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5. Studi di leggibilità in Italia

5.2. Applicazioni della formula di Flesch – Vacca

5.2.5. La leggibilità di testi politici e giuridic

L’Istituto di Documentazione Giuridica (I.D.G.) del CNR di Firenze si occupa di analizzare la leggibilità di testi politici77. Il materiale della ricerca è costituito dalle trascrizioni di interventi dei tre Segretari politici dei maggiori partiti italiani (Berlinguer, Craxi, De Mita) negli anni 1980-83. Gli interventi sono effettuati in varie sedi: parlamento, interviste alla stampa, comizi, congressi di partito, Comitati Centrali e Consigli Nazionali, conferenze stampa televisive, appelli tv agli elettori. Il corpus è costituito da circa 130.000 occorrenze. La leggibilità è valutata con la formula di Flesch nell’adattamento di Vacca78, facendo riferimento per i punteggi alla tabella proposta da Fiorucci (1982).

Materiale Berlinguer Craxi De Mita Totale

Intervista alla stampa 56,11 54,27 60,90 57,09

Conferenza stampa tv 50,77 53,13 51,37 51,76 Appelli tv 48,48 46,86 56,57 50,64 Congressi di partito 39,38 35,50 43,92 39,60 Parlamento 37,92 39,77 33,60 37,10 C. C. e C. N. 37,20 34,51 39,52 37,08 Comizi 34,70 39,91 32,29 35,63 TOTALE 43,50 43,42 45,45 44,12

Tabella 19. Analisi della leggibilità degli interventi politici (valutata con l’indice di Flesch).

I risultati mostrano che i coefficienti di leggibilità variano a seconda dell’ambito in cui il politico parla e dell’uditorio a cui si rivolge: valori medi tra 50 e 60 (abbastanza facile) per

76 Esiste in Svezia un periodico informativo equivalente a Due parole, chiamato 8 Sidor. Lättlästa

Nyheter (‘8 pagine. Notizie di facile lettura’). Il giornale, pubblicato per la prima volta nel 1985, ha gli

stessi destinatari, gli stessi obiettivi, le stesse tematiche e le stesse caratteristiche linguistiche e testuali di quello italiano. La differenza sta nella diversa origine dell’iniziativa: mentre quello italiano è il prodotto di studi e ricerche svoltosi in ambito accademico, quello svedese è nato per iniziativa del governo stesso.

Altre esperienze simili sono avviate in Finlandia con il quindicinale Selko-Uutiset (‘Notizie chiare’), anch’esso promosso dal governo, in Norvegia con il periodico Klar Tale. Lettlest ukeavis (‘Discorso Chiaro. Settimanale di facile lettura’), in Belgio con il mensile di lingua francese L’essentiel.

L’actualité simple comme bonjour e quello di lingua olandese Wa Blieft.

77 Cfr. Martino e Bianucci 1986.

78 Per l’applicazione della formula effettuata tramite procedure elettroniche cfr. Mercatali et al.

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appelli tv, conferenze stampa, interviste alla stampa, valori medi tra 30 a 40 (abbastanza difficile) per congressi, Comitati Centrali e Consigli Nazionali, comizi e parlamento.

L’ipotesi degli studiosi è che il linguaggio dei politici sia in un certo modo funzione dell’uditorio. Nel gruppo di testi con una leggibilità più alta, il politico parla principalmente agli elettori, all’opinione pubblica; nell’altro gruppo si rivolge invece agli altri membri del partito o agli avversari. L’unica eccezione è rappresentata dai comizi, per i quali ci si aspetterebbe una maggiore leggibilità; in realtà questo valore è dovuto al fatto che si tratta principalmente di interventi diretti ad affiliati e simpatizzanti e non di comizi elettorali. Gli autori manifestano alcune perplessità per questi risultati. Sembra infatti che queste differenze sostanziali tra i testi siano determinate principalmente da una diversa lunghezza dei testi, che è appunto uno dei due parametri della formula. Le conferenze stampa, le interviste o gli appelli in televisione hanno di solito una struttura dialogica, che vede l’alternarsi di più persone: questo determina naturalmente frasi più brevi (domanda e risposta). L’obiezione è che “non necessariamente un periodo breve è più leggibile di uno ben più lungo in quanto entrano in gioco molti fattori, primo fra tutti la scelta dei vocaboli” (Martino e Bianucci 1986, p. 58).

