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LA SCIENZA DELLE PRIGIONI

Egli6 indubitatocheallagiustìziapenalefondalasul pati-bolouchiamato asotienlraroilsistemapenitenziale,comealla leggedellafonacliedominavalasocietàdelpassato sotlcntra taleggedellaragione edella giustizia.LaNemesianticaera unaDivinitàvendicatriceche schiacciavasotto ilsuo carro mi-gliaia divittimeumane;laNemesicristianabunaDivinila salvatriceeriabilitai rieadell'uomo caduto. La legge dell'Evan-gelio6leggediespiazione;rea diuna espiazione chein cam-biodidistruggerel'uomo, ha per propria destinazionedi re-dimerlodalloimperiodelmale.L'Europa e l'America cipor-gonocome pruovaineluttabilediquestatrasformazionedella giustiziapenaleilduplicetallodellasempremaggiore dimi-nuzionedeicasiincuilapenadimorte vieneapplicalaedel semprecrescentetrionfodellariformapenitenziale.Si guisa-eliov'èbene ad impromettersi,chenonandràguariesarà fattorealee concretonella vita dellenazioni quello chene' ca-nonidelDirittoEcclesiasticorimasecome unaletteramorta:—

Quiapcccator est corripc,quiaitomocstmiscrcrc

Nonergo susci-piamuspeccatore!periterai i/ncrf sìiìiI peccaterts, sullumeneoi ipso*

quiaethominrssunfhumann•:or,sittcr<i!i"inirnrlemus,

persequa-158

mur inefjpropritminiguìlatem,misereamurcommunem amditlo-nem(1).Tuttiinfattipossondiraiconcordiquantisonocultori dellascienzapenalenellanecessitadiriformarelapenalità sullebasidelsistemapenitenziario.Tulliipopoliciviline hannoaccettalo l'ideae cercanosempre piùditradurla nelle loro istituzioni.Edallo vario soluzionichegliscrittorioi le-gislatorihantentato diquestoimportante problemasievenuta formandounamolteplicità di scritti , diteniamomi,di esperien-ze,ioguisadasvolgereicorno unadisciplinaa parteeolio il nomedi

seiensa delle prigioni,chiamata a rendereveritàdi fallo quelpronunciatodiPellegrino Rossiche l'imprigionamentocol lavoroa a considerarsi comelapenaper eccellenzanello so-cietà civili.

Senpn che pereffettodiquellaleggeche è propria dello spiritoumanonelformarsidellevario disciplino,la moltepli-citàdelleesperienze edelleosservazionisullodiversoforme tentateperl'attuazionedelsistemapenitenzialeha ingenerato unadiversità discuole;imperocché alcuni credono chelo iso-lamento ripugniallocondizionidellanaturaumana e che me-gliogiovi alloemendamentodei colpevolilareclusionein co-munesottopostaa condizionidisciplinari;altrivogliono l'iso-lamentocellularechosepari l'unodall'altrociascunodei con-dannati,altrisono propensialsoloisolamento notturnocol la-vorocomune diurnosottoladisciplioa del silenzio, altri si at-tengonoadun sistema misto o successivo pereffettodelquale sicomincidalloisolamento,ìndi sipassidopo buoni risulta-mentiottenutiperilmiglioramentodelcolpevolealla reclu-sioneincomune. E questa discrepanzadelle opinioniimpedi-sce chelemoltitudiniabhian fedenellariformadellecarceri indirizzataasostituireloimprigionamento all'estremo suppli-zio,o persistononellalongeva etradizionalepreoccupazione cholapenadimortesiaunainevitabileper quanto dolorosa necessità socialepermantenerforza alDiritto;e ritardano l'at-tuazionecompiutadiun sistema carcerario che mostri l'inuti-litàdell'estremosupplizio.

(I)Ciò. 35, Caus. SXflI. qu. *.

