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LOCALIZZAZIONE E INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Gli appezzamenti che costituiscono l’oggetto dell’intervento di realizzazione dell’impianto fotovoltaico, di potenza pari a 9,9 MW, sono siti in in C/da “Borgata Costiera – SP50” in terreno agricolo in prossimità di Via Giuseppe Villani, nel comune di Mazara del Vallo (TP) e ricoprono un’area di circa 17,69 ha complessivamente recintati. Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti opere:

• Parco fotovoltaico ed opere connesse;

• Elettrodotto interrato MT di collegamento tra impianto e cabina di servizio in agro di Mazara del Vallo e da qui tramite elettrodotto aereo AT a 150 kV fino alla stazione di Partanna della potenza

nominale RTN 220/150 kV.

Il progetto nel suo complesso ha contenuti economico-sociali rilevanti e tutti i potenziali impatti sono stati sottoposti a mitigazione.

Per quanto concerne il parco fotovoltaico e le opere connesse l’area di intervento è sita in Mazara del Vallo (TP), in località " Contrada Murri" in terreno agricolo in prossimità di Via Giuseppe Villani, a quota altimetrica di circa 40 m s.l.m. ed a circa 5,5 km dall’autostrada, 7,5 km dal mare e 1,75 km dalla SP. n. 50.

Ricade nella C.T.R. scala 1:10000, contraddistinta alle sezioni 618090, 618090, 618050 e 617120;

nell’I.G.M., scala 1:25000.

La zona in esame è compresa interamente nella tavoletta denominata "Borgata Costiera", Foglio 257, III Quadrante, Orientamento S.E. L’area di intervento risulta essere pari a circa 17,69 ha recintati, di cui circa 13,95 ha da utilizzare per l’installazione dell’impianto.

- Catastalmente resta definita, per i terreni interessati dal parco fotovoltaico, dal foglio di mappa n.

128 in agro di Mazara del Vallo, p.lle n. 335, 346, 356, 357, 367, 368, di proprietà della Ditta GIAFAR SOCIETA’ AGRICOLA S.S. con sede in MAZARA DEL VALLO (TP).

Il sito di impianto ricadrà in zona “E1” a verde agricolo del vigente P.R.G.C. approvato con Decreto ARTA del 14 febbraio 2003. L’area di intervento dell’impianto presenta un buon irraggiamento ed è facilmente raggiungibile ed accessibile attraverso le vie di comunicazione esistenti di cui appresso.

Figura 4.1: Quadro Catastale

L’impianto fotovoltaico è sostanzialmente un impianto elettrico, collegato alla rete di distribuzione locale.

L’impianto fotovoltaico avrà, come detto, una potenza di picco pari a circa 9,90 MWp che interesserà una superficie totale netta di circa 13,95 ettari calcolati come occupazione del suolo con sottocampi, cabine e magazzini, è ubicato nel Comune di Mazara del Vallo. I pali di sostegno dei pannelli saranno distanziati tra loro 10 metri in modo tale da consentire la coltivazione e garantire la giusta illuminazione al terreno.

Analogamente, anche i pannelli saranno distribuiti in maniera da limitare al massimo l’ombreggiamento.

Questa tecnica di installazione consentirà di non operare scavi e modifiche morfologiche del terreno ed il completo ripristino della situazione preesistente a seguito della dismissione. Con riferimento al rapporto tra parco fotovoltaico ed attività agricola (agro-fotovoltaico), l’installazione di impianti FV non impatta sul terreno dal punto di vista della permeabilità, se non per una piccolissima parte (2-3% della struttura) e si tratta comunque di un intervento reversibile.

