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La qualificazione del sistema economico dell’ospitalità

Nel documento Rapporto 2000 (.pdf 1.4mb) (pagine 88-93)

La descrizione del sistema economico legato all’ospitalità effettuata attraverso questo studio e le ”opinioni” registrate attraverso gli imprenditori permettono di avanzare alcune considerazioni in merito alle strategie e alle indicazioni sul futuro del sistema ospitale, coerentemente a quelle che sono le linee della programmazione regionale.

L’obiettivo è quello della qualificazione del sistema stesso, ovvero alla creazione di un ambiente regionale, fisico, sociale, funzionale, che tragga vantaggi da questa realtà, che sappia sfruttarne a pieno le potenzialità.

Il fatto di essere un sistema regionale, internamente coeso e relazionato porta vantaggi:

- verso l’interno in quanto permette non solo di ridistribuire reddito, ma anche di creare e raccogliere conoscenze dall’esterno e di ridistribuirle a tutti. Infatti in una realtà come quella evidenziata dovrebbe essere più facile non solo entrare nelle reti del proprio settore per chi oggi si trova in posizione marginale rispetto al mercato, ma anche di entrare in contatto e di inserirsi in reti di altri settori;

- verso l’esterno dato che visto come unico il sistema riesce più facilmente ad inserirsi in reti globali, oltre che a trarre benefici sfruttando le reti di internazionalizzazione dei singoli settori che già esistono;

- e ancora verso l’esterno in quanto disporre di un ampio bacino di domanda turistica come avviene in Emilia Romagna da un lato, e dall’altro di avere un sistema forte di attività ad essa collegate rappresenta un punto di forza anche per quanto riguarda l’attrazione e la creazione di nuove imprese che possono trovare nell’area una “palestra” in cui sperimentare con la possibilità poi di affermarsi in altri mercati.

La sensazione principale è che nonostante il sistema sia articolato e forte e anche portatore di informazioni, capacità e saperi, non sono ancora state trovate le sinergie e le modalità affinché gli scambi di informazioni, e non solo, avvengano.

Il territorio infatti è costellato di relazioni e scambi tra le imprese e ciò facilita il processo di “miglioramento continuo” che è la base da cui parte la qualità anche nel turismo.

In pratica la qualificazione del sistema passa attraverso cinque punti fondamentali, che di seguito vengono descritti.

3.1 Il riconoscimento del sistema economico dell’ospitalità

Riconoscere il sistema significa innanzitutto comprenderne il suo valore, i vantaggi che comporta e soprattutto le possibilità di sviluppo futuro.

Questo studio ha avuto il compito di far emergere e conoscere il sistema economico ospitale dell’Emilia Romagna. A determinarne lo sviluppo futuro saranno aspetti diversi quali la visione strategica, il governo delle parti che formano la stessa catena, insomma un coordinamento sistemico di tutti i settori che sono direttamente o indirettamente collegati.

Occorre quindi che le informazioni sul sistema siano diffuse e che avvenga il riconoscimento innanzitutto da parte di chi programma e gestisce il turismo a livello generale, e in questo caso la programmazione regionale deve giocare un ruolo di primo piano, e poi via via nelle sedi più idonee, fino al singolo imprenditore.

3.2 La comunicazione interna

Il passaggio diretto dalla consapevolezza di chi programma a chi invece lavora nel sistema non può che essere effettuato attraverso una complessa e forte azione di comunicazione rivolta a tutti gli operatori della regione.

In primo luogo per avvicinare alla logica di sistema tutti quegli operatori che ad oggi non sanno che esiste un nesso tra la loro attività e il turismo.

Basti pensare ad esempio alle imprese agricole per le quali è stato rilevato come da un lato fatichino a percepire il turismo come elemento di traino alla loro attività, dall’altro quando ne acquistano consapevolezza sono tra quelle che ne beneficiano di più.

In secondo luogo per coinvolgere nel processo di sviluppo anche quelle imprese “marginali”, che soprattutto per la loro piccola dimensione stentano ad inserirsi in ambiti di mercato più ampi.

In terzo luogo per dare avvio ad azioni comuni in campi diversi offrendo degli spunti alla capacità di intraprendere.

Si pensi ancora all’esempio dell’agricoltura e alle relazioni che la stessa intrattiene con l’industria alimentare. Data l’importanza della produzione alimentare e più in generale dell’enogastronomia nella marca regionale e il forte coinvolgimento degli operatori dell’industria alimentare (che potrebbe ancora aumentare se si considera che tra questi imprenditori c’è anche la quota maggiore di quelli che non riescono a indicare il grado di relazioni) si intravedono già le possibilità di lavorare insieme anche con gli agricoltori su più fronti.

In primo luogo sulla promozione, e poi sul miglioramento e la qualificazione della produzione stessa, attraverso l’estetica, la diffusione di marchi, le produzioni biologiche, ecc.. Infine non è da sottovalutare che un passaggio di comunicazione interna potrebbe comunque incrementare e qualificare i progetti oggi messi in campo nei diversi settori, primo tra tutti quello della promozione e della commercializzazione delle imprese turistiche.

