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Malattie Professionali

Sezione alunni

2.11 Malattie Professionali

Il cambiamento dei sistemi di produzione, le nuove tecniche e i prodotti utilizzati per la produzione di merci impone una riflessione profonda tenuto conto che se gli infortuni diminuisco le Malattie Professionali aumentano per effetto di quanto precedentemente detto.

Esso rappresenta, sicuramente, uno dei fenomeni più importanti dell’era industriale sia per gli effetti che ha avuto e che tuttora ha nel mondo del lavoro sia per i danni arrecati ai lavoratori.

Il tema va visto sotto la duplice veste della prevenzione e dell’indennizzo.

L’utilizzo di elementi nocivi produce diversi rischi( fisico, chimico, cancerogeno, rumore, stress, ecc.) che deve essere valutato anche ai fini del D.Lgs. 81/2008 dai responsabili SPP, oggi tale valutazione assume maggiore valenza proprio in virtù dell’aumento di patologia legate a tali rischi.

La tavola che segue fornisce un panorama completo delle malattie professionali in industria e servizi in Italia e in Basilicata.

I settori dell’industria manifatturiera e dell’edilizia hanno fatto registrare il maggior numero di malattie e in particolare le ipoacusie e malattie asbesto-correlate.

È da registrare che la maggior parte delle patologie dichiarate rientrano nella categorie delle malattie professionali non tabellate la cui dimostrazione del nesso eziologico tra la patologia lamentata e la lavorazione spetta al lavoratore.

Il fenomeno particolarmente accentuato nel settore industriale è di scarso rilievo nel settore agricoltura come si evince dalle tabelle che seguono.

MALATTIE PROFESSIONALI manifestatesi negli anni 2009 e 2010 e denunciate all'INAIL per provincia, regione e anno

Fonte: archivi Banca Dati Statistica aggiornati al 30 aprile 2011 Regione /

Alberto DI LORETO MOLTE SONO LE PERSONE Molte sono le persone che lavorano:

chi è costretto da piccolo a lavorare chi un lavoro fatica a trovare.

C’è chi è licenziato ma anche chi è pensionato.

Ma sono molti gli incidenti, forse perché non si è attenti

ed una distrazione

può costare la vita a molte persone.

Anche i licenziati sono molto sfortunati perché dopo anni di duro lavoro

devono trovarne uno nuovo.

E cosa dire dello sfruttamento che costringe a lavorare

senza guadagnare.

A voi “grandi” dico:

pensate e non dimenticate che lavorare è anche un po’ amare.

3 La Prevenzione

Ancora oggi la gravità infortunistica in Basilicata è estremamente elevata ed è quasi il doppio della media Italia mentre la frequenza si attesta intorno alla media Italia.

Da ciò si desume che ancora alto è il prezzo pagato dalle Persone e dalle Istituzione per eventi infortunistici che per il 90% delle volte possono essere evitati.

Il costo stimato di 300 milioni l’anno, per la sola Basilicata, tra oneri diretti e oneri riflessi ci deve indurre ad una riflessione sul come affrontare maggiormente la problematica nell’ottica di infortuni zero.

Le tabelle riportano gli indici di frequenza e di gravità relativi al periodo 2005/2008.

RAPPORTO DI FREQUENZE RELATIVE D'INFORTUNIO PER PROVINCIA, triennio 2005-2008

permanente Morte Totale

MATERA 21,64 1,94 0,09 23,67

POTENZA 25,94 3,25 0,13 29,32

BASILICATA 24,67 2,80 0,12 27,39

ITALIA 26,22 1,78 0,06 27,06

RAPPORT DI GRAVITÀ D'INFORTUNIO PER PROVINCIA, triennio 2005-2008

Province e Regioni

Tipo di conseguenza Inabilità

temporanea Inabilità

permanente Morte Totale

MATERA 0,68 2,33 0,66 3,68

POTENZA 0,73 3,28 1,00 5,02

BASILICATA 0,72 2,96 0,89 4,56

ITALIA 0,63 1,84 0,48 2,95

Nel 2010 la Direzione Regionale ha lavorato per creare una rete della sicurezza tra gli enti pubblici con l’obiettivo minimo di coordinare gli interventi di prevenzione e di repressione siano ben coordinati.

