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Le fasi del ciclo produttivo del petrolio

Capitolo 2 Il settore oil & gas

2.2 Le fasi del ciclo produttivo del petrolio

Nel Milione di Marco Polo ovvero il resoconto dei suoi viaggi in Asia troviamo parole che descrivono quella che sarebbe diventata la risorsa più importante al mondo:

"da una fontana ove surge tanto olio e in tanta abbondanza che 100 navi se ne caricherebboro a la volta. Ma egli non è buono a mangiare, ma si dà ardere, e buono da rogna e d’altre cose; e vegnoro gli uomini molto da lunga per quest’olio..”.

Il petrolio è una risorsa naturale la cui formazione richiede tempi geologici lunghissimi. Si costituisce di una miscela di circa 350 idrocarburi, composti di carbonio idrogeno, ai quali si aggiungono piccole percentuali di altri elementi quali ossigeno, zolfo e azoto.

La sua formazione avviene in seguito alla decomposizione, in ambiente povero di ossigeno, di sapropel cioè una melma nerastra formata in prevalenza da gusci di microrganismi e di alghe unicellulari in putrefazione, accumulate con frammenti di rocce sul fondo di bacini poco profondi, come lagune, estuari, paludi costiere.29

Oggigiorno rappresenta la fonte energetica più consumata a livello mondiale e di difficile sostituzione nel lungo periodo, da questo infatti dipendono interi settori produttivi.

Il ciclo produttivo del petrolio e dei prodotti derivati dal petrolio prevede differenti fasi produttive, raggruppate solitamente in tre insiemi di processi:

 Upstream: identifica l'insieme delle procedure da compiere al fine di ricavare il petrolio greggio dal sottosuolo; le principali procedure di upstream sono: la ricerca del giacimento (esplorazione), la predisposizione di pozzi per il sollevamento del petrolio (perforazione) e il processo di pompaggio del petrolio dal sottosuolo (estrazione);

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 Midstream: considera le procedure relative al trasporto del petrolio dal punto di estrazione al punto di raffinazione e lo stoccaggio del petrolio;  Downstream: comprende i processi di trasformazione del petrolio,

ovvero la raffinazione, al fine di ottenere i prodotti derivati destinati al commercio e la loro distribuzione e vendita.

Siccome assieme al petrolio dai giacimenti viene prelevato anche gas naturale, le tre fasi sono riferite anche al ciclo produttivo del gas naturale. In particolare i processi di upstream sono finalizzati all'ottenimento di entrambe le materie prime (petrolio e gas naturale), mentre i processi di midstream e downstream sono diversificati a seconda che siano riferiti al petrolio o al gas naturale.30

Esplorazione:

La fase di esplorazione rappresenta la fase di ricerca dei giacimenti di petrolio, finalizzata alla sua estrazione. Tale ricerca viene svolta in genere attraverso prospezione geofisica, che consiste in un'indagine delle proprietà fisiche del sottosuolo da cui è possibile determinare la presenza di particolari disomogeneità delle proprietà del terreno, associate alla presenza di trappole strutturali o altre strutture di accumulo di idrocarburi.

Estrazione:

Alla fase di esplorazione segue la fase di estrazione del petrolio. L'estrazione avviene attraverso la costruzione di apposite torri di perforazione o trivellazione (dette derrick), che nel caso di impianti off-shore (cioè in corrispondenza delle aree marine) sono posizionate su una piattaforma petrolifera.

In genere il deposito di petrolio che impregna le rocce porose si trova ad elevata pressione, per cui risale spontaneamente attraverso il pozzo petrolifero, mentre negli altri casi è necessario utilizzare delle pompe petrolifere per sollevarlo; tali

30 http://www.rochelrehael.com

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pompe possono essere utilizzate anche quando il petrolio risale spontaneamente, in modo da velocizzarne ulteriormente la risalita.

Quando il pompaggio del petrolio in superficie risulta più gravoso, è possibile aumentare la pressione all'interno del giacimento iniettando negli strati del giacimento gas o acqua.

