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Le variabili relative alle abitazioni considerate non-core sono: disponibilità e caratteristiche della abitazioni secondarie, stagionali e vuote, unità abitative per numero di famiglie, stanze per tipo d’uso, acqua calda, tipo di sistema fognario, tipo di cucina, dispositivi presenti in cucina, principale tipo di combustibile o energia per riscaldamento, elettricità, sistema di distribuzione gas, aria condizionata, posizione dell’abitazione nell’edificio, accessibilità dell’abitazione, ascensore, abitazioni per numero di piani dell’edificio, abitazioni per tipo di materiale usato per la costruzione dell’edificio, abitazioni per stato di conservazione dell’edificio.

Per la “disponibilità e caratteristiche delle abitazioni secondarie, stagionali e vuote” (Availability and characteristics of secondary, seasonal and vacant dwellings), il numero e la tipologia delle caratteristiche da rilevare dipende dalle particolari esigenze nazionali. Per le abitazioni secondarie, stagionali o vuote devono essere rilevate: superficie e/o numero di stanze, servizi (gabinetti, bagni, vasche da bagno, riscaldamento, elettricità) e tipo di edificio, utilizzando le stesse classificazioni (o con piccole semplificazioni) adoperate per le abitazioni occupate da almeno una persona residente. Nel censimento italiano delle abitazioni del 2001 la maggior parte delle caratteristiche osservate per le abitazioni occupate da almeno una persona residente venivano rilevate anche per le abitazioni vuote senza però individuarne la destinazione d’uso.

La variabile “unità abitative per numero di famiglie” (Occupancy by number of private

households) classifica le abitazioni occupate da almeno una persona residente e gli altri tipi di

alloggio per numero di famiglie.

Con riferimento alla variabile “stanze per tipo d’uso” (Type of rooms), alcune nazioni considerano importante l’utilizzo delle sole stanze da letto per un calcolo accurato dell’indice di sovraffollamento. Il censimento italiano del 2001 consentiva di distinguere solo le stanze ad uso professionale da tutte le altre.

La variabile “acqua calda” (Hot water) classifica le abitazioni occupate da almeno una persona residente e gli altri tipi di alloggio (secondo la disponibilità dell’informazione) per presenza o meno di acqua calda. Le Raccomandazioni demandano alle singole nazioni la definizione del concetto di acqua calda.

Il “tipo di sistema fognario” (Type of sewage disposal system) classifica, separatamente, le abitazioni occupate da almeno una persona residente e gli altri tipi di alloggio secondo la tipologia di sistema fognario utilizzato. Questa variabile non è stata rilevata nel censimento italiano del 2001 perché, in Italia, il maggior numero di abitazioni è allacciato alla rete fognaria pubblica.

Per la variabile “tipo di cucina” (Kitchen) l’UNECE raccomanda il seguente dettaglio classificatorio:

1.0 Con cucina

2.0 Con cucinino (è uno spazio separato di meno di 4 metri quadrati o largo meno di due metri)

3.0 Senza cucina o cucinino

4.0 Altro tipo di stanza attrezzata per cucinare.

La cucina è definita come una stanza (o parte di una stanza) di almeno 4 metri quadrati o larga due metri che è stata designata ed equipaggiata per i pasti principali ed è utilizzata per questo scopo a prescindere se è, anche, impiegata per mangiare, dormire o soggiornarvi. Le cucine, nelle Raccomandazioni sono contate come stanze e, considerato che non tute le nazioni le considerano tali, è importante, per poter realizzare confronti internazionali, contare il numero di stanze con cucine incluse e con cucine escluse. La definizione di cucina adoperata per i censimenti deve essere inclusa nei metadati sottolineando le differenze con quella proposta dalle Raccomandazioni. La definizione di cucina adottata per il censimento italiano del 2001 non faceva riferimento alle dimensioni della stanza bensì ad un locale ampio che prende aria direttamente dall’esterno, usato e attrezzato prevalentemente per cucinare e mangiare.

