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Granuli, capsule e fibre di materiale sintetico per il riempimento di intercapedini, di parete e copertura, eventualmente contenute all’interno di sacchi o altri elementi di contenimento:

III I stanze e oBIettIvI dI rIcerca

I.2 r ecuPero deI sIsteMI costruttIvI dI Involucro

I.2.2 s oluzIonI tecnologIche Per Il recuPero dell ’ Involucro

1. Granuli, capsule e fibre di materiale sintetico per il riempimento di intercapedini, di parete e copertura, eventualmente contenute all’interno di sacchi o altri elementi di contenimento:

granuli di Aerogel GSA (Granular Silica Aerogel), derivati dal processo di essiccamento

supercritico delle particelle di silice, grazie al quale si ottiene un gel dalla struttura microcel- lulare porosa che connota la bassa densità del prodotto isolante, costituito dal 95% di aria. I granuli GSA nanostrutturati, di diametro variabile 10-6-10-2 m, sono incolori e trasparenti come tutti i TIM (Thermal Insulating Materials), potendo così essere impiegati anche per il riempimento dell’intercapedine di un doppio vetro, per migliorarne le capacità isolanti;

capsule a cambiamento di fase PCM (Phase Changing Materials), costituite da un materiale

sintetizzato artificialmente, dotato della proprietà fisica che gli consente di assorbire calore passando dallo stato solido allo stato liquido viscoso, da rilasciare quando l’abbassamento della temperatura comporta il suo ritorno allo stato iniziale. Grazie alla loro reversibilità e al loro comportamento “dinamico” che interagisce attivamente con il contesto esterno, i PCM possono essere impiegati per regolare le prestazioni termiche dell’involucro edilizio, purché siano contenuti all’interno di una struttura idonea, in grado di resistere alle continue variazio- ni di volume conseguenti al cambiamento di fase.

2. Pannelli, materassini e rotoli per il rivestimento esterno o interno di pareti e coperture: pannelli di fibre di poliestere, derivati dal processo di lavorazione delle fibre di poliestere

che vengono miscelate, cardate e stratificate a formare materassini isolanti ed ecosostenibili. Infatti, queste fibre rappresentano l’unico materiale di origine sintetica con un ridotto impatto ambientale durante la produzione, in quanto non richiede l’uso di agenti espandenti;

pannelli di polistirene espanso, derivati dal processo di espansione del polimero dello sti-

rene, al fine di creare una lastra leggera di granuli, idonea per la realizzazione dello strato esterno di isolamento termico dei sistemi a cappotto (ETICS – External Thermal Insulation Composite System);

pannelli di polistirene espanso sinterizzato (EPS), derivati dal trattamento termico di sinte-

rizzazione del monoblocco di granuli di polistirene espanso, ad elevata temperatura, al fine di ottenere un pannello indivisibile, facilmente tagliabile e installabile in opera, oltre che dotato di buone prestazioni termiche;

pannelli di polistirene espanso estruso (XPS), derivati dal processo di estrusione dei granuli

di polistirene espanso, che vengono fusi, insufflati con gas a pressione ed estrusi secondo la forma prestabilita attraverso la trafila posta in testa dell’estrusore a vite senza fine;

pannelli di poliuretano espanso, derivati dal processo di espansione del polimero uretanico,

al fine di creare una lastra leggera di schiuma di poliuretano, idonea per la realizzazione dello strato esterno di isolamento termico dei sistemi a cappotto (ETICS), generalmente rivestito da uno film sottile protettivo su entrambi i lati;

pannelli di polietilene espanso, derivato dal processo di espansione del polietilene, ottenuto

per estrusione di una miscela di componenti polimerici e agenti, al fine di ottenere lastre leg- gere, isolanti e resistenti;

materassini a base di polipropilene, a base di polimero termoplastico polipropilene, derivato

dal processo di espansione di una miscela di propene omopolimero e polietilene, dal quale si ottiene uno strato impiegabile singolarmente o abbinato ad altri strati sottili di gomma, allu- minio o ancora tessuto non tessuto;

materassini multistrato termoriflettenti, costituiti da due o più strati, suddivisi in piccole celle

ricoperte da facce di alluminio, protette da un sottile film in polietilene, in grado di riflettere la radiazione solare e annullare l’irraggiamento, con significativi effetti positivi sulle presta- zioni termiche;

pannelli TIM (Thermal Insulating Materials), derivati dalla particolare conformazione ge-

ometrica assegnata al materiale trasparente di partenza, vitreo o più comunemente plastico, generalmente PMMA (Polimetilmetracrilato) o PC (Policarbonato). I TIM sono dotati di ca- pacità termiche isolanti paragonabili a quelle dei materiali opachi, grazie alla suddivisione in celle data dalla struttura capillare o dal sistema a nido d’ape, presentando al contempo un alto valore di trasmittanza luminosa, grazie alla trasparenza tipica del materiale;

teriale sintetico, generalmente PMMA o PC, permeabile alla luce visibile, estruso a formare sottili tubi verticali che attraversano trasversalmente il pannello. I pannelli TWD, che rap- presentano una particolare applicazione dei TIM, sono combinati a una parete in muratura massiva, per configurare un sistema costruttivo basato sul medesimo principio di guadagno diretto e accumulo sfruttato dal muro Trombe-Michel;

pannelli monolitici di Aerogel MSA (Monolithic Silica Aerogel), derivati da un particolare

processo di essiccamento supercritico delle particelle di silice, grazie al quale si ottiene un gel dalla struttura microcellulare porosa che connota la bassa densità del prodotto isolante, costituito dal 95% di aria. Le lastre MSA, di spessore variabile di 8-20 mm, sono incolori e trasparenti come tutti i TIM, potendo quindi essere impiegati anche per colmare l’intercape- dine di un doppio vetro, al fine di migliorarne le capacità isolanti;

cuscini di ETFE (Etilene TetraFluoroEtilene), composti da due membrane di polimero par-

zialmente fluorato, trasparente e leggero, resistente e termicamente isolante, a racchiudere una camera d’aria che contribuisce all’isolamento termico dell’involucro mediante un siste- ma interamente riciclabile;

pannelli VIP (Vacuum Insulating Panels), costituiti da un involucro ermetico in alluminio che

confina una lastra di schiuma di acido silicico, all’interno del quale viene praticato il vuoto (“spazio evacuato”) al fine di eliminare i moti convettivi, e dunque migliorare le prestazioni termiche.

MaterIalIdIorIgInecoMPosIta

Gli isolanti appartenenti alla famiglia dei materiali di origine composita derivano dalla com- binazione di due o più componenti, al fine di creare un sistema compatibile ed efficiente, dal com- portamento prestazionale migliore per i requisiti richiesti, determinato dall’azione combinata degli elementi assemblati.

Generalmente, i materiali isolanti di origine composita si presentano sotto forma di pannelli o materassini, composti da materiali differenti abbinati e tenuti insieme mediante additivi introdotti durante il processo di lavorazione, oppure tramite elementi di connessione, come collanti o fili.

Di seguito si elencano soltanto alcuni dei molteplici materiali di origine composita presenti sul mercato, comprendendo alcuni materiali innovativi oggetto delle ultime ricerche in ambito di tecnologia dei materiali per l’edilizia: