2.1 La norma BS EN 15459:2017
2.1.1 Il metodo “Costo globale”: il calcolo STEP by STEP
In un quadro generale, lo standard propone una procedura che consente di associare costi del passato, del presente e del futuro in un periodo di calcolo, tenendo conto anche della decostruzione dell’edificio. Per tale motivo, il metodo è denominato “Costo globale”.
Il risultato, ottenibile a fronte di un certo scenario e dati di input, è proprio il valore del costo globale che si può utilizzare per il confronto di diverse soluzioni.
16 D’altro canto, il Payback Period mostrerà il potenziale delle differenti opzioni comparate tra di loro, e quando la spesa iniziale sarà recuperata.
Si va adesso ad analizzare passo dopo passo la procedura fornita dalla norma per la valu-tazione di convenienza economica dell’investimento.
Figura 1.2 – Diagramma di flusso delle diverse fasi del metodo (BS EN 15459:2017: Energy perfor-mance of buildings - Economic evaluation procedure for energy systems in buildings Part 1: Calculation
procedures, Module M1-14).
STEP 1 – Dati finanziari
Nella prima fase è necessario che vengano individuati gli elementi finanziari utili per il calcolo:
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• la durata del calcolo, che può essere fissata in base alla durata della vita utile degli edifici, alla durata dell’ipoteca sottoscritta, ecc.
• il tasso di inflazione, che viene stimato a partire dai dati dell’istituto economico di-sponibile;
• il tasso di sconto, o fattore di attualizzazione, che in genere viene stabilito a livello nazionale;
• il tasso di sviluppo dei costi operativi umani, il quale dipende dall’incremento dei costi dell’operato umano in funzione (solitamente il tasso di sviluppo dei costi di gestione umana è superiore al tasso di inflazione);
• il tasso di sviluppo dei prezzi dell’energia, che viene considerato uguale al tasso di inflazione o che viene reso disponibile presso i gestori di servizi energetici (tale va-lore può essere positivo o negativo);
• se necessario, oltre l’energia è possibile aggiungere informazioni su altre fonti come l’acqua.
STEP 2 – Dati del progetto
In questa fase vengono individuati i sistemi da considerare nei calcoli economici e ven-gono forniti i dati di progetto che servono per effettuare il calcolo. Le informazioni si pos-sono ricavare dall’analisi delle relazioni di progetto e riguardano:
➢ l’ambiente di progetto, i cui dati sono fondamentali per l’individuazione dei vincoli che potrebbero influire (negativamente o positivamente) sul consumo energetico e sulle scelte tra le soluzioni alternative che vengono esaminate, come ad esempio paese o regione, ubicazione dell’edificio, tipo di edificio etc.
➢ i dati meteorologici, utili per i calcoli relativi al consumo energetico;
➢ vincoli e/o opportunità associati all’energia, i cui dati sono indispensabili per ricono-scere i vincoli / opportunità nei sistemi HVAC (acronimo inglese di Heating, Venti-lation and Air Conditioning, Riscaldamento, Ventilazione e Aria Condizionata, un sistema di controllo dell’aerazione industriale che assicura ottimi risultati in termini di efficienza energetica) relativi all'energia (ad esempio, combustibile proibito, orientamento degli edifici, presenza di canna fumaria, presenza di distribuzione di acqua calda distrettuale; eventuali difficoltà di accesso all'energia per la distribuzione di carburante, vicinanza della rete di gas combustibile, possibilità di energia rinno-vabile come ad es. collettori solari, celle a combustibile, ventilazione naturale, pompa di calore, approccio dei clienti in materia di comfort e occupazione).
18 STEP 3 - Raccolta dati
La raccolta dati consiste nel riunire più informazioni e dati possibili riguardo sistemi e
componenti, in particolare in relazione a durata, manutenzione e funzionamento.
Dunque, è utile distinguere delle sottofasi in modo da identificare:
STEP 3.1 - Costi di investimento, riguardanti la preparazione e la progettazione del terreno, i quali includono, per l’appunto, costi di progettazione, acquisizione di terreni, con-tributi locali per l'edilizia, allestimento del terreno, attacco alla rete e servizi. Inoltre, costi di investimento per i sistemi legati all’energia, che racchiudono un’ampia gamma di costi:
quelli di investimento per i servizi relativi alle prestazioni energetiche (elementi strutturali e fondazioni, allacci elettrici, acqua, trasporti ecc.); costi per la costruzione di involucri termici e costruzione di edifici, ovvero la parte della struttura che è correlata all'efficienza energetica o al consumo di energia (ad es. tessuti per l'edilizia, isolamento, aperture, vetrate, porte) e più in generale tutti gli elementi dell'involucro edilizio che hanno un impatto sulla trasmit-tanza termica. Questa categoria di costi comprende: coperture e isolamento del tetto, pareti, vetri e aperture, piastra di base, soffitti del seminterrato; poi vi sono costi per il riscaldamento degli ambienti. Quest’ultimo gruppo include sia il sistema di generazione (es. caldaia o pompa di calore o sottostazione con controllo e scambiatore di calore, produzione combinata di calore ed energia e sistema di scarico) che di stoccaggio (es. serbatoio di accumulo e sistema di controllo (valvola, sensore, scambiatore di calore), ed anche il sistema di distri-buzione, emissione e controllo; infine, i costi impiantistici relativi al sistema di ACS, venti-lazione, raffrescamento, illuminazione;
STEP 3.2 - Costi periodici per le sostituzioni, fase in cui si effettua una raccolta dati sui tempi e i costi per la sostituzione di sistemi e componenti. I costi periodici comprendono anche la certificazione energetica dell’edificio.
STEP 3.3 - Costi d’esercizio (eccetto costi energetici), ovvero costi annuali che inte-ressano operazioni di manutenzione ordinaria e riparazioni ed eventuali assicurazioni e tasse relative ai sistemi energetici.
STEP 4 – Costo dell’energia
I contratti energetici sono principalmente divisi in due parti:
la prima è chiaramente connessa al consumo di energia in base ai contatori o al con-sumo di carburante dell’edificio;
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la seconda è fissata in funzione della quantità di energia sottoscritta con i servizi di pubblica utilità o di noleggio di sistemi energetici.
I costi ambientali potrebbero essere introdotti come un costo relativo all’energia.
STEP 4.1 – Costi energetici iniziali
In questa fase si analizzano i costi energetici sostenuti durante il periodo di costruzione.
STEP 4.2 – Energia per la costruzione
L'energia per la costruzione può essere basata sulla situazione misurata o sulla quantità di combustibili utilizzati per il funzionamento di gru, ascensori e preparazione del calce-struzzo locale che sono i principali contributori. Il calcolo del consumo di energia durante la fase di costruzione deve essere eseguito secondo metodi standardizzati.
STEP 4.3 – Costo dell’energia in fase operativa
Il consumo di energia è associato alla tariffa per l’energia considerata. L'energia viene calcolata o misurata a seconda della disponibilità dei dati (edificio esistente, edificio in co-struzione o in fase di progettazione). Delle volte, invece, il consumo energetico si calcola in base alla flessibilità o alle tariffe dell’utenza. Queste tariffe (soprattutto per l’elettricità) su-biscono spesso modifiche in relazione a momenti della giornata o specifici periodi dell’anno.
STEP 5 – Calcolo globale dei costi
Questa fase rappresenta il fulcro del metodo. È utile distinguerla in sottofasi in modo da affrontare il calcolo nella maniera più accurata possibile.
STEP 5.1 – Calcolo dei costi di sostituzione
I costi di sostituzione durante tutto il periodo di calcolo sono quantificati in base alla tempistica e ai costi per la sostituzione di sistemi e componenti, come indicato nella fase 3.2.
STEP 5.2 – Calcolo del valore finale (residuo)
La metodologia indicata dalla norma prevede il calcolo anno per anno del valore finale dei componenti, un procedimento contabile per il quale i flussi di cassa annuali, devono essere decurtati del valore residuo del bene, valore che tende ad annullarsi alla fine della sua vita utile. In tal modo è possibile tener conto anche dei beni acquistati la cui vita utile supera l’orizzonte temporale considerato per il calcolo economico. Il valore finale è determinato entro la fine del periodo di calcolo sommando il valore residuo di tutti i sistemi e componenti.
20 Il valore finaleVALfin (j) di un componente è dato dall’ammortamento lineare dell’inve-stimento iniziale fino alla fine del periodo di calcolo e si riferisce all’inizio del periodo di calcolo (Formula (1)).
dove:
VALfin (j) rappresenta l'ultimo costo di sostituzione (al momento della sostituzione) se si tiene conto del tasso di sviluppo del prezzo dei prodotti (RATpr);
n rappresenta il numero totale di sostituzioni per tutto il periodo di calcolo;
[𝒕𝑻𝑪−𝒏∗𝑳𝑺(𝒋)
𝑳𝑺(𝒋) ] rappresenta l'ammortamento a quote costanti dell'ultimo costo di sostitu-zione;
𝑫 _ 𝒇𝒕𝑻𝑪 rappresenta il tasso di sconto (fattore di attualizzazione) alla fine del periodo di calcolo.
Dunque, il valore finale (percentuale), o anche detto residuo, di un sistema o di un com-ponente specifico viene calcolato a partire dalla durata residua (entro la fine del periodo di calcolo) dell'ultima sostituzione del sistema o del componente, assumendo un ammorta-mento a quote costanti per tutta la sua durata. Esso viene successivamente determinato mol-tiplicandolo con il costo di sostituzione appropriato.
STEP 5.3 – Calcolo del costo globale
In questa sottofase le varie categorie di costi (costi di investimento iniziali, costi di sosti-tuzione, costi annuali e costi energetici) e anche il valore residuo vengono riportati all’anno 0, ovvero convertiti in costi globali, applicando il fattore di valore attuale opportuno. Il fat-tore di attualizzazione può variare in dipendenza dai diversi tipi di costi, a causa del diffe-rente tasso di evoluzione dei prezzi per energia, operato umano, prodotti, manutenzione, ecc.
