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Le leggi regionali sull’accesso all’abitazione pubblica

2. Il diritto alla casa: uno sguardo sociologico sulle principali fonti normative

2.4 Le leggi regionali sull’accesso all’abitazione pubblica

Dal 2001, in seguito alla riforma del titolo V della Costituzione, sono le Regioni che possiedono le competenze in materia di edilizia residenziale pubblica. Per questo motivo è necessaria una analisi delle normative regionali in cui si mettano a confronto e in evidenza i differenti criteri volti a selezionare il target di riferimento all’interno dei comparti ERP del proprio territorio.

La modifica del titolo V, almeno in via teorica, doveva lasciare ai territori la possibilità di organizzare e gestire meglio le risorse per garantire una miglior soddisfazione degli obiettivi. Uno degli effetti che ha prodotto è una grande varietà di interventi, che ha pro- dotto anche grandi disuguaglianze non solo fra le differenti regioni italiane, ma anche all’interno delle stesse, fra comuni anche adiacenti28. Sono, infatti, i bandi comunali che,

sul solco delle norme generali e di indirizzo generali, selezionano l’utenza ERP assegnan- do valori di punteggio differenti ad alcuni requisiti. Non sarà possibile qui (per motivi di tempo e di risorse) fare una analisi dei bandi comunali italiani, ma riportiamo l’analisi del- le Leggi regionali che individuano una geografia dell’abitare più o meno accogliente.

Leggi regionali di edilizia residenziale pubblica a confronto Regioni Residenza anagrafica29 Ambito territoriale di ve-

rifica della proprietà Area di gover-no politico Numero stranieri sul territo- rio regio- nale % stra- nieri (dati Istat 2011)

Abruzzo Residenza o attività lavora-

tiva nell’ambito territoriale del bando

- Su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo fami- liare nell’ambito territoriale del bando

- Su uno o più alloggi ubi- cati in qualsiasi località con valore locativo superiore a determinato limite

CSX 80.987 6,20

Basilicata Residenza o attività lavora-

tiva nel comune o in uno

dei comuni compresi

nell’ambito territoriale del bando

- su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo fami- liare nel comune del bando o in quelli limitrofi - su uno o più alloggi ubi- cati in Italia con rendita catastale rivalutata superio- re a un determinato limite oppure

- su uno o più alloggi ovunque ubicati con rendita catastale rivalutata la cui somma superi un determi- nato limite

CSX 14.738 2,55

Calabria Residenza da almeno 6 me- Su alloggio adeguato alle CSX 74.602 3,81

28 Sulla frammentazione del sistema di welfare italiano si veda Kazepov, Barberis (2013). 29 La residenza anagrafica vale per tutti i cittadini, ovviamente questa colpisce maggiormente gli stranieri in quanto più soggetti a mobilità

si o attività lavorativa nell’ambito territoriale del bando

esigenze del nucleo fami- liare

Campania Residenza o attività lavora-

tiva nell’ambito territoriale del bando

Su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo fami- liare, nell’ambito della provincia di appartenenza del comune del bando

CSX 164.268 2,85

Emilia- Romagna

Residenza o attività lavora- tiva stabile in regione da almeno 3 anni

I componenti il nucleo non devono avere più del 50% dei diritti di proprietà o reali su un alloggio adegua- to alle esigenze del nucleo ovunque ubicato

CSX 499.100 11,54

Friuli Ve- nezia- Giulia

Residenza nel territorio re- gionale da almeno 24 mesi mesi continuativi

Su alloggi, anche solo di quote, ovunque ubicato

CDX 105.286 8,65

Lazio Residenza o attività lavora-

tiva nell’ambito territoriale del bando

- Su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo fami- liare nell’ambito territoriale del bando

- Su beni patrimoniali di valore complessivo supe- riore a un limite definito nell’ambito del territorio nazionale

CSX 542.688 9,87

Liguria Residenza o attività lavora-

tiva da almeno 5 anni nell’ambito territoriale del bando

- Su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo fami- liare nella provincia - su beni immobili di valore complessivo superiore a un limite definito nell’ambito del territorio nazionale

CDX 125.320 8,00

Lombardia Residenza o svolgimento di

attività lavorativa nella re- gione Lombardia per alme- no 5 anni nel periodo im- mediatamente precedente la data di presentazione della domanda

Su immobili adeguati alle esigenze del nucleo fami- liare, ubicati nel territorio italiano e all’estero

CDX 1.061.527 10,99

Marche Residenza o attività lavora-

tiva nel comune in cui si concorre per l’assegnazione

Su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo fami- liare ubicato sul territorio nazionale