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153 Ondaiunciioalladiscordanemolteplicitàdelleopinioni e delleoaietvazioniraccolseda esperienze,cipare chesiadon potentare ur.aqinldie co«irj/:onorarioniludcUa arienzadelle prigioni,laqualeoo fermilefondamenta supremo, lasciaodo aller.it.Mi-sigileiM'ii.i.oiul'ili",iii.ni.ilitradurrenatto Ipriocipncomuni e fondamentali.Ed atbiauiCedechesoprat tulioDellanuovavita ileipopoloitalianouna coesionedelle opinionisvarialeintornol'amiatinr.ni!"ltmifmapeoitenzialo rondcrl piùagevoli:Ie:.:iii:ii;io:i-r r.-.r-nHiedaldominio della g;i.al.inpulirneA'.a!' :r.l«:.-:t::i ]•<l'.ir.uiM,1:1.

comincereTuoinquestobrevescrittodal risalireadalcuniveri supremidellasciama penalo, pertentaredidesumere daossi iprincipiimoderatoridiuna scienzadelleprigioni.

»i.

Toltoilsistemapenitenzialeha per elemento informatoreil dogmadelloemendamentodelreo,come celoadditalaparola slessadella penitenza lollaa prestanzadallecredenzacristiane.

A rinvenireilcriteriofondamentaledellariformadellacarceri egli 6mestieriindagareche cosa importi, guai valore abbiasi d'innanliallagiustiziaquestoemendamento, qual parie insom-ma ad essosispellinelloistitutodellapunizione deidelio-La maggiorparie dicolorochesonosicousecrati alla inda-ginesullariformapenitenzialemuovono da quesla considera-zioneche quelmale giuridico chesiavveranelmalenìio per opera dell'uomoha fondamentonellacorruzionedelsuo vole-re,nellaperversilainterioredell'animo.La volontà prava ge-neral'azioneprava;o permegliodiroquellaDoli: ionecrimino-sache poiallasuavoltaproducel'astoricriminosaeuneffetto derivantedauna interna causaefficiente,cioèdallamaggioro ominoroinfermità dell'animoche rendocontraria all'ordino mo-lalolasostanzialità volitivanell'uomo.11delinquente spingesi almal oprare perche l'animo suotrova in essoun apparente vantaggio,rappagamentodiunillegittimodesiderio.Quesla lurpagioiadel delittoèilsintomodelladegradazione morale

dell'Homo naiadall' e dicaci a delletristipassioni.Lagiustizia umana dee medicare questainfermità,estirpare lacagione in-ternacffeltricodiingiustovolizioni,purificareinsomma l'ani-moumanodalmale moralee.hf.ècri!;Ì!Hieilo!malegiuridico.

Eppero diconoipropugnatoritullidellariforma penitenziale esser dimestieridiesiamoralmenteriabilitatoil delinquen-te,risollevatodall'abbiettacondizionoincheaglifccaduto.

AlcunifondaronoialegittimitidiquestoemendamentoBui principio della utilitàsociale,comefeceilBentham che inse-gai)ilmigliormododiantivenireildelittoconsisteròper ap-puntonello estirparnelacagioneincoloroche delinquono. Al-triaffermanodielagiustiziaumana ha per iscopo l'individua lilàstessa dell'uomo, che non pubesserconsideratasiccome mezzo perlaquietodegli altriuomini,eche perùlapenanon haaltrofondamento cheilbeneslessodell'individuosucui ca-de.Altriinfinesostenneroche l'uomo delinquenon por prava volontàmaper errorechetravolgo ilsuospirito,cheindizio dellointernoriabilitarsidell'uomoeilrimordimento cheegli provadelmaleoperato,ilpentimento; e che pertantola giu-stiziapenaledebba avere poriscopodirisvegliare il pentimen-tonell'animodelcolpevole,pentimentoalquale èindissolvi-bilmento congiuntoilpropositodi dipartirsidallevio dell'in-giustizia,odifarsiligioperl'avvenirealloadempimentodei propriidoveri.

Cosivennefuoriladottrinadell'emendamento considerato cornoscopo precipuo o come fondamentodellapunizionedel delitto.