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Questa attività è stata sollecitata al coordinamento ex art. 7 e affrontata nell’ambito dei coordinamenti presso le Prefetture

In particolare nel mese di marzo del 2009,Sua Ecc.za il Prefetto di Potenza nell’ambito della Conferenza Permanente ex art. 4 DPR 180/2006, a seguito di proficua discussione sulle cause determinanti gli infortuni sul lavoro con tutti gli attori deputati a fare

sicurezza,concluse i lavori insediando due tavoli permanenti, il primo coordinato dal Direttore regionale dell’INAIL di prevenzione degli infortuni e della introduzione della cultura della sicurezza, e il secondo, coordinato dal Direttore regionale del lavoro per gli interventi di controllo e di lotta alle violazioni in tema di sicurezza.

I tavoli prontamente costituitesi hanno lavorato e tuttora sono operanti sul territorio il primo per elevare la cultura della sicurezza e il secondo per coordinare l’attività di prevenzione sul territorio.

In particolare il 23 giugno 2009 presso la Direzione Regionale del Lavoro si sono riuniti congiuntamente i tavoli di coordinamento per la formazione e l’informazione, presieduta da Direttore Regionale INAIL, e quello in materia di sicurezza sul lavoro presieduta dall’ing.

Sabatino Direttore Regionale Lavoro.

In tale occasione è stata effettuata una puntuale analisi del fenomeno infortunistico nella provincia di Potenza e ipotizzati i percorsi per migliorare l’intervento sul territorio sia in tema di sorveglianza che per la formazione. In seguito sono stati effettuate ulteriori riunioni in forma di sottogruppi per avviare a progetto più programmi di massima stabiliti nella riunione.

Da sottolineare che intorno a tale tavolo si sono ritrovati per la prima volta gli ordini professionali (architetti e ingegneri) e il collegio dei geometri e dei periti, unitamente ai rappresentanti dell’Ance e altre organizzazioni territoriali(ASP – ex ISPESL, INPS, Motorizzazione Civile).

Le discussioni tenute nell’ambito di tale gruppo sul modo di intervenire per aumentare il bagaglio culturale delle maestranze e le iniziative da intraprendere per coinvolgere i datori di lavoro nel migliorare i progetti prevenzionali hanno prodotto delle proposte largamente condivise con tre obiettivi prioritari:

1) Formare tutti i dirigenti dello stato e delle forze di polizia sui temi e sui contenuti della materia prevenzionale;

2) Formare i tecnici degli enti locali(uffici tecnici) quali operatori pubblici più vicini al mondo della produzione e in particolare nel settore dell’edilizia;

3) coinvolgere le associazioni di categoria dell’agricoltura per avviare un processo di prevenzione in tale settore.

Il decreto Lgs.vo 81/08 introduce tra le figure su cui ricadono gli oneri della prevenzione anche i Dirigenti e i preposti e impongono una analisi di tipo aziendalistico nell’esame delle rilevazioni dei rischi concomitante con il sistema produttivo.

A tale incombenza non sfugge l’apparato statale che ha tra gli obblighi l’aggiornamento, la formazione e l’informazione dei Dirigenti dello Stato. Peraltro va sottolineato che in controtendenza agli altri settori dell’Industria e del commercio il settore della pubblica amministrazione registra un aumento degli infortuni.

Tale riflessione ha indotto il comitato a vagliare in prima battuta la possibilità di intervenire con momenti formativi di tipo seminariale, iniziando dai dirigenti dello stato e successivamente con i responsabili degli uffici tecnici dei comuni, perché siano portatori sul territorio dell’esigenza di porre maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro in generale e sugli appalti comunali in particolare.

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Ulteriore riflessione è stata effettuata sui dati e i flussi informativi rilevabili dalla Banca dati dell’INAIL per l’utilizzo che se ne può ricavare a beneficio della pianificazione delle attività di sorveglianza, di prevenzione e di formazione e informazione.

