• Non ci sono risultati.

Mais: soluzioni di Difesa Integrata per ridurre il rischio di micotossine

Nel documento SoStENiBilE AgricolturA (pagine 47-52)

Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, KWS, SY Syngenta PROGETTI DI AGRICOLTURA SOSTENIBILE COLLEGATI

Mais: soluzioni di Difesa Integrata per ridurre il rischio di micotossine

Rilievi

Rilievi sulla coltura:

Investimento: alle 2-3 foglie, alle 6-8 foglie, alla raccolta evidenziando nella prima fase le piante danneggiate da fi tofagi ipogei.

Nelle sub-parcelle individuate come sopra descritto si rilevano gli stadi fenologici (particolarmente importanti inizio e fi ne fi oritura maschile e fi oritura femminile). Viene prelevato alla fi ne della fi oritura femminile, dopo la fe-condazione della spiga, un campione di sete del mais di almeno 20 g per cercare la presenza del Fusarium spp., fungo principale responsabile nella sintesi delle micotossine.

Rilievi su piralide, altri fi tofagi e antagonisti:

A) Fasi sviluppo seconda generazione piralide: con frequenza settimanale, su 50 piante di parcelle/parcelloni di bordo prese a caso tra quelle con sintomi di attacco di prima generazione, viene effettuata la ricerca di larve e pupe, anche tagliando la pianta longitudinalmente, e il rilievo del numero di larve e pupe e di ogni altro stadio della piralide;

B) Rilievi degli attacchi e della fase del ciclo

B1) ricostruzione precisa se necessario dei bordi delle parcelle/parcelloni e verifi ca delle misure dello schema di campo;

B2) valutazione dell’omogeneità della parcella; se vi fossero zone chiaramente diverse per fattori accidentali (per esempio allettamenti da venti temporaleschi, ecc.), vengono escluse dai campionamenti;

B3) individuazione sub-parcelle: escluse 2 fi le di bordo da entrambi i lati e alcuni metri dalle due testate della parcella; nel centro di ciascuna parcella si individuano, spaziate a seconda della dimensione della parcella, almeno 2 sub-parcelle di superfi cie pari a 20 m x 2 fi le;

B4) Osservazioni. In ciascuna sub-parcella vengono rilevati:

B4.1 la presenza di ovature di seconda generazione settimanalmente sulla pagina superiore e inferiore delle foglie verdi, sulle brattee e sugli stimmi (se verdi); allo stesso modo, su 300 piante scelte a caso nelle sub-parcelle, vengono annotate il numero di piante con ovature;

B4.2 la presenza di larve di piralide sulla punta delle spighe, settimanalmente da inizio voli fi no ad epo-ca trattamenti su almeno 20 piante per sub-parcella per verifi epo-care la presenza di larve piccole o residui della loro attività di alimentazione;

B4.3 la presenza di predatori (1 solo rilievo pre- e post-trattamento), mediante l’osservazione di 100 foglie e il conteggio di uova di crisopa, pupe di sirfi di, coccinelle, Oligota, Stethorus, afi di paras-sitizzati (mummie), altri predatori (Chilocorus, Orius, ecc.). Eventuale individuazione/utilizzo di indici per velocizzare i campionamenti.

Rilievi pre-raccolta

Nelle sub-parcelle individuate come sopra descritto, vengono rilevati a 40 giorni circa dalla raccolta:

a) piante con spiga attaccata da piralide;

b) piante spezzate sopra la spiga;

c) piante spezzate sotto la spiga;

d) piante senza spiga (caduta per terra);

e) piante senza alcun danno signifi cativo;

f) Stand ability (score 1-9): 1 - completamente allettato; 2-5 - decrescenti livelli di piante allettate; 6-8 - decre-scenti livelli di piante piegate; 9 - 100% piante diritte;

Foto 1 – Campo di mais con spiga. Foto 2 – Pianta di mais con spiga.

Mais: soluzioni di Difesa Integrata per ridurre il rischio di micotossine g) Stay green (score 1-9): 1 - piante tutte secche; 2-5 - decrescente incidenza di piante secche; 6-8 -

decre-scenti livelli di piante con disseccamenti fogliari; 9 - tutte le piante verdi.

