• Non ci sono risultati.

Per il nostro studio abbiamo eseguito un'indagine retrospettiva prendendo in esame pazienti che presentassero diagnosi ecografica di cistite pseudomembranosa.

Lo studio è stato monocentrico e si è avvalso di pazienti che sono stati riferiti al reparto di Diagnostica per immagini dell'Ospedale Didattico Veterinario "M. Modenato" del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa nel periodo compreso tra l'anno 2015 e 2020.

Criteri di inclusione

Sono stati inclusi nello studio tutti i soggetti, cani e gatti, con aspetto ecografico della vescica caratteristico di cistite pseudomembranosa (Le Boedec et al., 2011).

Ogni soggetto doveva possedere uno studio ecografico completo dell'apparato urinario ed una cartella clinica che permetteva di risalire a: segnalamento, anamnesi, eventuali altri esami di diagnostica di laboratorio, terapia intrapresa e follow up.

Qualora il soggetto non avesse fatto terapia presso la nostra struttura i proprietari sono stati contattati telefonicamente ed intervistati sulla terapia intrapresa, lo stato di salute dell'animale e l'eventuale recidiva di malattia.

Esame ecografico

Le immagini ecografiche sono state acquisite utilizzando due tipi di sonde differenti, microconvex da 7 MHz e lineare da 12 MHz, e due diversi modelli di ecografo: carrellato Toshiba, modello Aplio 400 e modello Aplio a CUS-A000.

L'ecografia è stata eseguita in un locale con scarsa illuminazione, tranquillo e adeguatamente temperato. L'animale è stato posizionato in decubito laterale destro o in decubito dorsale e contenuto manualmente. Per eseguire l'esame è stata effettuata un’ampia tricotomia dell'addome con tosatrice elettrica e successivamente sono state applicate una soluzione alcolica sulla cute e gel ecografico sulla sonda e sulla cute.

In tutti i soggetti è stato eseguito un esame ecografico completo dell'addome ponendo maggiore attenzione alle vie urinarie.

49  Setti iperecogeni intraluminali, sono stati inseriti esclusivamente i casi con setti iperecogeni

multipli, differenziati per le seguenti caratteristiche:

1. Spessore: sottili (inferiori a 2 mm) o spessi (maggiore o uguale a 2 mm) (Fig. 10), entrambi;

2. Adesione alla parete vescicale: completamente adesi alle pareti, completamente e parzialmente adesi alle pareti;

3. Ombra acustica: formanti cono d’ombra posteriore o non formanti cono d’ombra posteriore;

 Spessore parietale: nella norma, ispessimento focale, ispessimento diffuso;  Contenuto: anecogeno, corpuscolato;

 Replezione vescicale: scarsa, normale, eccessiva;  Reattività perivescicale: presente, assente;  Versamento perivescicale: presente, assente;

 Associazione con altri rilievi ecografici patologici vescicali e/o renali: pielectasia bilaterale, reattività del bacinetto, reattività perirenale, versamento perirenale, uroliti, diverticolo, uracale, ematoma parietale.

Fig. 10 (paziente n°2) Si evidenzia la presenza di multipli setti iperecogeni intraluminali; questi appaiono spessi ed adesi alla parete della vescica, le quali si presentano ispessite in maniera diffusa. [Fonte: Dipartimento di Scienze Veterinarie di Pisa, Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato].

50

Esame urine

Le urine sono state prelevate mediante cistocentesi ecoguidata, minzione spontanea o cateterizzazione.

La cistocentesi permette il prelievo sterile di urina tramite la punzione della parete vescicale con ago da 16 o 22 Gauge.

Per eseguire questa metodica si posiziona il paziente in decubito laterale o dorsale, contenendolo manualmente e si disinfetta la cute con soluzione alcolica. Per la visualizzazione ecografica della vescica si utilizza una sonda lineare ad elevata frequenza che viene posizionata in scansione longitudinale per permettere la visualizzazione del collo e del corpo della vescica. L'ago viene posizionato a livello della porzione caudale della sonda, con direzione obliqua cranio- dorsale, in modo tale da permettere all'ago di attraversare il fascio ultrasonografico e di essere visualizzato nello schermo dell'ecografo.

