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Lorenzo Fossati, George Combe e Cubí y Soler

2.3 Lorenzo Fossati e Biagio Gioacchino Miraglia

2.3.1 Lorenzo Fossati, George Combe e Cubí y Soler

L’avvocato scozzese George Combe183 ebbe modo di entrare in diretto contatto con la dottrina frenologica nel 1816. Nel 1815 l’anatomista John Gordon aveva pubblicato sulla «Edinburgh Review» un articolo estremamente critico nei confronti del sistema organologico, nel quale la frenologia venne descritta “a piece of thorough quackery from beginning to end”,184 mentre Gall e Spurzheim

182 La lettera, datata 28 luglio 1873, dà inoltre informazioni circa i successi ottenuti da Miraglia: “debbo pure farvi i miei dovuti complimenti della nomina vostra a socio effettivo dell’Accademia medico-chirurgica di Napoli e di quella di membro dell’Istituto Egiziano, non che della decorazione largitavi dal Sultano di Costantinopoli. Tutte queste distinzioni vi fanno onore”. Ivi, cit., p. 97.

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Per informazioni su G. Combe e il suo operato cfr. Claudio Pogliano, Storie di cervelli, pp. 123- 124; John van Wyhe, Phrenology and the Origins of Victorian Scientific Naturalism, pp. 52-56; Id. The History of Phrenology on the Web.

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Ridiculing Phrenology: “This persecuted science”, in John van Wyhe The History of Phrenology on the Web.

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erano stati definiti “so utterly destitute of every qualification necessary for the conduct of a philosophical investigation”.185 Quando Spurzheim si recò a Edimburgo, Combe fu invitato a casa di un amico ed ebbe modo di assistere a una sua dissezione cerebrale. Ne rimase così affascinato che decise di frequentare la seconda serie di dimostrazioni e, investigando da solo sull’oggetto, si convinse che i principi della frenologia erano veri.

Nel 1820 contribuì a fondare la Phrenological Society of Edinburgh, attiva per mezzo secolo, e dal 1823 iniziò a pubblicare un giornale frenologico; ma la vera rivoluzione fu costituita dal suo testo The Constitution of Man Considered in

Relation to External Objects, pubblicato nel 1828. Come nota van Wyhe, il testo

di Combe non è tanto un testo di frenologia, quanto un testo di filosofia naturale, nel quale si sostiene che l’uomo, proprio come tutti gli altri elementi fisici e organici, è soggetto alle leggi della natura.186 Il primo passo verso una vita buona non poteva allora che essere la conoscenza e l’obbedienza a tali leggi.

Fossati, nella lettera a Miraglia datata 1 dicembre 1854,187 fa riferimento a uno dei primi lavori dell’avvocato scozzese. Quest’ultimo aveva pubblicato nel 1817 il suo primo saggio di frenologia sulla rivista «The Scots Magazine», mentre una serie di articoli sul medesimo oggetto avevano fatto la loro comparsa nel «Literary and Statistical Magazine». Questi nel 1819 furono raccolti e pubblicati come Essays on Phrenology, mentre nelle edizioni successive il libro prese il

185 Ibid. 186

George Combe's The Constitution of Man in Relation to External Objects, in John van Wyhe The History of Phrenology on the Web.

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nome di System of Phrenology. Nel 1845 Fossati aveva pubblicato il suo Manuel

pratique de phrénologie, che non era altro se non un’elaborazione proprio del System di Combe, da lui tradotto nel 1836 come Nouveau manuel de phrénologie. Questa seconda edizione venne definita da Fossati come

totalmente nuova, poiché:

se togliamo quello che Combe prese da Gall, da Spurzheim e da altri, ben poco restava del suo. Altronde la parte dell’organologia era incompleta ed insufficiente, ed altri capitoli vi ho introdotto interamente nuovi. Ho poi cercato di rettificare la denominazione delle facoltà e rispettivi organi.188

