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LIBRO SECONDO LA PUNIZIONE DEL REATO

§.1.La pena[poena, ssiwj]esprimenelsuosignificalopiù generaleundolore;avvisataspedaimentoneldominiogiuridico (i)Gommi Din.InTil.Pud.ilepotala iMirb.1579)-Duret: Traili des

bW

FiatiiulusdopoeJs(Franco'.1381 fui.)-Vl-LTIIM:Depoenis(Mlrb.

1599)—SmoMEll:Ue co ne cali buspmnorum(Mosil.1393)—BiTSiDe poenis crlnbulibu(Bull, ione)—Aranaiua - Traciaius III de puerili(CiutUii 1811,A")~ProTCMIM-Depoenis jl.ips.1613]—Hesom-He poenis vatio-rumdeliclorum (Tuli. IllSi)—Locami:»: li. pniTii*;Aitili. 1IV23 )—HEEITRit:

Depoenii{VileL. lliiì1— IlmursimiHi'jnre n.uiira et ilifTcrcnliis pwna-inm(Franco!. III2IÌ:-Scii»f.mjkniii1[ii-i:h: 111'primi- .Lips. 111271—Boinoim:

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asofferenzache cadeperoperadellasocietà niilqualeechiaritoautoredimaleficio. in-tesagiuridicacomemiaivindicla [1).Sarebbe

ctTcnoxat.Eppun'iadii ilalapunìamiuTalli viligiuridica della dividilo

Una secondadifliniiiosn:duliapruafudalanelmondo moderno da Ugoue Gruzioilqualedisse:potiloestmolimi pat-sitmisquotiinfligilur<>bmate ni aciionis (.').Quelladiliioiiione sa-rebbemalamenteinlerpclrata,se sicredesseclicellaaddilinella penalaretribuzionedelmale perilmale.Ilglande pubblicista olandesesignificòcon quella nozioneun'altra proprietà essenziale dellapena.La nozionedi HIpianodesignalapenadaldi fuori, nellesue attenenzecolreato,senza additarneilcontenuto.La nozionedelDroiioviaggiugneilcontenuto.Ni conessa È detto

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signailporchenoisii ilpresupposto necessar

manifesta lasicomeribolleall'imperioileiDiritto;madi cerio 10scopodelmaìumpassioni!nonvièadditato.Elacategoila delloscoponelleistituzionisociali e lapiùimperlante,come quellache determina razionalmentelecondizioniedilimili all'operarodell'uomo,siaioniemoneti,siacome individuo.Egli 6 pregiodellasdraia dopoilBeccaria l'avereinvestigato ap-punto con maggiori: ampir/zaillai"teleologico,ilfinedella pena.E giustalenozioni danoi svolleantecedentemente(Vedi ProlegomeniCI,III,|3) Inpena dee negarelanegazionedel Bi-rillocontenutonel malelicio.Lo srupo ultimodellapena6negare 11delitti,ma nonpià nei si^niiii-alovogaredui fareoperache non siaavvenuto;peroocbètr.i'ntf>ictuin tsi it.fiìmhifieri ncquil,bensì nelsensodiamiict'taretj ?j i -1diaiinliiiijrhesicontiene nell'ap-pariiionedel delitto,riaffermandolaSovranitàdel Diiillo sull'in-dividuo.Onestarointej.'i-ai'.ii'iieilei!i[:11te.,violaloabbraccianella sua concezioneluttiplialtripretesi linifondamentalidellapena assegnalida'varisislemi s-eiemifìri.[,'intimidazione o coazione psicologicaper impedireildelitto,lasicurezzasocialeed in-dividuale, sia [piatilo allepersone,siaquantoa'beni,l'impedire.

niolumactionis,maèpurerimedioimi il iz'atoafarecheilBirillo regnicornoinviolabile nellauni -Mivivenza. Epperiipossiamo integrarelanozionedellapenapjuii-.iicaravvisandoinessauna ritorsione del Di fin; peroperailelbiShiVi su }'.' indi viti oalìlA uma-na a cagionedelricalodaessa perpetralo, laqualeconsiste nel farpalirealcuna privazioneinnomedel Dirittoedi>indirizzata aricostituiròlaviolalaSovranitàdel Dirittoei.me elemento es-senzialenell'organismoelicodellasocietiumana

Cosi lapena puddilHnirsi l'atto della societàcheinnomedel Birillo,

sottopo-76

neildelinquenteadunacarta sofferenzacome mezzo indispen-sabile alla riaffermazionedelDiritto.