Per questo motivo, gli studiosi decidono di applicare un altro indice di leggibilità che tiene conto anche della scelta del lessico e adattano all’italiano la formula di Dale e Chall (1948). La formula di Dale e Chall è costruita con due variabili, la lunghezza media delle frasi espressa in numero di parole e il numero di parole non comuni, ovvero non presenti nella lista di Dale delle 3.000 parole più frequenti:

𝑟𝑒𝑎𝑑𝑖𝑛𝑔 𝑔𝑟𝑎𝑑𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑒 = 0,1579𝑥1+ 0,0496𝑥2 + 3,6365

dove

x1 indica il numero di parole fuori dalla lista di Dale x2 indica la lunghezza media della frase

3,6365 è una costante

Il parametro di complessità sintattica è lo stesso della formula di Flesch, cioè la lunghezza delle frasi. La difficoltà semantica, misurata da Flesch in termini di lunghezza delle parole in sillabe, è invece per Dale e Chall data dalla familiarità delle parole79. Per l’adattamento alla lingua italiana è necessario sostituire la lista delle parole di Dale con il Vocabolario di Base. Tra i vocaboli comuni, oltre ai nomi propri, vengono inserite anche le sigle, i numerali, le esclamazioni, le parole tronche, le parole vuote, le parole composte (solo quando entrambe le componenti risultano inserite nel VdB), gli avverbi che terminano in –mente derivati da verbi, sostantivi o aggettivi presenti nel VdB.

79 In realtà anche questo criterio, nonostante superi alcune obiezioni mosse per l’indice di Flesch,

non è totalmente esente da perplessità. Si consideri ad esempio il fatto che lo stesso vocabolo possa avere più di un’accezione e che tra queste solo una sia considerata comune: non è però detto che chi scrive adoperi questa accezione e non un’altra meno familiare.

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Materiale Berlinguer Craxi De Mita Totale

Intervista alla stampa 5,53 5,54 5,49 5,52

Conferenza stampa tv 5,64 5,70 5,57 5,64 Appelli tv 5,52 5,95 4,72 5,46 Congressi di partito 6,43 6,47 6,15 6,35 Parlamento 6,48 6,88 6,72 6,69 C. C. e C. N. 6,45 6,56 6,49 6,50 Comizi 6,70 6,34 6,56 6,53 TOTALE 6,22 6,33 6,22 6,09

Tabella 20. Analisi della leggibilità degli interventi politici (valutata con l’indice di Dale e Chall).

In questo caso, un punteggio basso indica una maggiore leggibilità.

Come già emerso per la formula di Flesch, si rilevano differenze in relazione alle sedi di intervento: il gruppo che presentava un indice piuttosto alto di Flesch (alta leggibilità) presenta valori bassi di Dale e Chall (tra 5,46 e 5,64); viceversa, il gruppo di testi che risultava più difficile e aveva un punteggio Flesch più basso, riporta valori più elevati con questo secondo indice (tra 6,35 e 6,69).

Il coefficiente di correlazione tra le due formule, che in questo caso deve assumere un valore negativo dato che le scale di punteggi sono rovesciate80, risulta – 0,97. La correlazione tra i due parametri dell’indice (parole non familiari e lunghezza delle frasi) è di 0,70.

L’Istituto di Documentazione Giuridica del CNR si occupa anche della leggibilità di testi giuridici81. Il corpus di testi analizzati comprende 51.000 documenti facenti parte della banca dati di testi giuridici gestita dall’I.D.G. e che conta un totale di 130.000 articoli tratti da 300 periodici dal 1970.

La leggibilità è valutata in modo automatico con l’ausilio di due programmi appositi che applicano la formula di Flesch e forniscono altri indici statistici82. Il valore medio di leggibilità ottenuto su tutti i documenti è di 29.