Or noi cominciamodalnotarechevihaduemedidi inten-derà l'emendamento dell'uomo,cioèl'emendamentodellasua attivitàinternn,come volere puro, e l'emendamentodellasua attivitàesterna cernevolerechesitrasfondenelleazioni.Il primomodo puòdirsiemendamento morale,l'altroemendamento giuridico.Noineghiamo enell'uàsensoe nell'altroche l'emen-damentodelcolpevolesialoscopofondamentaledella punizio-ne,cioèchelapunizionenon abbiaaltrofondamentodi giu-stiziacheinquanto mira all'emendamentodelcolpevole.

Incominciamo dall'emendamento morale.

161 IlDinuonellasuasfera Jiattivilisuli'unmopuò adoperare ilco-siringimentonelloscopodirenderel'uomo rnursM Sup pnstopuro dielanrsiriiionicuiIauivjtA dell'uomo osottopO' staablia^uuua veraelhi-aua<.:iur.'..ilrs .-» suanirrtii li,vibaej-lilugiu.^nulnn.iiaisi.Ho n-ìujir.irr laviolenta este-rioreperchè l'uomo ridivengair.ora!e»Una riforma morale del-l'uomopuòcasaromateriadiunaefficaciagiurìdica?L'azione delDirittononpuò addentrarsineldominiodellamoralità,la quale èdisua naturalibera.L'uomo non puòessera altramen-temorale, cheiuquanto Peserciziodeliasualibertamorale rimane spontaneo edinviolatonella spontaneità.Lo ado[irar la forsaperchè l'uomo divenga morale,iltravagliarlasualiberta personaleper ravvivareinluiildesideriodelbene òun vo-lercondurregliuominiallamoralitàperunaviache -rende impossibilelamoralitàmedesima.Sipotrà conlaviolenza ave-redegliipocriti.Malamoralenonsirestauraconlaforza nell'animoumano. Seilegislatorichiudendo l'uomonella cel-lula solitarianon hannoaltroscopoilqualelegittimilaloro azionecocrcitrice,daquelloinfuoridel

costrìngerealla mora-litidelvolere,sipropongonounoscopoillegittimo.Il delin-quente potrebbedire;iononho CobbUgogiuridico diridivenire

immoralitàdelvolerò,voilegislatorinonavete il diritto di co-stringermiallamora!ili,scoiaviolare laleggostessadella mo-ralitiche èl'ossequiotpontatuodell'uomoaidettatidell'ordine universale.Onde adirittaragione sentenzioilTissotche l'e-mendamentodelcolpevole6un cangiamentodi sialo tutto mo-rale,fuoridellasferadelDiritto,eche sfuggealforo esterio-re(1).D'altrocantoloscopo cheillegislatoresiproporrebbe Èqualche cosadi inattuabile;cht anziegli buna vera illusio-neilcredernepossibileilconseguimelo.1mezzi dellacoer-cizioneesteriorepossono dare moliviinteressaliadastenersi da qualchecosa,mo non possono rendere buonalavolontà dal-li! Tis50Ti T.c Ordii prinl crudit d-i:l= scf fri uri [>'=. ri djns ttsussgesel \rs loiades dilWrcDlspeuplei. Paris 1S0U,Uy.U. eh.

182

l'uomo. Eio alleneraidalmalfarepermolicid'intt resseè già alcun chedicontrarioallamoralestessa.,perchèlaleggedi moralità,conforme lucidamente dimostraronoceli'antichità gli Stoici,enell'etàmodernaEmmanuelo Kant,consistonelvolere ilbenesemaaltroriferimento a motivoesteriore,maperla santitàstessadelbene.La moralità6purodisinteresse,Le coer-cizioniesterioriingenererannol'ipocrisia.E quando bene non laproducanonelmaggior numero, purosiva arischio dinon poter distorneràilveroemendamentodalsimulato,perocché Io Slatonon possiedeimezzi per addentrarsinellacoscienzadel condannatoedis^ni^rvilavurncundhioin? dell'animosuo.