.Dallanozioni;i.h<:abbi:ii:]i)\r.<d..i.discendonovaripronunciati

chepresiinsiemncostituiscono la teoricageneralodellapfena.

Alcunidiessiconcernonoilcontenutodellamedesima;altrilo ku«relazionicoldelittoecuidelinquente.

5 2.La pena dee contrapporrelaforza dello Slato allaforza del-l'individuo; essadeevitadiari;reprimere quell'attivitàindivi-dualedicuil'uomohaabusato.L'individuochefusubbietlo agentedel reatodivionosubbicttopassivodellapena; e conioil realoebber.jt-ragioni! In. libertàumanaconsaiii'vi'h: di si;stessa edellalegge,questalibertadeesentire lapressionecui sollogiace innomedel Diritto.La pena dee dunqueconsistere inqualche cosachecostringalalibertideldelinquente esiadal delin-quentesentilacomecoercizione,ecome coercizione derivante dal Diritto.La pena debbaessereproduttivadiunasofferenza,di undolore;ossadeeconsistere inunpaliquiddnm perchèlagiù-"

stiziasiasatisfatta.Noi evitiamodidirechelapenadebba con-tenoreun male perl'individuo.La retribuzione nnnimporla mule permale,asentir nostro;e non crediamo chelapena debba essereilmalede!delinquente.Retrihuzione por noiimporla che alpiacerefallacechefucagionedel delittoseguitiundolore.

Dal puntodi vistaaubbiaUivoildelinquentepotrà sentirequel dolorecomeun male e crederlotale;madalpuntodi vistaob-biettivolarestrizione, laprivazioneche viene inflittaaldelin-quente non debb'essere un malo perlui,bensìungiustodoloro, Como consegue;];n ibili'ill^uilimioedincili sto coriintento del de-litto.E questo èilsignificatochenoiattribuiamoalnostro con-cettodella retribuzione.E quivuoisinggiugnerochel'uomonel soggiacereallapena deesentirlacomedolore, ecomela conse-guenzadell'inviolabilitàdillalec^edaluiviolata.Ilche im-portachelamortee lodemenza rendono impossibilel'esecuzione dellapeno; e cheilsubbieltodellapunizione non puòessere altrochel'uomo consciodisoodellasferadeisuoidiritti.

Sfaquestaefficienzaproduttivadidoloraneldelinquentedee rispettareunlimite.Essa non deecolpiredimenomazionela personalitàumana; imperocché,seconlapenasinegasse

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rittodipersonalitàneldelinquente,sinegherebbe purei!suo debitogiuridico riésru;^irtff ru alla petìa. lijierhÈ ildirittodi per-resubbiettonon puredidiritti,maaltresìdiobblighigiuridici.

La pena ebogiu:)i'i?=jeainnari: in jici-sonilitAumana neghereb-besè stessacomeinstiluUiL'in ri ili 1:0e sitrasformerebbeinun altodiforzamaggioredella societàsull'individuo, 11 'al Iracanto nouÈlapersona!ìtùnmni.-nquella clicgenerailreato; lacagione delreato sta nella libertà dellaqualeabusaildelinquerne. L'uo-moinsomma delinque noninguantotelii,mainquantotgli opera;opperò Vattivitànonilsussisteredell'iudividuo,l'attività ebeÈquellasucuiilDirittoimpera,divieneribelle al Diritto nelreato.Questaattivitigiuridica nellasuasferadiadone può dunque esaeremenomatadallapena,nongii il diritto della per-sonalitàumana. Di quiaiderivalaconseguenza chenon può es-serecontenutodellapenaladistruzionediquellochetnhaertt persanae;l'annientamentodiquelloche è condizione indispen-sabilealsussisteredellapersonalitàumanaò illimitoall'ado-nedellapotestàsociiilene, lapunitonedeldelitto

Epperòi cruciaticorporeiche ledonol'integrità dell'organismofisico, l'infamia,cheli-dal'integritàdillapersona morale,0 la distru-dellaretribuzionegiuridica,non possonoesseremateriadella pena.

