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La presentazione della domanda di ricostruzione di carriera

4.4 I flussi di lavoro

4.4.2 La presentazione della domanda di ricostruzione di carriera

La presentazione della domanda di ricostruzione di carriera è un’attività complessa, che prevede l’invio da parte del docente/ATA dei documenti (domanda di ricostruzione di servizio, autocertificazione dei servizi ed eventuali allegati) alla segreteria dell’istituto. Qui il responsabile del protocollo prende carico della procedura e protocolla i documenti prima di inviarli al DSGA per l’approvazione ed eventuali modifiche. Se il DSGA respinge la documentazione, il richiedente riceve un avviso di rifiuto, altrimenti i documenti sono inviati al DS per la valutazione. Se il dirigente scolastico approva i documenti, questi sono inviati alle Ragionerie dello Stato e il richiedente riceve un avviso di presentazione della domanda. In caso contrario il docente/ATA riceve un avviso di respingimento.

1. Il docente/ATA (richiedente) crea una domanda di ricostruzione di carriera e un’au- tocertificazione dei servizi

2. Il richiedente avvia una presentazione di domanda di ricostruzione di carriera indi- rizzata al DSGA e invia i documenti alla segreteria

3. La segreteria riceve la notifica di una domanda di ricostruzione di carriera da proto- collare

4. Il responsabile del protocollo modifica (protocolla) la domanda di ricostruzione di carriera e l’autocertificazione dei servizi

24 CAPITOLO 4. IL CASO DI STUDIO 6. Il DSGA valuta ed eventualmente modifica l’autocertificazione dei servizi

7. Se l’autocertificazione dei servizi è approvata:

(a) Il DS riceve una notifica di domanda di ricostruzione di carriera da valutare (b) Se la domanda di ricostruzione di carriera è approvata:

• I documenti sono inviati alle Ragionerie dello Stato

• Le Ragionerie dello Stato ricevono una notifica della nuova domanda di ricostruzione di carriera

• Il richiedente riceve una notifica di domanda di ricostruzione di carriera presentata

(c) Se la domanda di ricostruzione di carriera è respinta

• Il richiedente riceve una notifica di domanda di ricostruzione di carriera respinta

8. Se l’autocertificazione dei servizi è respinta:

(a) Il richiedente riceve una notifica di domanda di ricostruzione di carriera respinta Il diagramma per la presentazione di domanda di ricostruzione di carriera (Figura 4.2) utilizza due eventi (uno iniziale corrispondente al punto 2 e uno finale) e sei attività svolte da utenti. Le biforcazioni sono gestite utilizzando due porte esclusive e due porte paral- lele. Le porte esclusive sono utilizzate per i punti 7-8 e 7.b-7.c, mentre quelle parallele rappresentano la contemporaneità dei punti contenuti nel punto 7.b.

Figura 4.2: Diagramma BPMN per la presentazione di una domanda di ricostruzione di carriera

Capitolo 5

Activiti e Alfresco

Il capitolo affronta il panorama tecnologico disponibile per supportare un lavoro collabo- rativo e le scelte compiute in questa tesi.

La prima sezione riporta il processo di identificazione delle tecnologie necessarie. All’in- terno di tali tecnologie si sono compiute scelte ben precise al fine di identificare un insieme di sistemi candidati alla realizzazione di una piattaforma, qui brevemente descritti.

La sezione successiva analizza i diversi sistemi individuati per la realizzazione di una piattaforma software di supporto per il lavoro collaborativo. Il processo di selezione pro- gressiva ha portato a individuare le tecnologie più idonee al raggiungimento di questo fine. Le ultime due sezioni descrivono i due sistemi tecnologici scelti, la loro storia e le caratteri- stiche specifiche. Descriviamo inoltre le modalità generali di utilizzo dei sistemi informatici scelti.

5.1

Lo stato dell’arte

Una piattaforma di supporto per il lavoro collaborativo deve integrare una componente di descrizione e attivazione dei processi come flussi di lavoro e un’altra di memorizzazio- ne e gestione delle informazioni. Con questa premessa abbiamo individuato nei motori BPMN 2.0 e nei sistemi ECM le tecnologie più appropriate per la realizzazione di un simile strumento di supporto.

