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Gli eventi hanno effetti diversi sulle località in cui si svolgono, che influiscono sia sull'ambiente fisico che sulla collettività e non sempre sono positivi. La

59 valutazione degli effetti e degli esiti, quindi il controllo delle performance conseguite, non era approfondita, fino a poco tempo fa, in maniera sistematica da studiosi e organizzatori, soprattutto in una logica di marketing; tanto è che da uno studio emerse che solo il 40% degli organizzatori raccoglieva opinioni e feedback dai partecipanti e solo il 15% li intervistava. Negli ultimi anni però questo tema sta acquisendo sempre più importanza, grazie anche al crescente ricorso a strutture e strumenti di auditing e reporting per misurazioni non solo economiche, ma pure socio-ambientali. La valutazione è un processo, un insieme di attività interrelate quali l'osservazione, il monitoraggio e la misurazione dell'implementazione di un evento, volte al conseguimento di un risultato finale; dunque, durante l'evento si effettua un'osservazione diretta e una registrazione sistematica dei dati per raccogliere informazioni significative e critiche che una volta elaborate consentono la valutazione in itinere e aiutano a comprendere cosa non funziona o non ha funzionato per intervenire in loco o nella pianificazione di azioni future. Tuttavia è un processo molto complesso, perché gli effetti di un evento, indiretti e intangibili, sono difficili da misurare nel tempo; inoltre, sia le variabili che influiscono sia i soggetti coinvolti sono largamente eterogenei e numerosi e questo complica l'intero processo, anche perché i parametri di valutazione e le misure della performance sono diverse da soggetto a soggetto e in relazione alle finalità che esse perseguono. Si individuano alcune caratteristiche fondamentali di un processo di valutazione, quali:

- sistematicità, cioè consentire una valutazione in toto di tutte le attività, rispetto a tutti gli interessi e a tutti i possibili ritorni di interesse di qualsiasi operatore; 


- dinamicità, aggiornamento continuo in base a cambiamenti attività e risultati;

- sequenzialità, cioè la valutazione delle singole fasi; 


- integrazione, permettendo la valutazione sia degli effetti diretti che di quelli indiretti generati dall'evento. 


60 In genere il parametro principale per valutare gli eventi era quello riferito agli impatti economici e turistici, su cui sono stati predisposti numerosi strumenti di misurazione, sul presupposto che i benefici economici prodotti dagli eventi siano i driver più importanti alla base della reason why organizzativa; inoltre, i parametri puramente quantitativi-economici sono quelli più interessanti per gli organizzatori e più facili da misurare e comunicare per dimostrare il successo dell'evento, soprattutto verso gli stakeholder finanziatori. Un esempio di questi indicatori sono i Tourism Satellite Account che sono modelli economici che stimano le ricadute dirette e indirette di un evento turistico.

Tuttavia, le sole misurazioni economiche non sono sufficienti a mostrare un quadro generale e completo rispetto a costi e benefici e risultati totali; per questo vanno considerati gli impatti sociali e più simbolici e intangibili, perché gli eventi rafforzano l'identità socioculturale creando forti legami all'interno della comunità, pur essendo molto più difficile valutare questi aspetti, misurarli e comunicarli. Legato a questo aspetto sociale, c'è la valutazione dell'impatto per i partecipanti che riguarda diversi aspetti come: la prospettiva emozionale, intellettuale, l'interazione sociale e la stimolazione al consumo.

