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SoStENiBilE AgricolturA

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Academic year: 2022

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(1)

Coordinatore del progetto Beneficiari associati

Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile

www.lifeagricare.eu – www.ec.europa.eu/life

Localizzato lungo la costa tra i centri turistico-balneari di Caorle e Bibione, il comprensorio di ValleVecchia si caratterizza per essere l’ultimo grande sito costiero non urbanizzato dell’alto Adriatico. Ultima bonifica del Veneto, il territorio ha mantenuto importanti valenze naturalistico-ambientali, soprattutto per la presenza tra l’arenile e la pineta di uno dei maggiori sistemi dunali litoranei del Veneto. ValleVecchia è stata riconosciuta dalla Comunità Europea come Zona di Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria della Rete Natura 2000. ValleVecchia ospita l’omonima Azienda agricola pilota dimostrativa e il MAV - Centro visitatori ValleVecchia che con strumenti audiovisivi, pannelli, plastici e vetrine tematiche consente ai visitatori di cono- scere la storia del Comprensorio e interpretare i tanti ambienti della valle.

.

COME RAGGIUNGERCI

Dal casello autostradale di Portogruaro (15 km)

Si prende per Concordia Sagittaria e, da qui, per la frazione Sindacale. Raggiunta la Strada Provinciale via Fausta si procede verso sinistra per alcuni chilometri fino al centro di Lugugnana. Alla rotonda si svolta a destra e si prosegue, attraversando in breve il piccolo abitato di Castello di Brussa. Proseguendo ancora in direzione del mare, sulla principale, si arriva al ponte di accesso a ValleVecchia.

Dal casello autostradale di Latisana (20 km)

Raggiunto l’abitato di Latisana lo si attraversa in direzione di Bibione, superando il fiume Tagliamento. Si procede quindi lungo la Strada Statale Triestina, che si abbandona dopo circa 1,5 km, svoltando a sinistra ancora in direzione di Bibione. Raggiunto un incrocio con semaforo si prende a destra, in direzione di Lugugnana. Alla rotonda nel centro di quest’ultima località, dopo aver svoltato a sinistra, si segue il percorso descritto in precedenza.

Dal casello autostradale di S. Stino di Livenza (43 km)

Dopo il centro di S. Stino, seguendo le indicazioni per Caorle, si attraversa la s.s. Triestina Alta e si prosegue verso sud. Al semaforo dell’incrocio con la s.s. Triestina Bassa, si svolta a sinistra in direzione Bibione. Dopo circa 15 km, alla rotonda nel centro di Lugugnana si svolta a destra e attraversato l’abitato di Castello di Brussa si giunge a ValleVecchia.

Azienda pilota e dimostrativa ValleVecchia

Sperimentazioni 2017 per la

AgricolturA

SoStENiBilE

Azienda pilota e dimostrativa

azienda aperta - protocolli aperti

Introduzione di tecniche innovative di AGRIcoltura di precisione per diminuire le emissioni di CARbonio

(liFE13 ENV/it/000583)

DATI DI PROGETTO Il progetto AGRICARE in sintesi:

Coordinatore

Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario Responsabile di progetto: Dott. Lorenzo Furlan Beneficiari associati

Maschio Gaspardo

Referente di progetto: Dott. Christian Mario Centis TESAF – Università degli Studi di Padova Referente di progetto: Prof. Luigi Sartori ENEA

Referente di progetto: Dott. Nicola Colonna

Finanziamento

Programma LIFE+ (LIFE13 ENV/IT/0583) Budget di progetto

Costo complessivo € 2.577.825

Costo eligibile/ammissibile € 1.942.960

Contributo UE € 971.480

(37,69% del costo complessivo) Durata

Inizio: 01 giugno 2014

Fine: 31 maggio 2017

Area di realizzazione

ValleVecchia di Caorle – Venezia – Italia

Sezione Ricerca e Gestioni Agro-Forestali, Direttore Giustino Mezzalira

Lavoro eseguito da Veneto Agricoltura - Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario e coordinato da Lorenzo Furlan, Dirigente del Settore Ricerca Agraria

Al gruppo di lavoro hanno collaborato:

Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario: Loris Agostinetto, Maurizio Arduin, Isadora Benvegnù, Michele Bottazzo, Carlo Cappellari, Francesca Chiarini, Michele Colauzzi, Renzo Converso, Federico Correale, Silvano Cossalter, Giuseppe Crocetta, Fabiano Dalla Venezia, Federica Dal Molin, Francesco Fagotto, Giulia Florio, Francesco Fracasso, Paolo Giacobbi, Michele Giannini, Carlo Mantoan, Sebastiano Pavan, Jacopo Richard, Francesco Salmaso, Alberto Sartori, Erica Sartori, Roberto Solone, Serenella Spolon, Federico Vianello

Maschio Gaspardo: Roberto Bert, Luca Bert, Giuseppe Boatto, Christian Mario Centis, Gianfranco Donadon, Alberto Fulici, Elia Gnesutta, Pier Alberto Gobbo, Giacomo Molucchi, Tommaso Pantano, Paolo Peresson, Antonella Perlari, Nicolò Puppolin, Caterina Zambianchi

