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Soluzioni per le colture di copertura negli avvicendamenti

Nel documento SoStENiBilE AgricolturA (pagine 55-60)

Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, DAFNAE – Università degli Studi di Padova, CREA-RPS di Gorizia

PROGETTI DI AGRICOLTURA SOSTENIBILE COLLEGATI

Soluzioni per le colture di copertura negli avvicendamenti

Schema sperimentale

ovest

App. 2 Rep. 15 App. 1 Rep. 15

350 m 350 m

T Bgi Btr T Bgi T Btr Btr Btr Btr Bgi T Btr T Bgi T

4 m 4 m 4 m 4 m 4 m 4 m 4 m ~2 m ~2 m 4 m 4 m 4 m 4 m 4 m 4 m 4 m

30 m 30 m

Le analisi del terreno e della sua fertilità comprendevano le classiche determinazioni chimico-fi siche per la so-stanza organica, il rapporto C/N, e indicatori di fertilità quali la biodiversità e la biomassa microbica, le attività enzimatiche e l’attività mineralizzatrice. Sono state studiate anche le correlazioni tra queste analisi e gli effetti sulle performance della coltura del frumento, della sua gestione più sostenibile grazie alla riduzione degli input, oltre alla sua praticabilità.

L’attività di mineralizzazione microbica è stata valutata mediante l’utilizzo del Fertimetro (brevetto PCT/

IB2012/001157 - Squartini, Concheri, Tiozzo) basato sul presupposto che la fertilità del suolo non dipenda esclusivamente dalla presenza di nutrienti nel suolo, ma in particolare dalla capacità che hanno i microrganismi del suolo di elaborare la sostanza organica e mediare i principali cicli biogeochimici del suolo e dei suoi nutrienti:

liberando attraverso la degradazione della sostanza organica i principi nutritivi nella soluzione circolante, questi possono essere assorbiti dagli apparati radicali delle piante. Il metodo consiste nell’interramento superfi ciale nel suolo (20 cm) dei fi lamenti ‘esca’ costituiti da cotone (cellulosa) e seta (proteine) di cui si misura la variazione di resistenza alla rottura mediante un dinamometro, dopo una settimana di persistenza delle fi bre nel terreno. Più i microrganismi sono attivi nei processi degradativi, più velocemente (o con minor sforzo) avverrà la rottura dei fi li del Fertimetro. Inoltre i fi li impregnati preliminarmente in soluzioni contenenti azoto o fosforo sono posizionati parallelamente nel terreno, alla stessa profondità. Nell’ipotesi che il suolo sia carente di azoto o fosforo, i fi lamenti trattati si romperanno più facilmente. Questo perché i microrganismi necessitano degli stessi elementi di cui si nutrono le piante, e se troveranno disponibili sui fi

la-menti proprio quegli elela-menti di cui il suolo scarseg-gia, saranno in grado di moltiplicarsi più intensamente e saranno più attivi nei processi degradativi.

La minor forza impiegata per la rottura dei fi lamenti trat-tati rispetto ai fi lamenti non trattrat-tati è proporzionale alla carenza degli stessi elementi nel terreno e può fornire un’informazione utile nel pianifi care la concimazione.

La misura di resistenza al Dinamometro viene poi con-vertita in percentuale di degradazione (D) sottraendo a 100 il valore percentuale di resistenza R.

Sono stati effettuati 4 monitoraggi durante il 2016, due primaverili e due autunnali, di cui uno tuttavia è stato in parte distrutto dalla fauna selvatica. Altri 2 monitoraggi sono previsti nella primavera 2017.

Foto 1 – Fertimetri posizionati nel suolo delle diverse parcelle con trifoglio e ginestrino.

Soluzioni per le colture di copertura negli avvicendamenti

Legenda:

>8,5 t/ha 7,5-8,5 t/ha 6,5-7,5 t/ha <6,5 t/ha

A queste misurazioni saranno affi ancate anche le attività di 14 enzimi microbiologici presenti nel suolo, la stima della biomassa microbica attraverso la quantifi cazione del dsDNA, la misurazione del carbonio e azoto totale e solubile (in collaborazione con il CREA-RPS di Gorizia).

Il 5 maggio 2016 è stata effettuata la misurazione del contenuto in clorofi lla della foglia bandiera del frumento tramite misuratore SPAD.

Alla raccolta, da ciascun punto è stato prelevato un sacchetto di spighe, trebbiate poi manualmente e succes-sivamente analizzate con analizzatore FOSS presso il Molino Volpato di Campodarsego.

Risultati

Rese produttive granella

L’analisi statistica dei valori percentuali di Degradazione non ha mostrato alcuna differenza tra le tesi (Bgi, Btr, T) mentre c’è una signifi cativa maggior degradazione nei rilievi di maggio rispetto ad aprile e ad ottobre, ad eccezione del parametro di Cotone Controllo, che presentava valori signifi cativamente più alti sia ad aprile che a maggio rispetto ad ottobre (Fig. 3).

Nell’ambito delle analisi qualitative della granella e dello SPAD, non sono risultate differenze signifi cative nel confronto tra tesi (Fig. 4).

Molti parametri sono risultati tra loro correlati; in particolare lo SPAD è risultato correlato in modo positivo al peso ettolitrico, al W e in modo altamente signifi cativo al contenuto in proteine della granella.

Figura 2 – Mappa di resa frumento tenero 2016 nei due appezzamenti della prova sperimentale a ValleVecchia, elaborazione TESAF, Uni-versità degli Studi di Padova.

Figura 1 – Punti di monitoraggio (prelievo campioni suolo e posizionamento Fertimetri) nei due appezzamenti in prova.

6 5 4 3 2 1

12 11 10 9 8 7

18 17 16 15 14 13

24 23 22 21 20 19

30 29 28 27 26 25

36 35 34 33 32 31

42 41 40 39 38 37

48 47 46 45 44 43

54 53 52 51 50 49

60 59 58 57 56 55

66 65 64 63 62 61

72 71 70 69 68 67

LATO CAORLE LATO BIBIONE

Soluzioni per le colture di copertura negli avvicendamenti

Figura 3 – Percentuale di degradazione (nei mesi di Aprile, Maggio e Ottobre 2016) dei fi lamenti di cotone e seta sia non trattati che trattati con azoto o fosforo rispetto agli standard non interrati. Confronto tra le tesi traseminate con ginestrino (Bgi), trifoglio (Btr) o testimone (T), dopo l’interramento di una settimana nei suoli dell’Azienda ValleVecchia. Valori medi ± Deviazione standard.

Figura 5 – Valori medi (± Errore standard) delle Analisi qualitative della granella di frumento 2016 (umidità, proteine, glutine, peso spe-cifi co, W) e misurazione SPAD della foglia bandiera.

Figura 4 – Indice di copertura (0-10) delle colture di ginestrino (Bgi) e di trifoglio in miscuglio (Btr) nei due appezzamenti in prova (App.

1 e App. 2). Valori medi (± Errore standard).

-30

Nessuna correlazione è stata invece rilevata tra l’indice di copertura al 17 ottobre 2016 e i diversi parametri qualitativi della granella. I due appezzamenti si mostravano con differenze di copertura notevoli tra le diverse parcelle ma non rilevabili dall’analisi statistica effettuata (Fig. 5).

Soluzioni per le colture di copertura negli avvicendamenti In conclusione, da quanto fi nora osservato, la tecnica

della trasemina di leguminose in un avvicendamento a seminativi è impiegabile anche nell’ambito dell’agri-coltura conservativa (Misura 10.1.1 del PSR) con notevole risparmio di operazioni colturali (es. doppia semina di cover, diserbo) e fi no ad ora con esiti para-gonabili alla coltura del frumento in convenzionale.

Gli effetti sulla fertilità si sono evidenziati soprattutto nell’aumento del contenuto di C e N nel suolo per tutte e tre le tesi, in modo particolare per il ginestrino e trifo-glio con uno spostamento del rapporto C/N verso l’azo-to nel ginestrino (C/N più basso), e verso il carbonio per i trifogli (C/N più alto, dovuto al notevole aumento in carbonio); anche nel testimone vi è un incremento di C e N dovuto probabilmente alla stratifi cazione su-perfi ciale dei residui colturali. La differenza maggiore tra le tesi a marzo è di circa 17 kg/ha di azoto (66 nel trifoglio, 60 nel ginestrino e 49 nel testimone).

