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3.2 Industria 4.0 e Global Value Chain

3.2.3 La stampa 3D e la curva di "smile"

Un'area di interesse dell'analisi della GVC è la distribuzione del valore aggiunto tra le varie funzioni, le location geografiche e gli attori di differenti dimensioni. La nozione che certe attività nella GVC aggiungono più valore al prodotto finale rispetto ad altre ha condizionato il

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modo in cui le imprese leader organizzano le loro varie attività di pre-produzione, produzione e post-produzione. Da una prospettiva di GVC, la curva di smile rappresenta l'abilità di un impresa leader di separare ed esternalizzare attività ad un basso valore aggiunto e di generare o accedere ad una svolta tecnologica.

Il focus in questo caso è sulla ridistribuzione funzionale che avviene grazie all'adozione di tecnologie digitali. Rehnberg e Ponte (2018) hanno esaminato se la curva di smile possa cambiare nelle GVCs dove l'adozione di 3DP è tecnicamente flessibile e se è probabile vedere maggiori o minori funzioni lungo la GVC. Lo studio è stato svolto discutendo la posizione della curva (freccia verticale), la sua forma e il numero di funzioni incluse in ogni fascio di attività (pre-produzione, produzione e post-produzione, freccia orizzontale).

Figura 1: Illustrazione concettuale del potenziale impatto della 3DP sulla ristrutturazione del GVC

Fonte: Rehnberg, Ponte (2018).

La stampante 3D è stata proclamata come una rivoluzionaria tecnologia che può alterare il modo nel quale la produzione è organizzata durante il tempo e lo spazio, con importanti effetti redistributivi sulla geografia e la dimensione delle attività di produzione.

Un ampia adozione della 3DP ha impatti sulla ristrutturazione, l'aggiornamento e la distribuzione del valore aggiunto lungo la GVC della manifattura. La distribuzione del valore aggiunto sta mutando perché i produttori stanno acquisendo nuove capacità, nuovi attori stanno accedendo alle catene e gli investimenti di transazioni specifiche stanno diminuendo. Nelle due figure successive vengono presentati due scenari tipici ed ideali, ma non reciprocamente esclusivi, poiché è probabile che continuino a co-esistere. La distinzione tra i due scenari è utile poiché ognuno ha distinte implicazioni sulla ristrutturazione della GVC e

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su come il valore aggiunto è probabilmente distribuito lungo la catena. In entrambe le figure la linea spessa denota il possibile scenario futuro, mentre quella più leggera denota lo stato attuale.

Figura 5: Adozione del 3DP e la Curva di "smile" del valore aggiunto (Scenario 1)

Fonte: Rehnberg, Ponte (2018).

Il primo è uno scenario complementare, nel quale si sovrappongono la 3DP e le tecnologie tradizionali di manifattura. In tal modo si riproducono le relazioni di potere nelle catene globali del valore e l'attuale distribuzione del valore aggiunto nella curva di "smile". La 3DP è applicata nelle attività di pre- e post-produzione. Le attività di pre-produzione riguardano rapide prototipazioni o la fabbricazione di macchine utensili specializzate per la produzione. La tecnologia è applicata per diminuire i cicli di sviluppo dei prodotti che sono successivamente creati in massa usando le tecnologie tradizionali e le infrastrutture. Questo implica un nuovo livello di controllo e coordinazione, guidato principalmente non dalla quantità o qualità dei prodotti, ma dal controllo del tempo e dello spazio per fornire prodotti personalizzati nella giusta location e con il minor tempo possibile di consegna. In questo scenario complementare, la 3DP incentra la fonte di vantaggio competitivo non sull'abilità di produrre alti volumi a basso costo, ma in direzione di altre aree della catena del valore. Infatti si concentra anche su attività di post-produzione come il design o addirittura la proprietà del network dei consumatori. Un ulteriore modifica delle esistenti strutture di GVCs avviene nel momento in cui il potere viene rafforzato nelle mani degli attori che hanno accesso alle informazioni sui bisogni dei consumatori finali. Come nella classica curva di "smile", anche

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in questo caso il valore aggiunto non si muove sulla produzione, ma sono proprio i cambiamenti presenti nelle attività di pre- e post-produzione che rendono la curva di "smile" più intensa. La riduzione dei costi potrebbe facilitare l'accorpamento di alcune attività, ma il numero di funzioni e la loro distribuzione geografica in base agli attori e dimensioni non cambia. Le imprese con i più alti volumi di produzione e le economie di scala più importanti hanno subito questa variazione nella distribuzione del valore lungo la catena. In queste GVCs, esistono strutture e relazioni di potere che probabilmente sono rinforzate dall'adozione di 3DP.

