogni partner conferisce capitale nel progetto e gli

utili sono suddivisi in base ad una quota stabilita precedentemente nel contratto. Anche in questo caso la Banca Centrale stabilisce un minimo tasso di profitto atteso e può in aggiunta stabilire il massimo ammontare di capitale che le banche possono destinare ad un determinato progetto. Solitamente il contratto su base di

mushàraka è utilizzato per progetti di investimento a lungo termine;

3) Bai' Mua'jjal (vendita con pagamento rateale). Questa modalità prevede la

vendita di un bene sulla base di una dilazione di pagamento. La banca per esempio, può compare macchinari, materie prime, immobili, che rivende al cliente attraverso un pagamento rateale. L’oggetto della compravendita viene venduto dalla banca ad un prezzo maggiorato al fine di coprire i costi di servizio. Quando nel settore agricolo non è possibile utilizzare i contratti sopracitati, la legge raccomanda l’utilizzo di due ulteriori strumenti: il contratto di muzara’a che permette alla banca di allocare terreni agricoli ad un agricoltore per un determinato periodo condividendone i profitti; e il contratto di musaqat che ha lo stesso funzionamento del contratto muzara’a ma in questo caso l’oggetto della locazione non è un appezzamento di terra ma un frutteto. Una caratteristica peculiare del sistema bancario iraniano,

inoltre, è l’obbligo per le banche a stanziare parte delle loro risorse per la concessione di

quard al-hassan, mutui islamici senza interessi, al fine di favorire il raggiungimento

degli obbiettivi socio-economici posti dalla costituzione del paese173.

Il sistema bancario iraniano è stato concepito al fine di perseguire obbiettivi economici islamici come:

- La corretta emissione di moneta e credito per la creazione di un’economia giusta, sana e progressiva;

- Promuovere obbiettivi nazionali del paese come l’eliminazione della povertà e il raggiungimento dell’autosufficienza nazionale;

- La salvaguardia del valore della moneta nazionale e la promozione della stabilità nella bilancia dei pagamenti174.

Tuttavia il settore bancario islamico è tutt’oggi lontano dal raggiungere gli obbiettivi della legge bancaria del 1983. La crescita economica si dimostra ancora lenta e i tassi di interesse non sono stati completamente debellati ma sono apparsi sotto forma mascherata nei mercati informali175. Inoltre, tra le varie tecniche di finanziamento a disposizione delle banche iraniane, quelle maggiormente utilizzate (circa il 40,6%) sono quelle della vendita rateale, che rappresenta la forma più vicina alle tecniche finanziarie tradizionali basate sul tasso d’interesse. La situazione economica è resa ancora più difficile dalle stringenti sanzioni economiche della comunità internazionale contro l’Iran.

Alla luce di queste considerazioni, quale può essere il futuro del sistema bancario in Iran? La risposta a questo quesito andrebbe rintracciata negli sviluppi del recente passato. L’Iran, infatti sull’esempio del Pakistan, potrebbe tornare a un sistema bancario duale in cui banche islamiche e banche convenzionali convivono. D’altro canto, se escludessimo la finanza islamica iraniana dall’elenco globale delle istituzioni finanziarie islamiche, la dimensione totale di questo settore si ridurrebbe notevolmente. Visto il ruolo di primo piano ricoperto dal settore economico islamico iraniano, è divenuto imperativo per tutti i sostenitori della finanza islamica globale stare a fianco dell’Iran sostenendolo nella difficile congiuntura economica scatenata dalle sanzioni

173 Ivi, p. 88.

174M. Hassani, Islamic, cit. pp. 442-443. 175I. Warde, Islamic finance, cit., p.119.

internazionali176.