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Le Aziende Leader nel mercato dei servizi I.T

Accenture PLC

Accenture è una multinazionale leader nella consulenza e nei servizi IT, opera in più di 55 paesi e 200 città tra America, Europa, Medio Oriente, Africa e Asia. Serve clienti in più di 40 settori operando in vari campi: prodotti di consumo, servizi finanziari, comunicazioni, media e tecnologia, compresa la salute e i servizi pubblici. L’azienda offre servizi tramite le piattaforme di Accenture: Strategy, Consulting, Digital, Technology e Operations.

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Accenture Strategy offre una serie di servizi in aree come: tecnologie digitali, struttura aziendale, performance finanziaria, IT, fusioni, vendite e customer service.

Accenture Consulting fornisce indicazioni e servizi di consulenza gestionale e IT permettendo all’azienda di programmare e sviluppare il cambiamento in una o più funzioni aziendali. I servizi di consulenza possono riferirsi ad uno specifico settore, funzione e/o tecnologia. Accenture Digital offre competenza in ambito digital marketing e analytics, aiuta a creare migliori esperienze di consumo e nuovi prodotti. A questo scopo fornisce tecnologie come l’IoT. La parte analytics ha lo scopo di estrarre informazioni chiave per migliorare le performance aziendali, anche qui vengono fornite soluzioni software in ambito big data.

Accenture Technology comprende tutto l’ecosistema della tecnologia e dell’innovazione. La consegna della tecnologia spazia da system integration, sviluppo di applicativi e infine un portfolio di software. Si contano relazioni di collaborazione con leader del settore tecnologico come: SAP, Oracle, Microsoft, Salesforce e altri.

Accenture operations fornisce servizi alle aziende (outsourcing), servizi di sicurezza, servizi Cloud. L’azienda può offrire servizi per specifici funzioni o per un settore specifico.

Accenture ha registrato un fatturato di $34,798 milioni di dollari nell’agosto 2016, con un incremento del 5,7% sul 2015.

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Cap Gemini

Cap Gemini è un’azienda che opera principalmente nei settori della consulenza informatica e nei servizi professionali alle aziende. È attiva in oltre 40 paesi tra Europa, America e Asia. Le soluzioni

tecnologiche fornite sono: Cluod, big data, cybersecurity, mobility ed

altri. I servizi sono distribuiti in quattro segmenti rispettivamente cosi organizzati: i servizi tecnologici e di outsourcing sono forniti entrambi da Cap Gemini, i servizi professionali da Sogeti e i servizi di

consulenza tramite Cap Gemini Consulting. Inoltre i servizi del gruppo sono organizzati in cinque linee principali: Servizi di Insight e Data, che aiutano le aziende (private o pubbliche) ad estrarre conoscenza dai big data. Servizi di cybersecurity che comprendono la definizione delle strategie e la messa in sicurezza dei sistemi I.T. delle aziende. Servizi di digital customer experience che aiutano a sviluppare e personalizzare le proprie piattaforme e le soluzioni software, in previsione di una propria strategia digitale. Servizi di digital manifacturing business che supportano gli operatori dei settori energetico e industriale nella digitalizzazione dei loro processi

produttivi. Infine Servizi di cloud business che gestiscono applicazioni su cloud privati, pubblici o ibridi, inoltre aiutano nel definire una strategia cloud e forniscono servizi di migrazione verso il cloud. La Cap Gemini ha registrato un fatturato di 13,871 milioni di dollari nel dicembre 2016, con un aumento del 5,2% rispetto al 2015.

Hewlett Packard Enterprise Company (HPE)

HPE offre soluzioni in ambito IT che includono spazio di archiviazione, servizi di networking, software e soluzioni personalizzate in ambito

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finanziario. Geograficamente è attiva in Africa, Europa, Asia e Medio Oriente. L’azienda opera tramite cinque segmenti:

Il segmento Enterprise Group (EG) offre server, sia per basse che per alte performance (big data, computing), soluzioni di cloud ibrido e software in cloud, spazi di archiviazione per le aziende e servizi di networking con reti cablate e wireless che includono punti di accesso WLAN, controller e switch.

Il segmento dell’Enterprise Services offre servizi di outsourcing per l’infrastruttura Hi-Tech aziendale, tra cui gestione dei data center, cloud computing, cybersecurity e networks. Servizi di consulenza sull’implementazione delle soluzioni offerte dal segmento EG. Il segmento delle soluzioni software offre applicazioni per i big data, sicurezza, test degli applicativi. Inoltre l’offerta comprende software as a serivce, su licenza, servizi professionali vari e di supporto.

Il segmento dei servizi finanziari include operazioni di leasing,

gestionali per le attività di routine e servizi di asset management che facilitano lo sviluppo della tecnologia nei modelli di business. Questo segmento offre anche soluzioni di investimento per grandi aziende e un’ampia lista di opzioni finanziarie sia per aziende medio piccole che per le istituzioni pubbliche.

HPC ha fatto registrare un fatturato di 50,123 milioni di dollari nell’ottobre 2016, con una decrescita del 3.8% rispetto al 2015.

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International Business Machines Corporation (IBM)

La IBM è un’azienda di IT che offre un ampio spettro di servizi,

software, consulenza e servizi finanziari. Geograficamente è attiva in tutto il mondo, essendo attiva in America, Europa, Medio Oriente, Africa e Asia. L’azienda opera attraverso cinque segmenti di business: Il segmento global technology services (GTS) fornisce servizi di

l’infrastruttura IT inclusi servizi di outsourcing strategico, infatti i servizi di outsourcing IT vengono personalizzati e adattati a seconda dell’infrastruttura IT del cliente. L’ampio portfolio comprende servizi tecnologici integrati (tra gli altri cloud privati, personalizzati) questo permette ai clienti di ottimizzare e personalizzare i loro ambienti IT. Il segmento software si occupa principalmente di Middleware e

sistemi operativi. Il portafoglio di Middleware permette l'integrazione senza interruzioni di sistemi, processi e applicazioni indipendenti, fornendo al tempo stesso funzionalità all'avanguardia, sia negli ambienti cloud on-premise che in quelli ibridi.

Il segmento global business services (GBS) fornisce consulenza e system integration che offre programmi all’avanguardia per la digital transformation, soluzioni di business analytics, finance o per la

gestione della Supply chain.

Il segmento dei sistemi hardware fornisce l’infrastruttura fisica necessaria per implementare i processi della digital transformation: forniscono server con piattaforme per l’integrazione dei dati,

progettano l’infrastruttura necessaria per sfruttare i big data o ottimizzano le soluzioni cloud.

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Il segmento del global financing, innanzitutto facilita ai clienti l’acquisizione dei sistemi, software e servizi IBM. Nello specifico il segmento si occupa di investire in attività finanziarie, offre

finanziamenti personalizzati per i servizi e software IBM e anche un servizio di finanziamento commerciale.

La IBM nell’dicembre 2016 ha fatto registrare un fatturato di 79,919 milioni di dollari, con una decrescita del 2.2% rispetto al 2015.

La situazione delle start up e delle PMI italiane

Nel 2016 in Italia si sono introdotti provvedimenti atti a supportare le start up e le PMI italiane. Agevolazioni fiscali, promozione e

incentivazione di pratiche di open innovation, internazionalizzazione, sburocratizzazione delle procedure costitutive delle società ed infine la facilitazione dell’accesso al credito e ai finanziamenti, sono stati gli ambiti di riferimento delle policy introdotte. Nello specifico sono state approvate agevolazioni per le aziende che investono in ricerca e sviluppo o che sfruttano opere dell’ingegno. Per incentivare

l’internazionalizzazione è stato creato un portale (#italyFrontiers) con lo scopo di incentivare e facilitare l’ingresso di cittadini non UE che vogliono avviare una start up in Italia. La sburocratizzazione della fase costitutiva delle società è passata dalla possibilità, oggi realtà, di sottoscrivere l’atto costitutivo e statuto societario da remoto, grazie all’introduzione di modalità online di costituzione con firma digitale e modelli preimpostati. L’accesso al credito è stato facilitato, tramite il potenziamento del decreto crescita 2.0 estendendo la disciplina delle equity crowdfunding a organismi di investimento collettivo del

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risparmio e a società di capitali che investono in startup. Altre politiche introdotte per facilitare l’accesso al credito da parte di

realtà innovative sono state investment compact e fondo di garanzia. Gli effetti positivi dei provvedimenti sono risultati evidenti subito nel corso del 2016 con un incremento del 31% delle Startup iscritte al registro delle imprese. Un’analisi delle Startup innovative italiane evidenzia come siano prevalenti quelle che operano con un modello di business B2B, nel quale prevalgono specializzazioni nella

produzione di software e consulenza informatica (30,4%), attività di R&S (14,4%) e nei servizi di informazione (8,2%). La regione con più Startup attive è la Lombardia (22,5% del totale), seguita dall’ Emilia Romagna (11,4%), Lazio (9,8%), Veneto (8%) e Campania (6,4%). In media le Startup innovative italiane presentano 4 soci, in prevalenza maschili e profondamente coinvolti nell’attività d’impresa, con un’età elevata (solo nel 23% dei casi la struttura organizzativa è composta da under 35). Per le performance economiche rileviamo una

produzione media di 144 mila euro con il 43% delle startup che fa registrare un utile di esercizio. Le fonti di finanziamento principali sono l’autofinanziamento da parte dei soci, solo un ruolo residuale è giocato dai finanziamenti pubblici, ci si aspetta che a seguito della normativa sull’equity crowdfunding il ricorso a fonti di finanziamento private aumenti. Il credito bancario gioca un ruolo nelle fonti di finanziamento solo quando le Startup sono cresciute assestando il modello di business e consolidando i loro valori economici. In

conclusione seppur le performance economiche facciano emergere un quadro positivo la crescita delle Startup innovative non avviene ai

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ritmi degli altri paesi europei. I fattori che frenano lo sviluppo e la crescita delle nostre Startup innovative sono due: la carenza di investimenti da parte dei venture capital e difficoltà di accesso al credito. Nei capitali di rischio l’Italia è in forte ritardo rispetto al contesto internazionale, nel 2016 gli investimenti in startup sono stati 200 milioni, un decimo rispetto a Francia e Regno Unito. Le Startup italiane di successo che trovano difficoltà a raccogliere

capitali nel nostro paese sempre più spesso si trasferiscono all’estero, per accedere più facilmente ai finanziamenti. Inoltre l’esistenza di barriere culturali (spesso legate a tecnologie obsolete)

all’integrazione di soluzioni innovative nell’ecosistema aziendale rendono difficile per le Startup italiane intercettare la domanda di innovazione. Infine nei prossimi anni, grazie agli interventi normativi sopracitati, ci si auspica un impulso dell’ecosistema dell’innovazione in Italia e nello specifico un miglioramento dell’accesso al credito per le Startup innovative italiane di successo.

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Il caso Extra Group, un protagonista della

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