Passiamoair altromododiemendamento, all'emendamento puramentegiuridico.Esso consisterebben l'uomomoliviiqualilosospingano ade dottalegale, cioènon a produrrel'odiodelpeccarevirtutìs amo-re,ma1'odiodelpeccaresia(annidine pocnac,siaperlafona dicerteabitudiniche debbonsicontrarreconl'usserodi con-tinuosottopostoa talunedeterminalemanieredioperare.Cosi l'uomo sarebbe educato a nonallontanarsi dallaosservanzadel Diritto,sarebho ricondottoalloviedella giustizia legaledallo qualisioallontanato colsuo delinquere. Noiammettiamo che loStatohaildirittodi farooperaperchel'attivitàesterioree giuridicadell'uomonon escadailimilidell'ordinogiuridico, ammettiamo cheloStatodelibaului-iri; cjiiu'ip e rconseguenza rieducareall'obbedienza versolagiustizia loattivitàrenitenti, eche perù abbiaildirittodifarsorgerenoli'animo umano, motiviiqualidetermininolavolontàad anteporre l'obbedire altrasgredire i dettati della vita giuridica.Ammettiamo ebolo Stalopossae debbaapparecchiare,incitaree forzarel'uomo all'osservanzadelDiritto,itasolodiciamoche nonequestolo scopoassolutoefoiithiiieiilaiuci,] I,ipena.L'emendamento giu-ridicodaottenersiincolaiguisanonaltrosarebbecheuoo scopoutilitarioassegnatoallapena.Nòviha gran divariotra questadottrina equellaelioinsegna doversipunito per inlimi-daroifuturidelinquenti,per ontivenirocon l'osompiodel ri-goreilpossibile delitto.La punizionedirizzataad ottenere non altroeliounemendamentogiuridicosarebbeun mezzo

dìpre-DiqilizM t>yG

1G3 venziono.Cheanii la prevali!ionedel dolitloavrebbeun mezzo incompiuto a suo servigiocolsoloimpedireundelittonovello inchihagiàmancatoa'suoidoverilegali,dove chelapeni come fondalasul princìpio dellaintimidazionesiestende a pre-venireildelittodiqualunquealtroindividuo,ilqualesenon soggiaceall'azionoimmediatadeldolorodellapunizione, soggiace sempre,all'azionemediatadeltimorediuna pena.

Mavihapoiuna considerazionepiùallache escludeogni legittimitànoifondarelapenasulloscopodell'emendamento, avvisandoloinenlrambelosueforme ocomeriabilitazionemo.

raleècomeriabìalilazionegiuridica.Lasocietàumana ridur-rebbelesueinstituzioniaqualche cosacuièscoposempreun beneindividualo,siacheillegislatoresiproponga rendere l'uomomoraleinsestesso,siadieillegislatoresiproponga renderlointeressatoanon delinquere.E sarebbe una conseguenza logicadelprincipiode11'emendamento che dovesiavverasseuna assoluta incorreggibililaneldelinquentesarebbeillegittimaogni manieradipunizione sudi luiadoperata;che ogni coercizione 6illegittimaquando nonbmezzoefficacea raggiungere quello checostituisceilsuo scopo fondamentale; edoveperipotesi allacessazionedeltempolegaledellapenailmiglioramento delcolpevolenonsifossoavveratolapena dovrebbo perdurare, edoveinanel'uomo che hacommesso undelittofossepoco dopopentitoefficacemente, e realmentesifossadeterminatocon lutto leforzodall'animoanon più delinquere, non essendovialtro afaroperottenere ilsuoemendamento morale,lapunizione

co-li) « Si iliirt.it(l'inipulsa it toulr -s ni. chi ilYlr.ilm» l'.nni-n.lim^nl

164

Perlequalicosenoipossiamoaffamare cheI"emendamento morale ogiuridiconone loscopo fondamentaledellapenanei civiliconsoni. Seladottrinadellaintimidazioniprevenirla:b illegittima inquanto che ponel'individualitàumana corno mezzo elasocietàcome scopo,iillegittima ladottrina dell'emenda-mento come scupo fondamentaledellapena peruna ragione apparentementecontrariamainEondosimile.La ragione appa-rentementecontrari;! e simile sostanziaImmiesiL*che questa se-condadottrinafadella società e dellesueinstituiioniun puro menodicuiscopofinale È ilbenedell'individuo.Lacontrarietà fra leduo ragionista inquestoche nell'unadiesseescopociò chenell'altra emeno;malasimigliamidiragionestainciò chel'azione della società sull'individuonon può mai considerarsi ciati sia l'essereindkidunlcavvisalocome scopo supremo. La so-cietànon deve aver perIacopo,nelsuo operaresull'individuo, ne sestessa,nel'individuo;ma qualche cosadipiùallocui ossa e

