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Capitolo 2. Normativa di riferimento

2.2 Normativa Europea

2.2.2. Libro Bianco

Il Libro Bianco “Tabella di marcia verso uno spazio unico dei trasporti – per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile” è il documento strategico che presenta le idee della Commissione sul futuro del sistema trasporti dell’Unione europea.

Il nuovo Libro Bianco 2011 elabora la visione di medio-lungo termine, con obiettivi al 2030 e al 2050, per la creazione di un mercato unico europeo dei trasporti competitivo e sostenibile. Si differenzia rispetto ai precedenti perché colloca lo sviluppo dei trasporti nell’ambito di una strategia di ampio respiro, “Europa 2020”, definita a livello Europeo per rilanciare la crescita economica dell’Unione nel prossimo decennio e rientra nella relativa iniziativa faro per un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse. I precedenti Libri Bianchi erano incentrati all’apertura dei mercati nazionali agli operatori comunitari e la transizione alla concorrenza, prevista dal Libro Bianco del 1992, mentre tramite il Libro Bianco 2001 si mirava a completare i processi di liberalizzazione in un quadro riequilibrato tra le diverse modalità di trasporti in favore di quelle più ecocompatibili.

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Le prospettive di aumento del prezzo del petrolio e del numero di autovetture circolanti nel mondo fanno sì che l’obiettivo primario del nuovo Libro Bianco sia individuato nell’uso efficiente delle risorse attraverso un sistema di trasporti che:

a) riduca il consumo energetico b) impieghi più energia pulita

c) utilizzi in modo ottimale le infrastrutture

Il target di lungo periodo è la riduzione del 60% delle emissioni di gas serra dannose entro il 2050, secondo una tabella di marcia che modula gli obiettivi specifici per il trasporto merci e passeggeri sulla base della tipologia di viaggio. La sfida consiste nell’interrompere la dipendenza del sistema dei trasporti dal petrolio, senza sacrificarne l’efficienza e compromettere la mobilità. Gli sviluppi futuri devono basarsi su una molteplicità di aspetti divisi in tre categorie:

1) miglioramento dell’efficienza energetica dei veicoli in tutti i modi di trasporto, mediante lo sviluppo e l’impiego di carburanti e sistemi di propulsione sostenibili;

2) ottimizzazione dell’efficacia delle catene logistiche multimodali, anche utilizzando maggiormente modi più efficienti sotto il profilo delle risorse, laddove altre innovazioni tecnologiche possono risultare insufficienti. Le azioni da intraprendere saranno:

 trasferire, sulle distanze superiori ai 300 km, il 30% del trasporto merci effettuato su gomma verso altre modalità come ferrovia o per vie navigabili entro il 2030 e raggiungere il 50% entro il 2050, utilizzando corridoi merci “verdi” ed efficienti. Per raggiungere questo obbiettivo si richiederà anche la realizzazione di infrastrutture adeguate a tale sviluppo;

 completare entro il 2050 la rete ferroviaria europea ad alta velocità, triplicare la lunghezza della rete già esistente entro il 2030 e mantenere una fitta rete ferroviaria in tutti gli Stati Membri. Trasferire entro il 2050 la maggior parte del trasporto passeggeri di media distanza su rotaia;

 realizzare entro il 2030 una “rete centrale” TEN-T multimodale con alta capacità e qualità che, entro il 2050, assicuri i relativi servizi di informazione;

 collegare entro il 2050 i principali aeroporti alla rete ferroviaria, preferibilmente ad alta velocità, cosi come i porti marittimi al sistema del trasporto merci su rotaia e, dove possibile, per vie navigabili interne.

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3) utilizzo più efficiente dei trasporti e dell’infrastruttura grazie all’uso dei migliori sistemi di informazione e di gestione del traffico, di una logistica avanzata e di misure di mercato, quali il pieno sviluppo di un mercato europeo integrato dei trasporti su rotaia, l’eliminazione delle restrizioni di cabotaggio, l’abolizione degli ostacoli al trasporto marittimo a corto raggio, la fissazione corretta di tariffe. Gli obiettivi in questo campo saranno:

 definire entro il 2020 un quadro per lo sviluppo di un sistema europeo di informazione, gestione e pagamento nel settore dei traporti multimodali;

 dimezzare entro il 2020 il numero di vittime del trasporto stradale e tendere ad un suo azzeramento nel 2050, facendo si che l’Unione Europea si imponga come leader mondiale in materia di sicurezza per tutte le modalità;

 mirare alla piena applicazione dei principi “chi inquina paga” e “chi utilizza paga”. Impegnare il settore privato nell’eliminazione delle distorsioni, inclusi i sussidi dannosi, nella generazione di entrate e nel finanziamento dei futuri investimenti dei trasporti.

Il Libro Bianco rileva che il raggiungimento di tali obiettivi è legato all’adozione di un quadro di norme e regole in quattro aree prioritarie: mercato interno, innovazione, infrastrutture e dimensione esterna.