Figura 6: Adozione del 3DP e la Curva di "smile" del valore aggiunto (Scenario 2)

Fonte: Rehnberg, Ponte (2018).

Il secondo è uno scenario sostitutivo, dove la manifattura tradizionale è superata (completamente o significativamente) dalla stampa 3D. La produzione in specifiche GVCs si muove più significativamente verso la 3DP e risulta più lontana dalla manifattura tradizionale. In tale scenario la produzione diventa più decentralizzata e più vicina al consumatore finale. In questa situazione sarebbe più logico accorpare le attività presenti nella catena e diminuire il numero di funzioni complessive nella GVC. Tecnologie come la 3DP riducono infatti la necessità delle fasi di assemblaggio, packaging e trasporto. La produzione diventa sempre più basata sulla domanda rispetto al primo scenario e la curva di smile del valore aggiunto si appiattisce per diventare più simile ad un "sorrisetto", con un valore aggiunto più equamente distribuito lungo le funzioni accorpate.

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Come nel primo scenario, la posizione dell'asse delle x dipenderà dall'abilità degli attori della catena del valore di accedere ai dati dei consumatori preziosi per la produzione personalizzata. Dipenderà anche dalla loro abilità di fare un completo uso del 3DP per realizzare nuovi prodotti e formulare nuovi bisogni dei consumatori.

In questo scenario sostitutivo, la distribuzione geografica delle funzioni cambia più radicalmente rispetto allo scenario complementare, con una produzione in movimento verso i mercati di consumo e con una GVC che assume configurazioni più regionali/locali. Questo potrebbe includere alcuni gradi di reshoring delle funzioni verso il Nord America e l'Europa, dato che queste due regioni dominano per le loro capacità di installazione e domanda del 3DP. Le operazioni su larga e piccola scala possono coesistere. La 3DP potrebbe facilitare una significativa trasformazione nelle catene globali del valore dove i volumi produttivi sono bassi, le economie di scopo più importanti e dove i materiali produttivi possono essere trasformati attraverso tecnologie di stratificazione. Questo potrebbe includere una tendenza verso una struttura di governance multipolar, almeno nel medio termine, ed un espansione dei ruoli delle imprese leader del 3DP nell'adottare GVCs.

Una delle principali differenze tra i due scenari si basa sulla distribuzione del valore tra le GVCs. Nello scenario complementare, nella produzione sono ancora presenti il lavoro intensivo e i processi con un basso valore aggiunto. Si rischia perciò che con una ulteriore produzione di tipo digitale l'attuale curva di smile del valore aggiunto diventi più stretta e più profonda. Nello scenario di sostituzione, è probabile che il peso del valore aggiunto aumenti nelle attività produttive, con la possibilità di trasformare la curva di smile in un "sorrisetto". In quest'ultimo caso assisteremmo ad una più equa distribuzione del valore aggiunto lungo la GVC ideale e tipica.

Quest'ultimo scenario potrebbe anche avere significativi impatti sia sulla localizzazione della produzione con una parziale regionalizzazione o reshoring delle attività produttive che sulla dimensione delle operazioni con la coesistenza di produttori grandi.

Da un punto di vista geografico, una questione chiave irrisolta è sapere in che misura una possibile ridistribuzione del valore aggiunto lungo la GVC potrebbe toccare differenti paesi, dato che le imprese leader che forniscono tecnologie 3DP e acquirenti leader delle stesse sono localizzati principalmente in Nord America ed Europa. Coloro che si trovano nella parte nord del globo stanno attualmente perseguendo obiettivi di stampa 3D, mentre il ruolo dei futuri attori in altre regioni con limitato accesso a queste tecnologie e competenze è ancora incerto.

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