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La struttura spaziale dell’organizzazione sanitaria in Slovenia

CONTESTO: LA SALUTE A LIVELLO NAZIONALE E COMUNITARIO

3.2 La struttura spaziale dell’organizzazione sanitaria in Slovenia

ciali a livello europeo può concorrere a determinare forti spostamenti delle popolazioni dai NMS verso gli OMS, con conseguenze sociali ed economiche rilevanti. Da qui il ri-chiamo della direttiva 2004/38/CE alla necessità di evitare che il cittadino comunitario possa diventare un onere eccessivo per il sistema di assistenza sociale dello stato mem-bro ospitante, e la possibilità di un suo allontanamento nel caso in cui ciò si verifichi.

Il decreto contiene numerose altre innovazioni all’impianto generale che negli ultimi 10 anni ha disciplinato l’ingresso e il soggiorno di cittadini stranieri in Italia. Il cittadino comunitario non dovrà più recarsi in Questura per richiedere la carta di sog-giorno, ma all’Ufficio Anagrafe del comune di residenza, che rilascerà l’attestazione di regolarità del soggiorno. Salvo che per i lavoratori stagionali, l’attestazione di soggiorno non avrà una scadenza, ma la perdita dei requisiti comporterà la decadenza dal diritto di soggiorno. In precedenza la carta di soggiorno rilasciata dalla Questura costituiva di per sé presupposto per l’accesso a determinate prestazioni o servizi, a parità di condizioni con il cittadino italiano. Il sistema che si sta ora affermando prevede, invece, che gli enti come l’Azienda USL, i Servizi sociali o l’Ufficio Casa del Comune debbano verificare direttamente il possesso dei requisiti di soggiorno da parte del cittadino comunitario.

3.2 La struttura spaziale dell’organizzazione sanitaria in Slovenia

Fin dal momento dell’indipendenza dalla Yugoslavia avvenuto nel 1992, la Re-pubblica di Slovenia ha implementato un sistema di assicurazione sociale di tipo bi-smarckiano basato su un unico soggetto assicuratore pubblico regolato dalla legge e amministrato dall’Health Insurance Institute of Slovenia (Albreht T. et alii, 2009).

In Slovenia esistono tre diversi gradi rispetto al diritto della popolazione di rice-vere assistenza sanitaria:

1. il primo attiene alla previsione costituzionale che assegna allo Stato la responsa-bilità, attraverso lo sviluppo sia di politiche economiche, ambientali e relative all’istruzione, sia di misure fiscali e infrastrutturali, di stabilire gli incentivi e le condizioni necessari affinché ogni individuo possa esercitare consapevolmente il proprio diritto alla salute;

2. il secondo livello coinvolge fondamentalmente i datori di lavoro i quali sono re-sponsabili per la salute e la sicurezza dei lavoratori nell’ambiente di lavoro, an-che mediante il versamento di contributi a copertura di infortuni e malattia dei loro lavoratori subordinati;

3. il terzo livello si riferisce all’obbligatorietà dell’assicurazione sanitaria in pre-senza di determinati requisiti.

72 Diversamente dalla situazione italiana dove il cittadino deve fare riferimento alla propria USL di residenza in merito alla scelta del medico di medicina generale (tranne alcune marginali situazioni relative ad un momentaneo spostamento del luogo di resi-denza, in cui è possibile scegliere un medico anche al di fuori del Comune di residenza per un tempo determinato - da tre mesi ad un massimo di un anno -), il cittadino sloveno è libero di scegliere il proprio medico curante senza alcuna limitazione amministrativa o territoriale (Comuni, Regioni statistiche o sanitarie). Inoltre, sempre difformemente alla realtà italiana, il cittadino sloveno ha anche diritto ad un proprio dentista personale50, ed esso può sempre decidere di contattare un altro MMG se desidera una seconda opinione medica.

Il sistema centralizzato di assicurazione sanitaria obbligatoria (Compulsory Health Insurance - CHI), rispetto al quale non è data facoltà ai soggetti obbligati di dis-sociarsi, prevede l’assicurazione sia dei contribuenti, suddivisi in 21 categorie, che delle persone a loro carico. Le principali categorie sono i lavoratori dipendenti occupati, i la-voratori disoccupati, i pensionati, gli agricoltori, gli artigiani e i lala-voratori autonomi.

La CHI non copre quasi mai tutto il costo delle prestazioni assistenziali. Vale a dire che il legislatore sanitario sloveno ha inteso diminuire la discrepanza tra il poten-ziale economico dei fondi pubblici raccolti dallo HIIS e il costo reale dei programmi sa-nitari introducendo meccanismi di co-pagamento a carico degli assicurati. L’atto legisla-tivo applicabile all’assicurazione e all’assistenza sanitaria (Health care and health in-surance act - 1992) prevede comunque a favore di determinate cerchie di persone o di alcune malattie la totale copertura dei costi a carico del sistema sanitario. Le altre pre-stazioni, invece, sono coperte solamente quota parte dall’ente assicuratore sulla base di percentuali di co-pagamento a carico dell’assistito comprese tra il 5% e il 75%, le re-stanti rimanendo a carico del fondo nazionale.