Un esempio concreto è la legge 7 che come noto stimola e premia le aggregazioni tra imprese di settori diversi, e che potrebbe trarre benefici diretti da una qualificazione del sistema economico dell’ospitalità

Occorre allora trovare dei luoghi e degli strumenti efficaci di comunicazione che sappiano coniugare l’esigenza di informare una mole di soggetti non indifferente, di fornire informazioni tempestive e utili derivanti da ambiti e settori diversi, di cogliere gli stimoli provenienti dall’esterno.

3.3 La comunicazione esterna

La visone strategica del sistema e la sua comunicazione come tale all’esterno portano dei vantaggi al sistema stesso in ambiti diversi.

Innanzitutto l’unità porta un valore aggiunto nella contrattazione istituzionale sia a livello nazionale che internazionale, in quanto la forza di ogni singolo settore si somma a quella degli altri settori.

Ma soprattutto porta un valore aggiunto nella competizione sul mercato:

quando si parla di sistema ospitale le forze in campo abbiamo visto si moltiplicano e quindi si moltiplic ano i canali e i mercati su cui poter fare leva.

A fianco a nuovi ospiti si può prevedere quindi la presenza di nuove imprese, nei settori considerati ma anche in ambiti innovativi, che rafforzano e qualificano allo stesso tempo il sistema dell’ospitalità.

3. 4 Gli incentivi

Tra gli obiettivi di questo lavoro c’era quello di creare le premesse affinché aree definite mature dove il turismo ha un incidenza sull’intero sistema economico, potessero farsi forza di questa consapevolezza per ottenere finanziamenti.

Ciò appare strategico in una regione come l’Emilia Romagna che vede diverse aree “tagliate fuori” dai provvedimenti e dai programmi di finanziamento nazionali ed europei

Se pensiamo solo all’area di Rimini dove un improbabile crollo degli arrivi e delle presenze metterebbe in gioco l’esistenza di una molteplicità e varietà di imprese e persone non indifferente, questo aspetto appare certamente confermato, considerati i risultati in termini non solo di impatto ma di complessità del sistema e dei possibili sviluppi.

Tuttavia ci sono però altri aspetti da non sottovalutare nel vedere il turismo come un sistema economico e non come una mera conta di arrivi e presenze.

Innanzitutto il fatto di equiparare le imprese oggi definite turistiche a quelle di tutti gli altri settori e quindi di procedere ad applicare alle stesse le logiche di finanziamento, di agevolazione, ma anche di informazione ed assistenza tecnica.

La visione industriale del turismo per esempio può avvicinare le imprese, dar loro l’opportunità di incontrarsi, passarsi know how, ottenere semplificazioni a livello burocratico, scambiarsi funzioni. E può trovare sbocchi anche in strumenti che possono essere rafforzati quantitativamente e qualitativamente come lo “sportello unico” che già in iter legislativo viene citato nella legge quadro sul turismo.

Da non sottovalutare poi il fatto che se coordinati gli effetti e l’efficacia degli investimenti aumentano. Ci sono settori che non possono che essere agevolati dal fatto di beneficiare di interventi e finanziamenti in ambiti ad essi collegati

3.5. La formazione

Nel campo della formazione la visione sistemica porta ad importanti novità nel turismo, ma più in generale in tutta la formazione regionale.

Si aprono infatti delle nuove frontiere sia in campi consolidati che in aree del tutto nuove seguendo alcune direttrici fondamentali:

- la richiesta esplicita degli operatori in alcuni settori; si tratta come evidenziato dalle interviste sul campo di “lavorare” sulla qualificazione delle figure esistenti sul mercato di “fascia bassa”, dai commessi ai banconisti, ai camerieri. Le novità in questo campo investono temi quali le lingue, la capacità di relazioni con l’esterno, insomma la capacità di fare accoglienza;

- le debolezze rilevate tra gli aspetti che rendono oggi competitivo il sistema dell’ospitalità; in particolare nel campo dei servizi alle imprese puntando sull’innovazione e l’investimento nella conoscenza e lo sfruttamento di tutte le reti e gli strumenti possibili;

- gli ambiti innovativi di colle gamento e di relazione all’interno del sistema; in un sistema come quello ospitale i “saperi” delle aziende e delle persone assumono un ruolo strategico nel passaggio di informazioni e nello scambio di conoscenze. Occorre allora investire per preparare a queste funzioni soggetti che sappiano trasferire il know how in aree quali ad esempio la ricerca, la progettazione e il marketing;

- la preparazione verso nuovi segmenti di domanda; non vanno trascurate ovviamente le opportunità che si aprono dall’allargamento del mercato a soggetti “nuovi” per il turismo, come i disabili, gli anziani, ecc.

3. LA QUALITÀ NEL SISTEMA TURISTICO

Nel documento Rapporto 2000 (.pdf 1.4mb) (pagine 88-93)