• Non ci sono risultati.

4.1 - LO SMART WORKING E I SUOI SVANTAGGI

Visti i suoi vantaggi, lo Smart Working può sembrare una soluzione estremamente positiva e priva di lati negativi ma nella realtà dei fatti non è così.

Lo Smart Working oltre ad avere molteplici vantaggi ha anche alcuni svantaggi e,

68 MANARA G., Smart working: benessere = successo aziendale. Con dei lati oscuri, in IPSOAQuotidiano, 2019.

69 PIZZIN M.,Il lavoro smart crea benessere e migliora efficienza e risultati, in IlSole24ore, 2020.

tra questi, i più comuni sono la reperibilità continua e il rischio che il lavoro si sovrapponga alla propria vita privata.

Infatti, non tutti i lavoratori italiani apprezzano il lavoro agile, dai dati relativi ai lavoratori italiani emerge che in Italia 8 dipendenti su 10 lo gradiscono70.

Non tutti i prestatori di lavoro sono favorevoli a questa modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, alcuni per ragioni di carattere culturale, altri per questioni logistiche.

Può, infatti, capitare di smettere di lavorare perché si viene interrotti da esigenze di vita familiare, correndo il rischio di tornare a lavorare con meno concentrazione o di dover iniziare tutto da capo. Inoltre, dal momento che non c’è un orario di lavoro da rispettare può capitare di cercare di finire tutto il lavoro in una sola giornata, impiegando molte più ore rispetto a quelle che si svolgerebbero in ufficio con orari stabiliti.

Tutt’al più, le esigenze imposte dallo Smart Working comportano cambiamenti nelle disposizioni degli spazi domestici.

I principali svantaggi di lavorare da casa sono71:

 Un effettivo aumento delle ore destinate al lavoro;

 Coincidenza tra luogo di lavoro ed ambiente familiare;

 Possibile aumento di fattori di distrazione;

 Assenza di contatto reale con i colleghi;

 Isolamento durante l’orario di lavoro;

Questi svantaggi però possono mutare a seconda della postazione da dove si svolge il proprio lavoro e da altre circostanze concernenti la vita privata e famigliare di ciascun lavoratore.

Per prevenire questo tipo di svantaggi è necessario avere la competenza nei modelli che permettono di intervenire nei confronti di comportamenti e strumenti utilizzati in malo modo, ad esempio riducendo la produttività o la

70 STANCA R.M.,Infojobs: i lavoratori promuovono la smart working e le aziende?, 2020, in https://nuvola.corriere.it/2020/04/08/infojobs-i-lavoratori-promuovono-lo-smart-working-e-le-aziende/.

71 STENTELLA M.,Smart working: cos’è, come funziona, la normativa e i vantaggi per le PA, 2020, in https://www.forumpa.it/riforma-pa/smart-working/smart-working-cose-come-funziona-la-normativa-e-i-vantaggi-per-le-pa/.

qualità del lavoro o ancora non conservando in modo adeguato le informazioni che hanno un valore competitivo per le aziende.

Lo Smart Working crea una distanza tra lavoratore agile e ambiente di lavoro che può essere visto come uno svantaggio in quanto il dipendente può sentirsi isolato, oltre a creare difficoltà nella pianificazione delle attività poiché ciascun prestatore deve “autogestirsi”72.

Bisogna inoltre ricordare che, se da un lato, il lavoro agile consente di evitare di essere disturbati dai colleghi, dall’altro, però, può portare ad un aumento delle distrazioni derivanti da fonti esterne.

Anche per le imprese che adottano progetti di Smart Working ci sono dubbi e criticità.

Sussistono, infatti, difficoltà reali e conseguenze negative che possono rendere il lavoro in modalità agile complesso.

Le imprese non devono farsi trascinare dall’effetto moda a tal punto da introdurre un cambiamento solo superficiale, senza cogliere l’opportunità di ripensare la cultura e i modelli organizzativi.

Innanzitutto, la capacità di diffondersi dello Smart Working acquistando o imponendo valori e significati nuovi del lavoro nella quotidianità aumenta, grazie agli strumenti tecnologici ed al loro uso continuo. Questo comporta evidentemente maggiori rischi per la salute fisica e mentale dei lavoratori in modalità agile, con possibili conseguenti patologie come techno-stress e dipendenza tecnologica;

inoltre, i dipendenti possono anche essere spinti a confondere i confini tra vita professionale e vita privata, in contraddizione con la finalità del lavoro agile.

