Nel Cinquecento sulle spiaggie del Principato di Massa e C a rr a r a , signoria della famiglia genovese dei Cybo, come, del resto, su tutte le spiaggie del Mediterraneo, spesso infestavano i Barbareschi. Un bel giorno, ecco che un contadino del
Mir-i j o G IO R N A LE l i g u s t i c o
teto, villaggio appunto del P r in c ip a to di M a s s a , v i e n p r e s o , fatto schiavo e menato ad A l g e r i . R in n e g a la f e d e d e g l i a v i , si fa mussulmano, ed entra nelle g r a z ie del p a d r o n e : n o n dimentica però la patria lo n ta n a ; e , q uan d o g l i r i e s c e , p r o tegge, aiuta, benefica i com paesani s u o i , p e r l o r o m a l o r a tra tti anch’ essi in servitù sulle coste di B a rb é r ia . Il g r i d o di q u e s t o figlio lontano, che si riteneva p e r s e m p r e p e r d u to , c o r r e a n c h e a Massa, e giunge fino agli o r e c c h i del P r i n c i p e , A l b e r i c o I .°
Cybo-Malaspina, che non sdegna en trare in c a r t e g g i o c o n l u i , e valersene per riscattare altri sudditi s c h ia v i e f a r e a c q u i s t o di cavalli arabi, una delle p assion i sue. A M a s s a , n e l R . A r chivio di Stato, si conserva la c o p ia delle le tt e r e c h e A l b e r i c o scrisse ad A li Piccinin : questo fu il n o m e c h e il r i n n e g a t o massese pigliò ad A l g e r i ; m a d isg ra zia tam e n te le r i s p o s t e s u e sono andate perdute. Pubblico le lettere del M a l a s p i n a c h e non mancano di curiosità e d ’ in teresse.
Massa di Lu nigiana, 8 aprile 18 9 7 .
Gi o v a n n i Sf o r z a. I.
Alberico C v b o Malaspina P r in c ip e d ’ i m p e r i o e t di M a s s a , Marchese di Carrara, etc.
A ... ( 1 ) dal M orteto, s c h ia v o del R e d ’ A l g i e r i .
M ag." nostro carissimo. C o n d is p ia c e re n o s t r o i n t e n d e m m o molti anni sono la perdita in m a r e d ’ alcuni n o s t r i v a s s a l l i di Massa et Carrara, per i quali, s ’ h a v e s s i m o p o t u t o , o i n t e s o di loro in tempo, non h avressim o m a n c a to di p o r g e r l i o g n i p o s sibile aiuto, per Γ am ore che g iu s ta m e n te p o r t i a m o a tu tti i nostri sudditi. H o r a , havendo in teso da una c e r t a P o l i s e n a da Carrara et da uno del M o r t e t o , liberati p er m e z z o v o s t r o ,
( 1) Lacuna d ell’ originale.
GIORNALE LIGUSTICO
il buon portamento che vi fa il Re d’ Algieri, padrone vostro, havem o voluto dirvi con questa che commendiamo et laudiamo infinitamente l’ amorevolezza vostra usata verso l o r o , come faremo se farete il medesimo verso gli altri subditi n o s tri, che per disgratia fussero capitati, o per 1 avvenir capitassero costì, tenendone sempre grata m em oria, non solo con \ o i , ma con i parenti vostri di qua. Et perchè possiate sapere alla giornata quali essi siano, saprete che, oltre a questi di qua, hab- biamo nel R egn o di Napoli, in Calabria, presso la Manthia, il Marchesato d ’ A y e llo , Mota del Lago et altri luoghi circom- v i c i n i , et nel paese di Roma il contado di Firentillo : però d’ ogni benefitio che si facesse loro, per mezzo et autorità vostra, ci sarà sì grato che, come habbiamo detto, ne mostre
rem o sem pre a voi et a’ vostri ogni amorevole dimostratione et buoni effetti.
Inoltre desideriamo grandemente un cavallo di quelle parti di B arberia, che sia non manco bello, che buono; il quale se possete haver dalla liberalità et cortesia del vostro R e , come con fidiam o , ci sarà oltra modo graditissimo; et quando non si p o ssi, vedete che noi 1’ habbiamo in ogni m odo, che lo pacherem o qua a vostro fratello, apportatore della presente; et indrizzatelo con nave che venga a Genova, o M arsilia, che il detto fratello vostro et suo parente, che viene con esso, n ha- ranno cura et guardia. Et con questo fine vi preghiamo da
Dio salute.
Di M assa, nel nostro palazzo, i6 d’ 8bre 15 70 .
Il Pr in c ip e d i Ma s s a.
II.
A li P icinin , in Algieri.
A li carissimo,
S i è ricevuto la vostra de’ 27 del passato, per la quale s ’ è inteso volentieri che vi sia stata consegnata la moneta d’ oro
152 G IO R N A L E L IG U S T IC O
che vi mandai. In quanto a q u e l P A n d r e a di I o . , m i o v a s s a l l o di Massa, se bene il padrone ch e lo tien e c o s ì s c h i a v o n o n 1 ha voluto per anco relassare p e r li cen to s c u d i o f f e r t il i da v o i, desidero nondim eno ch e p e r s e v e r ia te in f a r e o g n ’ o p e r a perchè egli sia relassato et m a n d a to qua in l i b e r t à ; p o i c h é v i faccio fede e h ’ è p o v e r is s im o , et q uello ch e s i p o t r à p a g a r e per suo ricatto si caverà d’ e le m o s in e . N e l p a r t i c o l a r e p o i del cavallo c’ havete a ordine p e r m io s e r v it io , p e r c h è s a r ì a c o s a troppo lunga d’ aspettare il r it o r n o in A l g i e r i d i q u a l c h e g i a n nizzero liberato di qua, per o tte n e re , col m e z o s u o la l ic e n z a , vedete di procurarla con l ’ autorità di M a h a m e t L e m b a s i a f ì n c b è si possa estraere et im b a rc a rlo ; al q uale p e r c iò s c r i v o 1 ’ a llig a t a , quale presenterete. N è altro. S ta te sano.
Di Genova, 25 ottobre 1 5 9 0 .
Avisatemi se la lettera sc rittam i è di v o s tr a m a n o , s e h a v e t e moglie et figlioli et della età v o s t r a et c o m e f u s t i p r e s o .
Il P r i n c i p e d i M a s s a . III .
Mahamet L em basi C a p .n0 di G ia n n iz z e r i in A l g i e r i .
Strenuo et valoroso Capitano. M i s c r iv e A l ì P i c i n i n c h e t i e n e a ordine un cavallo per mio s e r v i t i o , m a c h e n o n h a p e r ò potuto sin hora haver licenza di estraerlo et m a n d a r m e l o , o n d e prego lei che voglia operare c o n 1’ au to rità s u a c h e g l i s ia concessa la licenza che ci b is o g n a , ric o r d a n d o le a n c o 1 ’ a lt r o cavallo che aspetto dalla cortesia sua, et i n s ie m e c h e s i v a g li a di me dalle bande di qua in alcun a co sa di s u a s o d i s f a t t i o n e . Che Dio la guardi.
Di Genova, 25 ottobre 1 5 9 0 .
P r o n t is s im o al s u o s e r v i t i o Il P r i n c i p e d i M a s s a .
GIORNALE LIGUSTICO I 53
IV.
A d A lì Piccinino rinegato di Massa.
Molto m ag.co carissimo. Alcune urgenti occasioni c’ ho havute da molti mesi in qua, et particolarmente della morte di D. F e r
rante, mio amatissimo figliuolo, d’anni 22 in circa (1), m ’ hanno talmente renduto travagliato, che non ho potuto pensar di far compire con v o i, oltre alli cinquanta scudi, già pagatevi, al resto che vi si deve per conto del riscatto di quel Gio. da M assa; il quale, dopo il suo ritorno, assai presto morì, senza haver lasciato cosa alcuna; et essendo anco i suoi poverissimi, converrà c h ’ esca da me questo restante di denari, si come a me è toccato di sodisfarvi gli altri.
D i Genova, 16 luglio 15 9 3.
Saranno d’ oro in oro, et di più quanto volete, ch’ io non guardo a simile minutie; nè si mancherà tener m em oria di voi nelle vostre occorrenze.
Al b.° Cy b o.