Il mercato attuale offre molte soluzioni per entrambe le tecnologie, rendendo l’indivi- duazione di software candidati quanto mai complessa. Un filtro importante che abbiamo adottato per la ricerca è stato la scelta di utilizzare software open source (OSS). Conside- rato che uno dei fini di questa tesi è la sperimentazione di un sistema di supporto, abbiamo bisogno di strumenti dotati di una licenza gratuita e che consentano l’accesso al codice sorgente e una sua eventuale modifica.

Gli argomenti a favore dell’utilizzo di un OSS non mancano:

• si tratta di strumenti «technologically neutral» [49], che non incontrano problemi di compatibilità con sistemi operativi e altri software in uso

• il mercato degli OSS sta conoscendo negli ultimi anni una forte espansione, con una distribuzione capillare dei suoi prodotti

26 CAPITOLO 5. ACTIVITI E ALFRESCO • l’utilizzo di sistemi open source è diffuso sia in ambito aziendale che governativo in quanto permette una riduzione dei costi e la liberazione dai vincoli dei sistemi proprietari, fornendo nel contempo una spinta all’innovazione [47]

• la Commissione Europea ha stilato una direttiva per promuovere i programmi alter- nativi ai sistemi proprietari1 [47]

La ricerca ha quindi riguardato in prima istanza i motori BPMN 2.0 OS. Anche in questo caso le soluzioni disponibili sono numerose, tali che un’analisi accurata di tutte le possibilità avrebbe richiesto un carico di lavoro eccessivo per gli scopi di questa tesi. Attraverso la consultazione della letteratura [18, 27, 28] e la consulenza di alcuni addetti ai lavori, abbiamo individuato quattro sistemi:

Activiti: supporta tutti gli aspetti del Business Process Management, sia quelli non tecnici (analizzare, modellare e ottimizzare i processi aziendali) che quelli tecnici (creazione di un supporto software). Questo strumento ha come obiettivo un utilizzo quoti- diano dei processi aziendali eseguibili, facilitando i rapporti fra referenti aziendali e sviluppatori, ma anche il suo inserimento in azienda. Activiti non sostituisce tutti gli strumenti esistenti, ma tratta con questa diversità [5]. Questo è possibile perché è costituito da un motore eseguibile in un qualsiasi ambiente Java (e quindi facile da utilizzare per gli sviluppatori Java), che supporta nativamente lo standard BPMN 2.0 [3].

Bonita: è una piattaforma software basata sui processi che permette agli sviluppatori di costruire applicazioni aziendali che possono essere adattate in tempo reale. Bonita permette di disegnare graficamente processi aziendali utilizzando BPMN 2.0. Questi possono essere connessi a sistemi esterni, aggiungendo dati aziendali e disegnando un’interfaccia utente, così che Bonita BPM generi un’applicazione. La piattaforma utilizza un motore leggero e programmato in Java ed è possibile sfruttare la serie completa di API Java e REST per semplificare l’integrazione. Il portale web permette di eseguire i compiti quotidiani e gestire le applicazioni, ma è anche possibile creare un’applicazione completamente personalizzata per gli utenti finali [21] .

camunda BPM: è una piattaforma software per la gestione di flussi di lavoro e processi di business, nata nel 2012 da una biforcazione di Activiti [19, 27]. Consente di modellare ed eseguire BPMN 2.0 per l’automazione dei processi, CMMN 1.1 per la gestione dei casi e DMN 1.1 per la gestione delle decisioni [22]. Il fulcro è un motore per l’esecuzione dei modelli che supporta gli standard OMG. Camunda BPM viene fornito con un insieme di applicazioni che aiutano l’utente a modellare, eseguire e amministrare i processi. Queste applicazioni interagiscono con la REST API pubblica del motore centrale. Si possono creare applicazioni personalizzate che possono a loro volta usare la Java API pubblica del motore centrale [24].

jBPM: è una suite BPM flessibile con caratteristiche di gestione dei processi usabili sia dagli utenti commerciali che dagli sviluppatori. La base di jBPM è un motore di flussi

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