La messa a disposizione da parte dell’INAIL di tale bagaglio di notizie può essere utilizzato sul territorio per meglio comprendere il fenomeno infortunistico e tracciare una mappa del rischio capace di incidere non solo in termini di formazione ma anche per effettuare sorveglianza in modo mirato.

Tuttavia va rilevato come sul territorio siano stati intraprese numerose iniziative in tema di prevenzione e tra le tante si cita quella tenuta congiuntamente con la Polizia di Stato per segnalare l’enorme contributo di vite umane perdute a seguito sia degli infortuni in itinere che per attività lavorativa.

A tutto ciò che è stato fatto sul territorio di concerto agli altri enti pubblici e privati, vi è da aggiungere in particolare per l’INAIL tutte le iniziative tese a migliorare le condizioni di lavoro in particolare:

1) i fondi destinati alle imprese per adeguare macchine, mezzi e strutture alla sicurezza;

2) la riduzione sino al 10% del premio per le aziende virtuose che hanno posto in essere le disposizioni previste dal decreto legislativo 81/08 (art. 24 delle modalità di applicazione della tariffa)

3) interventi sull’edilizia scolastica per rendere gli edifici più sicuri;

4) attività sul territorio regionale in materia di formazione e formazione nelle imprese e negli enti pubblici e privati.

In particolare per quanto riguarda il bando degli incentivi alle imprese, le aziende finanziate sono undici per una spesa complessiva, sul territorio di Basilicata, per circa € 600.000,00 e una previsione di spesa per il prossimo bando, che avverrà entro la fine del corrente anno, di ulteriori €1.500.000.

Per quanto riguarda la riduzione del premio previsto del suddetto art. 24, molte sono state le aziende che hanno usufruito dei benefici con rivisitazione e miglioramento della sicurezza.

Gli interventi di ristrutturazione effettuati nelle scuole della Basilicata sono nove con un impegno economico di circa € 1.200.000,00 . Le scuole che hanno usufruito di tale beneficio sono distribuite equamente su tutto il territorio della regione.

Particolare attenzione al tema è stato posto dalla DR Basilicata ritenendo fondamentale la formazione e l’elevamento della cultura della sicurezza sui posti di lavoro lo strumento più significativo per la riduzione degli infortuni.

Tra le tante iniziative si sottolineano quelle realizzate con l’Assindustria, con l’Edilcassa di Matera, il CPT di Matera, Il CPT- EFMEA di Potenza, iniziative effettuate direttamente presso aziende edili per la formazione dei lavoratori.

Anche le scuole di Basilicata hanno partecipato e condiviso programmi e attività proposte dall’INAIL e in particolare:

1) sostegno ai dirigenti scolastici per formazione ai dipendenti(ATA e Docenti) 2) progetti per gli alunni di ogni ordine e grado:

a) progetti cinema lavoro;

b) concorsi per poesie d’autore;

c) concorsi per drammatizzazioni di casi di infortuni;

d) progetto elmettilo dedicato agli alunni della scuola primaria;

e) stage aziendali in tema di sicurezza;

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f) lezioni in aula, con utilizzo del metodo attivo, in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro.

g) Progetti inseriti nei POF(piani di offerta formativa) e finanziati dall’INAIL su insieme di scuole inseriti in rete.

3) gruppo di lavoro sul tema del lavoro stress lavoro correlato nella scuola in sinergia con Direzione Regionale Scolastica e altri enti;

4) Formazione dei Marescialli dell’arma dei Carabinieri di Matera;

5) Formazione del personale della prefettura di Matera.

Per quanto riguarda la scuola è auspicabile, almeno nelle ultime due classi degli Istituti Tecnici, istituzionalizzare le lezioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Per quanto riguarda gli infortuni della Basilicata si evidenzia la forte diminuzione della frequenza infortunistica. Purtroppo non si può dire altrettanto della gravità.

Dalla banca dati INAIL sono disponibili dati che consentono di effettuare una analisi approfondita del rischio e in particolare la valutazione sugli agenti materiali che hanno determinato il danno e le cause e conseguenze degli eventi infortunistici.

Il fenomeno delle Malattie Professionali presenta aspetti particolarmente preoccupanti tenuto conto che i dati mostrano una continuità di aumento dal 2008 ad oggi.