I valori di degradazione dei Fertimetri si presentava-no in assoluto piuttosto bassi in tutte le tesi. Questo può essere in parte stato causato da una situazione climatica intensamente piovosa nella primavera 2016, con terreni probabilmente più freddi della media sta-gionale (ma quasi sempre in presenza di una fi tta col-tura che ombreggia il suolo) e conseguente minore disponibilità di ossigeno, necessario all’attività micro-bica. Inoltre, visto lo scarso incremento dei valori di degradazione per i fi lamenti trattati con N e P rispet-to agli stessi non trattati, non si possono rilevare con certezza situazioni di carenza di questi due elementi negli appezzamenti esaminati, ed in particolare nes-suna differenza signifi cativa tra le tesi.

La tecnica della trasemina per l’instaurazione di una cover-crop permanente ha dato buon esito sotto il pro-fi lo agronomico con buoni risultati in termini di coper-tura e un intenso effetto competitivo contro le specie infestanti estive (Setaria spp., Echinocloa crus-galli), in particolare da parte del ginestrino. Nel caso del miscuglio di trifogli, l’esito non è stato costante per tutte le parcelle, con maggiore spazio alla crescita di infestanti in diverse zone dove l’uniformità del tappeto erboso scarseggiava.

Con un solo sfalcio delle leguminose precedentemen-te bulaprecedentemen-te, è stato possibile effettuare la semina diretta

del frumento senza alcun intervento erbicida pre-semina o pre-emergenza; attualmente la crescita delle legu-minose ha un netto vantaggio competitivo rispetto al frumento, ed è quindi in valutazione un trattamento post-emergenza per gestire la competizione. Sul mais saranno presi in considerazione gli interventi con il miglior rapporto tra profi lo ambientale ed effi cacia. Inoltre la semina sotto copertura ha signifi cato una miglior riuscita della semina stessa rispetto al testimone, dove le paglie e il residuo non degradato hanno creato problemi di ingolfamento, assieme a problemi di chiusura del solco nelle zone di terreno scoperto.

Ulteriori misurazioni in termini di variazione di fertilità, nutrienti e risultati produttivi saranno effettuati fi no alla raccolta del frumento e successivamente del mais.

L’assenza di particolari differenze tra tesi (trattamenti con diverse leguminose) nel 2016 e l’inizio della diversifi -cazione dei trattamenti nel 2017, associato ai buoni risultati agronomici delineano la lentezza ma al contempo la stabilità di sistemi agrari in agricoltura conservativa sotto copertura vegetale permanente.

Foto 2 – Bulatura delle leguminose su frumento (marzo 2016).

Foto 4 – Trasemina diretta (sodo) di frumento sulle medesime par-celle (dicembre 2016).

Foto 3 – Parcelle con cotico di leguminose o senza.

Mais: riduzione dell’impatto delle tecniche di fertilizzazione migliorando il reddito netto dell’azienda agricola

Obiettivi

Testare soluzioni agronomiche che consentano una buona nutrizione azotata del mais (miglioramento della NUE – Nutrients Use Effi ciency – cioè soddisfare pienamente le esigenze nutritive della coltura nel tempo attraverso il miglioramento di tipologia/tecnica di distribuzione dei fertilizzanti) riducendo signifi cativamente le condizioni in cui i residui di azoto possano essere lisciviati ed evitando, nel contempo, rilasci di azoto in atmosfera.

Saranno inoltre valutati gli effetti collaterali della distribuzione dell’Ammoniaca Anidra – concime azotato con titolo 82% – in particolare gli effetti disinfestanti (controllo di fi tofagi ipogei, erbe infestanti e malattie fungine).

Descrizione del protocollo

Reparto 8

Precessione: frumento

Lavorazione: convenzionale (aratura, erpicatura, estirpatura, preparazione letto di semina) Ibrido: PR32B10

Data di semina: 11 e 12 aprile 2017 Diserbo pre-emergenza: Lumax® 4,0 l/ha Reparto 9

Precessione: medica

Lavorazione: convenzionale (aratura, erpicatura, estirpatura, preparazione letto di semina), ma con aratura alter-na parte in inverno parte in primavera

Ibrido: DKC6815

Data di semina: 22 aprile 2017

Diserbo pre-emergenza: Lumax® 4,0 l/ha

Mais: riduzione dell’impatto delle tecniche di fertilizzazione

Nel documento SoStENiBilE AgricolturA (pagine 55-60)