Università degli Studi di Padova: Donato Cillis, Francesco Marinello, Andrea Pezzuolo, Luigi Sartori – Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali (TeSAF); Carlo Camarotto, Giuseppe Concheri, Andrea Fasolo, Francesco Morari, Andrea Squartini, Ilaria Piccoli – Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE) ENEA – Dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali: Nicola Colonna, Federica Colucci, Milena Stefanova

CREA-RPS di Gorizia: Flavio Fornasier CNR IBAF: Donato Loddo, Maurizio Sattin

EURIS, project management: Chiara Licata, Marco Meggiolaro

CONDIFESA Veneto e Friuli:Oddino Bin, Filippo Codato,

Realizzazione cartografica: Giovanni Zanoni Impaginazione grafica: Federica Mazzuccato

Pubblicazione edita da:

Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario

Viale dell’Università, 14 - 35020 Legnaro (PD) - Tel. 049 8293711 - Fax 049 8293815 e-mail: ricerca@venetoagricoltura.org - www.venetoagricoltura.org

È consentita la riproduzione di testi, tabelle, grafici ecc. previa autorizzazione da parte dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, citando gli estremi della pubblicazione.

Finito di stampare nel mese di aprile 2017 presso Imprimenda - Limena (Pd)

LIFE-AGRICARE is co-financed by LIFE+, the financial instrument for the environment of the European Commission (LIFE13 ENV/IT/000583)

(2)

Coordinatore del progetto Beneficiari associati

Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile

www.lifeagricare.eu – www.ec.europa.eu/life

Localizzato lungo la costa tra i centri turistico-balneari di Caorle e Bibione, il comprensorio di ValleVecchia si caratterizza per essere l’ultimo grande sito costiero non urbanizzato dell’alto Adriatico. Ultima bonifica del Veneto, il territorio ha mantenuto importanti valenze naturalistico-ambientali, soprattutto per la presenza tra l’arenile e la pineta di uno dei maggiori sistemi dunali litoranei del Veneto. ValleVecchia è stata riconosciuta dalla Comunità Europea come Zona di Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria della Rete Natura 2000. ValleVecchia ospita l’omonima Azienda agricola pilota dimostrativa e il MAV - Centro visitatori ValleVecchia che con strumenti audiovisivi, pannelli, plastici e vetrine tematiche consente ai visitatori di cono- scere la storia del Comprensorio e interpretare i tanti ambienti della valle.

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COME RAGGIUNGERCI

Dal casello autostradale di Portogruaro (15 km)

Si prende per Concordia Sagittaria e, da qui, per la frazione Sindacale. Raggiunta la Strada Provinciale via Fausta si procede verso sinistra per alcuni chilometri fino al centro di Lugugnana. Alla rotonda si svolta a destra e si prosegue, attraversando in breve il piccolo abitato di Castello di Brussa. Proseguendo ancora in direzione del mare, sulla principale, si arriva al ponte di accesso a ValleVecchia.

Dal casello autostradale di Latisana (20 km)

Raggiunto l’abitato di Latisana lo si attraversa in direzione di Bibione, superando il fiume Tagliamento. Si procede quindi lungo la Strada Statale Triestina, che si abbandona dopo circa 1,5 km, svoltando a sinistra ancora in direzione di Bibione. Raggiunto un incrocio con semaforo si prende a destra, in direzione di Lugugnana. Alla rotonda nel centro di quest’ultima località, dopo aver svoltato a sinistra, si segue il percorso descritto in precedenza.

Dal casello autostradale di S. Stino di Livenza (43 km)

Dopo il centro di S. Stino, seguendo le indicazioni per Caorle, si attraversa la s.s. Triestina Alta e si prosegue verso sud. Al semaforo dell’incrocio con la s.s. Triestina Bassa, si svolta a sinistra in direzione Bibione. Dopo circa 15 km, alla rotonda nel centro di Lugugnana si svolta a destra e attraversato l’abitato di Castello di Brussa si giunge a ValleVecchia.

Azienda pilota e dimostrativa ValleVecchia

Via Dossetto, 3 (45.637072, 12.950288) - Loc. Brussa - 30021 Caorle (VE)

Sperimentazioni 2017 per la

AgricolturA

SoStENiBilE

Azienda pilota e dimostrativa

azienda aperta - protocolli aperti

Introduzione di tecniche innovative di AGRIcoltura di precisione per diminuire le emissioni di CARbonio

(liFE13 ENV/it/000583)

Coordinatore

Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario Responsabile di progetto: Dott. Lorenzo Furlan Beneficiari associati

Maschio Gaspardo

Referente di progetto: Dott. Christian Mario Centis TESAF – Università degli Studi di Padova Referente di progetto: Prof. Luigi Sartori ENEA

Referente di progetto: Dott. Nicola Colonna

Programma LIFE+ (LIFE13 ENV/IT/0583) Budget di progetto

Costo complessivo € 2.577.825

Costo eligibile/ammissibile € 1.942.960

Contributo UE € 971.480

(37,69% del costo complessivo) Durata

Inizio: 01 giugno 2014

Fine: 31 maggio 2017

Area di realizzazione

ValleVecchia di Caorle – Venezia – Italia

Sezione Ricerca e Gestioni Agro-Forestali, Direttore Giustino Mezzalira

Lavoro eseguito da Veneto Agricoltura - Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario e coordinato da Lorenzo Furlan, Dirigente del Settore Ricerca Agraria