La strategia per raggiungere tali obiettivi richiede un quadro efficace per gli utenti e gli operatori del trasporto, un rapido dispiegamento di nuove tecnologie e lo sviluppo di infrastrutture adeguate. I punti chiave da risolvere per garantire il raggiungimento degli obiettivi sono:

- creare una vera e propria area unica Europea dei trasporti eliminando tutte le barriere residue tra le diverse modalità di trasporto e tra i diversi sistemi nazionali, facilitando il processo di integrazione e l’emergere di operatori multinazionali e multimodali. Un’applicazione dell’effettiva concorrenza nel mercato interno in tutti i modi di trasporto servirà a integrare il lavoro della Commissione Europea. Per evitare tensioni e distorsioni, la strategia dovrà garantire un alto livello di convergenza e l’applicazione di norme sociali, di sicurezza, ambientali, di standard minimi di servizio e tutelando i diritti degli utenti;

- l’innovazione riveste un ruolo essenziale per questa strategia. La ricerca deve affrontare tutto il ciclo di ricerca, dalla nascita d’innovazioni alla reale applicazione soffermandosi sulle tecnologie più promettenti e che riunisca

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tutti gli attori coinvolti. L’innovazione può giocare un ruolo importante nel promuovere un comportamento più sostenibile;

- gli sforzi richiesti per un sistema di trasporto più competitivo e sostenibile devono includere una riflessione sulle caratteristiche richieste dalla rete e deve prevedere adeguati investimenti: la politica Europea per le infrastrutture deve aver una visione comune e sufficienti risorse in modo da evitare distorsioni sui prezzi del trasporto.

I principali interventi a favore del trasporto combinato previsti tra l’elenco di iniziative riportate in allegato al documento mirano a svilupparlo sempre più e in maniera sempre più sostenibile:

1) Predisporre una singola impresa di certificazione di sicurezza ferroviaria per l’autorizzazione dei veicoli ferroviari rafforzando il ruolo dell’Agenzia ferroviaria europea (ERA).

2) Sviluppare un approccio integrato alla gestione del corridoio merci, compresi gli oneri di accesso alle linee ferroviarie.

3) Garantire un accesso effettivo e non discriminatorio alle infrastrutture ferroviarie, compresi i servizi, in particolare attraverso la separazione strutturale tra gestione dell’infrastruttura e la fornitura di servizi.

4) Adeguare la legislazione per i veicoli stradali sul peso e dimensioni alle nuove condizioni, tecnologie e esigenze per favorire il trasporto intermodale e ridurre il consumo energetico e le emissioni.

5) Creare un quadro adeguato per consentire la tracciabilità delle merci in tempo reale, garantire la responsabilità intermodale e favorire il trasporto “pulito” delle merci.

6) Mettere in pratica il concetto di sportello unico di amministrazione mediante la creazione e la distribuzione di un documento unico di trasporto in forma elettronica e creare un quadro adeguato per la diffusione di tecnologie per la tracciabilità e rintracciabilità.

7) Garantire che i regimi di responsabilità favoriscano il trasporto per ferrovia, marittimo e fluviale e il trasporto intermodale.

8) Razionalizzare le norme per il trasporto intermodale di merci pericolose per garantire l’interoperabilità tra i differenti modi di trasporto;

9) Creare all’interno della rete essenziale strutture per i corridoi merci multimodali per sincronizzare gli investimenti e le opere infrastrutturali e sostenere

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servizi di trasporto efficienti, innovativi e multimodali, compresi servizi ferroviari per le medie e lunghe distanze.

10) Sostenere il trasporto multimodale a carro completo, stimolare l’integrazione delle vie navigabili interne nel sistema di trasporti e promuovere l’eco- innovazione nel trasporto merci. Sostenere la messa in servizio di nuovi mezzi e l’ammodernamento di quelli esistenti.

Un successivo passo avanti viene posto con la proposta di ristrutturazione degli onori e delle tasse attualmente applicate nel settore dei trasporti. Le proposte avanzate riguardano la scorporazione delle tasse identificando chiaramente le componenti di energia e di CO2, internalizzando i costi esterni, quali inquinamento acustico, ambientale e usura delle infrastrutture, tenendo conto della specificità di ognuno. Laddove sia necessario la tassazione nel sistema dei trasporti deve essere collegata anche all’efficienza ecologica del veicolo, in modo da favorire veicoli puliti ed eliminare distorsioni, tutto ciò risulta coerente con i principi introdotti: “chi utilizza paga” e “chi inquina paga”. Molti settori dei trasporti beneficiano di un trattamento fiscale favorevole rispetto al resto dell’economia: ad esempio, trattamento fiscale delle autovetture aziendali, nonché esenzioni IVA, sulla tassazione dei prodotti energetici nel trasporto aereo e marittimo internazionale. In generale, tali diposizioni garantiscono incentivi in contrasto con gli sforzi per migliorare l’efficienza del sistema dei trasporti e ridurne i costi esterni.