Una volta che l'ago penetra nel lume si preleva la quantità di urina necessaria (5 ml) mediante aspirazione.

L'urina viene immediatamente inviata al laboratorio di analisi per eseguire esame chimico-fisico completo, valutazione microscopica del sedimento urinario ed in alcuni soggetti un esame colturale.

Esami ematici

Per il prelievo ematico veniva utilizzata una siringa sterile con ago da 16 Gauge, prevalentemente dalla vena giugulare. Il sangue ottenuto veniva, immediatamente, inserito in una provetta sterile con EDTA per l'esame emocromocitometrico ed in provetta sterile con attivatori della coagulazione per l'esame biochimico sul siero.

Terapia

Nello studio valutiamo le differenze tra la terapia medica e quella chirurgica.

Consideriamo terapia medica, per questa patologia, quella eseguita con antibiotici e antidolorifici; in alcuni soggetti veniva eseguito anche cateterismo con lavaggi vescicali.

Per terapia chirurgica consideriamo specifica per la patologia la cistotomia con pulizia vescicale, ma riportiamo anche casi di cistectomia, eseguita in seguito a rottura della vescica, e di uretrostomia.

51

Follow up

Lo studio, in esame, prevede anche la valutazione del successivo follow up del paziente attraverso l’analisi di possibili recidive successive alla terapia.

Nel caso in cui la cartella non riportasse il follow up i proprietari sono stati contattati telefonicamente ed interrogati sull'eventuale recidiva di malattia.

Il follow up viene considerato positivo nei casi in cui non si riscontravano recidive nei pazienti e negativo nei casi in cui si presentavano.

52

RISULTATI

Sono stati inclusi nello studio 23 pazienti di cui 18 gatti e 5 cani. I cani inclusi nello studio comprendevano 4 razze diverse (Bichon Frisee, Bassotto, Carlino e Cavalier King Charles Spaniel) ed 1 meticcio, mentre i gatti erano 17 di razza Comune Europea ed 1 British Shorthair (Tabella 8).

Caso Razza Sesso Età [anni]

1. Gatto Europeo MC 12

2. Gatto Europeo MC 2

3. Gatto Europeo MC 7

4. Gatto British Shorthair MC 5

5. Gatto Europeo MC 4 6. Gatto Europeo M 2 7. Gatto Europeo MC 8 8. Gatto Europeo MC 7 9. Gatto Europeo MC 1 10. Gatto Europeo MC 3 11. Gatto Europeo MC 5 12. Gatto Europeo MC 3 13. Gatto Europeo MC 4 14. Gatto Europeo MC 4 15. Gatto Europeo MC 2 16. Gatto Europeo MC 6 17. Gatto Europeo M 2 18. Gatto Europeo MC 3 19. Bichon Frisee M 1 20. Bassotto M 8 21. Meticcio M 8 22. Carlino FS 15

23. Cavalier King Charles Spaniel FS 9

Tabella 8. Segnalamento dei pazienti, gatti e cani, inclusi nello studio (legenda: M: maschio intero; MC: maschio castrato; F: femmina intera; FS: femmina sterilizzata).

53 I soggetti studiati erano 21 maschi (di cui 16 castrati) e 2 femmine (entrambe sterilizzate); di questi tutti i gatti posti sotto studio erano maschi (di cui 16 castrati). L’età media dei soggetti era di 5,3 anni, con intervallo variabile da 1 a 15 anni. L’età media nei gatti era di 4,4 anni, con intervallo variabile da 1 a 12; mentre nei cani l’età media era di 8,2 anni, con intervallo variabile da 1 a 15 .

