PARTE I - I reports sulla conflittualità nei singoli servizi pubblici essenziali
13. Metalmeccanici (a cura di Silvia Lucrezio Monticelli)
13.1. Andamento della conflittualità, cause di insorgenza del conflitto e interventi della Commissione
Nel corso del 2021 il settore è stato interessato da una discreta conflittualità.
Nell’anno 2021, sono pervenute in Commissione 21 proclamazioni di sciopero. Con riferimento a dette astensioni, la Commissione è dovuta intervenire, in via preventiva, in 5 casi. Quasi tutti gli scioperi sono stati proclamati a seguito di ritardi nella corresponsione delle retribuzioni ai dipendenti, mentre solo una minima parte delle astensioni ha avuto ad oggetto scadenze di appalti e/o ipotesi di ristrutturazioni aziendali.
Un particolare rilievo va dato, nuovamente, alla vicenda riguardante l’azienda Sirti S.p.A., di cui si era ampiamente parlato nella precedente relazione, con riguardo alla delibera di valutazione negativa a seguito di uno sciopero proclamato in violazione del termine di preavviso.
Nelle note inviate alla Commissione dal settembre 2020 ad oggi, la Sirti S.p.A. ha comunicato di essere “una storica società italiana attiva, in particolare, nella progettazione, sviluppo, costruzione, fornitura, manutenzione e qualunque altra operazione attinente impianti, reti e sistemi di telecomunicazioni, energia elettrica, anche da fonti rinnovabili, ferroviari (anche per quanto concerne telecomando, telecontrollo e segnalamento della rete ferroviaria)”, con circa 4.000 dipendenti impiegati in ben 30 sedi presenti sul territorio italiano e altresì che le attività svolte dalla Sirti S.p.A., con particolare riguardo alla conduzione di reti ed apparati di telecomunicazione e trasmissione voce/dati nonché centrali di controllo e gestione degli stessi indispensabili per la libertà individuale di comunicazione, alla salute e alla sicurezza, rientrerebbero nel campo di applicazione della legge n. 146 del 1990 e dell’Accordo del 4 febbraio 2004 per il settore Metalmeccanico.
In ragione delle attività espletate e degli obblighi di comunicazione nei confronti delle Società clienti e dell’utenza pubblica, la Sirti S.p.A., in data 14 agosto 2020, ha avviato l’iter di confronto con le Organizzazioni sindacali e le proprie RSU per la valutazione del Piano delle Prestazioni Indispensabili predisposto ai sensi della legge n. 146 del 1990 e adottato nella medesima data; le prestazioni indicate nel Piano riguardano le attività di salvaguardia degli impianti, dei sistemi di elaborazione dei dati, nonché il regolare ripristino degli stessi in caso di guasti che compromettano il funzionamento
delle linee telefoniche e della trasmissione dei dati, indispensabili e strumentali rispetto ai servizi pubblici essenziali svolti dalle Società Clienti di Sirti nel settore delle telecomunicazioni.
Le Organizzazioni sindacali non hanno partecipato agli incontri per la definizione del Piano fissati da Sirti S.p.A. per le date del 26 agosto, 28 agosto e 1° settembre 2020; nel corso della riunione del 17 settembre 2020, invece, i sindacati hanno rigettato qualunque possibilità di intesa, contestando anche la stessa applicabilità della legge n. 146 del 1990 alle attività svolte da Sirti S.p.A. Con nota del 30 settembre 2020 la Società ha informato la Commissione del mancato raggiungimento di un accordo con le rappresentanze sindacali e che, a decorrere dal 15 settembre 2020, la Sirti S.p.A. avrebbe adottato il Piano delle Prestazioni indispensabili predisposto in data 14 agosto 2020.
Con riferimento a tale Piano, in data 23 settembre 2020 le Organizzazioni sindacali hanno chiesto alla Commissione un intervento “in merito all’esame congiunto per la valutazione del piano delle prestazioni indispensabili di cui all’art. 2 Comma 2 Legge 146/190 in Sirti Spa” e il Commissario delegato per il settore, con nota del 25 settembre 2020,
“invitava nuovamente le parti ad avviare un percorso quanto più ampiamente condiviso, che veda la partecipazione di tutte le Organizzazioni sindacali presenti in Azienda, volto al raggiungimento di un Accordo sulle prestazioni indispensabili e sulle altre misure da adottare in caso di sciopero che possa meglio interpretare le esigenze di tutti i soggetti coinvolti, inviandolo alla scrivente per la prescritta valutazione di idoneità, come previsto dall’articolo 13, lettera a), della legge n. 146 del 1990 e successive modificazioni”.
