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Le donne e la vita quotidiana: le Maintenance Activities

96 A MADASI 1987 97 F ERJAOUI 1999.

2.1 Le donne e la vita quotidiana: le Maintenance Activities

Il primo ambito d'interesse per lo studio della donna attraverso i resti archeologici è rappresentato dagli spazi della vita quotidiana. L'esame della cultura materiale rinvenuta nei nuclei abitativi, può indirettamente fornire dati utili per la conoscenza dell'organizzazione delle attività quotidiane e di sostentamento dei nuclei familiari, che possiamo ipotizzare dipendessero in larga misura dell'elemento femminile. Dobbiamo però sempre tenere presente che la documentazione risulta parziale, con poche tracce residue degli strumenti in materiale deperibile che condizionano gli indirizzi della ricerca, consentendoci di lavorare quasi esclusivamente su poche categorie di oggetti di cultura materiale.

Attraverso il registro archeologico si cercherà di rilevare certe dinamiche di continuità o cambiamento in momenti di transizione o di variazione strutturale che investono la sfera delle costruzioni culturali dell'identità sociale delle comunità arcaiche. Le attività della vita quotidiana offrono, dunque, la possibilità di riconoscere eventuali indicatori di un “lavoro femminile”.

L’archeologia di genere ha sviluppato una nuova categoria d’analisi che concettualizza i livelli di produzione, le pratiche e le esperienze della vita quotidiana e ridefinisce l’incidenza di queste attività nella costruzione sociale, mostrando una particolare attenzione al ruolo che l’elemento femminile gioca in tutto ciò. Le Maintenance Activities108, che

108 Il concetto di Maintenance Activities nacque agli inizi degli anni ’90 per iniziativa

di un gruppo di archeologhe femministe della Universitat Autonoma de Barcelona, sull’onda dell’enfasi del femminismo d’ispirazione marxista nell’analisi delle forme di lavoro e nelle condizioni materiali dell’esistenza delle donne; attualmente il dibattito è ancora attivo: ALARCÓN GARCÍA 2010; ALARCÓN GARCÍA, SÁNCHEZ

possiamo tradurre in italiano come attività di mantenimento109, sono

generalmente riferite all’insieme delle attività di gestione della vita quotidiana, che solitamente vengono definite come ‘domestiche’110.

All’interno di un gruppo sociale, le identità e le relazioni di genere si definiscono, si negoziano e si trasmettono attraverso la pratica quotidiana e, conseguentemente, lasciano precise tracce nel registro archeologico111. Considerando che gli spazi e i manufatti prodotti e

usati nelle attività della vita quotidiana costituiscono una parte fondamentale, (se non la preponderante) del registro archeologico in qualsiasi periodo e ambito storico, l’analisi di questi si pone come strumento fondamentale per definire le esperienze delle donne con maggiore precisione e, sostanzialmente, per comprendere in quale misura la differenza di genere funzioni come un fattore strutturale e strutturante della società .

Tradizionalmente gli spazi privati o domestici, circoscritti fisicamente ai limiti della casa come unico ambito d’azione, vengono considerati di dominio dell’elemento femminile; i lavori che si svolgevano al loro interno vengono trattati marginalmente negli studi, considerati sempre come attività con scarsa incidenza nelle grandi dinamiche sociali ed economiche. In passato nella interpretazione storico-archeologica112 la

dicotomia sociale pubblico-privato, ha generato un modello universale di attività proprie di ogni sesso stabilendo anche un rapporto gerarchico tra di esse, prendendo come punto di riferimento le attività

GONZÁLEZ MARCÉN et aliae 2007b; MONTÓN SUBÍAS 2000; MONTÓN SUBÍAS, LOZANO RUBIO 2012; MONTÓN SUBÍAS,SÁNCHEZ ROMERO 2008; PICAZO 1997.

109 Il termine italiano di “mantenimento” conserva efficacemente l’essenza della

espressione inglese “ciò che serve a sostenere, a far vivere”.

110 Alcuni lavori si soffermano sulle accezioni negative delle quali sono carichi il

termine ‘domestico’ o il concetto di ‘attività domestiche’, ad esempio MONTÓN

SUBÍAS 2000.

111 SÁNCHEZ ROMERO 2008, p. 94.

112 Anche alcune letture postmoderne hanno accettato acriticamente questa

del soggetto-individuo maschile: mentre l’uomo si colloca al centro della scena politica ed economica essendo artefice degli sviluppi e del progredire sociale, la donna rimane chiusa nella dimensione domestica, una dimensione tradizionale, statica e rutinaria, sostanzialmente ai margini del progresso storico113.