Esame ecografico

Nello studio delle immagini ecografiche sono stati valutati l’aspetto dei setti iperecogeni multipli intraluminali (tabella 9a), delle pareti e del contenuto vescicale insieme al suo grado di replezione, la presenza di reattività e/o versamento perivescicale (tabella 9b) e di altri rilievi ecografici anomali vescicali e/o renali.

Spessore dei setti. In 10/23 soggetti si osservava la presenza di più setti iperecogeni sottili, in 8/23 soggetti i setti erano misti e sono in 5/23 soggetti i setti potevano essere sia sottili che fluttuanti, con una percentuale rispettivamente del 43,48%, del 34,78% e del 21,74%.

Nei gatti 18 gatti i setti si presentavano sottili in 6/18 pazienti, misti in 8/18 casi e spessi in 4/18.

Nei 5 cani dello studio i setti erano sottili in 4/5 casi e spessi in un solo caso;

Adesione alla parete vescicale. Dei 23 soggetti presi in esame 15/23 avevano setti completamente adesi alle pareti vescicali, mentre 8/23 erano completamente e parzialmente adesi alle pareti (Fig. 11), con una percentuale rispettivamente del 65,3% e del 34,7%.  Nei gatti l’adesione alle pareti era completa in 13/18 casi e mista in 5/18 casi, mentre nei

cani rispettivamente in 2/5 casi e 3/5.

Presenza di cono d'ombra. In 4/23 pazienti alcuni dei setti iperecogeni osservati formavano ombra acustica (Fig. 12), con una percentuale del 17,4% (tabella 9a).

54 Fig. 11 (paziente n°7) Si osserva la presenza di un setto iperecogeno spesso parzialmente adeso alla parete vescicale. [Fonte: Dipartimento di Scienze Veterinarie di Pisa, Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato].

Fig. 12 (paziente n°14) si osserva la presenza di un setto iperecogeno formate cono d'ombra posteriore. [Fonte: Dipartimento di Scienze Veterinarie di Pisa, Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato].

55

Caso Spessore dei setti Adesione alla parete Cono d’ombra

1. Misti Adesi Assente

2. Spessi Adesi Assente

3. Spessi Adesi Assente

4. Misti Adesi Assente

5. Misti Misti Assente

6. Misti Adesi Assente

7. Spessi Misti Assente

8. Sottili Misti Assente

9. Sottili Adesi Assente

10. Misti Adesi Assente

11. Misti Adesi Assente

12. Misti Adesi Assente

13. Misti Adesi Presente

14. Spessi Misti Presente

15. Sottili Adesi Presente

16. Sottili Misti Assente

17. Sottili Adesi Assente

18. Sottili Adesi Assente

19. Spessi Misti Presente

20. Sottili Misti Assente

21. Spessi Adesi Assente

22. Sottili Misti Assente

23. Sottili Adesi Assente

56  Ispessimento pareti vescicali. Le pareti della vescica si presentavano in 19/23 soggetti

notevolmente ispessite in maniera diffusa (Fig. 13), con una percentuale dell'82,6%. Dei restanti soggetti esaminati 2/23 presentavano un ispessimento focale, di cui uno del fondo e della porzione craniale del corpo vescicale (caso 13) (Fig. 14) e l'altro cranio-ventrale (caso 20), con una percentuale del 8,7%, ed altri 2/23 non presentavano alcun ispessimento, con una percentuale, anch'essa, del 8,7%.

Dei gatti presi in esame 15/18 presentavano un ispessimento diffuso, 2/18 non presentavano alcun ispessimento e solo uno presentava un ispessimento focale. Nei cani l’ispessimento si presentava in 4/5 casi diffuso e in un solo caso focale.

Contenuto della vescica. Il contenuto della vescica era corpuscolato in tutti i 23 casi.

Fig. 13 (paziente n°21) Si evidenzia un grave ispessimento diffuso della parete vescicale. [Fonte: Dipartimento di Scienze Veterinarie di Pisa, Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato].

