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La legge sui sindacati e la nascita della Federazione Generale

3.5 Il re riformista

3.5.1 La legge sui sindacati e la nascita della Federazione Generale

Per quanto riguarda il mondo del lavoro, con il nuovo re si assiste ad un evento storico: la legittimazione dei sindacati nel 2002. Fino a quel momento gli Al- Khalifa non avevano mai concesso il riconoscimento delle unioni sindacali che si erano formate durante le proteste dei decenni precedenti (1956, 1965 e 1972). Tale riconoscimento è rimasto, tuttavia, un nodo centrale per i lavoratori del regno che non hanno mai smesso di richiederlo.

Solo il Kuwait, all’interno dei paesi del Golfo, aveva precedentemente regolamentato le attività sindacali nel 1964. A partire dal 1981, il Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali bahrainita aveva cercato di arginare la forza dei movimenti clandestini creando il Comitato Generale, composto da lavoratori eletti dai diversi comitati minori che si erano formati nelle maggiori compagnie pubbliche (18 nel 1983) e da rappresentanti dei datori di lavoro. 186 Il Segretario

Generale dell’attuale Federazione Generale dei sindacati del Bahrain, Salmān Maḥfūẓ sottolinea come, nonostante le restrizioni legislative che accordavano al Comitato una funzione esclusivamente di natura consultiva, e nonostante la Legge di sicurezza nazionale limitasse qualsiasi espressione della società civile, il Comitato Generale abbia lottato, nei due decenni di attività, sia a livello locale che internazionale per la libertà sindacale.187 Molte furono le petizioni e le

lettere indirizzate alla casa reale, in cui veniva rivendicato il diritto a formare sindacati che godessero di piena autonomia. Con l’avvento del nuovo amir, il 26

186AbdulhadiKhalaf, Unfinished business: contentious politics and state-building in Bahrain, (Lund: Lund

University Pres, 2000).

187Bahrain Human Rights Monitor, “Hūqūq al-‘amal ḫaṭ āḥmar la nuqbilu bitagiāūza”, febbraio 2013

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settembre 2001, viene redatta una lettera contenente il progetto di una nuova legge sui sindacati e il 22 maggio il Comitato si trasforma nella Federazione Generale dei sindacati del Bahrain (General Federation of Bahrain Trade Unions). 188

Con il successivo decreto reale N.33 del 23 settembre 2002 anche il Bahrain si avvia ad istituzionalizzare le organizzazioni sindacali. Tale decreto si compone di cinque capitoli che definiscono la struttura e gli obbiettivi dei sindacati, le risorse finanziarie, la procedura di dissoluzione e il ruolo della Federazione Generale.

Secondo tale decreto i lavoratori di qualsiasi stabilimento o settore possono dare vita ad un sindacato, ma non può esservene più di uno per ogni compagnia. Tutti i sindacati devono obbligatoriamente affiliarsi alla Federazione Generale, responsabile a livello nazionale delle attività di tutte le organizzazioni. Negli anni successivi alla pubblicazione del decreto, si è assistito ai primi tentativi di dar vita ad unioni settoriali, come quella formatasi nel campo delle infrastrutture su iniziativa di sette diversi sindacati che hanno deciso di unirsi nel 2007. Le ragioni di tale scelta vengono sottolineate da ‘Abdūl Raḥdi, consulente legislativo della Federazione Generale: «In all establishments the features of this workforce are the same, hard work, long working hours, low wages, the worst accommodation and work conditions - these are some of the circumstances labourers face, and the reason why all workers in this sector should unite and make one union ».189

La legislazione del Bahrain prevede che solamente i cittadini bahrainiti possano dar vita ad un sindacato e guidarlo, mentre ai lavoratori stranieri è concessa la possibilità di esserne membri. La creazione di sindacati nel settore pubblico viene, tuttavia, proibita da una circolare del 10 febbraio 2003, pubblicata in seguito all’istituzione di sei sindacati presso il ministero della salute,

188Jaffer Khalil, “Brief history of workers’movement in Bahrain”, General Federation of Bahrain Trade

Unions, settembre 2012, http://www.gfbtu.org/main/?p=502#more-502.

189MonikaGrzesik,. “Bahrain workers set to form free trade union”, ConstructionWeek Online, 20/07/2007,

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dell’energia, del lavoro e delle infrastrutture, degli interni e presso le poste. 190 Il

settore pubblico comprende la percentuale maggiore di locali e, in un’intervista del 2007, sempre ‘Abdūl Raḥdi sottolinea come migliaia di lavoratori vengano privati di un proprio diritto fondamentale.191 A circa metà della popolazione

bahrainita, infatti, non è concesso formare sindacati.

Nel 2006, un ulteriore sviluppo coincide con l’introduzione di un decreto che vieta il licenziamento di un impiegato per il solo fatto di aver partecipato alle attività sindacali. Il lavoratore dovrà essere riinserito e indennizzato nel caso risulti chiaro che sia stato cacciato per motivi legati all’attivismo sindacale. 192

Ad un tale avanzamento, si accompagnano anche sviluppi meno positivi. Il Segretario Generale della Federazione, Salmān Maḥfūẓ, sottolinea come la legge sui sindacati fosse, il giorno della sua pubblicazione, una tra le migliori del paese. Egli constata che, purtroppo, il governo ha voluto successivamente apportare delle modifiche senza consultare le parti interessate e questi cambiamenti rappresentano un passo indietro.193

Il diritto di sciopero, ad esempio, viene garantito dall’ art.21, con determinate restrizioni: deve, infatti, essere approvato dalla maggioranza dell’assemblea generale del sindacato; la decisione deve essere comunicata alla dirigenza con un anticipo minimo di due settimane; è, infine, nelle mani del solo governo la determinazione di quali siano i settori vitali in cui gli scioperi sono proibiti in quanto “andrebbero a minare la sicurezza nazionale e lo scorrere della quotidianità degli individui”.194 Con il decreto N.62 del novembre 2006, il

190 Gulf Center for development policies, Malaf Al-niqabāt fi al-ḫalīg, 2013,

https://www.gulfpolicies.com/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=174&Ite mid=437#_ftn24.

191ITUC. “Soptlight interview with Abdul Karim Rahdi, legislation advisor of the GFBTU”, 12/02/2007,

https://www.ituc-csi.org/spotlight-interview-with-abdul.

192Habib Toumi, “Bahrain MPs endorse law to end union-linked dismissals”, Gulf News, 20/02/2006,

http://gulfnews.com/news/gulf/bahrain/bahrain-mps-endorse-law-to-end-union-linked-dismissals- 1.225859.

193 Bahrain Human Rights Monitor, “Hūqūq al-‘amal ḫaṭ āḥmar la nuqbilu bitagiāūza”, febbraio

2013http://www.bahrainmonitor.com/maqabalat/l-013-02.html.

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Consiglio dei ministri individua ben dodici settori in cui gli scioperi vengono vietati. Si tratta di quello della sicurezza, della difesa, ma anche gli aeroporti, i porti, gli ospedali, le farmacie e gli ambulatori, i centri per le telecomunicazioni, stabilimenti petroliferi e del gas, servizi di trasporto, istituzioni educative e le panetterie.195 Tale decisione vede la Federazione fermamente contraria: essa

ritiene ragionevole il solo divieto negli ospedali e per la distribuzione dell’elettricità e acqua.