Su 10 piante per ciascuna sub-parcella vengono inoltre rilevati:

a) numero di tunnel per pianta;

b) numero di larve per pianta;

c) indice di danno della piralide su spiga.

Produzione e campioni granella

Tolte le fi le di bordo e le testate vengono misurate le dimensioni della parcella (n° fi le, lunghezza/ lunghezze se irregolare) e si procede alla raccolta dell’intera area

così individuata, con trebbiatrice, pesatura e prelievo di un campione “dinamico” (Brera e De Santis, 2009) per l’analisi di umidità e micotossine, come segue:

dalla fi nestrella del tubo di scarico del carro pesa, mentre si scarica il carro stesso, si prelevano sul fl us-so almeno 2 kg di granella per ogni parcella. Su 500 g di ciascuno dei campioni parcellari viene misurata l’umidità. La granella rimanente viene portata entro 6 ore in freezer alla temperatura di -18 °C. Per le analisi delle micotossine i campioni parcellari relativi a cia-scuna tesi (ripetizioni) vengono mescolati in modo da ottenere un campione globale rappresentativo di tut-to il mais sottut-topostut-to a ciascun trattamentut-to. Quest’ul-timo, previa breve essiccazione alla temperatura di circa 60 °C, viene consegnato al laboratorio per le analisi. (Brera C., De Santis B, 2009 - Micotossine: il campione giusto permette analisi precise. L’Informa-tore Agrario, 32: 15-18).

Elaborazione dati

I dati normalmente distribuiti (test di Shapiro Wilks) e con omogeneità delle varianze dell’errore (test di Levene) sono stati elaborati mediante ANOVA e confronto post-hoc tra medie con test HSD-Tukey. I rimanenti parametri sono stati analizzati mediante test non- parametrico di Kruskal-Wallis con confronti multipli a coppie utilizzando la procedura di Dunn. Software IBM-SPSS Statistics Vers. 22.0.

Risultati

Figura 1 – Andamento delle catture di adulti di piralide registrato presso l’Azienda ValleVecchia mediante trappola luminosa (numero adulti/trappola).

Mais: soluzioni di Difesa Integrata per ridurre il rischio di micotossine

Figura 2 – Andamento dati climatici (temperatura e piovosità) del 2016 a ValleVecchia.

Tabella 1 – Azienda ValleVecchia 2016, Reparto 13 (irriguo). Effetto dei diversi ibridi/trattamenti sui parametri colturali e di attacco pira-lide rilevati. Medie che non hanno lettere in comune (in grassetto) sono signifi cativamente diverse al P = 0,05.

Data rilievo Parametri media dev.

st test media dev.

-15/09/2016 Fumonisine B1+B2 (µg/kg) 370 6540 13370 9000 - - - 3 -

-- Afl atossina B1 (µg/kg) 5,5 <LQ <LQ <LQ - - - 3 -

-27/09/2016 Produzione (t/ha 14%) 6,07 0,5 b 9,13 1,6 a 8,36 1,5 ab 8,41 1,5 ab * 3,87 0,038 15 -

-Tabella 2 – Azienda ValleVecchia 2016, Reparto 2 (non irriguo). Effetto dei diversi ibridi/trattamenti sui parametri rilevati all’emergenza e su quelli di attacco piralide. Medie che non hanno lettere in comune (in grassetto) sono signifi cativamente diverse al P = 0,05.

Data rilievo

Parametri media dev.

st test media dev.

Dati metereologici - ValleVecchia (VE) (Stazione di Lugugnana - 12,0 km)

Piovosità (settimanale) T min (settimanale) T max (settimanale)

13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40

Mais: soluzioni di Difesa Integrata per ridurre il rischio di micotossine

Tabella 3 – Azienda ValleVecchia 2016, Reparto 2 (non irriguo). Effetto dei diversi ibridi/trattamenti sui parametri rilevati a fi ne coltura.

Medie che non hanno lettere in comune (in grassetto) sono signifi cativamente diverse al P = 0,05.

Data

Parametri media dev.

st test media dev.