Al gruppo di lavoro hanno collaborato:

Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario: Loris Agostinetto, Maurizio Arduin, Isadora Benvegnù, Michele Bottazzo, Carlo Cappellari, Francesca Chiarini, Michele Colauzzi, Renzo Converso, Federico Correale, Silvano Cossalter, Giuseppe Crocetta, Fabiano Dalla Venezia, Federica Dal Molin, Francesco Fagotto, Giulia Florio, Francesco Fracasso, Paolo Giacobbi, Michele Giannini, Carlo Mantoan, Sebastiano Pavan, Jacopo Richard, Francesco Salmaso, Alberto Sartori, Erica Sartori, Roberto Solone, Serenella Spolon, Federico Vianello

Maschio Gaspardo: Roberto Bert, Luca Bert, Giuseppe Boatto, Christian Mario Centis, Gianfranco Donadon, Alberto Fulici, Elia Gnesutta, Pier Alberto Gobbo, Giacomo Molucchi, Tommaso Pantano, Paolo Peresson, Antonella Perlari, Nicolò Puppolin, Caterina Zambianchi

Università degli Studi di Padova: Donato Cillis, Francesco Marinello, Andrea Pezzuolo, Luigi Sartori – Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali (TeSAF); Carlo Camarotto, Giuseppe Concheri, Andrea Fasolo, Francesco Morari, Andrea Squartini, Ilaria Piccoli – Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE) ENEA – Dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali: Nicola Colonna, Federica Colucci, Milena Stefanova

CREA-RPS di Gorizia: Flavio Fornasier CNR IBAF: Donato Loddo, Maurizio Sattin

EURIS, project management: Chiara Licata, Marco Meggiolaro

CONDIFESA Veneto e Friuli:Oddino Bin, Filippo Codato,

Realizzazione cartografica: Giovanni Zanoni Impaginazione grafica: Federica Mazzuccato

Pubblicazione edita da:

Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario

Viale dell’Università, 14 - 35020 Legnaro (PD) - Tel. 049 8293711 - Fax 049 8293815 e-mail: ricerca@venetoagricoltura.org - www.venetoagricoltura.org

È consentita la riproduzione di testi, tabelle, grafici ecc. previa autorizzazione da parte dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, citando gli estremi della pubblicazione.

Finito di stampare nel mese di aprile 2017 presso Imprimenda - Limena (Pd)

European Commission (LIFE13 ENV/IT/000583)

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1112 0910 0708 0506 0304 0102

1112 0910 0708 0506 0304 0102 0708 06 0405 0203 15 01 1314 1112 0910 0708 0506 04 0203 01

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Legenda generale

Prove sperimentali Legenda delle colture

Girasole Mais bianco Mais Grano tenero Sorgo Colza Soia Prato stabile

Appezzamenti irrigabili Incolto

Prato su argine-banchine Praterie

Bosco Bosco igrofilo Pineta Pioppeto Siepi e filari Idrografia Sistema dunale Spiaggia

Zona umida acqua dolce Zona umida acqua salmastra

Zona umida terra emersa Strade

Area urbana Sodo NT (No Tillage)

Minima lavorazione MT (Minimum Tillage) Strip Tillage ST

Convenzionale (aratura) Lungo periodo

Lungo periodo confronto convenzionale

N

Lungo periodo cover crops

4

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ELENCO PROGETTI SPERIMENTALI 2017 1 Azienda pilota e dimostrativa Vallevecchia

PROGETTO LIFE+ AGRICARE (ENV/IT/0583) E LE SPERIMENTAZIONI COLLEGATE

2aPROGETTO LIFE+ AGRICARE - Introduzione di tecniche innovative di agricoltura di precisione per diminuire le emissioni di carbonio 2bPROGETTO LIFE+ AGRICARE - La valutazione degli impatti energetici e ambientali

PROGETTI LIFE+ IN SINERGIA

3 PROGETTO LIFE+ HELPSOIL - Migliorare i suoli e l’adattamento al cambiamento climatico attraverso sostenibili tecniche di agricoltura conservativa 4 PROGETTO LIFE+ WSTORE2 - La gestione innovativa dell’acqua per conservare agricoltura e natura nelle zone costiere

PROGETTI DI AGRICOLTURA SOSTENIBILE COLLEGATI 5 Mais: Diserbo Integrato - il microdiserbo in agricoltura di precisione

6 Frumento: confronto varietale strip test in minima lavorazione e su sodo (Mis. 10.1.1.) 7 L’agricoltura di precisione per la gestione di diverse densità di semina del mais 8 Strumenti per la predisposizione del Bollettino Colture Erbacee

9 Mais: Difesa Integrata dalle micotossine

10Mais: sostituisci la maggior parte dei geodisinfestanti con il “fondo mutualistico mais”

11Soluzioni per le colture di copertura negli avvicendamenti

12Mais: riduzione dell’impatto delle tecniche di fertilizzazione migliorando il reddito netto dell’azienda agricola 13Utilizzo del sorgo in alternativa alla monosuccessione di mais nelle aziende zootecniche

