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I CONFLITTI DI GIURISDIZIONE NEI RAPPORTI PATRIMONIAL

3. I lavori preparator

L’importanza rivestita delle controversie alimentari transfrontaliere era già stato evidenziato in seno alle conclusioni del Consiglio europeo di Tampere: gli alimenti afferiscono alla vita quotidiana dei cittadini ed assicurare il recupero effettivo dei crediti è essenziale per il benessere di molte persone in Europa215. Peraltro, essendo le obbligazioni alimentari già contemplate, sotto alcuni profili, in strumenti europei216, è parso opportuno valutare la possibilità di adottare un atto legislativo che contempli non solo la soppressione della procedura di exequatur, ma anche la predisposizione di una serie di norme procedurali minime217.

In considerazione del richiamato contesto, la Commissione ha presentato un libro Verde in materia di obbligazioni218, con lo scopo di avviare un’ampia consultazione con i settori interessati, il quale è stato preceduto da uno studio sul recupero di crediti alimentari negli Stati membri dell’UE. Nella relazione finale di tale studio, di cui il Libro Verde dà atto, emerge l’insufficienza della mera abolizione dell’exequatur per risolvere gli ostacoli al recupero dei crediti alimentari nello spazio europeo, essendo necessaria l’adozione di altre misure, afferenti tutti i settori della 214 BARATTA , Verso la comunitarizzazione dei principi fondamentali del diritto

di famiglia, in Riv. dir. int. priv. proc. 2005, p. 573 e ss; VIARENGO, Le obbligazioni alimentari nel diritto internazionale privato comunitario , in

BARIATTI, la famiglia nel diritto internazionale privato comunitario , Milano 2007, p. 228 e ss.

215 Così Libro Verde COM(2004) 254 def. , presentato dalla Commissione il 15- 04-2004, p. 5.

216 Cfr. il paragrafo precedente.

217 Si veda in tal senso il programma di misure di attuazione del principio del riconoscimento reciproco delle decisioni in materia civile e commerciale, in

GUCE C 12 del 15-01-2000.

cooperazione giudiziaria civile. Se la tenuità dei legami di famiglia, unitamente alla libera circolazione dei cittadini europei, incide negativamente, sulla questione del recupero di assegni familiari nello spazio giudiziario europeo, rendendolo «un contenzioso di massa»219, tuttavia i problemi incontrati dai creditori sono molteplici, sia sotto il profilo psicologico che sostanziale. Si è rilevato, infatti, come la mancanza di informazione circa i meccanismi di cooperazione esistenti determini gli stessi creditori a rinunciare a far valere i propri diritti, ovvero a desistere dopo diversi anni di infruttuosi tentativi. Nella prassi, poi, esistono varie difficoltà che rendono particolarmente complicato il recupero di detti crediti, sia prima della formazione del titolo che nella fase esecutiva dello stesso220. Nell’ambito del Libro Verde, inoltre, la Commissione ha posto in luce l’esigenza di un coordinamento con i paralleli lavori avviati dalla conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato, al fine di ricercare una sinergia tra i due esercizi, a vantaggio della cooperazione internazionale in materia di recupero dei crediti alimentari221.

Successiva al Libro Verde è la proposta di regolamento del Consiglio, concernente la competenza, la legge applicabile, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni e la cooperazione in materia di obbligazioni alimentari222, presentata dalla

219 Così: relazione finale dello studio sul recupero dei crediti alimentari negli Stati membri dell’UE, citata nel Libro Verde, op.cit., p. 6.

220 Libro Verde, op.cit., p. 7.

221 Esemplificativa del ruolo svolto dalla seconda è il seguente passaggio del Libro Verde: «l’esperienza della conferenza dell’Aja in materia di diritto

internazionale privato e lo spazio di scambio e di discussione da essa offerto all’interno di un’ampia gamma di paesi costituiscono una fonte d’ispirazione di valore inestimabile per i lavori da sviluppare nella Comunità europea». Occorre

inoltre precisare che, con decisione del Consiglio sull’adesione della Comunità alla conferenza dell’Aia di diritto internazionale privato, pubblicata nella GUCE L 279 del 26-10-2006, l’Unione europea ha aderito alla Conferenza dell’Aja, i cui negoziati erano iniziati nel 2002 (cfr. il quinto considerando della decisione).