§3.La pena dobbeesserequalitativamente rispondenteal delitto,editantonegarel'attivitàperquantodiquestaaib abu-satocoldelinquere.Onestarispondenzatra lapenae ilreatob stalacredulada parecchi nonpotersiallrimente intenderecome possibile senonnel lalo del parallelismo;perocchési0ritenuto che a considerar comegiustauna penainflittadaun Codice per un datorealononciha uncriterionascenteda quel datoreato e quella data pena, ma chetutt'a!piùsipub considerarecome giustaunadatapenasovraun datoreato,quandosiguarda quella pena e quelreato nelle loro relazioniconlutto ilsistema dipe-nalità,ciofeconglialtrirealieconlealtrepeno.Certamente oheviha qualcosadi relativo nella sceltadeigeneripenali, e nelladesignazionedel quale e delquantum perisingolidolitti.

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Ma daciònon deriva che nonsiaviniunrapportointrinseco trauna dala pena ed un datoreato. Ilterminedìparagonetra Y omicidioeilcarceresihanel miel'Ieni-.iilodiel'imacosa el'altraciporgono,deenullaslussaattivitàdell'uomocho e quellacho soggiace a punizione peressere stataquellacheha negatoilDiritto,l'inprimam;ii)ifV-tiuii>:]e f.nos-solana diquesta risponderlaò iltalionemateriale[oculuspròacido,dna prò àmie, anima pròanfani).Mrulicnella siici eliincipientel'individuo cer-calavendetta,rispondenteall'offesapatita,conpari offesa, l'au-toritàsocialecredi!adempiereillionato dellaeguaglianzanella timtltfur/osupplica.litalionematerialeinchinileincertaunità indistintaedindivisa iltaleediltanto,l'elementoqualitativo el'elementoquantitativo.Essoimitalaperversità slessadel de-linquenteoperando suluiocontrodiluiquelmedesimofallo cheegliha operalo sovra unallroe conlrounaltro.Questa si-militudine materiale edall'un canlo più che proporzione.Ma torna spessolanegazionodiogni proporzione;imperocché pos-sonoduo uomini commettere ciascuno un omicidiovolontario; e ilpunirlientrambidimorie,quandoiduo omicidii quantitativa-mefitesono diversissimil'uno dall'altro, èmancanzadi propor-zionetralapena edilreato,od6pertantoun'apertaingiustizia.

Neltalione lagravezzadel reatononèmisuraladallaintrinseca opposizionecolprincipio del Diritto, col Birillo in se,bensìdalle qualità dimaleesteriore emateriale che appariscono.Lasocietà giuridicanon può permanereinquestarudemanieradi conce-pirelapenaelasua rispondenzaal reato.La pena è negazione

cosiuna formaspiritualerispondentealrisvegliarsi dello spirito a coscienzadisénelmondodellenazioni;ed allasimilitudosup-plicasottentrailprincipiodellaproporzionalitànelladuplice formadella qualità e della qur.ntivi.La proporzionalitàqualitativa elaquantilaliva inlantovengonsìin certaguisa acompenelrare l'una nell'altrainquantoche una qualitàdipenapud rappre-sentareunaquantitàmaggioro ominoredipunizioneo la

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[urineassunsehipuim.inne,ura ncjiaiulol'attività p.ilr imonialo,

sica,oral'integriliill'IT liu:jiouuiiale.uhi la vita.Ecosisorgono levariepenecioèInviiriepi-ivniiuiii esofferenze nelloqualiai concreta storicamentercsHi-nr.iiirciifi-aledellapena.

b)Ilsecondoache bisognairistituirecome una gradazione deivarireali,e secondo questa jrotfiwtowdeirealifermarela cosidellagradatimi;o sortidelle,jitne,diguisachelapenalità porgaun parallelismotraivarirealielevariepunizioni.

e)Inlerzoluogoigeneridipenadebbono esseredivisibili egraduabilinel lorocentennio,appuntoporcili sipossaseguire levarietàdelreniointulle,l.ipn-siliiliinuil^iunidiaumento edidiminuzione.