Orbene, all’esito di una approfondita e complessa istruttoria, nonché di un lungo confronto con tutte le parti interessate, la Commissione ha deliberato, coerentemente con quanto già affermato con il parere già reso con nota prot. n. 4275 del 13 marzo 2012, che l’attività svolta dalla Società Sirti, riguardante la fornitura e la manutenzione della rete di telecomunicazioni italiana, delle infrastrutture tecnologiche, degli impianti, reti e sistemi di telecomunicazione, ferroviari, di energia elettrica, ha natura di servizio pubblico essenziale in quanto attività direttamente strumentale ai servizi pubblici essenziali svolti dalle principali aziende operanti nel settore delle telecomunicazioni, del trasporto ferroviario e dell’energia, nonché dagli operatori pubblici e privati che erogano i propri servizi utilizzando la rete di
telecomunicazione nazionale; che l’esercizio del diritto di sciopero dei lavoratori della Società è regolamentato dalla legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, nonché dall’Accordo nazionale del 4 febbraio 2004 di regolamentazione dell’esercizio del diritto di sciopero nel settore metalmeccanico e della installazione di impianti (valutato idoneo dalla Commissione con delibera n. 04/148, del 18 marzo 2004 e pubblicato in G.U.
n. 77, del 1° aprile 2004) ed ha indicato i criteri da privilegiare in sede di predisposizione del Piano delle prestazioni indispensabili, ai sensi degli articoli 1, 2, 3 dell’Accordo nazionale del 4 febbraio 2004.
Merita, infine, di essere richiamata la delibera riguardante un’altra azienda operante nell’ambito del Servizio postale, la Leonardo S.p.A.
Con nota del 9 aprile 2021 (pervenuta in pari data), Leonardo S.p.A. ha richiesto alla Commissione di intervenire “con riferimento alle azioni intraprese dai lavoratori della Leonardo S.p.A. addetti al servizio di manutenzione e assistenza tecnica del Sistema Integrato per i Servizi di Codifica delle corrispondenze (SISC), finalizzato allo smistamento della corrispondenza dei centri postali di Poste Italiane S.p.A.”. Secondo l’azienda: “con una serie di azioni, tra cui quella tenutasi in data 20-21 marzo 2021, gli addetti alla Business Area CSU si sono astenuti dallo svolgimento delle prestazioni straordinarie richieste dalla committente Poste Italiane S.p.A., causando disservizi nell’erogazione del servizio postale in due centri postali di Milano e, in particolare, la sospensione di alcune linee di smistamento della corrispondenza dalle ore 7 alle ore 14 circa”.
All’esito dell’istruttoria, la Commissione ha deliberato di ritenere il servizio di manutenzione e assistenza tecnica del Sistema Integrato per i Servizi di Codifica delle corrispondenze (SISC), finalizzato allo smistamento della corrispondenza dei centri postali di Poste Italiane S.p.A.
strumentale al servizio pubblico essenziale svolto da Poste Italiane S.p.A. e di indicare alle parti, come normativa di riferimento, l’Accordo nazionale del 4 febbraio 2004 di regolamentazione dell’esercizio del diritto di sciopero nel settore metalmeccanico e della installazione di impianti stipulato tra Federmeccanica e Assistal e Fiom-Cgil, Fim-Cisl, UilmUil e, separatamente, tra Federmeccanica e Assistal e Fismic-Confsal e tra Federmeccanica e Assistal e Ugl Metalmeccanici (valutato idoneo dalla Commissione con deliberazione n. 04/148 del 18 marzo 2004 e pubblicato in G.U. n. 77 dell’1 aprile 2004), senza, tuttavia, escludere la possibilità di uno specifico accordo di regolamentazione dello sciopero per la Leonardo S.p.A., con cui, data la
strumentalità del servizio in questione, recepire i principi generali della legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, in modo anche meno dettagliato rispetto a quello del settore metalmeccanico del 4 febbraio 2004 (tale eventuale accordo, ovviamente, dovrà essere trasmesso a questa Commissione per la valutazione di idoneità, ai sensi dell’art. 13, comma 1, lett. a), della legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni).
Per il caso di specie tuttavia, e senza che ciò abbia valore di precedente, ha ritenuto di non procedere ad una valutazione negativa del comportamento delle Organizzazioni sindacali coinvolte, con riferimento alle astensioni dei mesi di marzo e aprile 2021 effettuate dai lavoratori della Leonardo S.p.A.
addetti al servizio di manutenzione e assistenza tecnica del Sistema Integrato per i Servizi di Codifica delle corrispondenze (SISC), finalizzato allo smistamento della corrispondenza dei centri postali di Poste Italiane S.p.A., con la conseguente archiviazione del relativo procedimento, in considerazione della mancata compromissione della continuità del servizio finale e fermi restando, per il futuro, l’invito alle Organizzazioni sindacali in indirizzo ad attenersi al rigoroso rispetto delle regole dettate dalla legge 146 del 1990, e successive modificazioni, e dalla disciplina del settore metalmeccanico, nonché l’espressa diffida dal reiterare simili comportamenti, pena l’attivazione dei necessari rimedi di carattere sanzionatorio.