Commissione in data 15-12-2005. La proposta si pone l’ambizioso obbiettivo di eliminare tutti gli ostacoli che, in ambito europeo, si frappongono al recupero dei crediti di alimenti, da attuarsi tramite “tre imperativi”223 : semplificare la vita dei cittadini, rafforzare la certezza del diritto ed assicurare l'efficacia e la durevolezza del recupero. La procedura di codecisione, poi, non è stata ritenuta idonea per l’adozione del regolamento alimentare224, in considerazione della connessione con il diritto di famiglia, ritenuta evidentemente prevalente rispetto alla natura pecuniaria dell’attuazione del credito alimentare. la Commissione aveva infatti evidenziato che il nesso del recupero degli alimenti con i rapporti familiari non è particolarmente legato alla necessità di garantire l’equilibrio delle relazioni familiari, come invece può richiedersi con riferimento ad un diritto di visita di un minore; essa aveva inoltre sottolineato quanto fosse insoddisfacente il risultato che deriva dalla inevitabile connessione al diritto di famiglia delle obbligazioni alimentari, visto che gli alimenti non costituiscono una branca assolutamente specifica del diritto familiare225: «una volta che la sua [obbligazione alimentare] esistenza sia riconosciuta e sancita da una decisione giudiziaria o da un atto equiparabile, l’obbligazione alimentare diviene un credito e obbedisce a un regime giuridico che differisce di poco da quello che in generale disciplina il diritto patrimoniale. D’altronde, è questo il motivo che spiega l’inclusione delle http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?

uri=COM:2005:0649:FIN:IT:PDF 223 COM(2005) 649 def., p. 4-6.

224 Il quale è stato quindi adottato dal Consiglio all’unanimità, previa consultazione del Parlamento europeo, in base alla procedura di cui all’art. 67, par.2 del Trattato.

225 Comunicazione della Commissione al Consiglio che invita il Consiglio ad assoggettare all’articolo 251 del Trattato che istituisce la Comunità europea le misure adottate ai sensi dell’articolo 65 del trattato in materia di obbligazioni alimentari, COM(2005) 648 def. del 15-12-2005, in cui la Commissione ha chiesto al Consiglio di assoggettare l’approvazione del futuro strumento alla procedura di codecisione.

obbligazioni alimentari nell’ambito d’applicazione del regolamento Bruxelles I»226.

L’accento posto sull’attinenza della proposta di regolamento alla materia familiare si evince dall’ambito di applicazione, enunciato all’art.1, par.1 della proposta, secondo cui «il presente regolamento si applica alle obbligazioni alimentari derivanti dai rapporti familiari o dai rapporti che, in forza della legge ad essi applicabile, producono effetti simili», ma non solo. La relazione di accompagnamento dichiara che la connessione del futuro strumento al diritto di famiglia “si impone giuridicamente”227, in considerazione dei legami tra il settore familiare e le obbligazioni alimentari: in passato, il differente contesto sussistente, ha consentito di regolare tale materia al di fuori della sfera del diritto di famiglia, costituendo gli alimenti una parte accessoria dell’ambito applicativo di altri strumenti228. È stato evidenziato come la sopraindicata scelta ha di conseguenza assoggettato l’adozione di un atto preordinato al recupero di crediti pecuniari ad una procedura eccessiva, in cui non si rinvengono le medesime cautele che giustificano l’unanimità in altri settori d’intervento dell’Unione229.

Il testo della proposta di regolamento, rispetto alla sua versione definitiva, presenta alcune differenze, che appare opportuno analizzare parallelamente al regolamento CE n. 4/2009. Si anticipa sin da subito che è stata eliminata, dalla versione definitiva del regolamento, l’ambiziosa l’estensione dell’ambito applicativo ai rapporti che producono effetti simili a quelli

226 Comunicazione… cit. nota precedente. 227 COM(2005) 649 def., pag. 7

228 Ibidem, p.8.

229 PANCALDI, La disciplina processualcivilistica delle obbligazioni alimentari

alla luce del nuovo regolamento Ce n. 4 del 2009, in Rivista trimestrale di diritto e procedura civile 2010, p. 1353 e ss.

familiari, condizione che avrebbe potuto assicurare la parità di trattamento tra i creditori alimentari.