4.1 OPERE ACCESSORIE

• Recinzione perimetrale

Perimetralmente alle aree di installazione dei moduli fotovoltaici è prevista la realizzazione di una recinzione con lo scopo di proteggere l’impianto dall’accesso di eventuali intrusi. La recinzione perimetrale

sarà realizzata con rete metallica plastificata verde alta mt 2,00, oltre cm 50 costituita da filo spinato, collegata a pali in acciaio tinteggiati verdi alti 2,5 mt, infissi direttamente nel suolo per una profondità di circa 50 cm. È stata, pertanto, evitata la scelta di recinzioni ancorate a cordoli di fondazione che risulta essere a maggior impatto ambientale. Per consentire il passaggio della fauna selvatica di piccola taglia si prevede di installare la recinzione in modo da garantire lungo tutto il perimetro dell’impianto un varco di 20 cm rispetto al piano campagna. In tal modo l’intervento risulterà “permeabile” alla microfauna locale. A norma, è prevista inoltre l’installazione di cancello carrabile della larghezza di mt 6,00 ed altezza di mt 2,30, oltre ad ingresso pedonale per un agevole accesso all’area d’impianto, che avverrà in prossimità delle cabine di consegna dalla strada di accesso principale (S.P. n. 42).

• Viabilità di servizio

In assenza di viabilità esistente adeguata saranno realizzate stradelle in misto granulometrico (larghezza carreggiata netta 3 m) per garantire l’ispezione dell’area di impianto all’uopo e per l’accesso alle piazzole delle cabine da realizzare lungo gli assi principali di impianto. La viabilità complessiva da realizzarsi all’interno delle aree di impianto avrà un pacchetto di fondazione di spessore e composizione differente in funzione dei carichi che si prevede transiteranno durante la fase di cantiere e di esercizio. La definizione degli spessori e di altri eventuali accorgimenti saranno ridefiniti in fase di progettazione esecutiva a seguito degli approfondimenti che verranno effettuati sulla portanza del terreno e sui carichi in transito. I materiali di risulta provenienti dall’esecuzione delle stradelle e dalle fondazioni di appoggio dei pannelli e delle opere accessorie (cabine) saranno oggetto di analisi per la classificazione qualitativa e la definizione dei relativi codici CER; e, se idonei, riutilizzati in loco, o, in caso contrario, da trattare come rifiuti (vedere Piano di Utilizzo terre e rocce da scavo); i manufatti accessori saranno del tipo prefabbricato. L’andamento dei sostegni dei pannelli deve rispettare perfettamente l’orografia esistente del terreno. La distanza tra le file dei sostegni dei pannelli sarà tale da garantire l’agevole accesso delle operazioni di manutenzione e/o sostituzione. Si prevede fascia a verde perimetrale della larghezza di mt 3.

• Smaltimento delle acque meteoriche e di lavaggio dei soli pannelli

È da realizzare un sistema di fossi e cunette trapezie drenanti per la raccolta, smaltimento e convogliamento acque piovane e di lavaggio in sezione di immissione all’impluvio locale esistente, da ubicare nelle sezioni naturali più depresse e senza che venga alterato il reticolo orografico - idrogeologico.

Sarà realizzata una rete di drenaggio in corrispondenza dei principali solchi di drenaggio naturali esistenti.

L’area di intervento è stata suddivisa, sulla base della morfologia di progetto, in bacini imbriferi non necessariamente coincidenti con i singoli settori dell’impianto. I bacini sono delimitati verso il monte idrologico da “alti” naturali (orli di scarpata, rilievi) mentre il valle idrologico coincide con l’ubicazione di progetto dei canali da realizzarsi in scavo per il collettamento delle acque meteoriche. Le acque meteoriche ricadenti su ogni settore, per la parte eccedente rispetto alla naturale infiltrazione del suolo, verranno infatti intercettate dalle canalette drenanti realizzate lungo i lati morfologicamente più depressi.

Sono inoltre previste, lungo tutto il perimetro esterno dell’area dell’impianto, delle opere di mitigazione, consistenti, nello specifico, dalla realizzazione di una fascia arborea perimetrale di 3 m di larghezza composta da alberi di Olea europea, già caratteristici del paesaggio agrario. Tali nuove essenze vegetali saranno impiantate a 1,5 m dal confine degli appezzamenti, lungo un unico filare di impianto con L = 5 m.

La fascia arborea occuperà complessivamente una superficie di circa 0,87 ettari.

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