se progetti che non sono dissimili da quelli delle vecchie case borghesi di inizio secolo. Ci si accontenta esclusivamente di eliminare gli spazi superflui, ma la tipologia non subi- sce variazioni sostanziali e la costruzione continua ad essere dispendiosa. Questo frena l'impegno profuso nel realizzare nuovi ap- partamenti. Al massimo si inizia a praticare la sperimentazione dell’uso di servizi collettivi a livello di quartiere.
La strada da intraprendere era evidentemen- te diversa. Non occorreva continuare a ridur- re gli spazi, serviva un'abitazione totalmente diversa, per concetto, da tutte quelle realizza- te fino ad allora, che fosse anche veloce ed economica da costruire e che quindi sfruttas- se le nuove nozioni di tipizzazione e standar- dizzazione, ricorrendo a tecniche e materiali nuovi. 14
La soluzione chiave era di ridurre il volume costruito e spingere la gente a sfruttare ser- vizi comuni integrati nel blocco residenziale in modo tale da risparmiare la costruzione degli stessi servizi per ogni cellula. Una “collettivizzazione” della vita, insomma, che oltre a portare benefici economici era, in fon- do, anche l'obbiettivo della trasformazione sociale.
Si cerca, dunque, di mettere a punto nuove cellule tipo e il loro successivo assemblaggio sulla base di percorsi funzionali orizzontali e verticali.
L'edificio non deve essere più solo una sem- plice combinazione di appartamenti, ma deve fornire una serie di attrezzature collettive che
to cope with this emergency special re- search commissions were quickly estab- lished.
The first phase of the study of the problem produced projects which were not dissimilar to those of the old houses of the previous century.
Typology didn’t undergo to substantial changes and construction continued to be expensive, even if spoiled of the most of un- necessary parts and reduced to a small dwelling. This conception hampered the ef- forts in achieving a new apartment form. The only really innovative feature was, at that point, the experimentation of the use of com- mon services provided at the neighborhood level.
The way to be pursued for a real housing revolution was clearly different. It wasn’t necessary to continue to reduce the space, what was really needed was a totally differ- ent concept for houses which had to be also fast and inexpensive to be built. For this rea- son started to be taken in a great account standardization, techniques and new con- struction materials.14
The key solution was to reduce the built vol- ume and push people to take advantage of common services integrated into the residen- tial block in order to save on the implemen- tation of the same facility, as the kitchen, in every cell. A "collectivization" of life, in short, that in addition to bringing economical bene- fits was, after all, also the goal of socialist transformation.
The aim was to develop new cell type 14. Ernst May diede un grande contributo a riformare la tecnica di pianificare nuove città nella giovane Unione Sovietica. La crisi del
'29 e l'affacciarsi sul panorama politico delle ombre del Nazionalsocialismo pongono fine alla felice stagione a Francoforte ma la professionalità di May non passa inosservata a livello internazionale tanto che viene convocato, assieme ai suoi collaboratori, con l'incarico di redigere il piano della prima città di fondazione socialista : Magnitogorsk. Le vicende riguardanti la costruzione della città sono molto articolate ma, a tutti gli effetti, fornì il primo modello per una stagione molto intensa di fondazione di nuove città che si è protratta fin quasi al crollo del blocco sovietico.
Ernst May gave a great contribution to reform urban planning in Soviet Union. After 1929, due to de great crisis and rising of Na- tional-socialism, May decided to flee to Soviet Union with some of his collaborators to participate in the great project of design a brand new city in the Urals: Magnitogorsk. Even if the founding of the city had a very troubled history, it was the first and decisve prototype of any other planned city in the Eastern Block til its dissolution.
type and their subsequent assembly on the basis of functional pathways horizontal and vertical.
In 1928 the study section devoted to typing and normalization of housing, under the management of Moisej Ginzburg, announced a competition to find new solutions.
And the most interesting result will be what later be called "Strojkom Cell".
The goal of these prototypes is to decrease the surface of a family flat from 50 square meters to 30 square meters, a small space but very well thought-out that allowed a fam- ily to live in better conditions than those of- fered by the cohabitation bourgeois apart- ments which were used commonly at that time.
The result of an affination of that prototype is the cell known as “type F”, with astandard of 27 square meters or 30 in the improved ver- sion, which was meant to ensure the best of the essential values: the family intimacy, the total separation from families and neighbors and not least, a rich Community life to be exercised in the aisles (or covered streets, as they were defined in the project) and in com- mon areas designed for this purpose. Starting from this first prototype, according to the research group of Strojkom, studies should move to something even more ad- vanced and radical: common dwelling.15
In 1925 the Moscow Soviet launches a com- petition for a project of common housing for a population of around 750-800 which should contain all the features characteristic for common housing: dining room, kitchen, 15. Una delle fonti più autorevoli sullo sviluppo di queste architetture è sicuramente Anatole Kopp, membro del movimento degli Urbanisti
Marxisti in Francia negli anni ’60 e ’70,
Anatole Kopp, even member of the French Marxist Planners Movement in the 60s and 70s, is one of the most appreciated scholars concerned on the development of this kind of architecture.
16. Ivan Leonidov (1902-1959) fu studente e poi docente alla scuola Vchutemas (Вхутемас) di Mosca, un’istituzione estremamente affine al Bauhaus. Nel 1929 partecipò al concorso di progetto per Magnitogorsk, poi vinto da Ernst May, la prima città sovietica di fondazio- ne. propose il modello che poi si sarebbe consolidato nel microrayon evitando le residenze comuni ma spostando tutto dalla scala dell’edificio a quella di quartiere.
Ivan Leonidov (1902-1952) was trained, and later became professor, at the Vchutemas (Вхутемас) in Moscow, an institution quite simi- lar to the German Bauhaus. In 1929 took part in the competition for Magnitogorsk and, even ifi his project wasn’t chosen as the win-
compensino l'economia di spazio e di servizi operata nell'ambito della singola cellula. Nel 1928 la sezione di studio dedicata alla ti- pizzazione e normalizzazione dell'edilizia abi- tativa posta sotto la direzione di Moisej Gin- zburg bandisce un concorso per trovare nuo- ve soluzioni. Il risultato più interessante sarà quello che in seguito verrà definito “cellula Strojkom”.
L'obbiettivo di questi prototipi è quello di far scendere la superficie di una cellula familiare dai 50 mq comuni utilizzati ai 30 mq, uno spa- zio piccolo ma davvero ben congegnato che permette ad una famiglia di vivere in condi- zioni migliori di quelle offerte dagli apparta- menti usati in coabitazione.
Nasce così la cellula di tipo F, 27 mq standard, 30 nella versione migliorata, che doveva ga- rantire il meglio dei valori essenziali di ogni tipo di vita: l'intimità familiare, la separazione totale dai nuclei familiari vicini e, non ultima, la vita comunitaria da esercitarsi nei corridoi (o strade coperte, come vengono definite nel progetto) e negli spazi comuni appositamente concepiti.
A partire da questo primo prototipo, secondo il gruppo di ricerca dello Strojkom, è necessa- rio studiare qualcosa di ancora più avanzato e radicale: la casa-comune. 15
Nel 1925 il soviet di Mosca lancia un concorso per un progetto di casa comune per una po- polazione di circa 750 - 800 che dovesse con- tenere tutti gli elementi che diventeranno il programma obbligatorio della casa comune. La prima fase di ne: stanza da pranzo, cucina, locali di servizio collettivi, lavanderia comune