Negli ultimi anni si è dedicata anche importanza all'impatto politico e ambientale dell'evento, in quanto si è osservato come grandi eventi possano influenzare le opinioni pubbliche sul governo locale e nazionale, e come l'utilizzo di questi da parte degli amministratori possa essere finalizzato a distogliere l'attenzione da problemi contingenti o per aumentare la fiducia e l'approvazione dei cittadini. Dal punto di vista ambientale, sta crescendo sempre più l'attenzione alla sostenibilità delle iniziative che incidono su un territorio e sul suo sviluppo; in questo senso è "sostenibile lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere l'abilità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni"45. Questa definizione fa intendere che la valutazione in termini di sostenibilità necessità di una visione del lungo periodo, tenendo conto di ciò che la

61 realizzazione di un evento lascerà al territorio, ossia tener conto dell'eredità o legacy della manifestazione; quest'ultima si riferisce a ciò che l'evento genera di positivo o negativo per le future generazioni; è importante tenere conto di questa valutazione perché spesso accade che eventi, che nell'immediato hanno avuto impatti positivi, si scoprono poi negativi nel medio - lungo termine. Un esempio di effetto negativo generato si ha quando vengono costruite strutture e impianti nuovi appositamente per l'evento, ma poi al termine di questo perdono la loro utilità non trovando più un uso adatto alle proprie dimensioni e specificità, vertendo alle volte in un terribile stato di degrado; tutto ciò determina uno spreco di risorse finanziarie pubbliche e private, nonchè un impatto ambientale negativo. Oggi, quindi, le candidature a mega eventi sono basate su progetti molto più attenti alla sostenibilità e all'impatto ambientale per ovviare a questi problemi, e per puntare a una più ampia strategia di sviluppo urbano per l'integrazione o riqualificazione di intere aree. A Londra, per i Giochi Olimpici 2012, gli investimenti sono stati finalizzati a un riequilibrio fra due aree della città, in termini di servizi e infrastrutture; inoltre, dei 40 impianti sportivi ne sono rimasti fissi solamente 4, gli altri sono stati smantellati; infine, il Villaggio Olimpico è stato destinato alla vendita di alloggi; in questo caso, quindi, la progettazione e pianificazione così fatta ha permesso all'evento di causare un modesto impatto ambientale.

La sostenibilità non è solo ambientale, ma anche culturale, economica, politica e sociale e va analizzata da tutti questi punti di vista; affinché una manifestazione possa considerarsi sostenibile, dunque, deve essere parte di un più ampio progetto strategico di sviluppo territoriale, comunitario, sociale, culturale ed economico. Analizziamo di seguito le diverse dimensioni della sostenibilità:

Ambientale. Si tratta della dimensione più nota, punto di partenza nell'iter di

realizzazione di un evento; gli obiettivi principali sono la minimizzazione di rifiuti e danni all'ambiente perseguiti attraverso un'intensa comunicazione. I Green events sono quegli eventi che minimizzano l'impatto ambientale, riducendo le emissioni dannose, i rifiuti, riciclando e valorizzando l'ambiente; si possono

62 considerare di questo tipo le Olimpiadi di Sidney del 2000, in cui c'è stata una forte collaborazione con Greenpeace con cui sono state redatte e attuate le "Linee guida ambientali" per le Olimpiadi, per lo sviluppo di un turismo sostenibile che non solo non danneggiasse l'ambiente, ma addirittura lo migliorasse. 


Culturale. Si riferisce alla gestione dell'eredità infrastrutturale dell'evento, cioè

nel sostenere finanziariamente e culturalmente il riutilizzo delle strutture realizzate, trasformando nel caso quanto realizzato per scopi diversi e finalità nuove. 


Sociale. Si riferisce all'integrazione e incremento della coesione sociale,

attraverso il soddisfacimento dei bisogni della popolazione e crescita della qualità della vita; un esempio è la creazione di eventi per rivitalizzare luoghi afflitti da guerre e confitti e favorire la riconciliazione di fazioni. 


Economica. Questa dipende non solo dalle scelte degli organizzatori, ma anche

da variabili esterne come la situazione dei mercati finanziari, l'atteggiamento del governo, dei media e dei soggetti privati. 


Politica. L'evento deve favorire le varie categorie di stakeholder e coinvolgere i

vari livelli degli organi politici, anche per non dipendere da un'unica fonte di finanziamento.