CSX 146.368 9,50

Molise Residenza o attività lavora-

tiva nel comune o in uno

dei comuni compresi

nell’ambito territoriale del bando

Su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo fami- liare

CDX 8.929 2,85

Piemonte Residenza o attività lavora-

tiva da almeno 3 anni (ele- vabili a 5 dai Comuni) nel comune del bando o nel suo ambito territoriale di appar- tenenza

Su alloggio ubicato nel ter- ritorio regionale di catego- ria catastale –A1, A2, A7, A8, A9, A10 e –A3, A4, A5, A6 di superficie utile massima superiore al limite stabilito in base dalla di- mensione del nucleo

CSX 398.910 9,15

Provincia

di Bolzano Residenza o attività lavora-tiva da almeno 5 anni in provincia e da almeno due nel comune di ubicazione degli alloggi a bando

Su alloggio adeguato alle

esigenze della famiglia 89.463 8,76

Provincia di Trento

Residenza in un comune della provincia di Trento da almeno 3 anni

Su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo fami- liare nel triennio preceden- te al triennio precedente la data di presentazione della domanda

tiva nell’ambito territoriale del bando

esigenze del nucleo fami- liare ubicato in qualsiasi località

Sardegna - Residenza o attività lavo-

rativa nell’ambito territoria- le del bando

- Residenza per cinque anni nel comune interessato per gli immigrati extracomuni- tari, ai quali è riservato massimo il 10% degli al- loggi disponibili

- su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo fami- liare, nell’ambito territoria- le di assegnazione - su uno o più alloggi, an- che se inadeguati, ubicati in qualsiasi località, il cui va- lore locativo complessivo, sia almeno pari a quello ubicato nel comune del bando

CSX 37.853 2,31

Sicilia Residenza o attività lavora-

tiva nell’ambito territoriale del bando

- su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo fami- liare, nell’ambito territoria- le di assegnazione - su uno o più alloggi, ubi- cati in qualsiasi località, che diano un reddito supe- riore a un determinato va- lore

CSX 141.904 2,84

Toscana Residenza o attività lavora-

tiva stabile in regione da almeno 5 anni

Su abitazioni immobili a uso abitativo ubicati nel

territorio italiano o

all’estero

CSX 364.152 9,93

Umbria Residenza o attività lavora-

tiva stabile in regione da almeno 5 anni consecutivi

Su un alloggio, o quota parte di esso, adeguato alle esigenze del nucleo, ovun- que ubicato sul territorio nazionale

CSX 99.849 11,31

Valle d’Aosta

- Residenza nel territorio regionale da almeno 24 me- si

- Residenza o attività lavo-

rativa principale

nell’ambito territoriale del bando per il periodo stabili- to dal bando stesso

- su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare nel territorio re- gionale

- su quote di alloggi la cui somma è pari o superiore a due unità

UNION VAL- DÔTAINE

8.712 6,88

Veneto Residenza in regione da

almeno 5 anni, anche non consecutivi, calcolati negli ultimi 10

Su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo ubicato nel territorio nazionale o all’estero

CDX 504.677 10,40

Una prima considerazione che è possibile fare è che le Regioni in cui la presenza stra- niera si avvicina a circa il 10% sulla popolazione totale, sono le Regioni in cui, indipen- dentemente dal colore delle giunte regionali, hanno inserito il criterio della “residenza ana- grafica” all’interno delle leggi regionali.

Questo fatto sembra indicare che, superata una certa soglia di presenza straniera nel ter- ritorio, porti i governi regionali a legiferare verso una ridefinizione del target di riferimento per le politiche abitative. A prescindere dalla retorica dei discorsi pubblici che i politici uti- lizzano, soprattutto nei proclami pubblici, le misure adottate dalle assemblee regionali tracciano un quadro piuttosto omogeneo negli interventi introdotti.

Nella letteratura francese questa soglia è stata definita “soglia di tolleranza” (Girard, 1971). Questa indica la «proporzione di stranieri, in una regione o un settore, al di là della quale la sistemazione si fa difficile, provocando rischi e tensioni». Girard pubblica nel

1971 per l’Ined i risultati di questa inchiesta sulle “attitudini dei francesi nei riguardi dell’immigrazione straniera” ai quali viene chiesto di indicare “questa soglia” su tre fronti: a) “troppo” di stranieri in una località di 5000 abitanti; b) “troppo” di alloggi occupati da stranieri in un insieme di 100 abitazioni; e c) il numero di stranieri in una classe di trenta. Come più recentemente ha mostrato Morice (2007) questo è stato il costrutto artificiale en- tro cui si è “nascosto” del “banale razzismo”, e ancora, come sostiene Belmessous (2013) questa impostazione è quella che soggiace alla logica della mixitè sociale.

2.3 Gli stranieri e il diritto alla casa. Evidenze del divario tra principi e condizioni di