Nonostante l’opinione di Fossati, l’opera di Combe riscosse un grande successo e contribuì alla diffusione della frenologia, divenuta estremamente popolare in Inghilterra. Fu proprio a dodici miglia da Londra che, nel 1857, Fossati ebbe modo di pranzare con Combe, ormai gravemente ammalato di tubercolosi. In quell’occasione l’avvocato scozzese gli donò due delle sue opere recenti: On the Relation between Science and Religion e Phrenology Applied to Painting and Sculpture.189 Fossati non può fare a meno di notare che mentre in Inghilterra le opere di frenologia “sono ricercate e si vendono”, la situazione in Francia era più critica: il giornale della Société phrénologique de Paris era cessato da circa vent’anni e molti dei membri della società, compromessi a causa dei moti del 1848, non vivevano più a Parigi.

Il 1848 viene considerato l’anno fatale per la frenologia. Proprio nel momento in cui la scienza doveva più che mai servire da guida per l’azione politica e

188 Ibid. 189

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l’organizzazione sociale, Fossati il 18 aprile annunciò che quella molto probabilmente sarebbe stata l’ultima seduta della Société phrénologique. Date le circostanze di agitazione politica, sentì inoltre la necessità di pronunciare, di fronte ai membri della Società e del club des Droits civiques,190 il discorso Sur

l’urgence de satisfaire à un besoin moral des peuples.191

In un’epoca di rivoluzioni, durante la quale tutte le istituzioni sociali vennero messe in questione, era necessario che si producesse un nuovo ordine di cose per il bene dell’umanità. Per quale motivo – si chiese Fossati – i re venivano decapitati o proscritti e i popoli si massacravano a vicenda ? Tali stragi non potevano derivare dal piacere di assistere o di rendersi responsabili di bagni di sangue, ma dovevano essere imputate a un reale bisogno che chiedeva di essere soddisfatto: il bisogno di giustizia, continuamente ostacolato da usurpazioni, dominazioni violente, privilegi di nascita, distinzioni e ricompense accordate a uomini senza alcun merito o di costumi corrotti. Poiché ognuno intende la giustizia alla propria maniera e pretende di essere sulla via del giusto, era necessario rischiarare l’intelligenza degli uomini, fortificare la loro ragione e mettere a tacere i fanatici. Nonostante ovunque si parlasse di giustizia, questa era ancora un’idea vaga e indistinta, e tuttavia “une force interne puissante, qui agite les hommes à leur insu”.192 Nonostante il genere umano sperasse da sempre di fondare il proprio avvenire sul sentimento del giusto, Fossati sentiva di

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Il Club, di cui Fossati venne eletto presidente per acclamazione, fu fondato il 3 febbraio 1848 durante un’assemblea che si tenne al Palazzo Reale, tra membri della Société phrénologique, professori e anziani soci dell’Ateneo. Cfr. Marc Renneville, Le langage des crânes, pp. 279-280. 191

G. A. L. Fossati, Sur l’urgence de satisfaire à un besoin moral des peuples, in Questions philosophiques, sociales et politiques, pp. 170-188.

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essere ancora molto lontano dall’assistere al raggiungimento di questo traguardo, ma non mancò di dare speranza ai suoi uditori:

Dans cette anarchie d’idées , qui désole l’espèce humaine, sachons voir que c’est la justice qui s’avance parmi nous, et montre de sa main la ligne que nous devons suivre pour atteindre un peu de bonheur. Elle arrivera à ses fins, je vous l’ai dit.193

Come afferma Renneville: “alors que le vent de 1830 avait attisé la flamme phrénologique, celui de 1848 éteint ses dernières braises”.194 Il tentativo di Pierre Béraud di dare una nuova spinta alla frenologia risultò fallimentare: la sua rivista non aveva alcuna relazione né con la defunta Société phrénologique né con il mondo medico e il progetto morì sul nascere. Fu Mariano Cubí y Soler l’ultimo frenologo a ottenere l’ascolto attento di un sovrano francese.

