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MATERIALE COSTITUTIVO E MISURE D’INGOMBRO

Scuola di Applicazione per gli ingegneri (1860), poi riordinata da Sella e Gastaldi. È insignito di

MATERIALE COSTITUTIVO E MISURE D’INGOMBRO

1 Rilievo geologico

del Gruppo del Monte Bianco Scala 1: 50.000 N. Inv.: R. Ufficio Geologico 148-I; Servizio Geologico 550, cat. I.

Attrib. Amedeo Aureli 1900-1915

Gesso dipinto in cornice lignea 112 x 64 cm (x max 15 cm ) 2 Rilievo geologico del comune di Livorno e delle Isole Pianosa e Gorgona Scale 1: 25.000 per le orizzontali, 1: 15.000 per le verticali

N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 144; Servizio Geologico 560; D.S.T.N. 5844. Amedeo Aureli 1914

Gesso e carta dipinti in cornice lignea

Dimensioni: 85,5 x 74,5 cm (x max 10 cm)

3 Rilievo geologico di Montecatini – Val di Cecina e dintorni Scala 1:25.000 N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 146; Servizio Geologico 559 cat. I; D.S.T.N. 5843 cat. I

Attrib. Amedeo Aureli 1883-1906

Gesso dipinto in cornice lignea 95 x 87 cm (x max 16 cm)

4 Rilievo geologico dei dintorni di Massa Marittima Scala 1: 25.000 N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 147; Ufficio Geologico d'Italia 215; Servizio Geologico 1080 - I; D.S.T.N. 6004 cat. I

Attrib. Amedeo Aureli 1893

Gesso dipinto in cornice lignea 117 x 114 cm (x max 11 cm)

5 Rilievo geologico dell'Isola d'Elba Scala 1: 25.000 N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 141; Ufficio Geologico d'Italia 209 - I; Servizio Geologico 1079 cat. I; D.S.T.N. 6003 cat. I.

Attrib. Amedeo Aureli post 1882

Gesso dipinto in cornice lignea 148 x 114 cm (x max 12 cm) 6 Rilievo geologico del Monte Argentario Scala 1:25.000 N. Inv.: D.S.T.N. 5842 cat.I. Amedeo Aureli 1919

Legno e carta dipinti 98,5 x 84 cm (x max 12 cm)

7 Rilievo geologico del Monte Soratte -Valle del Tevere Scala 1:25.000 N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 280 - I; Regio Ufficio Geologico 143 - I; Servizio Geologico d'Italia 558 cat. I; Servizio Geologico 982 cat. I; Ignoto Ignoto 1920 ca.

Gesso dipinto in cornice lignea 44 x 40 cm (x max 6 cm) Gesso dipinto in cornice lignea 44 x 40 cm (x max 6 cm)

8 Rilievo geologico del Vulcano Laziale Scala 1:25.000 N. Inv: Regio Ufficio Geologico 159; Servizio Geologico 561 cat. I; D.S.T.N. 5845 cat. I;

Attrib. Amedeo Aureli fine XIX secolo

Gesso dipinto in cornice lignea 106 x 96 cm (x max 9 cm)

9 Rilievo geologico dei Dintorni di Roma

Scala: 1:100.000 N. Inv: Regio Ufficio Geologico 157; Servizio Geologico 557 cat. I; D.S.T.N. 5848 cat. I;

Domenico Locchi fine XIX secolo

Gesso e carta dipinti in cornice lignea

93 x 72 cm (x max 5 cm)

10 Rilievo geologico dei Campi Flegrei Scala 1:50.000 N. Inv: Regio Ufficio Geologico 149 - I; Servizio Geologico 552 cat. I; D.S.T.N. 5836 cat. I; Amedeo Aureli 1915

Gesso e carta dipinti in cornice lignea

71 x 67 cm (x max 6 cm)

11 Rilievo geologico della Provincia di Napoli e delle sue adiacenze Scala 1: 100.000 N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 158; Servizio Geologico 556 ; D.S.T.N. 5840 cat. I; Domenico Locchi 1889

Gesso e carta dipinti in cornice lignea

100 x 78 cm (spessore max 10 cm)

12 Rilievo topografico del Monte Vesuvio Scala 1:25.000 N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 156- I; Regio Ufficio Geologico 294 - I; Servizio Geologico 685 cat. I; D.S.T.N. 5901 cat. I F. Pistoja (Istituto Topografico Militare) 1878

Zinco con ramatura galvanica 64,5 x 54, 2 cm (x max 9 cm)

13 Rilievo geologico del Monte Vesuvio Scala 1:25.000 N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 145 - I; Servizio Geologico 685 cat. I; D.S.T.N. 5835 cat. I Amedeo Aureli 1906

Gesso e carta dipinti in cornice lignea

70 x 62 cm (x max 10 cm)

14 Rilievo geologico dell'Isola d'Ischia Scala 1: 10.000 N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 158; Servizio Geologico 684 cat. I; D.S.T.N. 7233 cat. I

Attrib. Amedeo Aureli 1884

Gesso e carta dipinti in cornice lignea

12 4 x100 cm (x max 18 cm)

15 Carta fisica della Sicilia

Scala 1:640.000 per le orizzontali; 1:160.000 per le verticali;

N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 764 - I; Ufficio Geologico d’Italia 521-I; Servizio Geologico 646 cat. I; D.S.T.N. 465 cat. I

Fine XIX secolo Gesso e carta dipinti in cornice

lignea 64 x 50 cm (x max 5 cm) 16 Rilievo geologico della Sicilia Scala 1:640.000 per le orizzontali; 1:160.000 per le verticali;