14Filiera legno-energia

15La filiera corta e chiusa dell’olio vegetale combustibile 16PROGETTO GR3 - Programma “Intelligent Energy-Europe”

17Progetto POWERED - Programma Transfrontaliero IPA Adriatico 18Gestione ambientale del territorio di Vallevecchia

19Cereali della rete regionale biodiversità agraria

20Sperimentazione di metodi per la salvaguardia dei danni da fauna selvatica alle colture agricole

(4)

1112 0910 0708 0506 0304 0102

1112 0910 0708 0506 0304 0102 0708 06 0405 0203 15 01 1314 1112 0910 0708 0506 04 0203 01

1920 1718 1516 1314 1112 09 10 0708 0506 0304 0102

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2728 2526 2324 2122 1920 1718 1516 1314 1112 0910 0708 0506 0304 0102

2930 2728 2526 2324 2122 18

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17 1516 14 1213 11 0910 0708 06 0405 03

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Legenda generale

Prove sperimentali Legenda delle colture

Orticole Girasole Mais bianco Mais Grano tenero Sorgo Colza Soia Prato stabile

Appezzamenti irrigabili Incolto

Prato su argine-banchine Praterie

Bosco Bosco igrofilo Pineta Pioppeto Siepi e filari Idrografia Sistema dunale Spiaggia

Zona umida acqua dolce Zona umida acqua salmastra

Zona umida terra emersa Strade

Area urbana Sodo NT (No Tillage)

Minima lavorazione MT (Minimum Tillage) Strip Tillage ST

Convenzionale (aratura) Lungo periodo

Lungo periodo confronto convenzionale

N

Lungo periodo cover crops

4

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PROGETTO LIFE+ AGRICARE (ENV/IT/0583) E LE SPERIMENTAZIONI COLLEGATE

2aPROGETTO LIFE+ AGRICARE - Introduzione di tecniche innovative di agricoltura di precisione per diminuire le emissioni di carbonio 2bPROGETTO LIFE+ AGRICARE - La valutazione degli impatti energetici e ambientali

PROGETTI LIFE+ IN SINERGIA

3 PROGETTO LIFE+ HELPSOIL - Migliorare i suoli e l’adattamento al cambiamento climatico attraverso sostenibili tecniche di agricoltura conservativa 4 PROGETTO LIFE+ WSTORE2 - La gestione innovativa dell’acqua per conservare agricoltura e natura nelle zone costiere

PROGETTI DI AGRICOLTURA SOSTENIBILE COLLEGATI 5 Mais: Diserbo Integrato - il microdiserbo in agricoltura di precisione

6 Frumento: confronto varietale strip test in minima lavorazione e su sodo (Mis. 10.1.1.) 7 L’agricoltura di precisione per la gestione di diverse densità di semina del mais 8 Strumenti per la predisposizione del Bollettino Colture Erbacee

9 Mais: Difesa Integrata dalle micotossine

10Mais: sostituisci la maggior parte dei geodisinfestanti con il “fondo mutualistico mais”

11Soluzioni per le colture di copertura negli avvicendamenti

12Mais: riduzione dell’impatto delle tecniche di fertilizzazione migliorando il reddito netto dell’azienda agricola 13Utilizzo del sorgo in alternativa alla monosuccessione di mais nelle aziende zootecniche

14Filiera legno-energia

15La filiera corta e chiusa dell’olio vegetale combustibile 16PROGETTO GR3 - Programma “Intelligent Energy-Europe”

17Progetto POWERED - Programma Transfrontaliero IPA Adriatico 18Gestione ambientale del territorio di Vallevecchia

19Cereali della rete regionale biodiversità agraria

20Sperimentazione di metodi per la salvaguardia dei danni da fauna selvatica alle colture agricole

(5)

PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA

Azienda pilota e dimostrativa ValleVecchia

Descrizione

Un’azienda agricola-ambientale

L’Azienda pilota e dimostrativa ValleVecchia è localizzata lungo la costa tra i centri balneari di Caorle e Bibione e si caratterizza per essere l’ultimo grande sito costiero dell’alto Adriatico non urbanizzato. Ultima bonifi ca del Ve- neto, il territorio si caratterizza per importanti valenze naturalistico-ambientali: la presenza tra l’arenile e la pineta di uno dei maggiori sistemi dunali litoranei del Veneto e a nord delle complementari aree agrarie ricche di ele- menti ambientali come siepi, aree boscate, aree umide e superfi ci a prato. Proprio per questi particolari habitat, che consentono una eccezionale biodiversità in un’area ristretta, ValleVecchia è stata riconosciuta come Zona di Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria nella Rete Natura 2000 della Comunità Europea.

Oggi, su un totale di oltre 800 ha quasi la metà sono occupati da aree di grandissimo valore naturalistico: 63 ha circa di pineta litoranea, 100 ha circa di boschi planiziali litoranei, 24 km circa di siepi (circa 15 ha), zone umide per circa 68 ha. Proprio per questa sua valenza, l’azienda ospita anche il MAV - Centro visitatori ValleVecchia che, con strumenti audiovisivi, pannelli, plastici e vetrine tematiche consente ai visitatori di conoscere la storia del Comprensorio e interpretare i tanti ambienti della valle.