Questo fenomeno è dovuto in parte ad una maggiore conoscibilità dell’eziologia professionale della malattia da parte dei lavoratori, ma anche dall’evolversi della natura dei rischi all’interno dell’azienda.

I dati confermano la necessità di intensificare l’attività di prevenzione sul territorio, cercando di aumentare le risorse da impegnare sul campo e stabilire gli indirizzi di intervento prioritari rispetto all’entità del rischio, promovendo stimoli per ottenere un potenziamento dell’impegno degli imprenditori per l’applicazione dei dettami di cui al D.Lgs. 81/2008 e 106/2009.

L’INAIL di Basilicata per il conseguimento dell’obiettivo sicurezza pone al servizio di questo progetto una squadra di tecnici, della Consulenza Tecnica Rischi Professionali, della Consulenza Tecnica per l’Edilizia, oltre a formatori, normativi e medici altamente professionalizzati.

È con questa squadra che si intende dare attuazione a interventi finalizzati alla informazione, assistenza e consulenza alle P.M.I., nel settore pubblico e interventi nelle scuole tesi a migliorare gli standard di sicurezza.

La promozione della cultura della sicurezza è, quindi, l’obiettivo perseguito dall’INAIL e in particolare dalla nostra Direzione Regionale che ha realizzato, nel 2010, molte iniziative sul tema intervenendo in diversi settori, quale quello del mobile imbottito, l’edilizia, la scuola ecc.

Bisogna, infine, pensare di costruire una prevenzione dal basso, tenuto conto che allo stato attuale il pensiero della promozione della sicurezza non è ancora radicato nella mente e nel cuore di chi dovrebbe praticarla, vale a dire l’imprenditore e le maestranze.

4 La Banca Dati

Il Decreto legislativo 81/2008 sancisce all’art.2 lett.c che l’azienda è: “complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato”, quindi la risoluzione dei problemi relativi alla prevenzione dei rischi e dei danni legati al mondo del lavoro è basata sulla conoscenza dei fenomeni collegati alle componenti organizzative aziendali: mezzi, ambienti e personale.

È su queste componenti che bisogna agire per avere risultati in termini di efficacia ed efficienza effettuando una pianificazione culturale dei problemi che migliorano le condizioni di sicurezza e salute sui posti di lavoro.

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Ma per poter effettuare una pianificazione strutturata è necessario avere quanti più elementi di conoscenza possibili; è necessario predisporre una analisi completa della ricorrenza del fenomeno infortunistico in relazione a:

9 dove sono situati e quali sono i posti di lavoro;

9 quali sono i cicli lavorativi, le modalità di lavoro e i rischi a queste correlati;

9 quali sono i danni alla salute conosciuti;

9 quali sono gli agenti materiali che hanno prodotto danni;

9 quali sono state le conseguenze;

9 quali le lesioni riportate.

Affrontare la problematica infortunistica con la cultura del dato significa avere quella visione d’assieme che consente di intervenire in modo globale sulle attività di pianificazione dei rischi.

Il patrimonio informativo INAIL in tale materia consente agli operatori della Sicurezza, ai Datori di Lavoro, alle aziende di essere sostenuti nella valutazione del rischio e nel fornire al personale un quadro dei possibili maggiori rischi presenti in azienda anche con l’ausilio del dato.

Di conseguenza è possibile acquisire dati utili a tali valutazioni navigando sul sito www.inail.it nella sezione statistica.

La pagina relativa ai dati statistici porta quattro aree tematiche: aziende, infortuni denunciati, infortuni indennizzati, rischio oltre ad una sezione relativa ai dati mensili

I dati sono costruiti sulla scorta degli elementi riportati nelle denunce di esercizio, nelle denunce di infortuni e primi certificati medici, nonché denunce di variazioni, ecc.

Si possono trovare notizie in relazione agli infortuni e conseguenze, agente materiale, forma di accadimento, lesione.

Le tabelle riportate di seguito sono quelle relative agli infortuni avvenuti nel 2010 e indennizzati a tutto il 30/04/2011

In particolare vi sono anche le tabelle codificate secondo la variabile ESAW3 così come previsto dalla statistica europea.

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4.1 Report 2010

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