l'individuo servono egualmente,lidelparinèlasocietà,né l'individuopossonoessermaiconsideralicome puro mezzo. Ne l'individuotraeilsuo valoredall'essereun meizo perlavita

•Iellavilasocietà,d°U' individuo. Ciascunonelasocietà traevalore dall'esserediquestidue elementi haunmenoporun

valorealtroproprio, ciascuno compieilsuoufficio,ciascuno giova insiffattocompimento.Essihanno medesimezzadiscopo fondamentale;perchèl'Ideaassolutadell'Uomosimanifestanel

"Plicomodo dell'uomo individuo e dell'uomosociale;epperò niuno di

essipuòessereimmolatoall'altro.Viha un principio superioreall'individuoedallasocietà,edincuiquestadualità individualeedella vita socialetrovailsuo compi-u ed compi-una formadiarmoniadellesuecontrarietà;oquesto

!om°-&qi,cI!o

dcliaE»l3liziaassoluta.Selapenaha fon-questa,legi IIimamentelasocietà l'inferisceal-'sli'r.iu'lndmcl,rc uuc!"I"inc«"*'»»mimmi

'"tre*""!llMali™motalc .Ir l'aittm.Mnudle so prò;

-..l,ì, "4P"P«uitosiin'u-primailunti™rcptntii (

"WS»uprincipe du irMpinai.F«ri< K.

della prinoì_

da morilo

165 l'indivìduo;ma sarebbeillegittimalasuaco ereilianasa la so-cietànelpunirònon dovesse averealtroscopoebelaalesai in-dividualilàdeldelinquente.

§ ! Masel'emendamento non Èloscopofondamentaledella pe-na,pureessohaunaparte,ha unsignificatoneldominiodella giustiziapenalo;chi!altramente questofenomenocomuneallo legislazionidelsecoloattuale,questocomuneindirizzadegli spiriliallariformapenitenzialenonpotrebbespiegarsi. Il con-corde tenderedellenazioniciviliodunapenamiglioratrice, il'comunestorio dei cultoridellascienzaperlasoluzionedi questoproblema nonpuòessereudìIllusionefunesta, un'ope-raperduta.Eglibforzachevisiaquale:]..'cc;r-cisoìianiiale infondo a questomovimentoiliriforma,lecuiprime

manifo-luppoinEuropa edinAmerica fonnolandosiasistemadi pu-nizione.Ese l'ideachestainfondo a questo sistema novello él'emendamentodelcolpevole,egli6duopo rendersi contodi questa Ideaedeterminare qualpostoessaoccupineldominio della giustiziapunìtrice.

Ora noidiciamoebel'errore stanellaesagerazionedi avvi-sarequesto emendamento come scopo fondamentaledellapena.

Masel'emendamentodelcolpevoleèundettato di giustizia,può bone ossero avvisatocome unadellecondizioniessenzialidella pena.E perùvuoisiricercareilprincipiostessodellagiustizia pnnitricapervedereseda esso edinqualiterminida esso emaniildettatodell'emendamentodeirei.Sonon che dichia-riamofinda oraoliocisaràforzaesporreconcerto dogma-tismolenostre convinzionisulprincipiofondamentale dellagiu-stiziapunitrice,non essendo nostro intendimentouscire dai li-mitidellanostraattualetrattaziono, elioha perobbiettailvero edilcertointornolariformapenitenziale.