§4.La pena deorestringersi allapersonadel colpevole.Noi non crediamo che questopre-micciMonljlii.-nj-'iiidiampia dimo-nirel'uomoinquantoneè.cagioneliberaedinlelligente.Ma da

significatodellajn.-iHMialilàr.i-'.ì;;penafièquesto che,dovendo lapenacolpirelasolaindividuali!;!deldelinquente,bisogna evitareilpiùchesipossa quei generidipenalacui efficacia vienearivelarsitormentatricenon puredeldelinquentema ancodiallridaluidipendenti. Questononèpossibileottenerlo assolutamene;perocché ognipena produceeffe (liin di rottiche ricadonosugliinnocentidove più e dove meno;maillegislatore

convitilodireilà, cioè senonechiaritoautorecerto diu leiìoiocerto.Uoa pena partransa/.iouesarebbe negazionedella giustiziapulitrice.Epperò un giudicatodicuudanuacome con-seguenzagiuridica diuna dichiarazionedireitàdevecss presuppostodellapenainconcreto,cioè della effettiva irroga-zionediuna data pena adun dato individuo.Nullapomasi«e 55.Solapena dee rappresentarelaritorsionodelDiritto stesso enonlavendettasiadell'individuosiadella società,essa dee apparirànellasocietàcome unfalloche derivadal Diritto

nellasuaconcretezzaindividui,!,;ilcommensurare enlrocerti conlinilapuuiziuneallagravezzadelreato.Una regoladi pu-nizioneinvariabilepurlutti icasikunaimpossibilità,perun legislatoreprevidente

Masolapena appariscecome opera delDirittoinquantoefissatadallalegge,ed6ministraladal giudice chelaleggeslessadestina,pure perchèessapresuppone ilgiudicio della reità,die contegli altrigiudiziiumanièsoggetto adorrore, egli eduopo chenella scelladellovarieformodi pu-nizionesieviiilineilepenecheunii volta inllittarendono impos-sibileogni riparazionedell'errore.La pena debh'essereperciò remissibile e riparati!-:.Nonsieie'.iìclicper riparal-itilà di.Hapam, s'abbiaad intenderelapossibilitàdiannientaretuttele

conse-_'uN:e"J Lvdi

indubitatochelalmii-ì!ìzììij.t:i;i!eil _fpureparete 11 larea sè-stessa levieperchèìsuoierrorisienoilpiùchesipassa

ri-cerepatitodaun innocente non possonoritornarecome anni diliberti;maviluipurelapossibilitàche,chiarito l'errore, e -.'aril;i. i r : 1. j :..i:i:.> i : ;duliapena, v'hapurelapossibili hi,quando l'uomo sopravviveallapena,checompensi moraliemateriali vengano a militarnelesofferenzeingiustamentepatite.

§.0.Dacchélapenaha per iscopolarestaurazione dclDirillo egli emestieriche,mentre appariscecomecoercizione,venga perquanto epossibile

a redimerel'uomo cadulo, arisollevarloc ricondurlonellavia del Dirittoestirpandodalsuoanimole ca-gionimotricide! delitto, ecreandoinluiquelle abitudiniche so-gliono antivenirelaricaduta.A simiglianzadell'infermila fisica, dicuibisogna combatteràlacagione,lapenadebbeessereil più chesipossamedicina dell'animoisnpcta -f,z 4-'jy.ìj;),ed estir-parelacausadeldelinquere.Nellosocietàbarbaresiprende come cagionedeldelittola('adonemai.'iiiile,perchèilsenso vieneoffesonegliorganidellagenerazione,e al f

variecausedelle variefamigliedi reati.Eilconcettodella estir-pazionedel reato nellasua causaeffettricflsisublimadalla re-cisionedell'organomaterialeasistemadimiglioramentoe rie-ducazionedeidelinquentinelcarcereonella coloniapeniten-ziale.Non 6giàcheillegislatoredebba assolutamente proporsi comaunico scopodellapenal'emendamentodeldelinquente;