N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 154 - I; Servizio Geologico 555 cat. I; D.S.T.N. 5839 cat. I

Attrib. Claudio Cherubini 1881

Gesso e carta dipinti in cornice lignea

71 x 55 cm (x max 6,5 cm)

17 Rilievo geologico dell'Etna

Scala 1:50.000 N. Inv.: Regio Ufficio Geologico 142 - I; Servizio Geologico 553 cat. I; D.S.T.N. 5837 cat. I F. Pistoja (Istituto Topografico Militare); G. Manara (Regio Ufficio Geologico);

1877

Metallo fuso dipinto

L’allestimento del Museo Agrario Geologico, aveva previsto, fin dal principio, anche l’esposizione dei plastici, come precisato nella Guida all’Ufficio Geologico, elaborata nel 190414

, in occasione dell’Esposizione di Saint-Louis, a cura del R. Corpo delle Miniere (R. Corpo delle Miniere, 1904). Purtroppo questo elenco di piani-rilievo non corrisponde, se non in minima parte, alle opere oggi esistenti nelle Collezioni Geologiche e Storiche del Servizio Geologico: solo alcuni manufatti dell’elenco sono ancora oggi presenti nella Collezione dei plastici storici, mentre numerosi altri, sono stati realizzati dopo il 1904 (e quindi non compaiono nell’elenco) fino al 1920.

Chi si chiede perché venissero realizzati con tanta cura e tanta aderenza alla realtà dei plastici così ingombranti15

e costosi, deve solo riflettere sull’uso che, ad esempio, architetti e urbanisti fanno dei loro modelli. C’era (e senz’altro c’è anche oggi) un problema di visibilità immediata, di riconoscimento dei luoghi, di presentazione della realtà geologica, ed un buon plastico (al contrario di una complessa cartografia) è l’ideale per presentare e discutere problemi e progetti (magari con relativi finanziamenti...) con realtà esterne da locali a internazionali, spesso totalmente digiune di nozioni geologiche. Uno strumento quindi di immagine e di diffusione della cultura geologica.

Tutti i plastici studiati trovano origine nelle carte tecniche, di cui sono precise trasposizioni.

Nell’ottica museale finalizzata ad un’efficace documentazione del territorio, nell’originario Museo Agrario Geologico, i plastici erano collocati nella stessa area del museo in cui erano esposti i campioni dell’area che essi stessi rappresentavano: ad es. il Rilievo geologico delle Alpi Apuane, oggi perduto, era esposto nella sezione dedicata alla Collezione dei marmi apuani. Tutto questo oggi non è riproponibile, sia per la mancanza, come già detto, di diverse opere dell’originaria raccolta, sia per la indisponibilità di ambienti idonei per l’esposizione di quelle oggi in possesso dell’ISPRA. È comunque evidente che, anche nel caso che sia stato possibile reperire tutte la informazioni nei Bollettini del Servizio Geologico e negli Archivi, la realizzazione di ciascun piano rilievo conseguiva ad una scelta ben ragionata dell’area da rappresentare ed ad una coscienziosa committenza. Alcuni rappresentano aree già considerate strategiche dal Comitato Geologico nell’adunanza dell’8 giugno 1880, come ad es. la Sicilia16

, le Alpi Apuane17

e Roma con il Lazio18 .

14

Corpo Reale delle Miniere, Guida all’Ufficio Geologico, Roma, Tipografia nazionale G. Bertero, 1904



15

Alcune misure: Monte Bianco (112 x 64 cm), Isola d’Elba (148 x 114 cm) , Massa Marittima (117 x 114 cm), Isola d’Ischia (124 x 100 cm), Monte Etna (133 x 105 cm)



 Seguenza aveva ricevuto l’incarico, per gli aspetti geologici, di realizzare un studio speciale sullo Stretto di Messina (mentre la parte tecnica era stata commissionata all’Ing. Cortese, appartenente allo stesso Ufficio Geologico), in previsione della realizzazione di un tunnel sottomarino per congiungere la Sicilia con il continente, per il trasporto su rotaia soprattutto di minerali e di materiale lapideo. Il progetto dell’ing. Navone, restò però incompiuto, perché nonostante la presenza di rocce granitiche in Calabria, lo Stretto risultò costituito da terreni alluvionali e quindi l’impresa fu abbandonata, in considerazione dell’alta pericolosità sismica della zona. Il rilevamento geologico in grande scala era stato iniziato dalla Sicilia e principalmente dalle sue zone solfifere, di cui l’Italia all’epoca era la più grande esportatrice al mondo. I lavori dovevano verificare l’importanza industriale della zona, reperire dati sulla

La Catalogazione: La schedatura ICCD della Collezione di Plastici Storici

Nel rilievo geologico si sommano l’essenza artistica in quanto manufatto d’arte, e la valenza didattica, in quanto rappresentazione tecnica del territorio. Superando questa solo apparente ambiguità, con l’obiettivo di posizionare le opere nell’ambito dell’articolato panorama artistico italiano, si è optato di considerare i plastici pertinenti al patrimonio storico-artistico e quindi di catalogarli ed inventariarli secondo le direttive dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del MiBAC (scheda OA-Oggetti d’Arte, versione 3.0). Questo anche con l’obiettivo di far confluire i dati, dopo opportuno controllo, nel Sistema informativo generale del catalogo (SIGEC) del MiBAC.

Va precisato, che considerata la tipologia delle opere, l’esecutore materiale del manufatto si distingue sempre dall’autore del «disegno», che in questo caso è l’operatore sul campo, il rilevatore, colui che ha elaborato la cartografia, solitamente