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4.3 Metodo di raccolta e mixed method

4.3.2 Le interviste

Il secondo strumento utilizzato all’interno della ricerca è l’intervista qualitativa a testimoni esperti. Si tratta di un’intervista condotta con domande aperte e semi strutturate, al fine di raccogliere concetti e informazioni sulle pratiche riguardanti lo sviluppo dell’imprenditorialità nei giovani rivolta ai referenti di: università, enti di ricerca, organismi del settore privato, enti del settore pubblico e di formazione professionale; “in questo caso non esiste una sequenza di domande e, aggiungiamo, più generalmente, di stimoli soddisfacenti per tutti gli intervistati” (Gianturco, 2005, pp. 70-71).

L’intervista qualitativa è:

una conversazione provocata dall’intervistatore, rivolta a soggetti scelti sulla base di un piano di rilevazione e in numero consistente, avente finalità di tipo conoscitivo, guidata dall’intervistatore, sulla base di uno schema flessibile e non standardizzato di interrogazione (Corbetta, 1999, p. 405).

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L’intervista qualitativa è stata pensata a partire da uno studio preliminare per analizzare ed organizzare i contenuti e gli stimoli da proporre per arrivare alle ipotesi di ricerca.

L’intervista qualitativa scelta a questo fine è semi-strutturata, ossia prevede una traccia che riporta gli argomenti che necessariamente devono essere affrontati durante l’intervista; essa può essere costituita da un elenco di argomenti o da una serie di domande a carattere generale. Le interviste sono state condotte seguendo gli argomenti: Accoglienza e analisi del contesto; Imprenditore e lo sviluppo delle competenze imprenditoriali; Imprenditorialità, pratiche di sviluppo all’imprenditorialità e le competenze dell’imprenditore; Certificazione degli apprendimenti e accordi/programmi con l’università. Come si vede si seguito nella Tabella 3, oltre agli argomenti sono state individuate alcune domande che hanno consentito all’intervistatore di mantenere la necessaria omogeneità di raccolta dati nell’utilizzo di questo strumento.

Tabella 3. Tracce delle interviste qualitative

Aree Tracce

Accoglienza Analisi del contesto

- Qual è il suo ruolo e di che cosa si occupa nell’ambito della struttura? Da quanto tempo ricopre tale ruolo e svolge tali funzioni? - Quali sono i servizi che vengono erogati dalla sua struttura?

- Qual è la vostra utenza? Imprenditore

Lo sviluppo delle competenze

imprenditoriali

- All’interno della sua struttura vengono svolte attività che promuovono lo sviluppo delle competenze imprenditoriali?

- Se sì, su quali competenze imprenditoriali si concentrano tali attività? E sulla base di quali criteri sono state individuate e privilegiate rispetto ad eventuali altre?

- Secondo lei è importante sviluppare le competenze imprenditoriali? Perché?

- Sono previsti ed applicati strumenti di valutazione delle competenze imprenditoriali acquisite?

- Quali sono, secondo lei, le principali competenze dell’imprenditore? Imprenditorialità

Pratiche di sviluppo all’imprenditorialità Le competenze dell’imprenditore

- È a conoscenza di azioni specifiche di supporto ai futuri imprenditori (ad esempio: opportunità di finanziamenti ad hoc, servizi di consulenza, bandi di concorso per idee imprenditoriali, ecc.)?

- A suo avviso, quali azioni di supporto ai futuri imprenditori possono essere ritenute più efficaci? E quali meno efficaci? Perché?

- Lei è a conoscenza di come questi servizi vengono erogati?

- Secondo la sua esperienza, quali competenze imprenditoriali vengono sviluppate all’interno di queste azioni? E come?

Certificazione degli apprendimenti Accordi/programmi con l’università

- Secondo la sua esperienza, ci sono strumenti che possono certificare le competenze imprenditoriali? Se sì, quali sono?

- Se sì, quali ritiene che siano i criteri di certificazione delle competenze imprenditoriali?

- Sono previsti accordi e/o programmi specifici tra la sua struttura e l’università, finalizzati allo sviluppo delle competenze imprenditoriali?