La variabile “dispositivi presenti in cucina” (Cooking facilities) risponde alla necessità, di alcune nazioni, di conoscere oltre al tipo di cucina presente nell’unità abitativa anche di quali strumenti è dotata la cucina stessa e quale energia viene utilizzata per cucinare.

Il “principale tipo di combustibile o energia per riscaldamento” (Main type of energy used for

heating) classifica le unità abitative per tipo di combustibile o energia utilizzati per il riscaldamento.

Le abitazioni occupate da almeno una persona residente e gli altri tipi di alloggio devono essere classificati separatamente. Le nazioni devono, inoltre, riportare nei metadati la metodologia utilizzata per selezionare l’energia principale nei casi in cui due o più tipi di energia sono utilizzati allo stesso modo per il riscaldamento dell’unità abitativa. Sulla base dei dati rilevati al censimento italiano del 2001 non si può individuare il combustibile o energia principale adoperata per il riscaldamento dell’unità abitativa ma è possibile determinare, solo per le abitazioni e senza un ordine di priorità, l’insieme dei combustibili o energie utilizzate.

La variabile “elettricità” (Electricity) classifica le unità abitative per disponibilità di energia elettrica. Nel questionario proposto in occasione del censimento italiano del 2001 non era stata inserita una domanda specifica sulla presenza di corrente elettrica ma veniva rilevato se l’impianto per riscaldare l’acqua e/o l’impianto di riscaldamento funzionassero ad energia elettrica. Come per l’elettricità, anche le variabili “sistema di distribuzione gas” (Piped gas) e “aria condizionata”

(Air-conditioning) classificano le unità abitative per disponibilità di un impianto di fornitura del gas e

per la presenza di impianti di aria condizionata.

La classificazione delle abitazioni occupate da almeno una persona residente per “posizione dell’abitazione nell’edificio” (Position of dwelling in the building) può essere utilizzata come indicatore sull’accessibilità delle unità abitative congiuntamente alla variabile Accessibility to

dwelling. Questa informazione era presente nel censimento italiano del 1981.

L’“accessibilità dell’abitazione” (Accessibility to dwelling) si riferisce al tipo di accessibilità dalla porta di ingresso alle unità abitative con particolare riferimento alle persone con disabilità, distinguendo tra:

1.0 Accesso senza scale o rampe 2.0 Accesso con rampa

3.0 Accesso per carrozzina

4.0 Accesso usando solo l’ascensore (sebbene l’edificio può avere scala di ingresso) 5.0 Accesso solo con scala

6.0 Accesso con ascensore e scale.

La variabile “ascensore” (Lift) oltre a riportare la presenza o meno dell’ascensore nelle abitazioni occupate da almeno una persona residente dovrebbe indicare se l’ascensore è funzionale per la maggior parte del tempo, se viene fatta regolare manutenzione ed, infine, la dimensione con riferimento al trasporto di persone disabili. Nel censimento italiano del 2001 è stata rilevata solamente la presenza dell’ascensore senza ulteriori informazioni sulla sua dimensione o funzionalità.

Le “abitazioni per numero di piani dell’edificio” (Dwellings by number of floors in the

building) classifica le abitazioni occupate da almeno una persona residente per numero di piani

fuori terra dell’edificio.

Con riferimento alla variabile “abitazioni per tipo di materiale usato per la costruzione dell’edificio” (Dwellings by materials of which specific parts of the building are constructed) le nazioni possono rilevare i materiali utilizzati per i muri esterni dell’edificio, per il tetto e per i pavimenti. Tutte queste informazioni, assieme ad altre variabili, possono rappresentare una stima della qualità dell’abitazione. Nel censimento italiano del 2001 con il questionario degli edifici è stato rilevato il materiale usato per la struttura portante dell’edificio.

Infine, le “abitazioni per stato di conservazione dell’edificio” (Dwellings by state of repair of

the building) classificano le abitazioni occupate da almeno una persona residente per tipo di