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Gravano sui Fondi anche i seguenti costi:

1. il compenso della banca depositaria, nella misura indicata nella seguente tabella:

FONDO COMMISSIONE ANNUA

AGORA SELECTION 0,066%

TUTTI GLI ALTRI FONDI DEL

PRESENTE PROSPETTO 0,10%

2. i costi connessi con l’acquisizione e la dismissione delle attività dei Fondi (es. costi di intermediazione inerenti alla compravendita degli strumenti finanziari); tali costi di negoziazione non sono quantificabili a priori in quanto variabili;

3. le spese di pubblicazione del valore unitario delle quote e dei prospetti periodici dei Fondi; i costi della stampa dei documenti destinati al pubblico e quelli derivanti dagli obblighi di comunicazione alla generalità dei partecipanti (es. gli avvisi inerenti la liquidazione dei Fondi);

4. le spese degli avvisi o di spedizione relative alle modifiche regolamentari richieste da mutamenti della legge o dalle disposizioni di vigilanza;

5. le spese di revisione della contabilità e dei rendiconti dei Fondi, ivi compreso quello finale di liquidazione;

6. gli oneri finanziari per i debiti assunti dal Fondo e per le spese connesse (es. spese di istruttoria);

7. le spese legali e giudiziarie sostenute nell’esclusivo interesse dei Fondi;

8. gli oneri fiscali di pertinenza dei Fondi;

9. il contributo di vigilanza che la SGR è tenuta a versare annualmente alla Consob per i Fondi.

Le spese e i costi effettivi sostenuti dai Fondi nell’ultimo anno sono indicati nella Parte II del Prospetto.

11. AGEVOLAZIONI FINANZIARIE PER LA PARTECIPAZIONE AI FONDI

OPERAZIONI DI SOTTOSCRIZIONE

La SGR ha facoltà, anche attribuendola all’eventuale soggetto collocatore:

- di praticare in fase di collocamento una riduzione delle commissioni di sottoscrizione nella misura massima del 100% delle stesse;

- di praticare in fase di collocamento o di switch tra fondi la non applicazione delle commissioni di rimborso.

La SGR ha facoltà, a seguito di stipulazione di apposita convenzione, di effettuare la retrocessione della commissione di gestione, fino ad un massimo del 100% a favore di banche, imprese d’investimento, compagnie di assicurazione, società di gestione del risparmio, OICR, fondi pensione, enti di previdenza, fondazioni bancarie, soggetti esteri regolamentati che svolgano le attività svolte dai soggetti di cui sopra nonché di Clienti professionali su richiesta di cui all’Allegato 3 del Regolamento Consob n. 16190/97.

Ai sottoscrittori che, dopo aver ottenuto il rimborso di quote di Fondi della SGR, sottoscrivono nuove quote entro i 12 mesi dal rimborso, non si applicano, fino alla concorrenza del controvalore rimborsato, le commissioni di sottoscrizione. Per operazioni successive al 1° gennaio 2010, tali nuove quote si intendono sottoscritte secondo l’Alternativa B, con applicazione eventuale delle commissioni di uscita.

Nel caso di richieste di rimborso di quote sottoscritte in base all’Alternativa A di cui sopra:

- qualora siano state applicate, anche parzialmente, all’origine le commissioni di sottoscrizione, sulle nuove quote sottoscritte tramite operazione di switch non gravano nuove commissioni di sottoscrizione né potranno applicarsi commissioni di rimborso all’atto dell’eventuale rimborso. Le nuove quote, infatti, si intenderanno tassativamente anch’esse sottoscritte in base all’Alternativa A, con contestuale non applicazione delle commissioni di sottoscrizione nella misura del 100% delle stesse;

- qualora al sottoscrittore sia stato originariamente praticato lo sconto integrale delle commissioni di sottoscrizione, dal 1° gennaio 2010 le nuove quote sottoscritte tramite operazione di switch si intendono sottoscritte secondo l’Alternativa B, con applicazione eventuale delle commissioni di rimborso.

Nel caso di richieste di rimborso di quote sottoscritte in base all’Alternativa B di cui sopra, sul controvalore reinvestito in quote di Fondi della SGR tramite operazione di switch non si applicano le commissioni di rimborso; la commissione di rimborso si applicherà invece (eventualmente) all’atto del rimborso delle nuove quote sottoscritte, che tassativamente si intenderanno anch’esse sottoscritte in base all’Alternativa B; il computo della commissione di rimborso continua a decorrere dalla data di regolamento dei corrispettivi della sottoscrizione iniziale.