ma deefareopera che quella repressione giuridica,legittima insèstessacome coercizionederivata dal Diritto,divenga vera riaJTermaiionedelDiritto,merceilsuo tenderedicontinuoa richiamarealDirittoquell'individuochesiè postoin

contrad-dizioneco'suoidettali.Laonde l'emendamentodei rei,senza es-sereloscopo fondamentaledellapena,ma bensì come ministero indirizzatoa ricongiugnero l'uomoall'ordinesociale aelemento integranteecondizioneessenziale dellapenaBleasa,perchè Questa raggiungailpiùchesiapossibile ioscopoalqualee indirizzata diriaffermareilDiriHo negatodaldelitto.E questocisembra essereilfondamentodiquelpronunciatobellamenio formulato da PellegrinoRossi,edallacuiattuazionetendelalegislazione penaledell'eia nostra, elio cioè il carcere, collavoroeconla rie-ducazione dell'uomo,dovrà divenirelapena per eccellenzanelle

57.Quando queste condizioni sono raggiunte,l'efficacia della penaequelladirestaurarel'ordine socialeriaffermandoilDiritto enegandoildelitto.Carnenegazioneduidelitto,lapenalo estingue;-—einquestosenso noidiciamochelapena è espia-zione.

Come restaurazione dell'ordinesociale, è giusta retri*

buziouechedalDirittoprovienesucoluichene conculcoi dettali.E qui sorge indubitala un'ultima afférmazionenellaquale sichiarisceperchènon ammettiamolaformulachelapenasia laretribuzionedelmale perilmale.La pena halaforma ele apparenzediun maleinquantoèunpatire,undolore,unare strizione,una privazione, unacoercizione, inquantocioè limita ecostringel'attivitàumana consapevoledisè slessa,^fain so-stanza lapenaèun bene. Essaèun bene nell'ordineeticodel mondo, come negazionedelmaledel delitto.Sebbene per l'in-dividuo possa apparirecome un male,essaèilsuobenereali';

perchèconsistenoninuna espiazione che distrugge,mainuna espiazioneche redimo.Essa6un bene perlasocietà,umana tuttaquanta,che infliggendola riaffermailprincipiodel Diritto innanziasè stessa,eindirizzalasuavitasecondolanorme dellagiustizia,lasciandoslaroche,oltreaquestointrinseco elementodibene, essano contiene unaltro,estrinseco,quello cioèdiinspirareneglianimidispostiallaviolazionedel Diritto unsalutaretimore,enellacoscienzadegliindividuiedelle moltitudinilamaggiorepossibilosicurezzaintorno laincolu-mitàdeidirittiditulli,ediciascuno.

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II.

la prò. BelBirillopotili»tigelle.

iI.Nellelegislazioniileivaripopolilapenasièvenula appalesalido per lunghissimo volgerdìsrcoli sotlo loformo più ruvide edatroci.Iprimordiduliapenalitàvengonoravvisati ne'sacrifliiumani enellaselvaggia vendettadelsangue.Il con-cello religioso dell'/iojli'apinmìanspL'rpiatire la Divinità oltrag-giala dal delitto,eilrisentimento privala,chenonsiappaga ae nonquandosiinferisce all' effe nBoreun male o più grave, o almenoparia quello cheeglihainferito,infermaronoleprime origini della penalitàpressoivaripopoli;caquesticoncetti sene aggiunseanche unaltropusttinunnenteunivenirsi svol-gendolerelazionituttedella vita sociale,cioèche bisognacol

-carcerefuaccompagnato da ogni manieradidurezze edi se-viiie,lamulilazione,ilmarchio d'infamia,laflagellazione,la fustigazione, laperpetuilidialcuno pene, furono a largamano prodigate.E comafulcro diquestoediliziofu conservatalapena delcapo conmodidiversidiesecuzioneecongradazionidi solenniapparali,edairoci sevizio.Questa fulamanifestazione