57 Fig. 14 (paziente n°13) Si evidenzia un importante ispessimento focale della parete del fondo e della porzione craniale del corpo vescicale. [Fonte: Dipartimento di Scienze Veterinarie di Pisa, Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato].

Replezione vescicale. La vescica era normorepleta in 10/23 soggetti e scarsamente repleta in 8/23, con una percentuale rispettivamente del 43,5% e del 34,8%, e risultava sovradistesa per 5/23 pazienti, con una percentuale del 21,7%.

Nei gatti la vescica presentava una replezione normale in 9/18 casi, scarsa in 4/18 ed eccessiva in 5/18.

Nei cani la replezione vescicale era normale in 1/5 pazienti e scarsa nei restanti 4/5.

Reattività perivescicale. In 15/23 soggetti era evidente una reattività perivescicale che non era presente, invece, negli altri 8/23, con una percentuale rispettivamente del 65,2% e del 34,8%. Nei gatti era evidente la reattività perivescicale in 15/18 casi, mentre nei cani non era stata in nessun caso evidenziata.

Versamento perivescicale. Era evidente un versamento perivescicale in 9/23 pazienti, con una percentuale del 39,1%, mentre non era presente nei restanti 14/23 soggetti dello studio. Nei gatti era evidente il versamento perivescicale in 9/18 casi, mentre nei cani non era stato evidenziato in nessun caso (tabella 9b).

58 Caso Ispessimento parietale Contenuto vescicale Replezione vescicale Reattività perivescicale Versamento perivescicale

1. Diffuso Corpuscolato Normale Presente Presente

2. Diffuso Corpuscolato Normale Presente Assente

3. Diffuso Corpuscolato Normale Presente Presente

4. Diffuso Corpuscolato Normale Presente Presente

5. Diffuso Corpuscolato Eccessiva Presente Assente

6. Diffuso Corpuscolato Normale Presente Presente

7. Diffuso Corpuscolato Eccessiva Presente Assente

8. Diffuso Corpuscolato Scarsa Presente Presente

9. Diffuso Corpuscolato Normale Presente Presente

10. Diffuso Corpuscolato Normale Assente Assente

11. Diffuso Corpuscolato Scarsa Presente Presente

12. Diffuso Corpuscolato Eccessiva Presente Presente

13. Focale Corpuscolato Normale Presente Assente

14. Diffuso Corpuscolato Scarsa Presente Assente

15. Assente Corpuscolato Eccessiva Assente Assente

16. Assente Corpuscolato Eccessiva Presente Assente

17. Diffuso Corpuscolato Scarsa Presente Presente

18. Diffuso Corpuscolato Normale Assente Assente

19. Diffuso Corpuscolato Normale Assente Assente

20. Focale Corpuscolato Scarsa Assente Assente

21. Diffuso Corpuscolato Scarsa Assente Assente

22. Diffuso Corpuscolato Scarsa Assente Assente

23. Diffuso Corpuscolato Scarsa Assente Assente

59

Associazione con altri rilievi ecografici patologici vescicali e/o renali:

Pielectasia. Si osservava una pielectasia bilaterale (Fig. 15) in 10/23 soggetti, con una percentuale, quindi, del 43,5%.

Tutti e 10/23 pazienti che presentavano pielectasia bilaterale erano gatti.

Fig. 15 (paziente n°3) Si osserva una evidente dilatazione della pelvi renale di sinistra (3.7 mm). [Fonte: Dipartimento di Scienze Veterinarie di Pisa, Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato].

Reattività del bacinetto. In 10/23 casi il bacinetto si presentava reattivo (Fig. 16), con una percentuale del 43,5%.

In 9/18 gatti era evidente la reattività della pelvi, mentre nei cani era evidente solo in un paziente.

Reattività perirenale. E' stata evidenziata una reattività perirenale in 8/23 pazienti, con una percentuale del 34,8%.