Trattamento preliminare:

Abitualmente il greggio viene sottoposto ad un primo trattamento direttamente sul posto in cui viene estratto dal sottosuolo. L'acqua e le componenti minerali sono le prime ad essere separate, prima di inviare il petrolio alla raffinazione, principalmente tramite distillazione o metodi gravitativi, ecc. L'acqua separata solitamente ha un certo contenuto di sali disciolti (principalmente cloruro di sodio) e non è utilizzabile per scopi agricoli, industriali o civili, quindi quasi sempre viene re-iniettata nel sottosuolo entro l'acquifero del giacimento, per mantenerne la pressione e quindi tenere stabile la produzione petrolifera, oppure in livelli rocciosi permeabili, che quindi l'assorbono facilmente, individuati nel sistema geologico in cui si trova il giacimento.

Trasporto:

Successivamente all'estrazione, il petrolio viene trasportato per mezzo di oleodotti o petroliere fino al sito in cui verrà svolta la raffinazione. Ciascuna petroliera può trasportare una quantità di petrolio che varia in genere da 100 mila a 3 milioni di barili. Nel caso di trasporto via terra, si può pompare il petrolio attraverso gli oleodotti oppure è possibile utilizzare dei vagoni ferroviari progettati appositamente per tale uso.31

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Trasformazione:

Dopo il processo di estrazione, il petrolio viene trasportato verso stabilimenti (raffinerie di petrolio), dove avvengono le operazioni di trasformazione che permettono di produrre a partire dal grezzo petrolifero una serie di prodotti di uso comune. Le operazioni attraverso le quali il grezzo petrolifero viene trasformato sono molteplici e di diversa natura.

A grandi linee, il processo di raffinazione può essere suddiviso in tre fasi principali:

 separazione fisica dei componenti che costituiscono il petrolio ottenendo più tagli;

 processi chimici per il miglioramento qualitativo dei tagli ottenuti;  purificazione dei prodotti finali.

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2.3 ENI S.P.A

“Siamo un'impresa dell'energia. Lavoriamo per costruire un futuro in cui tutti possano accedere alle risorse energetiche in maniera efficiente e sostenibile. Fondiamo il nostro lavoro sulla passione e l'innovazione. Sulla forza e lo sviluppo delle nostre competenze. Sul valore della persona, riconoscendo la diversità come risorsa. Crediamo nella partnership di lungo termine con i Paesi e le comunità che ci ospitano”32. Questa è la mission di Eni S.p.A., inizialmente

acronimo di Ente Nazionale Idrocarburi.

Eni opera nei settori del petrolio, del gas naturale, della petrolchimica, della produzione di energia elettrica, dell'ingegneria e costruzioni. È il sesto gruppo petrolifero mondiale per giro d'affari, dietro a Exxon Mobil, Shell, BP, Total e Chevron. Il 5 aprile 2008 l'Eni si classifica al 38º posto, prima tra le aziende italiane in una classifica stilata dalla rivista Forbes sui maggiori gruppi a livello mondiale.

L’azienda multinazionale nasce con una legge di stato come ente pubblico nel 1953 sotto la presidenza di Enrico Mattei, che fu presidente fino alla morte, avvenuta in un incidente aereo nel 1962; sette anni dopo Eni firma il primo importante contratto di fornitura di gas con la Russia. Nel 1992 diventa una società per azioni iniziando la fase di privatizzazione.

Dal 1995 al 2001 lo Stato italiano ha venduto in cinque fasi parte consistente del capitale azionario, conservandone una quota superiore al 30% e detenendo comunque il controllo effettivo della società33.

Nel 2007 l'Eni ha siglato un accordo con la compagnia petrolifera Gazprom con il quale è stato determinato il prolungamento delle forniture di gas e il permesso per la compagnia russa di vendere il gas in Italia in cambio della concessione per Eni di attuare progetti di ricerca ed estrazione di idrocarburi in Siberia. Il 29 maggio 2008 Eni ha annunciato l'acquisizione della maggioranza azionaria della

32 Relazione finanziaria annuale 2016, Eni.

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società belga Distrigas S.A. operante nella commercializzazione di gas naturale in Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Lussemburgo, consolidando in tal modo la propria posizione di leadership nel mercato europeo del gas naturale.34

Nel 2012 è stata scorporata e ceduta la Snam alla CDP e le quote detenute direttamente dal Tesoro sono state cedute alla Cassa depositi e prestiti.

