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Limiti della blockchain nella supply chain

Finora, all’interno di questo capitolo ci siamo concentrati sul definire come la blockchain possa impattare positivamente sulle supply chain.

Prendiamo ora in considerazione alcuni dei fattori che limitano l’efficace diffusione della blockchain in tale contesto.

I partner della catena di fornitura devono comprendere e pianificare questi ostacoli prima di decidere se adottare o meno la tecnologia blockchain.

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Le barriere possono essere riassunte e raggruppate in quattro categorie principali: barriere intra-organizzative, barriere inter-organizzative, barriere legate al sistema e barriere esterne.

2.2.1 Barriere intra-organizzative

Le barriere intra-organizzative sono legate alle attività interne delle organizzazioni. Una prima importante barriera è rappresentata dal supporto del top management, fattore chiave per il successo dell'implementazione di qualsiasi pratica della supply chain. Infatti, la mancanza di coinvolgimento da parte del management nella catena di fornitura può compromettere l'allocazione delle risorse finanziarie necessarie (Fawcett, Ogden, Magnan, & Cooper, 2006).

In secondo luogo, l’implementazione della tecnologia Blockchain richiede investimenti in nuovo hardware e software per la raccolta di informazioni alle organizzazioni e i partner di rete (Mougayar, 2016).

Altro fatto importante riguarda la mancanza di training necessario per chiarire come utilizzare il sistema blockchain. L'adozione di questa tecnologia, infatti, richiede nuovi ruoli, responsabilità e competenze (Mendling et al., 2017). Nonostante il crescente interesse per le blockchain, vi è oggi carenza di personale tecnico specializzato (Mougayar, 2016).

Inoltre, la mancanza di strumenti, metodi e indicatori standard ostacola l'implementazione e la misurazione di best practices all'interno di un sistema blockchain per una data organizzazione (Mangla, Govindan, & Luthra, 2017).

2.2.2 Barriere inter-organizzative

Questa categoria include le barriere di natura inter-organizzativa che si possono presentare in fase di adozione della tecnologia blockchain. In primo luogo, va sottolineato il tema della privacy: diverse aziende potrebbero non voler condividere alcune informazioni che ritengono sensibili per la difesa del loro vantaggio competitivo (Fawcett, Wallin, Allred, & Magnan, 2009).

La mancanza di regole solide per la condivisione delle informazioni potrebbe influenzare la collaborazione tra i diversi partner (Gorane & Kant, 2015). Per questo c’è la necessità di costruire un ecosistema di blockchain

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coinvolgendo i giusti partner della catena di fornitura e stabilendo un modello di governance.

In secondo luogo, la mancanza di un numero adeguato di personale IT sufficientemente formato e specializzato nella tecnologia blockchain è uno dei principali ostacoli all'integrazione della blockchain nella gestione della catena di fornitura. La necessità di avere sia una sufficiente conoscenza dei processi della catena di fornitura che una competenza in materia di blockchain porta a difficoltà nel trovare personale formato a questo proposito (Britchenko, Cherniavska, & Cherniavskyi, 2018).

Infine, la mancanza comune tra le aziende di infrastrutture tecnologiche che possano supportare l’implementazione della blockchain, unita a strutture gerarchiche e burocratiche forti che non sono aperte all’innovazione o che non conoscono ancora la tecnologia, rendono problematica l’utilizzo della tecnologia blockchain al fine di una gestione integrata dei dati (Swan, 2015).

2.2.3 Barriere legate al sistema

Per implementare efficacemente la tecnologia blockchain all’interno di una supply chain potrebbe essere necessaria per le aziende dover investire in strumenti informatici addizionali. Questa può presentarsi come una sfida per alcuni attori della supply chain (Abeyratne & Monfared, 2016). Infatti, tutti i gli attori hanno bisogno di accedere alle informazioni necessarie per sfruttare le opportunità di creazione di valore in una catena di fornitura integrata (Fawcett, Wallin, Allred, & Magnan, 2009). Pertanto, la limitazione dell'accesso alla tecnologia per ottenere informazioni in tempo reale in una catena di fornitura è un ostacolo all'implementazione della tecnologia blockchain.

La tecnologia blockchain, come sottolineato più volte, è nelle prime fasi di sviluppo ed è considerata una tecnologia immatura in termini di scalabilità e di gestione di un gran numero di transazioni. Infatti, l'aumento delle dimensioni e del numero di blocchi è una problematica legata allo stoccaggio e la gestione di grandi dati in tempo reale. Proprio per questo motivo, ci si aspetta che le reti della catena di fornitura abbiano requisiti di dati ancora più grandi e che includano dati relativi ai processi e ai prodotti. Pertanto, sarà necessario

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migliorare la gestione dello storage e l'infrastruttura di cloud computing con tecnologie innovative e più potenti a livello computazionale (Yli-Huumo, Ko, Choi , Park, & Smolander, 2016).

La manipolazione dei dati nelle supply chain può essere una delle principali preoccupazioni. Infatti, mentre l'adozione della tecnologia blockchain dà a ogni partecipante delle reti l'opportunità di verificare le transazioni, la collusione tra attori appartenenti alla stessa supply chain è ancora possibile ottenendo il consenso della maggior parte dei partecipanti. Anche la sicurezza dei dati e le tematiche legate alla privacy sono una sfida per l'utilizzo della tecnologia blockchain (Mougayar, 2016).

L'immutabilità delle informazioni è un'altra importante caratteristica della blockchain. Se da una parte ciò significa che le informazioni non possono essere modificate e rimosse in blocco senza il consenso della rete, riuscendo così ad impedire la falsificazione dei dati (Tian, 2017), dall’altro lato sono ancora gli esseri umani ad essere coinvolti nell’utilizzo di questa tecnologia con il rischio che essi possano registrare dati errati. Anche se in qualche modo si possono rettificare alcuni i dati e aggiornarli con informazioni aggiuntive, la traccia di una registrazione errata sarà sempre nella blockchain (Palombini, 2017).

2.2.4 Barriere esterne

Questa categoria introduce barriere derivanti da stakeholder esterni, istituzioni e governi cioè quelle entità che non beneficiano direttamente delle attività della catena di fornitura dal punto di vista economico. La mancanza di un'adeguata politica governativa e industriale e la mancanza di volontà di dirigere e sostenere le attività della blockchain è un ostacolo per l’implementazione di meccanismi di supporto tecnologico avanzato. Le normative e le leggi governative non sono ancora oggi chiare sull'uso della tecnologia (Mangla et al., 2018). Pertanto, i governi, le ONG, le industrie, le comunità e le organizzazioni professionali dovrebbero promuovere la tecnologia al fine di creare valore per tutti gli stakeholder della supply chain.

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