Tutti i soggetti con reattività perirenale erano gatti, mentre questa non era mai evidente nei 5 cani soggetto di studio.

Versamento perirenale. Si è riscontrato un versamento perirenale in 6/23 soggetti (Fig. 17), con una percentuale del 26,1%.

60 Fig. 16 (paziente n°9) Si osserva un aumento dell'ecogenicità del bacinetto. [Fonte: Dipartimento di Scienze Veterinarie di Pisa, Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato].

Fig. 17 (paziente n°8) Si evidenzia una piccola falda di versamento perirenale (freccia) [Fonte: Dipartimento di Scienze Veterinarie di Pisa, Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato].

61  Uroliti. In un solo caso si è evidenziata la presenza di due uroliti, uno nel bacinetto di destra

ed uno nell'uretere di destra (Fig. 18), con presenza anche di reattività periureterale.

Fig. 18 (paziente n°7) Si osserva la presenza di una struttura iperecogena formante cono d'ombra posteriore nell'uretere di destra compatibile con urolita (stella), con reattività del grasso periureterale. [Fonte: Dipartimento di Scienze Veterinarie di Pisa, Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato].

Diverticolo uracale. In 4/23 pazienti si è riscontrata la presenza di diverticolo uracale (caso 2, 5, 7 e 13) (Fig. 19), con una percentuale del 17,4%.

62 Fig. 19 (paziente n°13) A livello dell'apice del fondo vescicale si apprezza una discontinuità del profilo mucoso in cui la parete risulta ridursi di dimensioni con apparente diverticolo luminale compatibile con diverticolo uracale. [Fonte: Dipartimento di Scienze Veterinarie di Pisa, Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato].

Ematoma parietale. In 2/23 caso si osservava la presenza di ematoma parietale (caso 10 e 18), con una percentuale dell’8,7%.

I due casi con ematoma parietale erano entrambi gatti.

Esami ematici

In 15/23 casi sono stati eseguiti gli esami ematici, di questi 6/15 casi presentavano anemia rigenerativa (caso 1, 2, 5, 11, 12 e 14) ed i restanti 9/15 soggetti non presentavano problemi all'eritrogramma. Questi 15 soggetti al leucogramma presentavano neutrofilia in 12/15 casi, con una percentuale dell’80%.

I sei soggetti con anemia rigenerativa erano tutti gatti, mentre i soggetti con neutrofilia erano 11/18 gatti ed un solo cane.

63

Profilo Biochimico

L’urea e la creatinina sono state misurate in 14/23 oggetti. L’urea era aumentata in 9/14 casi, con una percentuale del 64,3% mentre nei restanti 5/14 casi non era alterata.

Tutti i soggetti con urea aumentata erano gatti.

La creatinina, invece, era aumentata in 11/14 casi, con una percentuale del 78,6%, in soli 2/14 casi aumentava solo la creatinina, in tutti gli altri casi l’aumento delle creatinina era coincidente con l’aumento dell’urea.

Anche in questo caso i valori di creatinina erano aumentati solo nei gatti.

In soli 6/23 animali sono stati analizzati anche i valori di Sodio, Potassio e Cloro. In solo due gatti i valori erano alterati, in un caso Sodio e Cloro erano diminuiti (caso 6), mentre nell’altro soggetto si riscontrava un aumento di tutti e tre i valori (caso 11). I rimanenti 4 casi non presentavano alterazioni.

Esame delle urine

Gli esami delle urine sono stati eseguiti in 15/23 soggetti.

 Prelievo del campione. In 9 casi è stato eseguito il prelievo per cateterismo, in 5 casi per minzione spontanea ed in 1 solo caso per cistocentesi.

 Il PS è stato valutato in 13/23 soggetti. Le urine erano ipostenuriche in 5/13 casi, con una percentuale del 38,5% e normali negli altri casi.

Tutti i casi in cui il PS era ridotto erano gatti.