La SAU coltivata è pari a circa 377 ha destinati a colture erbacee in avvicendamento.

Nel 2017 le colture principali sono le seguenti:

• Mais da granella ha 82,10

• Mais da granella bianco ha 26,33

• Frumento ha 129,06

• Soia ha 97,98

• Colza ha 5,83

• Sorgo ha 34,26

• Girasole ha 1,49

• Totale ha 377,05

Alle colture principali autunno-vernine seguirà, ove previsto nei protocolli descritti nelle diverse schede, la semina degli erbai estivi; alla stessa maniera ove previsto alle colture principali estive seguirà la semina degli erbai in- vernali. In altri appezzamenti, a seconda delle condizioni, si procederà alla semina di soia o sorgo come seconde colture.

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PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA

Le attività sperimentali e dimostrative

Come tutte le altre aziende di Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, an- che l’Azienda pilota e dimostrativa ValleVecchia ha quale scopo essenziale quello di testare e mettere a punto tecniche innovative e a basso impatto ambientale favorendone il trasferimento alle imprese agricole. A tal fi ne l’azienda è completamente utilizzata per sperimentazioni. In conseguenza della spiccata caratterizzazione naturalistica del contesto territoriale nel quale si svolgono le attività agricole, il tema sperimentale dell’azienda è valutare se e come, in un contesto di cambiamento climatico, può convivere un’agricoltura sostenibile, tecnica- mente avanzata e redditizia con un ambiente altamente qualifi cato e diversifi cato come quello di un’area a tutela ambientale (ZPS e SIC) che è interessata anche da una signifi cativa fruizione turistica e naturalistica, come descritto nella scheda sulla gestione ambientale del territorio di ValleVecchia.

In questa prospettiva assumono particolare valore le numerose sperimentazioni:

– di supporto alle imprese agricole impegnate nel rispetto dei principi della Condizionalità e a quelle inte- ressate ad aderire alle diverse misure agro-ambientali e agro-forestali del Programma di Sviluppo Rurale (PSR Veneto 2014-2020);

– per l’attuazione della Direttiva 2009/128/CE che richiede l’applicazione della Difesa Integrata per tutte le colture, a partire dal 2014; l’azienda ospita sperimentazioni e strumenti di monitoraggio che alimentano le informazioni del Bollettino Colture Erbacee, un servizio per la razionalizzazione degli interventi di controllo delle avversità con positivi effetti sulla riduzione dell’impatto ambientale e dei costi di produzione.

Le risultanze delle sperimentazioni sopra riportate vengono progressivamente considerate nella valutazione degli scenari generali dell’agricoltura del futuro che sono a confronto nell’azienda, sia per dare risposte agli agricoltori sia per evidenziare le soluzioni per la sostenibilità dei diversi approcci agricoli e le potenzialità di questi ultimi nel contrasto al cambiamento climatico. A tal fi ne, sono in attuazione a ValleVecchia, ben 3 progetti LIFE+ alta- mente innovativi e sinergici tra loro: WSTORE2, la gestione innovativa dell’irrigazione per ottimizzare l’uso delle acque meteoriche disponibili nelle zone rurali delle zone costiere e non; AGRICARE, l’agricoltura di precisione applicata agli scenari dell’agricoltura di oggi e del futuro; HELPSOIL, come valorizzare ed applicare l’agricoltura conservativa in Veneto e nella pianura padana per dare vantaggi all’agricoltura e all’ambiente in generale.

L’azienda ospita infi ne due importanti attività nel campo delle bioenergie:

– un impianto di produzione di energia termica che utilizza il cippato prodotto dal legno proveniente dalle for- mazioni forestali presenti in azienda;

– un impianto per la produzione di olio vegetale puro da olio di colza per far funzionare i trattori con energia rinnovabile.

Azienda aperta – protocolli aperti

Tutte le prove sperimentali e dimostrative presenti in azienda sono sempre visitabili, previo accordo con l’azienda, secondo l’approccio “azienda aperta, protocolli aperti”, che consente ai portatori di interesse di conoscere e valutare di persona le prove in atto nell’arco dell’intera stagione e di fornire anche utili suggerimenti sui protocolli sperimentali. A tal fi ne viene fornita una mappa con l’ubicazione di tutte le prove e le schede delle singole sperimentazioni.

Nel corso dell’anno vengono organizzati speciali open-day con eventi e visite guidate di gruppo.

Nelle pagine seguenti vengono presentate le principali attività e i campi sperimentali 2017 che possono essere visitati.