Il linguista catalano – gran parlatore, ardito e intraprendente195 – dopo aver trascorso molto tempo tra Stati Uniti, Cuba e Messico, sarebbe stato ricevuto il 18 maggio 1858 in udienza privata al palazzo delle Tuileries per eseguire una cranioscopia della famiglia reale. Avendo esaminato la testa dell’imperatore, lo definì il più gran genio del secolo:

sa bienveillance est estremement grande, et ce qui est mieux encore, elle est en développement armoniq avec les autres facultés. Le prince (…) serâ bon, clement magnanime, genereux touyours prète à éloigner des autres

193

Ivi, cit., p. 188. 194

Marc Renneville, Le langage des crânes, cit., p. 280. 195

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les miserès, et à les soulager, et, avec tout cela, il aura de la pènetration, de la resolution, de la fermeté, un esprit calme et courageux.196

La diagnosi effettuata fu così lusinghiera da ricevere i fondi necessari alla traduzione e alla diffusione in francese della sua opera La phrénologie régénérée;

ou Véritable système de philosophie de l'homme considéré dans tous ses rapports: leçons de phrénologie scientifique et pratique, complétée par de nouvelles et importantes découvertes psychologiques et nervo-électriques.

Questa Frenologia rigenerata dedicata a Napoleone III fu decisamente poco apprezzata da Fossati, tanto che nella lettera del 27 dicembre 1858 indirizzata a Miraglia197 si dichiarò addirittura imbarazzato nell’esprimere un giudizio su quel “mosaico curiosissimo” di frenologia, psicologia, metafisica, fisiognomica e magnetismo. Confessò all’amico di non avere avuto il coraggio di leggere l’opera per intero seguendone il progetto, limitandosi a qualche pagina qua e là. Cubí venne accusato di aver cambiato il nome a tutte le facoltà e aver portato il loro numero a quarantotto; queste sarebbero state inoltre da lui disegnate su una testa con una regolarità mai trovata in natura.198 Dopo aver dedicato alla sua

196

G. A. L. Fossati, Appunti sull’opera di D. Mariano Cubj Y Soler - frenologia - manoscritto inedito (cit. in B. Miraglia, Giovanni Antonio Fossati frenologo italiano, pp. 103-104, nota n. 13. Gli eventuali errori grammaticali sono già presenti nel testo originale).

197

Ivi, pp. 76-77.

198 Per le facoltà ammesse da Cubí y Soler cfr. B. Miraglia, Giovanni Lorenzo Fossati frenologo italiano, pp. 76-81. Il testo presenta alcuni schizzi effettuati da Fossati, tratti dall’opera inedita Appunti sull’opera di M. Cubj y Soler, in cui sono segnate le facoltà che variano di numero e di sede secondo Spurzheim, Cubí e Miraglia. Viene inoltre riportata una pagina della citata opera, dove le facoltà ammesse da Spurzheim e Cubí sono comparativamente elencate. Oltre a ciò cfr. John van Wyhe, The History of Phrenology on the Web, in cui una sezione è dedicata alle liste frenologiche degli organi e delle facoltà secondo i vari frenologi.

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opera qualche riga, Fossati liquidò l’argomento, dichiarando di averne scritto anche troppo.

Figura 2.1 Figura 2.2

Figura 2.3

Figura 2.1 – Classificazione frenologica secondo Cubì y Soler. B. Miraglia, Giovanni Antonio Fossati frenologo italiano, p. 79. Figura 2.2 – Classificazione frenologica secondo Spurzheim. Ivi, p. 78.

Figura 2.3 – Classificazione frenologica secondo Miraglia. Ivi, p. 80.

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Dopo la lettera inviata a Miraglia, seguì un silenzio di un anno dovuto alle vicende della guerra in Italia: i lavori letterari e scientifici, l’assistenza ai malati e gli studi frenologici non spensero mai il sentimento patriottico di Fossati.

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CAPITOLO III

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