 Il pH è stato analizzato in 12/23 soggetti. In 6/12 soggetti le urine erano basiche, con una percentuale del 50%.

Di questi soggetti con valore del pH alterato 4/9 erano gatti e 2/3 cani.

 La presenza di proteine nelle urine è stata analizzata in 14/23 soggetti. In 13/14 soggetti era presente proteinuria, con una percentuale del 92,8%.

Tutti i gatti sottoposti ad esame delle urine presentavano proteinuria, mentre nei cani la presentavano 2/3 soggetti.

 La presenza di batteri è stata valutata in 15/23 soggetti ed erano presenti in 6/15 casi, di questi in 3 casi l’urinocoltura era negativa (caso 11,14 e 22) e negli altri 3 non era stata

64 eseguita. In 2 casi in cui i batteri nelle urine erano assenti l’urinocoltura è risultata positiva (caso 7 e 9).

Si sono riscontrati batteri nelle urine in 4/11 gatti e 2/4 cani.

 E’ stata valutata la presenza/assenza di eritrociti in 15/23 soggetti. In tutti e 15 i soggetti erano presenti eritrociti nelle urine.

 La presenza di leucociti nelle urine è stata valutata in 14/23 soggetti ed erano presenti in 9/14 casi.

Erano riscontrabili leucociti nelle urine di 6/11 gatti e in tutti i cani sottoposti all’esame.  La presenza di cristalli è stata analizzata in tutti e 15 i casi sottoposti ad analisi delle urine, e

5 di loro presentavano cristalli. In tutti e 5 i casi erano presenti cristalli di fosfato di ammonio, in 4/5 casi questi si trovavano insieme a cristalli di struvite, tra questi 4 casi uno presentava anche fosfati amorfi ed un altro fosfati di Ca 2H2O e bruscite.

I gatti presentavano cristalli in 3/11 casi mentre i cani in 2/4.

Urinocoltura

L’urinocoltura è stata eseguita in 11 soggetti, di questi soggetti risultava negativa in 8/11 casi, con una percentuale del 72,7%.

Di questi 11 soggetti 8 erano gatti e presentavano una urinocoltura positiva in soli due casi evidenziando la presenza di Staphylococcus spp. coagulasi neg (caso 7) e Pseudomonas spp. (caso 9).

Gli altri 3/11 soggetti erano cani e di questi solo uno presentava una urinocoltura positiva a Stafilococchi, Streptococchi, E. coli emolitica, Pseudomonas aeruginosa, Enterococchi, altri Enterobatteri e numerosi agenti patogeni; gli altri 2/3 soggetti in cui era stato eseguito l'esame batteriologico dell'urina risultavano negativi.

65

Caso Prelievo PS pH Proteine Batteri Eritrociti Leucociti Cristalli

1. Minzione 1.013 9 Proteinuria Assenti Presenti Assenti Assenti 2. Minzione NE NE Proteinuria Assenti Presenti Assenti Assenti 3. Cateterismo 1.007 9 Proteinuria Assenti Presenti Presenti Assenti

4. NE NE NE NE NE NE NE NE

5. NE NE NE NE NE NE NE NE

6. NE NE NE NE NE NE NE NE

7. Cateterismo 1.019 9 Proteinuria Assenti Presenti Assenti F.A.M/Str. 8. Cateterismo 1.025 7 Proteinuria Assenti Presenti Assenti Assenti 9. Cateterismo 1.018 7 Proteinuria Assenti Presenti Presenti Assenti

10. NE NE NE NE NE NE NE NE

11. Cateterismo 1.018 7 Proteinuria Presenti Presenti Presenti Assenti 12. Cateterismo 1.012 8 Proteinuria Presenti Presenti Presenti F.A.M/Str., F.

Amor. 13. Cateterismo 1.009 6.5 Proteinuria Presenti Presenti Presenti Assenti 14. Minzione 1.028 NE Proteinuria Presenti Presenti Presenti F.A.M/Str.