La legge moraleèpernoiqualcosadiassolutoinnanzi

al-ise

l'aitivitàumana,èunanecessitàinevitabile,esupcriore alli-batoarbitrio dell'uomo;ma non pub altramenteattuarsiche peropera dell'uomostessoindividualee sociale.Essa d'innanzi all'uomooffrodueaspetti distinti l'uno dall'altro,madiorigine ternadell'uomo, o volontà pura,e (mestoèlamoralitàdel vo-lere.L'altrolatoblalegge moraled'innanzi all'attivitàestorna econdizionatadell'uomo,cioèl'operare,oquestobil Di-filloolagiustiziainsecheimpone atuttied a ciascunoadem-pierà quelloche serveatuttio a ciascunoperchè ladestina-zioneumanasicompia,echepuò daumana potenza essere fattoliberamele.La legge morale,siacome moralitàdel volere, siacomeDiritto,è qual cosadiassolutoedinviolabile s\ d'in-nanzinll'attivitàumana, esidinansiall'umanavolontà.Ma appunto perchè s'imponeallalibertàumana interna ed esterna edeepermezzodiquestaattuarsinelmondodellaesistenza umana,viblapossibilitàdellasuaviolazionecosineldominio dellamoralitàcomeinquellodel Diritto,perchènonvi èli-binilini:i;';uti>lii.Jl'ol.bi: ":in;h; jmhìv:!li:nwiljiiiL'i, iti quell'es-serechodicesilibero,siadiobbediresiaditrasgredire. L'as-solutezzadellaleggeelapossibilitàdellasua violazione men-tredipendond dauusol piiiii ij.jnei^liluisrouoapparentemente un'antitesi;perocchélapossibilità diviolar laleggomoralenega lasua assolutezza,comedelpari laimpossibilitàassoluta di esserviolatasuppostanellaleggemorale toglierebbela libertà, edileggimoralecheessaè latrasmuterebbein legge fisicaper cuiladestinazionedell'uomonon tornerebbe supcriore a quella deglialtriesseridelmondo.Vièdunque mestieridiuna con-ciliazionedialetticacherisolvaquestaapparente contraddizione.

11vincolodialetticoperrisolverelacontraddizionerinvieusi nelprincipiostessodellasuperioritàche debhe averelalegge, come alcun chediunoed unfoerudt,sullalibertàdell'uomo diesiappalesanellaforma oppostacome alcun che d'indivi-duale edi«arto.La negazione veradell'assolutezza dellalegge nonislàinquellapossibilitàdiesserviolala,chebanzi con-dizioneperchèlaleggeassumailcaratteredileggemorale, masianella realità dellaviolazione,stanellaindividualità

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167 bera o perdirmeglionella libertàconcreta dell'individuocha ne infrangoidellati,che no disconoscelasuperiorità.La ne-gazionedell'assolti terzadellaleggemoralenon È l'uomo, nela libertàumanaingenerale,lanegazionestanel fattoindividuala del sollevarsicontrolalogge.Lalibertàumana inchiude lapos-sibilitàdellanegazionedella legge;manon èlarealitàdi que-stanegazione,laqualesireslringe tutta inquellaindividualità cliedisconosce l'imperiodellaleggo.La negaiionodellaleggo moralenoilatodellamoralitàel'internopervertirsidel volere che nonfasuo ullimo scopol'essenzarazionaledell'assoluto co-me sostanzadell'Universo,ma qualche cosa diparzialeedi

167 bera o perdirmeglionella libertàconcreta dell'individuocha ne infrangoidellati,che no disconoscelasuperiorità.La ne-gazionedell'assolti terzadellaleggemoralenon È l'uomo, nela libertàumanaingenerale,lanegazionestanel fattoindividuala del sollevarsicontrolalogge.Lalibertàumana inchiude lapos-sibilitàdellanegazionedella legge;manon èlarealitàdi que-stanegazione,laqualesireslringe tutta inquellaindividualità cliedisconosce l'imperiodellaleggo.La negaiionodellaleggo moralenoilatodellamoralitàel'internopervertirsidel volere che nonfasuo ullimo scopol'essenzarazionaledell'assoluto co-me sostanzadell'Universo,ma qualche cosa diparzialeedi

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