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SOMMARIO

Sommario

Azienda pilota e dimostrativa ValleVecchia pag. 1

PROGETTO LIFE+ AGRICARE (ENV/IT/0583) E LE SPERIMENTAZIONI COLLEGATE

PROGETTO LIFE+ AGRICARE - Introduzione di tecniche innovative di AGRIcoltura di precisione per

diminuire le emissioni di CARbonio » 5

PROGETTO LIFE+ AGRICARE - La valutazione degli impatti energetici e ambientali » 16

PROGETTI LIFE+ IN SINERGIA

PROGETTO LIFE+ HELPSOIL - Migliorare i suoli e l’adattamento al cambiamento climatico

attraverso sostenibili tecniche di agricoltura conservativa » 22

PROGETTO LIFE+ WSTORE2 - La gestione innovativa dell’acqua per conservare agricoltura e

natura nelle zone costiere » 24

PROGETTI DI AGRICOLTURA SOSTENIBILE COLLEGATI

Mais: Diserbo Integrato - il microdiserbo in agricoltura di precisione » 32

Frumento: confronto varietale strip test in minima lavorazione e su sodo (Mis. 10.1.1.) » 34

L’agricoltura di precisione per la gestione di diverse densità di semina del mais » 38

Strumenti per la predisposizione del Bollettino Colture Erbacee » 40

Mais: Difesa Integrata dalle micotossine » 43

Mais: sostituisci la maggior parte dei geodisinfestanti con il “fondo mutualistico mais” » 48

Soluzioni per le colture di copertura negli avvicendamenti » 51

Mais: riduzione dell’impatto delle tecniche di fertilizzazione migliorando il reddito netto dell’azienda

agricola » 56

Utilizzo del sorgo in alternativa alla monosuccessione di mais nelle aziende zootecniche » 60

Filiera legno-energia » 63

La fi liera corta e chiusa dell’olio vegetale combustibile » 64

PROGETTO GR3 - Programma “Intelligent Energy-Europe” » 65

PROGETTO POWERED - Programma Transfrontaliero IPA Adriatico » 67

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SOMMARIO

Gestione ambientale del territorio di ValleVecchia » 69

Cereali della rete regionale biodiversità agraria » 77

Sperimentazione di metodi per la salvaguardia dei danni da fauna selvatica alle colture agricole » 78

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PROGETTO LIFE+ AGRICARE (LIFE13 ENV/IT/0583)

Obiettivi

L’agricoltura di precisione ha due obiettivi principali:

Il primo è quello di ridurre lo spreco dei fattori produttivi evitando sovrapposizioni o la loro distribuzione al di fuori della zona coltivata, aumentando allo stesso tempo la capacità di lavoro delle macchine e riducendo la fatica degli operatori. Le macchine con la guida assistita/semi automatica, memorizzando dove hanno già operato, con- sentono una riduzione di sprechi di gasolio e degli altri fattori produttivi (fi tofarmaci, fertilizzanti, seme) ed evitano gli effetti negativi derivanti dai sovradosaggi dei fattori di produzione stessi (ad esempio fi totossicità da eccesso di diserbanti e fertilizzanti azotati).

Il secondo è quello di distribuire i fattori di produzione, in modo che la quantità del fattore produttivo sia effettiva- mente proporzionale alle necessità della coltura; in tal modo oltre ad avere la massima resa del fattore produttivo si riduce il rischio di perdite e l’impatto sull’ambiente (ad esempio fertilizzanti azotati non utilizzati dalla coltura e facilmente lisciviabili con conseguente impatto sulle acque di falda).

Descrizione del protocollo

1) SITO SPERIMENTALE E TESI ALLO STUDIO

La sperimentazione è in corso nel reparto 12 dell’azienda (45.63°N, 12.95°E). L’area di studio interessa una superfi cie di 23,4 ha, suddivisa in 16 appezzamenti aventi una superfi cie di circa 1,5 ha ciascuno, che rappre- sentano le unità sperimentali.

Lo studio mette a confronto tre tecniche di gestione del terreno conservative caratterizzate da un diverso distur- bo al suolo, in confronto con la tecnica convenzionale basata su aratura e successiva preparazione del letto di semina che funge da testimone:

– LAVORAZIONE CONVENZIONALE (CT)

In questa tesi vengono effettuate le comuni lavorazioni inclusa l’aratura che comporta l’inversione degli strati di terreno. Non sono previste tecniche di precisione quali la semina a densità variabile e l’utilizzo di fertilizzanti adattato alla variabilità del suolo. La larghezza della semina tra le fi le è 75 cm per il mais, 45 per la soia ed il colza, 12,5 per il frumento. Il terreno arato viene lasciato riposare fi no al momento della semina della coltura successiva. I principali attrezzi impegnati sono: aratro, coltivatore, erpice rotante, seminatrice, irroratrice semovente.

– MINIMA LAVORAZIONE (MT)

La lavorazione del terreno viene eseguita lavorando il terreno ad una profondità inferiore ai 20 cm. Non vi è pertanto una completa inversione degli strati. Tutte le macchine impegnate si avvalgono di sistemi di guida automatica e di distribuzione variabile del seme e del concime secondo mappe di prescrizione georeferenzia- te. La larghezza della semina tra le fi le è 75 cm per il mais, 45 per la soia ed il colza, 12,5 per il frumento. È prevista la copertura continua del terreno con la semina di colture a perdere (cover crops) quando non sono presenti le colture principali. I principali attrezzi impegnati sono: coltivatore, seminatrice combinata, irroratrice semovente.