12. REGIME FISCALE

12.1REGIME DI TASSAZIONE DEL FONDO

Il Fondo non è soggetto alle imposte sui redditi e all’Irap. Il Fondo percepisce i redditi di capitale al lordo delle ritenute e delle imposte sostitutive applicabili, tranne talune eccezioni. In particolare, la deroga al regime delle ritenute alla fonte non opera per i redditi di capitale per i quali è stabilita un’aliquota di tassazione del 20% (interessi ed altri proventi da depositi, titoli atipici e obbligazioni con scadenza inferiore a 18 mesi) nonché per i proventi assoggettati alla ritenuta alla fonte del 20%

in modo indifferenziato da parte dell’emittente (interessi ed altri proventi delle obbligazioni emesse da società non quotate, proventi delle cambiali finanziarie).

12.2REGIME DI TASSAZIONE DEI PARTECIPANTI

Sui redditi di capitale derivanti dalla partecipazione al Fondo è applicata una ritenuta del 20%. La ritenuta si applica sui proventi distribuiti in costanza di partecipazione al Fondo e su quelli compresi nella differenza tra il valore di rimborso, di liquidazione o di cessione delle quote e il costo medio ponderato di sottoscrizione o acquisto delle quote medesime. Tra le operazioni di rimborso sono comprese anche quelle realizzate mediante passaggio tra fondi (switch).

La ritenuta è applicata anche nell’ipotesi di trasferimento delle quote a rapporti di custodia, amministrazione o gestione intestati a soggetti diversi dagli intestatari dei rapporti di provenienza, salvo che il trasferimento sia avvenuto per successione o donazione.

La ritenuta è applicata a titolo d’acconto sui proventi percepiti nell’esercizio di attività di impresa commerciale e a titolo di imposta nei confronti di tutti gli altri soggetti, compresi quelli esenti o esclusi dall’imposta sul reddito delle società.

La ritenuta non si applica nel caso in cui i proventi siano percepiti da soggetti esteri che risiedono, ai fini fiscali, in Paesi che consentono un adeguato scambio di informazioni nonché da altri organismi di investimento collettivo italiani e da forme pensionistiche complementari istituite in Italia.

Nel caso in cui le quote siano detenute da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa commerciale sui redditi diversi conseguiti dal Cliente (ossia le perdite derivanti dalla partecipazione al fondo e le differenze positive e negative rispetto agli incrementi di valore delle quote rilevati in capo al fondo) si applica il regime del risparmio amministrato di cui all’art. 6 del D.Lgs. n. 461 del 1997, che comporta l’adempimento degli obblighi tributari da parte dell’intermediario. È fatta salva la facoltà del Cliente di rinunciare al predetto regime con effetto dalla prima operazione successiva.

Nel caso in cui le quote siano oggetto di donazione o di altro atto di liberalità, l’intero valore delle quote concorre alla formazione dell’imponibile ai fini del calcolo dell’imposta sulle donazioni.

Nell’ipotesi in cui le quote siano oggetto di successione ereditaria non concorre alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta di successione la parte di valore delle quote corrispondente al valore dei titoli, comprensivo dei frutti maturati e non riscossi, emessi o garantiti dallo Stato e ad essi assimilati, detenuti dal Fondo alla data di apertura della successione. A tali fini la SGR fornirà le indicazioni utili circa la composizione del patrimonio del Fondo.

Nel caso in cui le quote di partecipazione al Fondo siano oggetto di successione ereditaria, donazione o altra liberalità tra vivi, si applicano rispettivamente l’imposta di successione e l’imposta di donazione di cui al D.Lgs. 31 ottobre 1990, n. 346 secondo quanto previsto dal D.L. 3 ottobre 2006, n. 262 convertito, con modificazioni dalla Legge 24 novembre 2006, n. 286, nonché dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296.

L’imposta si applica, in capo a ciascun beneficiario, sul valore complessivo dei beni ricevuti, con le seguenti aliquote:

 4% sul valore che eccede una franchigia di euro 1.000.000, se il trasferimento avviene a favore del coniuge o dei parenti in linea retta;

 6%, con una franchigia di euro 100.000, se il trasferimento avviene a favore dei fratelli e sorelle del de cuius;

 6% se il trasferimento avviene a favore dei parenti fino al quarto grado (diversi dai fratelli e sorelle), degli affini in linea retta, degli affini in linea collaterale fino al terzo grado;

 8% negli altri casi.

Nel caso in cui il beneficiario del trasferimento è una persona portatrice di handicap riconosciuto grave ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 504, l’imposta si applica esclusivamente sulla parte del valore della quota o del legato che superi euro 1.500.000.

D) INFORMAZIONI SULLE MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE/RIMBORSO

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