15/06/2016 Fumonisine B1+B2 (µg/kg) 1580 11155 14370 14955 - - - 7 -

-- Afl atossina B1 (µg/kg) 0,4 0,3 < LQ < LQ - - - 7 -

-29/09/2016 Produzione (t/ha 14%) 6,0 0,8 b 7,9 1,1 a 8,0 0,9 a 7,2 0,9 a *** 8,92 0,000 32 -

-Tabella 4 – Effetto delle diverse tesi, in comune tra le prove effettuate presso tre Aziende di Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, sui valori medi di micotossine misurati nel 2016. Medie che non hanno lettere in comune (in grassetto) sono signifi cativamente diverse al P = 0,05.

Tesi A - Ronaldinio -Tabella 5 – Effetto degli ibridi utillizzati sul livello di danno da piralide e sulla presenza di micotossine alla raccolta. Az. ValleVecchia reparto 13, anno 2016.

Data rilievo

Tesi A - Ronaldinio Standard

Larve sopra spiga/10 piante 0,30 0,1 a 0,37 0,31 a 0,03 0,06 a 0,23 0,12 a ns 2,07 0,182 11

Larve sulla spiga/10 piante 0,03 0,06 - 0,23 0,25 - 0,10 0,1 - 0,33 0,15 - - - - 11

Larve/10 piante 0,90 0,35 a 1,07 0,51 a 0,73 0,21 a 1,37 0,72 a ns 0,92 0,473 11

Esuvie/10 piante 0,30 0,36 a 0,13 0,12 a 0,20 0,1 a 0,30 0,1 a ns 0,49 0,699 11

Tunnel sopra spiga/10 piante 0,97 0,38 a 1,00 0,26 a 0,60 0,2 a 0,83 0,35 a ns 1,05 0,422 11

Tunnel sotto spiga/10 piante 1,70 0,53 a 1,30 0,1 a 1,37 0,31 a 1,90 0,79 a - - - 11

15/09/2016 Fumonisine B1 + B2 (µg/kg) 370 6540 13370 9000 - - - 3

- Afl atossina B1 (µg/kg) 5,5 < LQ < LQ < LQ - - - 3

27/09/2016 Produzione (t/ha 14%) 6,07 0,52 b 9,13 1,61 a 8,35 1,54 ab 8,41 1,45 ab * 3,87 0,038 15

Conclusioni

Considerando la sola Azienda ValleVecchia per le prove effettuate nel 2016, sia nel Reparto 13 (irriguo) sia nel Reparto 2 (non irriguo), l’incidenza di Fumonisine è stata considerevolmente inferiore per Ronaldinio, a cui corrispondeva anche un valore signifi cativamente più basso dell’Indice danno spiga Fusarium; considerando poi la media delle tre aziende in cui sono state effettuate prove analoghe, la differenza è altamente signifi cativa (Tab. 4). Per le afl atossine, mentre per il Reparto 13 Ronaldinio presentava valori superiori alle altre tesi, nel Reparto 2 non vi sono differenze sostanziali tra le tesi, che però evidenziavano valori statisticamente differenti considerando complessivamente le tre aziende: in questo caso Ronaldinio risultava avere più afl atossine di Kalipso, sia trattato con Trichoderma sia senza. La somministrazione nel suolo di questo fungo antagonista non sembrerebbe aver avuto in questo caso alcun effetto sull’incidenza delle micotossine nella granella.

Alcune differenze si notano infi ne, solo nel Reparto 2 non irriguo (Tab. 3), per quel che riguarda i danni da pirali-de nel rilievo fi nale sulle piante; infatti alcuni parametri come la % piante spezzate sopra spiga, la % danni totali da piralide e l’indice del danno su spiga, vedono penalizzata la varietà Kalumet, risultata la più colpita tra tutte, mentre Ronaldinio si posiziona intermedio rispetto a Kalipso, risultato il meno danneggiato sia col trattamento di Trichoderma sia senza.

In estrema sintesi si può ipotizzare dalla suddetta sperimentazione che ci sia un effetto ben evidente della scelta varietale sulla contaminazione da micotossine mentre l’utilizzo di Trichoderma distribuito alla semina sulla varietà maggiormente sensibile non ha dato alcun risultato tangibile.

Nel documento SoStENiBilE AgricolturA (pagine 47-52)