– STRIP TILLAGE (ST)

La tecnica dello strip-tillage permette di conciliare parte dei principi operativi della minima lavorazione del ter- reno e parte della semina su sodo. Lo strip-till permette di concentrare la lavorazione esclusivamente su “stri- sce” di terreno entro le quali avverrà la successiva operazione di semina, mantenendo inalterata la superfi cie interfi lare. Le bande di terreno, lavorate a profondità comprese tra 15 e 25 cm, presentano una larghezza pari a 15-20 cm. Lo spazio interfi lare è stato mantenuto a 55 cm per tutte le colture. Le macchine utilizzate sono specifi che perché operano in modo localizzato e spesso prevedono interventi differiti nel tempo. Per questo motivo è molto utile l’uso di sistemi di guida automatica con correzione centimetrica.

PROGETTO LIFE+ AGRICARE (LIFE13 ENV/IT/0583) Introduzione di tecniche innovative di AGRIcoltura di precisione per diminuire le emissioni di CARbonio

Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, Maschio Gaspardo, ENEA, Dipartimento TeSAF – Università degli Studi di Padova

PROGETTO LIFE+ AGRICARE (ENV/IT/0583) E LE SPERIMENTAZIONI COLLEGATE

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PROGETTO LIFE+ AGRICARE (LIFE13 ENV/IT/0583)

È prevista la copertura continua del terreno con la semina di colture a perdere (cover crops) quando non sono presenti le colture principali. I principali attrezzi impegnati sono: strip-tiller, seminatrici adattate, irroratrice semovente.

– SEMINA SU SODO (NT)

In questa tesi non è prevista alcuna inversione degli strati di terreno nè lavorazione meccanica superfi ciale quale ad esempio la sarchiatura. La lavorazione principale è la semina con cui si procede anche alla distri- buzione ed all’interramento del concime. La larghezza della semina tra le fi le è la stessa delle prime due tesi (convenzionale e minima lavorazione). La seminatrice è provvista di dispositivi per la distribuzione variabile del seme e del concime secondo mappe di prescrizione georeferenziate e si avvale di sistemi di guida auto- matici.

La rotazione colturale prevede le più importanti colture presenti nella realtà agricola veneta ma rappresenta- tive anche di vaste aree coltivate in Europa: frumento, colza, mais, soia.

2) ANALISI DELLA VARIABILITÀ

Monitoraggio delle produzioni: la mappatura delle produzioni intesa come la rilevazione a intervalli di tempo regolari del dato produttivo, abbinato a quelli della posizione geografi ca (latitudine e longitudine) del singolo punto all’interno dell’appezzamento, è la soluzione più diffusa per evidenziare la variabilità produttiva, grazie sia all’elevato livello tecnico delle macchine operatrici impiegate nella raccolta, sia all’importanza che la conoscenza della resa ha da sempre come indicatore primario dell’effi cienza delle colture e delle pratiche agronomiche ad esse dedicate, con una diretta infl uenza sulle scelte tecniche assunte in fase decisionale.

L’elaborazione di questi dati, uniformando il contenuto di umidità ed eliminando eventuali rilevazioni errate, porta alla formazione di mappe di produzione colturali dalle quali sarà possibile conoscere la disposizione spaziale dei diversi livelli produttivi e ricavare informazioni utili per la comprensione dei fattori che hanno limitato l’ottenimento della resa ottimale nelle diverse zone del campo.

Dal punto di vista della raccolta dati, monitorare le produzioni è un prezioso ed effi cace metodo per contribuire a individuare le porzioni di campo in cui i livelli di produttività sono più costanti e quindi a guidare sistemi di raccolta più precisi e analitici. Di fatti, questo strumento potrebbe rivelarsi molto utile anche per quelle aziende che ancora non applicano tecniche di Agricoltura di Precisione in quanto permette ad oggi di iniziare a conservare un’utile cronistoria produttiva degli appezzamenti aziendali.

Immagini aeree/satellitari: l’impiego di immagini georeferenziate può rappresentare un’ulteriore strumento per l’approfondimento della variabilità di campo sia dal punto di vista dello stato colturale che del terreno.

In particolare, in questi ultimi anni lo sviluppo di sensori mobili a basso costo e con livelli di precisione sempre più alti permette di raggiungere importanti livelli di qualità del dato. Un esempio che sta prendendo piede anche in ambito agricolo è senza dubbio quello dei droni. Si tratta di piccoli apparecchi a volo orizzontale o verticale a 2,

Foto 1 – Frumento in lavorazione convenzionale (CT).

Foto 3 – Frumento in strip tillage (ST).

Foto 2 – Frumento in minima lavorazione (MT).

Foto 4 – Frumento in no tillage (NT).

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PROGETTO LIFE+ AGRICARE (LIFE13 ENV/IT/0583) 4 o 6 eliche comandati via radio, via Bluetooth o programmabili grazie ad un GNSS integrato, in grado di volare

ad altezze che possono arrivare anche ai 100 metri e con un’autonomia di volo di qualche decina di minuti, tempo suffi ciente a coprire distanze fi no a 5-10 chilometri. Questi apparecchi sono molto leggeri (il peso varia tipica- mente da qualche decina di grammi ad un paio di chili) e hanno ancora bassa capacità di carico, ma suffi ciente per trasportare sistemi di rilevazione ottica, quali telecamere, radiometri, sensori a infrarosso o multispettrali o sensori di telerilevamento Lidar, ecc.