Negli anni Eni si conferma una delle migliori aziende del settore per quanto riguarda l’esplorazione; a tal proposito nel 2015 il gruppo dichiara di aver scoperto un importante giacimento di gas nell’offshore egiziano del Mar Mediterraneo che in seguito al suo sviluppo potrà garantire e la soddisfazione della domanda egiziana di gas naturale per decenni.35

Ad oggi l’azienda guidata da Emma Marcegaglia, presidente dall'8 maggio 2014, e Claudio Descalzi, amministratore delegato dall'8 maggio 2014, Eni è attiva nell’esplorazione, sviluppo ed estrazione di olio e gas naturale principalmente in Italia, Algeria, Angola, Congo, Egitto, Ghana, Libia, Mozambico, Nigeria, Norvegia, Kazakhstan, Regno Unito, Stati Uniti e Venezuela, per complessivi 44 Paesi.

La società è quotata sia al New York Stock Exchange (NYSE) che nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano.

34 Art. “Eni rileva il 57,2% di Distrigas. Scaroni, accelera crescita estera”. Il Sole24ore, 29 maggio 2008. 35 Art. “Eni: scoperto giacimento di gas «di rilevanza mondiale» al largo dell’Egitto”. Il Sole24ore,30

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Eni commercializza gas, energia elettrica, GNL e prodotti in Europa e in mercati extraeuropei grazie anche alle attività di trading. Le disponibilità sono assicurate dalle produzioni di petrolio e gas upstream, da contratti long-term, da un parco di centrali elettriche cogenerative, dal sistema di raffinazione Eni e dagli impianti chimici Versalis. L'approvvigionamento di materia prima è ottimizzato dal trading. L'integrazione verticale tra le business unit consente di cogliere sinergie operative ed efficienze di costo.36

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Fonte: Relazione sulla gestione 2016 del Gruppo Eni.

La strategia di Eni si basa su tre linee: una esplorazione con alto livello di successo contraddistinta da bassi costi unitari e un rapido time to market; il dual esploration model che consiste nella cessione di parte dei successi esplorativi in modo da trasformare le risorse minerarie in flussi finanziari; l’attenzione sui costi in modo da conciliare il business model con il mercato caratterizzato da prezzi bassi sia nell’upstream che nel downstream.37

La strategia di Eni si sviluppa su due orizzonti temporali:

37 Lettera agli azionisti, Eni 2016.

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 nel breve-medio periodo, nel quale si prevede un consolidamento dei risultati del triennio con aumento della generazione di flusso di cassa e di redditività;

 nel lungo periodo, la strategia sarà focalizzata nel rispetto degli accordi presi a Parigi38 e quindi il business model dovrà essere in linea con lo

scenario di decarbonizzazione.

La strategia di Eni vuole essere volta a coniugare la solidità finanziaria con la sostenibilità sociale e ambientale attraverso rapporti di cooperazione con i paesi nei quali l’azienda opera, la diversificazione del mix energetico, un sistema che minimizzi il rischio e l’impatto sociale e ambientale delle attività poste in essere, un piano ben definito di decarbonizzazione e investimenti nelle risorse rinnovabili in particolare nel fotovoltaico.

Eni in 10 anni ha diminuito del 75% il gas flaring39 delle attività di produzione e

prevede un taglio del 43% delle emissioni di gas serra per unità di produzione entro il 2025.

38 L’accordo di Parigi inteso come esito della L Conferenza di Rio sui cambiamenti climatici, COP 21 o

CMP 11 si è tenuta a Parigi, Francia, dal 30 novembre al 12 dicembre del 2015.

39 Gas flaring: è una pratica che consiste nel bruciare (senza recupero energetico) il gas naturale in

eccesso estratto insieme al petrolio, perché risulterebbe altrimenti troppo costoso costruire infrastrutture adeguate per trasportarlo nei luoghi di consumo. Wikipedia

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