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Si evidenzia che non è stato seguito un ordine prestabilito nel rivolgere le domande agli intervistati, queste tracce sono argomenti e questioni che sono state discusse nell’interviste in entrambi Paesi. A volte per facilitare il lavoro di ricerca si è seguito lo schema di forma sequenziale e la modalità delle domande, ma in altri casi si è scelto sviluppare e approfondire questioni emerse nel corso delle interviste.

Inoltre, gli intervistati erano liberi di rispondere, di esprimire le opinioni, di valutare e anche di aggiungere altre idee non previste dall’intervistatore. In media le interviste sono durate tra i 40 minuti e i 60 minuti.

Il campionamento in questo caso è non probabilistico, è quello più usato nelle ricerche qualitative; non si possono generalizzare i risultati di indagine, ma servono per completare ed integrare, come già detto in precedenza, i lavori di ricerca (Coberta, 1999).

Inoltre, gli intervistati che sono stati invitati a partecipare hanno una connessione con il tema di ricerca, in quanto lavorano all’interno di strutture che promuovono in qualche modo lo sviluppo delle competenze imprenditoriali nei giovani e, quindi, hanno alcune caratteristiche in comune: offrono servizi per aiutare i giovani imprenditori, promuovono lo spirito all’imprenditorialità tra i giovani; hanno collaborato in passato o collaborono ancora con le università, sviluppano progetti di supporto all’imprenditoria, ecc.

Le interviste sono state registrate e, in una fase successiva, sono state trascritte in forma integrale, con l’unica eccezione in Brasile in cui l’intervistato non ha concesso l’autorizzazione (Appendice D, p.206).

Dopo la realizazzione delle interviste e la successiva trascrizione, in collaborazione con il Kings College London, si è condotta l’analisi del materiale empirico con l’utilizzo di NVIVO. Quindi, a partire dalle interviste, che è considerata una fase esplorativa, si è cercato di organizzare ed elaborare i dati tramite il software NVIVO.

L’utilizzo di NVIVO ha comportato la preparazione dei dati, la codifica e l’analisi delle risposte alle interviste e ha consentito di ottenere report dei risultati emersi. È importante sottolineare che la comprensione e l’interpretazione dei dati si è svolta a partire dalle prime interviste realizzate, fino alla trascrizione ed analisi con NVIVO.

La preparazione dei dati ha riguardato l’identificazione di temattiche o concetti, la codifica o l’attribuizione di etichette/valori, l’ordinamento e la sintesi del testo delle interviste. Tutto ciò ha portato di una creazione di una matrice dati per l’analisi descrittiva del fenomeno (De Lillo, 2010). In una fase successiva, è stata svolta l’identificazione delle categorie concettuali e delle classi (anche a livelli di astrazione più elevate).

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La tecnica qualitativa utilizzata è quella di analisi di contenuto qualitativa e considera gli elementi di contesto, casi individuali o marcanti, la frequenza di determinati concetti, opinioni, ecc. È importante evidenziare che il processo di codifica è stato effetuato prima delle analisi nel NVIVO ed in congruenza con gli obiettivi proposti della ricerca (Laje, 2011). Quindi, le funzioni di NVIVO hanno permesso al ricercatore di organizzare e analizzare i dati rapidamente fornendo una registrazione di ogni tappe eseguita durante il processo di analisi.

Grazie all’utilizzo di questo software si è avuto la possibilità di:

- memorizzare i documenti della ricerca all’interno di un progetto, che funge da raccoglitore, più o meno strutturato. I documenti possono essere trascrizioni di interviste, studi di contesto, osservazioni del ricercatore e, come aticipato, oggetti multimediali […];

- creare categorie e di strutturarle in reti o alberi attraverso relazioni (di sottotipo, inclusione, implicazione);

- collegare sezioni, paragrafi o spezzioni di documento a elementi della struttura concettuale;

- effettuare ricerche che presentino tutti i dati della ricerca che soddisfano certe condizioni di appartenenza a una più categorie, secondo un insieme di operatori sulle stesse (Gianturco, 2005, p. 141).