• Non ci sono risultati.

I meccanismi di finanziamento.

ALCUNI SPUNTI COMPARATISTICI: IL SISTEMA UNIVERSITARIO SPAGNOLO

4. I meccanismi di finanziamento.

Altro profilo fondamentale, che in Spagna ha assunto nel tempo caratteri di singolarità rispetto a modelli più tradizionali, quali ad esempio quello italiano, è costituito dal finanziamento del sistema universitario.

In generale, si può partire dal dato certo per cui ogni sistema universitario fa essenzialmente affidamento su tre fonti di finanziamento: i contributi del settore pubblico, consistenti in trasferimenti di risorse a carico del bilancio dello Stato,

(189) Per considerazioni sul tema, si v. J. C. BERMEJO BARRERA, Profesores y papeles: sobre el

gobierno de las universidades públicas, in Entelequia. Revista Interdisciplinar, 10/2009, p. 79 ss.

163

dell'Unione Europea e degli enti pubblici territoriali; i contributi degli studenti, generalmente nella forma di tasse d’iscrizione; ed infine le risorse conferite a diverso titolo dal settore privato (da intendersi in senso estensivo anche ai soggetti pubblici non territoriali o aventi natura giuridica mista pubblico/privata) tramite investimenti, donazioni ed altre forme di sostegno.

I sistemi più tradizionali, tuttavia, si sono distinti per un equilibrio tra le diverse tipologie caratterizzato dalla prevalenza di finanziamenti pubblici, basse tasse d’iscrizione, ma inadeguatezza delle risorse apportate dai privati.

Per effetto di ciò, in Europa, sopratutto al fine di rendere possibile la realizzazione degli obiettivi contenuti nella Dichiarazione di Bologna e per consentire la creazione di uno Spazio Europeo di Istruzione Superiore, si è cercato progressivamente di favorire la compartecipazione di fonti pubbliche e private per il finanziamento delle università.

A soluzioni di questo tipo si stanno progressivamente affiancando ulteriori meccanismi di finanziamento, cosiddetti "per obiettivi", che prevedano l'elargizione di maggiori fondi per gli atenei più virtuosi, premiandone l'efficienza, la qualità e l'eccellenza.

L'adozione da parte delle istituzioni accademiche di questo atteggiamento sempre più imprenditoriale in ordine alla diversificazione delle entrate (nella cui direzione si stanno indirizzando le riforme in atto), se da un lato si rivela necessaria, dall’altro richiede significativi cambiamenti nelle strutture e nei processi di governo, che a loro volta determineranno una diversa concezione della natura e della gestione del lavoro accademico.

Quanto detto riassume un po’ anche ciò che è accaduto negli ultimi anni in Spagna, dove fino al 1983 tutte le università pubbliche venivano finanziate esclusivamente dal Governo centrale. Con l'entrata in vigore della LRU, invece, per gli atenei si sono registrati i primi cambiamenti sotto il profilo economico- finanziario, avendo essa avviato quel processo di decentramento nei confronti delle Comunità Autonome, le quali concedevano per lo più fondi alle università in maniera forfettaria, essendo poi queste ultime a loro volta libere di allocare

164

liberamente al proprio interno tali risorse, fatta eccezione per alcune voci di spesa determinate a livello nazionale.

Le risorse venivano distribuite comunque tra i vari atenei sulla base di criteri che sono mutati nel tempo, passando da meccanismi semplici, basati ad esempio esclusivamente sul numero di studenti iscritti, all'impiego di vere e proprie formule di finanziamento, molto più sofisticate.

Queste ultime, funzionali a garantire la trasparenza del finanziamento pubblico, si caratterizzano proprio perché costituiscono un tentativo di ripartire in modo oggettivo le risorse a disposizione, prendendo come parametri di riferimento indicatori di input relativi al volume di attività degli istituti, per la valutazione del quale si deve tenere conto di numerosi fattori, quali ad esempio la consistenza numerica del personale, degli studenti, degli immobili di proprietà dell'ateneo, ecc., ma anche dei risultati di rendimento ottenuti dal singolo ateneo nell'arco di un determinato periodo rivelatori della capacità dell'istituto di far fruttare al meglio le risorse pubbliche ricevute.

Attualmente comunque in Spagna esistono modelli di finanziamento molto differenziati tra le diverse Comunità Autonome, nell'ambito delle quali si distinguono quelle che hanno optato per il modello “per obiettivi” di cui sopra e quelle che hanno preferito la definizione di piani pluriennali, determinando sotto questo aspetto una significativa eterogeneità tra i vari atenei del Paese, con il rischio di minare l'equità nell'erogazione dei servizi delle università medesime(191).

Ad oggi, tuttavia, anche le Comunità Autonome che definiscono i propri piani pluriennali di finanziamento delle università pubbliche, sono chiamate ad ispirarsi ai principi generali fissati nel Documento de mejora y seguimiento de las Políticas de

Financiación de las Universidades para promover la excelencia académica e incrementar el impacto socioeconómico del Sistema Universitario Español del 26

(191) Una ricostruzione dettagliata ed approfondita di tutti i modelli di finanziamento delle università nelle Comunità Autonome è operata da E.MARTÌN VALLESPÌN, El papel de la financiación en el Proceso de

Bolonia:un análisis de la suficiencia, eficiencia y equidad de los modelos de financiación universitaria en Europa, in Presupuesto y gasto público, 55/2009, p. 121 ss.

165

aprile 2010, che si inserisce tra le proposte di riforma dell'Estrategia Universidad

2015.

Attraverso di esso si è cercato di individuare le possibili strategie per apportare miglioramenti alle politiche di finanziamento dell'istruzione superiore, così da promuovere l'eccellenza accademica e aumentare l'impatto socio-economico del sistema universitario medesimo. Nel documento vengono suggerite inoltre una serie di indicazioni, di cui le Comunità Autonome dovrebbero tenere conto nell'elaborazione dei nuovi Piani pluriennali di finanziamento. Tra le più significative si segnala l'importanza di distribuire le risorse sulla base dei risultati, di valutare l'eterogeneità delle università in termini di anzianità, dimensioni, importanza storica, di migliorare il legame tra domanda ed offerta formativa, di potenziare le attività di ricerca, di considerare il contributo ed il ruolo delle singole università nel contesto socioeconomico in cui sorgono.

In altre parole, oggi più che in passato, a fronte della crisi economica internazionale che ha coinvolto l'Europa, i sistemi universitari sono chiamati a ricercare nuove strategie e formule per controbilanciare l'impatto della diminuzione delle risorse pubbliche in loro favore. In quest’ottica, le linee evolutive del sistema spagnolo sembrano sempre più propendere per un rafforzamento delle relazioni intercorrenti tra innovazione, ricerca e forme di finanziamento privato, piuttosto che orientarsi sulla mera razionalizzazione delle risorse.