Il costo globale totale si ottiene dalla somma dei costi globali dei costi di investimento iniziali, di sostituzione, operativi, di gestione ed energetici e dalla sottrazione del costo glo-bale del valore finale. Il calcolo dei costi globali si può attuare tramite un criterio per com-ponenti, tenendo conto dell’investimento inizialee, per ogni componente j, dei costi annuali (riferiti all’anno d’inizio) per ogni anno i, dei costi di smaltimento e del valore finale.
(1)
21 La formula per il calcolo sarà pertanto:
dove:
CG sono i costi globali riferiti all’anno 0;
COINIT sonoi costi di investimento iniziali;
COa(i) (j) sono i costi annui per l'anno i per componente o servizio j;
RATxx(i) (j) è lo sviluppo del prezzo per l’anno i per componente del servizio j;
COCO2(i) (j) è il costo delle emissioni di CO2 per la misura j durante l'anno i;
COfin(TLS) (j) è il costo finale (smaltimento) per la disattivazione, la decostruzione e lo
smaltimento nell'ultimo anno di TLS del ciclo di vita della componente j o dell'edificio (ri-ferito all'anno 0);
VALfin(tTC) (j) è il valore residuo della componente j nell'anno TC alla fine del periodo
di calcolo (riferito all’anno 0);
D_f(i) è il fattore di attualizzazione (sconto) per l’anno i;
tTC è il periodo di calcolo.
Conclusione dell’analisi di investimento
Una volta effettuato il calcolo si procede con la valutazione dell’investimento, ovvero se questo risulta essere economicamente conveniente oppure no.
Dal momento che i costi e ricavi dell’investimento avvengono in tempi diversi all’interno del periodo di calcolo, è necessario trasformare tutti i costi/ricavi nominali in costi/ricavi equivalenti al tempo iniziale dell’investimento mediante l’operazione di “attualizzazione”
dei flussi di cassa. Il costo globale, infatti, è valutato in termini di Valore Attuale Netto (abbreviato in VAN). Il VAN è una metodologia molto diffusa per la valutazione economica e finanziaria di progetti a medio/lungo termine tramite cui si definisce il valore attuale di una serie attesa di flussi di cassa, non solo sommandoli contabilmente, ma attualizzandoli sulla base del tasso di sconto (di attualizzazione).
(2)
22 A VAN positivi corrispondono investimenti efficaci sotto il profilo dei costi mentre, ove il VAN sia negativo, l’intervento è da considerarsi non conveniente.
Confrontando il VAN di due o più investimenti alternativi si riesce a valutare l'opzione più vantaggiosa proprio attraverso il meccanismo dell'attualizzazione dei costi e dei ricavi, che prevede il ricondurre ad un medesimo orizzonte temporale i flussi di cassa che si mani-festerebbero in momenti diversi e che quindi non sarebbero direttamente confrontabili.
Il Payback Period (tempo di ritorno) viene infine utilizzato per confrontare il costo di due diverse soluzioni. Di solito, infatti, le opzioni di intervento individuate vengono con-frontate con un riferimento. Il rientro dell’investimento viene considerato favorevole quando il costo globale dell'operazione è inferiore al costo globale del riferimento per uno stesso periodo di calcolo. Per gli edifici esistenti, il riferimento potrebbe essere lo stato reale (non fare nulla); mentre per i nuovi edifici, il riferimento potrebbe essere un edificio che soddisfi i requisiti minimi della normativa nazionale. Il periodo di rimborso (attualizzato) è il momento in cui la differenza tra il costo di investimento iniziale del progetto e quello di riferimento è bilanciata con la differenza di costo annuale attualizzata cumulata in ogni singolo anno:
dove:
CFt è la differenza del costo annuale (differenza di flusso di cassa) tra il caso
opzionale e il caso di riferimento nell'anno t;
TPB è l’ultimo anno per il periodo di rimborso (tempo in cui la somma viene interrotta quando la formula diventa negativa pari a 0);
RATdisc è il tasso di sconto
COINIT sono i costi di investimento iniziale
COINITref è il costo di investimento iniziale per il caso di riferimento (pari a 0 per
l’opzione che non fa nulla)
(3)
(4)
23 Nel caso in cui il flusso di cassa risultasse costante con un’influenza non particolar-mente significativa dei costi di sostituzione, il PB attualizzato si può calcolare nel se-guente modo:
dove:
CF rappresenta il valore costante della differenza dei costi di gestione tra l'alternativa e il caso di riferimento in tutti gli anni.
In conclusione, nella valutazione economica è altresì opportuno tenere conto dei mec-canismi di incentivazione disponibili per gli interventi di efficienza energetica come ad esempio detrazioni fiscali. Si tratta di strumenti a sostegno di questa tipologia di interventi che consentono di recuperare parte dell’investimento. È necessario che il progettista valuti quali di questi strumenti utilizzare e quali di questi siano più convenienti per la situazione in esame. È tuttavia fondamentale mettere in evidenza l’analisi costi-benefici sia in assenza di incentivi e sia attraverso il ricorso alle forme incentivanti.