15. NE NE NE NE NE NE NE NE

16. Cateterismo 1.014 6.5 Proteinuria Assenti Presenti Assenti Assenti

17. NE NE NE NE NE NE NE NE

18. NE NE NE NE NE NE NE NE

19. Cistocentesi 1.026 8 Assenti Presenti Presenti Presenti F.A.M

20. NE NE NE NE NE NE NE NE

21. Cateterismo 1.027 6 Proteinuria Assenti Presenti Presenti Assenti 22. Minzione 1.030 8 Proteinuria Presenti Presenti Presenti F.A.M/Str., F.

Ca 2H2O/Bru.

23. Minzione NE NE NE Assenti Presenti NE Assenti

Tabella 10. Esame delle urine completo (legenda: NE: non eseguito; F.A.M: fosfati di ammonio e magnesio; Str.: struvite; F. Amor.: fosfati amorfi; F. Ca 2H2O: fosfati di Ca 2H2O; Bru.: bruscite). In rosso i valori di PS e pH alterati, gli altri valori sono definiti “presenti” quando i valori superavano il range di normalità.

66

Clinica

Tutti i dati riferibili alla storia clinica di ciascun soggetto sono riportati nella Tabella 11.

Motivo della Visita

Dei 23 pazienti portati in visita tutti presentavano segni specifici di patologia del tratto urinario come ostruzione, ematuria, anuria, stranguria, pollachiuria, oliguria, nicturia, disuria e tenesmo. Nei pazienti con segni specifici l’ostruzione era il sintomo maggiormente riscontrato insieme all'ematuria, evidenziati in 11 casi su 23 per una percentuale del 47,8% (tabella 10).

In un soggetto (caso 19) si presentava una concomitante osteomielite delle ossa del bacino. I pazienti con segni specifici potevano mostrare anche segni aspecifici di abbattimento, principalmente, ma anche disoressia, anoressia e dolore addominale.

Terapia

Dei 23 pazienti posti sotto studio solo di 19 siamo riusciti a risalire alla terapia eseguita. Di questi a 16/19 è stata somministrata una terapia medica con antibiotici (prevalentemente enrofloxacina, amoxicillina ed acido clavulanico) ed antidolorifici (soprattutto metadone o buprenorfina), con una percentuale dell’84,2%. In 4 casi oltre alla terapia medica sono stati eseguiti dei lavaggi vescicali (caso 3, 4, 7 e 9). In un caso è stata eseguita una terapia chirurgica di cistotomia (caso 12), che seguiva una precedente uretrostomia, con pulizia e prelievo di campioni per l’esame istopatologico (che presentava aree di ulcerazione dell'urotelio che coinvolgevano la sottomucosa, con fenomeni di necrosi e depositi di fibrina, con diagnosi istopatologica di cistite pseudomembranosa). Negli altri due casi di chirurgia, diversa da quella specifica per la patologia in esame, veniva eseguita una cistectomia (con asportazione di parete vescicale con caratteristiche necrotiche della mucosa) per rottura della vescica (caso 11) ed una uretrostomia perirenale (caso 8). In tutti i casi in cui veniva eseguita la terapia chirurgica questa era preceduta o concomitante ad una terapia medica con enrofloxacina.

Nei gatti la terapia è stata chirurgica in 3/16 e medica nei restanti 13; tutti i cani, invece, hanno eseguito terapia medica.

67

Follow up

Dei 19 pazienti di cui conosciamo la terapia 1 è deceduto in seguito alla patologia, questo soggetto aveva eseguito terapia medica (caso 14) e si presentava con una recidiva di cistite manifestatasi nell’anno precedente, ed 1 altro (caso 1), in cui la terapia medica non ha avuto successo, è tuttora in cura presso l'Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato.

Informazioni dettagliate sul follow up sono disponibili in 14 soggetti, per i suddetti motivi e

Documenti correlati