Negli ultimi anni i concetti come spazi domestici, vita quotidiana o attività di mantenimento sono stati ridefiniti e dotati di nuovi significati114; si tratta di riconsiderare, come sosteneva Margarita

Sanchez Romero, tutte quelle azioni imprescindibili che si svolgono per il sostentamento, per l’aggregazione e la riproduzione del gruppo sociale:

«La habilidad de los grupos sociales de perpetuarse a través del tiempo depende en gran parte tanto della reproducción biologica, como de la práctica de una serie de actividades y procesos que colectivamente facilitan la persistencia y la supervivencia de esas sociedades y quel se desarrollan dentro del marco de la vida cotidiana115»

Tra le attività di mantenimento si possono elencare la preparazione degli alimenti (la loro distribuzione e il loro consumo), l'immagazzinamento delle derrate, la tessitura e la manifattura degli abiti, le pratiche curative e d'igiene, la maternità e la socializzazione degli individui infantili, la produzione degli utensili necessari per svolgere queste attività, l'adeguazione e l'organizzazione degli spazi fisici, nonché il trattamento della morte116. La messa in atto di queste

attività ha bisogno di saperi e di particolari abilità, generalmente

113 HERNANDO 2005.

114 ESCORIZA MATEU, SANAHUJA YLL 2005; GONZÁLEZ MARCÉN, PICAZO I

GURINA 2005; GONZÁLEZ MARCÉN et aliae 2005; GONZÁLEZ MARCÉN et aliae

2007a; GONZÁLEZ MARCÉN et aliae 2008.

115 SÁNCHEZ ROMERO 2008,p.95.

116 DELGADO 2010a; DELGADO, FERRER 2007b; DELGADO, FERRER 2012;

appannaggio del mondo femminile e poste a beneficio dell’intera comunità.

Tutte queste attività, oltre alle distinte forme di lavoro che rappresentano, creano reti di interazione e di sviluppo che si collocano in una scala temporale precisa (la quotidianità) e hanno una propria organizzazione (sia fisica che sociale). Le attività che si svolgono quotidianamente garantiscono, con la loro periodicità, il normale scorrere del ciclo vitale degli essere umani, dalla nascita alla morte. La vita quotidiana dunque si pone in una posizione centrale sia nello sviluppo e nella configurazione delle dinamiche sociali sia, a lungo termine, nello stesso processo del divenire storico. Alcune ricerche hanno già posto l’accento sul ruolo fondamentale che rivestono alcune attività, come la preparazione degli alimenti o la tessitura, nei momenti di transizione e cambiamento sociale117. Infatti è stato più volte

segnalato che «la transición entre formas de organización socio-política, el ritmo y las consecuencias de las transformaciones macroeconómicas y densas estructuras sociales sólo pueden entenderse históricamente si se consideran de forma prioritaria los cambios que afectaron a las prácticas cotidianas de los grupos humanos118».

La dimensione sociale e relazionale che si trova alla base di queste attività di mantenimento le colloca ben oltre le mura domestiche. Lo spazio abitativo non viene più concepito come un limite fisico d’azione bensì come un continuum tra questo e gli altri spazi relazionali119,

compresi quelli definibili come ‘pubblici’. La vita di una comunità, le relazioni politiche, economiche e simboliche hanno la loro espressione concreta nella scala quotidiana e nell’ambito delle relazioni

117 BRUMFIEL 1991; CURIÀ et aliae 2000; SÁNCHEZ ROMERO, ARANDA JIMÉNEZ

2005.

118GONZÁLEZ MARCÉN,PICAZO GURINA 2005, pp. 152-153. 119 DÍAZ-ANDREU 2000, p. 14.

interpersonali; ogni società crea le proprie pratiche che contribuiscono all’identificazione e alla definizione come gruppo sociale.

Può sembrare opportuno, dunque, rimarcare quantomeno le potenzialità informative derivanti dall’analisi delle attività di mantenimento e della loro funzione strutturale nella creazione e nello sviluppo delle forme sociali dei gruppi umani. Si tratta di attività necessarie per lo sviluppo di qualsiasi sistema sociale, politico e/o economico in qualsiasi momento storico: in questo senso determinano un raggio più ampio di azione femminile, non esclusivamente limitato all’ambiente puramente domestico.

2.2 Forme da cucina e la quotidianità nella Sardegna