È molto concreto il rischio per i lavoratori Smart della reciproca interferenza e sovrapposizione tra tempo di lavoro e vita privata, che può generare conflitti personali e familiari.

Tra l’altro, è difficile sostenere che, lontani dall’ambiente fisico del lavoro e dal suo controllo sociale tutti i dipendenti siano ugualmente abili e produttivi nel lavorare a distanza. In questo contesto, entrano in gioco una serie di fattori personali come la capacità di strutturare in maniera adeguata il lavoro o la

72 CAPOFERRO P., Smart Working: che cos’è, a cosa serve, perché è importante per il business, 2020, https://www.digital4.biz/hr/smart-working/smart-working-che-cos-e-a-cosa-serve-e-perche-e-cosi-importante-per-il-business/.

tendenza a procrastinare, che possono influenzare la quantità e la qualità del lavoro a distanza.

Ci si riferisce quindi di responsabilità personale, di capacità di auto organizzarsi, di intelligenza nel cercare di applicare la giusta concentrazione.

Può inoltre nascere un “senso d’isolamento” che induce il dipendente a sentirsi escluso dalle logiche e dagli equilibri aziendali. Un utilizzo poco attento delle tecnologie può, quindi, pregiudicare la qualità dei rapporti interpersonali provocando effetti negativi su creatività, condivisione e produttività per le quali l’interazione è molto importante.

Da un recente studio di Randstad Workmonitor73 è emerso che il 71%

degli italiani non riesce a resistere alla tentazione di rispondere ad email o messaggi di lavoro fuori dal proprio orario lavorativo. Il 68% di chi risponde lo fa addirittura senza aspettare.

Dalla ricerca è emerso che la motivazione dietro a questo comportamento da un lato è identificabile nella voglia di sentirsi aggiornati e coinvolti, dall’altra parte perché molti lavoratori pensano che le aziende se lo aspettino. Una buona percentuale è, infatti, convinta dal fatto che il datore di lavoro si aspetti che il dipendente sia disponibile anche fuori dall’orario di lavoro o comunque che sia ordinario rispondere ai messaggi.

Questo fenomeno non è legato soltanto a chi lavora in modalità agile ma anche ai dipendenti che una volta usciti dall’ufficio rispondono ai messaggi.

In Francia esiste una legge sulla disconnessione74 mentre in Italia se ne parla nell’art.18 della Legge n.81/2017. In sintesi, la nostra norma stabilisce che non debbano essere fatte telefonate o mandate email ai dipendenti dopo l’orario di lavoro; sono state vietate anche le e-mail per evitare una forma di pressione piscologica del dipendente75.

73 Si tratta di indagini sul mondo del lavoro, intervistando oltre 1600 lavoratori dipendenti fra i 18 e i 65 anni.

74 Per diritto alla disconnessione si intende il diritto per il lavoratore di non essere costantemente reperibile, ossia la libertà di non rispondere alle comunicazioni di lavoro durante il periodo di riposo, senza che questo comprometta la sua situazione lavorativa.

75 LANARI C., Non solo smart working; quando il lavoro diventa un’ossessione, 2020, in https://www.investireoggi.it/economia/non-solo-smart-working-quando-il-lavoro-diventa-unossessione/

Occorre quindi individuare quella specifica soglia oltre la quale non solo la soddisfazione non aumenta, ma anche entro cui la tecnologia non riesce a compensare la sensazione di isolamento sociale e la mancanza di interazione in presenza con i propri colleghi.

Infine, un punto delicato e vitale per le organizzazioni sta nel processo di valutazione.

Ed infatti, è ben noto si sa da decenni che i manager si sentono inadeguati, e questo senso di inadeguatezza può aumentare con la distanza fisica dal luogo di lavoro, perché osservare la prestazione rimane una delle modalità chiave per valutare.

È necessario, quindi, fare un percorso per concordare con ogni singola persona la prestazione attesa, ciò che verrà concretamente valutato e ciò che ci si aspetta in termini di risultato e di processo di lavoro. Ogni persona sarà così spinta ad accettare di essere misurata sul raggiungimento degli obiettivi e si muoverà proattivamente per perseguirli76.

76 MANARA G.,Smart working: benessere = successo aziendale. Con dei lati oscuri, in IPSOA Quotidiano, 2019.

CAPITOLO II

LA DISCIPLINA DELLO SMART WORKING NEL