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della giustiziapunilrice nella storiadell'Umanità,finché nei 1164 proruppelavocediCesarelìeccaria.Daqueltempofu ini-zialalaRiforma neldominiodelDirittopenale,e sisentiuni-versaloilbisognoditemperare!acrudeltà,deilegislatoriin materiapenale,Ecosinellalegislazionocontemporanea ilprin-cipiodellapena emendatriceItacominciato ad averelasua ef-ficacia dirincontroaquelladellapena mtimidalrice;e al pati-bolotende asostituirsiilcarcereche rieduca.Mavièancor molto afarepetcliblascaladellapenalitànellolegislazioni contemporaneesialaieda appagareleesigenzedella giustizia

informaloilsistemapenaleaccollo dalnostro Codice.Enoiper ilbisognodell'esegesi cifaremo ad enunciarlo, rimanendocidallo instiluirneunacritica edal farequalsiasi altradisaminasul va-loregiuridicodoivarigeneridipunizionecheinesso Iro-vansifermati.

52.Facciamoci innanziluttoad esporreiprincipii regola-toridelnostroDirittopositivosullapena esulla sceltadelle pene.Essipossonoesser cosiformolati:

1)La pena non è abbandonataall'arbitriodelgiudice,inaÈ fissatadallaleggemedesima. Essanonòfissatainunmodo inflessibilecome una pena assolutamente determinala; edè la-sciataalcriteriodelgiudiceimarerla«stellionetraun mas-simo edun minimo. Chè anziilnostraCodice,mentre ferma che niunreatopossa esserpunito altrimentsche con-lepene impostedallaleggeeche questenon possanodalgiudice au-mentarsi,ne diminuirsi,néoonimuliirMsenonneicasied en-troilimitidallaleggeslessadeterminati(1),dall'altronel fis-sarelapunizionedei singolireatilasciaampiasfera all'attività valulalricedelgiudice,permeilenitoglipureioalcunicasidi sceglieretraun generedipena edunaltra,non che percor-rerevani gradidellamedesima pena.

2)La penabuguale perluttiinvirtùdel principiodell'u-guaglianzagiuridica, site acceptìoncpersonarum.Soltantotalune penoinlorostessoassairigide,per talunecondizioni

dide-(1) Art. J t 4 C. jwn. Ita).

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bolezzacorporea(come a cagiond'esempiolavecchiezza edil sessofemminile]nonsono effettivamenteapplicale,manella esecuzionesiconvertonoin altrepene;ilche giovaami a ren-dereveritàconcreta l'eguaglianzadellapena(Ij.

3)La pena 6ristrettaallapersonadeldelinquente.Onde dal-l'un cantole instiluzinnidA parilo, che pertaluni reatifaceano espiarea' figliinnocentileculpedelpadre,sonoabolite;e dall'altroquelmostruosoinstitelodellaionorum pubblicalo o confisca(ìecuiconseguenze ricadonosempresugli infelicied innocentifigliuoli)èintelaine:!!:;niiiiiitiiduliavigente legisla-4)La pena non puòr^sei',;[lUHiivamf'iiifeseguitasenonin virtùdisolenne giudicatoche irrevocabilmentedichiariun in-divìduo colpevolediunreato certo;sicchélairrevocabilità della condannaèilpres-.ippastotiecuss;'.i-:t)dell'esecuzionediuna pena sovra un datoindividuo;neviha luogo ad esecuzione

3)La pena 6ristrettaallapersonadeldelinquente.Onde dal-l'un cantole instiluzinnidA parilo, che pertaluni reatifaceano espiarea' figliinnocentileculpedelpadre,sonoabolite;e dall'altroquelmostruosoinstitelodellaionorum pubblicalo o confisca(ìecuiconseguenze ricadonosempresugli infelicied innocentifigliuoli)èintelaine:!!:;niiiiiitiiduliavigente legisla-4)La pena non puòr^sei',;[lUHiivamf'iiifeseguitasenonin virtùdisolenne giudicatoche irrevocabilmentedichiariun in-divìduo colpevolediunreato certo;sicchélairrevocabilità della condannaèilpres-.ippastotiecuss;'.i-:t)dell'esecuzionediuna pena sovra un datoindividuo;neviha luogo ad esecuzione

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