Il sistema sanitario sloveno è basato, perciò, sulla divisione dei costi tra un fondo di origine pubblica amministrato dallo HIIS e alimentato attraverso la CHI e un fondo privato costituito dai cosiddetti co-pagamenti. Un co-pagamento è definito per la mag-gior parte dei servizi sanitari ed è pagato da chi lo riceve, a meno che quest’ultimo non abbia sottoscritto un’apposita assicurazione sanitaria volontaria (Voluntary Health In-surance - VHI) a copertura del rischio, anche se sempre all’interno del sistema sanitario (HIIS). Sebbene i co-pagamenti individuali non siano eccessivamente alti, l’ammontare totale per un paziente affetto da malattie croniche o che necessiti di trattamenti intensivi potrebbe risultare comparativamente troppo alto. Per questo motivo quasi tutta la popo-lazione partecipa al programma di assicurazione volontaria. La CHI copre completa-mente i seguenti servizi sanitari:

50 Sebbene il diritto sia universalmente previsto, non sempre è effettivamente esercitabile a causa della

scarsità di professionisti odontoiatri che hanno scelto di accreditarsi nell’ambito del sistema sanitario (Al-breht T. et alii, 2009).

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- i trattamenti nei confronti dei minori di 18 anni e degli studenti di età inferiore a 26 anni;

- i trattamenti relativi, in senso lato, alla gravidanza, dalla pianificazione familiare alle cure neonatali;

- i trattamenti correlati all’infezione HIV;

- i trattamenti delle malattie e degli infortuni connessi alla sfera lavorativa, oltre ad una vasta serie di specifiche malattie come il diabete, l’epilessia, la sclerosi multipla, le malattie mentali, la paraplegia…;

- donazioni e trapianti di tessuti ed organi, così come i trattamenti medici di emer-genza.

Coerentemente con lo Health care and health insurance act le persone assicurate allo HIIS hanno il diritto ad essere esaminate e trattate all’estero nel caso in cui tali pre-stazioni non siano disponibili in patria, sempre che le loro condizioni di salute giustifi-chino tale rimando ad altro sistema sanitario.

L’Istituto assistenziale (HIIS) decide sulla legittimità dell’invio all’estero dell’assicurato attraverso l’attivazione di un procedimento amministrativo che viene completato da un medico nominato dallo HIIS o da una Commissione sanitaria dello HIIS medesimo.

I cittadini stranieri assicurati provenienti dai Paesi membri UE, dai Paesi SEE e dalla Svizzera sono autorizzati ad utilizzare i servizi sanitari necessari in campo medico durante la loro permanenza in Slovenia, sempre tenendo conto della natura dei servizi richiesti e dell’attesa durata del loro soggiorno, come previsto dal <regolamento>.

Usando la EHIC tali cittadini stranieri possono esercitare i predetti diritti, ad e-sempio, rivolgendosi direttamente ad un MMG (general practitioner) appartenente al settore sanitario primario che operi in convenzione con lo HIIS. Il cittadino straniero, per poter rivolgersi ad un medico specialista o per essere ricoverato in un ospedale ge-nerale o di specialità compreso nel settore sanitario secondario o terziario, necessita di un’apposita proposta rilasciata dal MMG. In caso di emergenza medica l’assistenza può essere ottenuta direttamente presentandosi nel più vicino ospedale dove non sono richie-sti pagamenti addizionali (co-pagamenti) almeno fino a quando i servizi sono coperti completamente dal CHI.

Infatti, come anticipato, i servizi sanitari sono disponibili gratuitamente ma solo fino ad una certa percentuale del loro valore, poiché alcuni di essi richiedono un paga-mento addizionale compreso tra il 5% ed il 75% del loro valore.

Con riferimento agli altri Stati, con alcuni – Repubbliche di Macedonia e di Cro-azia - la Slovenia ha concluso appositi accordi bilaterali che in sostanza prevedono l’utilizzo dei servizi sanitari sloveni come nel caso dei cittadini comunitari ma dietro presentazione di appositi formulari autorizzatori.

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Con i restanti Stati, con i quali non sono stati conclusi accordi, i relativi cittadini stranieri devono pagare loro stessi per le cure mediche ricevute. Conformemente alla propria legislazione (Health care and health insurance act - 1992) lo HIIS gestisce un fondo per l’assistenza medica urgente a favore dei cittadini stranieri di residenza scono-sciuta e per quelli che non possono provvedere al pagamento delle cure.