È importante sottolineare che una volta acquisita un’immagine, è necessario che questa venga sottoposta ad analisi interpretativa in modo tale da defi nirne i dettagli indagati e tradurli in utili parametri che possano essere utilizzati in combinazioni con altre soluzioni di indagine.

Immagini georeferenziate a basso costo o anche gratuite sono disponibili dal portale Google Earth©, che si affi da ad immagini derivanti dal satellite Landsat 8, o dalle piattaforme dedicate alla raccolta dati provenienti dal satel- lite Sentinel 2. Queste due concezioni di utilizzo di informazioni provenienti da sensori remoti non si sovrappon- gono, ma possono essere complementari. Infatti, sfruttando i vantaggi derivanti dall’accuratezza delle immagini raccolte da sensori montati su droni e la ripetibilità di quelle archiviate da satellite è possibile monitorare, valutare e gestire fenomeni di variabilità all’interno del campo.

Monitoraggio del terreno con tecnologie non invasive: una rilevazione puntuale e veloce della variabilità della componente suolo può essere assicurata anche da strumentazioni “on-the-go” quali sensori di conducibilità (elettro-conduttivimetri) o della resistività elettrica (georesistivimetri) che in modo rapido e non invasivo consen- tono di eseguire una sorta di “scansione” delle proprietà del terreno lungo il profi lo.

Una moderna applicazione in campo agronomico è rappresentata dalla tecnologia ARP (Automatic Resistivity Profi ling) ovvero una tecnica rapida e non distruttiva per determinare in continuo la variazione della resistività elettrica del terreno (espresso in ohm/m) al variare delle principali proprietà fi sico-chimiche del suolo come la tessitura, lo scheletro, la salinità ma anche il contenuto idrico, la porosità, la salinità e la sostanza organica.

Questa tecnica, basandosi sull’iniezione di corrente elettrica tramite elettrodi mobili, permette di condurre un’in- dagine su tre livelli di profondità (0-50, 0-100, 0-200 cm) risalendo cosi alla variabilità spaziale sia orizzontale sia lungo il profi lo del terreno.

Campionamento selettivo del suolo: a supporto delle indicazioni derivanti da mappature e da analisi con strumentazioni “on-the-go” è consigliabile defi nire ed eseguire un programma di campionamenti georeferenziati mirati ad analizzare le proprietà fi sico-chimiche del suolo.

L’entità del campionamento risulta essere molto spesso in funzione della variabilità presente nell’appezzamento e, da un punto di vista operativo, si tende a lavorare in modo selettivo soffermandosi nei punti in cui le mappature hanno presentato differenze signifi cative.

Questo modo di operare, se da un lato permette di ottimizzare il numero di campionamenti con importanti ri- percussioni da un punto di vista economico, dall’altro richiede la massima attenzione a non ignorare zone con caratteristiche fi sico-chimiche eterogenee.

Oltre alla georeferenziazione dei singoli punti, va considerato poi che la variabilità si può presentare anche lungo il profi lo di terreno, passando da un certo strato all’altro con delle possibili differenze di tessitura che possono infl uenzare la risposta produttiva della coltura. Infatti, a fronte di caratteristiche che non variano nel tempo, come la tessitura, altri valori come gli elementi nutritivi possono invece spostarsi lungo il profi lo e questo può compor- tare che dati raccolti per uno strato non siano rappresentavi dell’intero profi lo. Consigliabile è quindi defi nire un programma di campionamento ad almeno 3 profondità (es. 0-10 cm; 10-30 cm; 30-60 cm).

Defi nizione delle zone omogenee

Studiata la variabilità del suolo attraverso le tecniche sopra descritte (immagini satellitari, mappe di resa storiche, monitoraggio del suolo non invasiva basata sull’impiego della tecnologia ARP GEOCARTA, Parigi, Francia) che ha permesso di condurre un’indagine su tre livelli di profondità (0-50, 0-100, 0-200 cm) evidenziando cosi la variabilità spaziale sia orizzontale sia lungo il profi lo del terreno, sono state individuate delle zone omogenee.

Sono stati poi defi niti 20 punti di campionamento del terreno a 3 profondità (0-10 cm; 10-30 cm; 30-60 cm) per poter misurare i più importanti parametri fi sico-chimici come tessitura, contenuto in sostanza organica, azoto e fosforo totale, pH, conducibilità elettrica a capacità di scambio cationico.

I dati inerenti allo studio della variabilità ma anche le peculiarità operative (es. conformazione appezzamento, macchine operatrici) hanno permesso di caratterizzare nell’area di studio 4 zone omogenee (A, B, C, D) aventi un potenziale produttivo crescente da A a D.

Per poter apprezzare il contributo delle tecnologie allo studio, per ogni singola tecnica di gestione del terreno, in ogni appezzamento è stato individuato un testimone centrale di 6 metri di larghezza sul quale non sono applicate tecniche di agricoltura di precisione (fi gura 1) e quindi i fattori produttivi sono distribuiti uniformemente.

Riferimenti

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